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Giro d'Italia 2015: Perchè l'Astana non può ribaltare il Giro - Contador, la sua forma, i tanti alleati

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Contador marca stretto Landa salendo verso Cervinia © Bettiniphoto

È decisamente rassicurante rivedere Fabio Aru esultare, come un anno fa a Montecampione: temevamo che il suo Giro fosse ormai in rapido declino, col terzo posto da difendere dagli eventuali attacchi di un Trofimov (invece scioltosi come neve al sole, forse proprio per il caldo, in una tappa dura sotto il profilo altimetrico ma non tirata) apparso agguerrito nei giorni scorsi. E invece Aru adesso è tornato secondo, grazie anche al ponziopilatismo di Contador e, passateci il termine un po' forte, il menefreghismo di Landa, al quale il risultato finale di questo Giro d'Italia sembra interessare davvero poco.

 

Riscatto Astana, ma Contador...
Il riscatto di Aru oggi sicuramente risveglierà i sogni di ribaltone da parte di molti degli appassionati. Con un Aru tornato in ottima forma grazie anche a una giornata 'regolare' su pendenze regolari, ed un Landa sostanzialmente in condizioni stabili, sarebbe lecito attendersi assalti domani sin dall'inizio del Colle delle Finestre, per mandare in crisi Contador per la prima volta in questo Giro d'Italia. Sarebbe un'ulteriore stellina da appuntare ad un Giro finora ottimo per gli Astana, seppur tra alti e bassi. Ma per loro, le speranze di far crollare Contador sono ridotte al lumicino. Anzi, l'ennesimo attacco dell'Astana è forse l'assist che Alberto sta aspettando per essere legittimato a chiudere il Giro con una tappa per sé (fughe permettendo).

 

L'asse Tinkoff/Cannondale-Garmin
Analizziamo attentamente l'ultima settimana di Alberto Contador. Notificata la superiorità manifesta dell'Astana sulla Tinkoff, la banda del magnate russo ha cominciato a cercare all'esterno alleati. Abbiamo visto lo stesso Oleg parlottare con Charly Wegelius, Ds Cannondale-Garmin, alla partenza di Marostica, col fare di chi cercava un accordo. Quali sono i termini dell'accordo non lo sapremo mai, fatto sta che da allora il buon Ryder Hesjedal ha corso come se fosse un compagno di squadra di Contador, concretizzando i semi dell'alleanza col tandem organizzato ieri verso l'arrivo di Verbania, fieno in cascina vitale in vista del ritorno di fiamma dell'Astana. Anche oggi, la maglia rosa ha lasciato fare dopo l'attacco del canadese, e se Aru non si fosse ripreso oggi avrebbe raccolto la sua paga.

 

C'è anche Kruijswijk, a caccia della Blu
Anche con Steven Kruijswijk Contador ha fatto bene i suoi conti, lasciandogli ampio margine già nella tappa dell'Aprica, e senza dubbio anche oggi gli avrebbe permesso di fare il suo gioco, se l'olandese non si fosse trovato con le gambe di legno al momento dell'attacco di Aru. Ultimo, ma non ultimo, nella tappa odierna Contador non ha fatto quasi nulla, se non rispondere al cambio di ritmo imposto da Landa: ciò significa che per domani è comunque relativamente riposato.

 

Un possibile scenario per domani
Dunque, proviamo a immaginare uno scenario per domani: ci sarà una fuga corposa in pianura, si sfideranno anche gli uomini interessati alla classifica GPM: Intxausti marcherà Kruijswijk che a sua volta terrà d'occhio Visconti. Non sorprenderebbe se andassero in fuga tutti e 3, alla fine. Ci sarà anche qualcuno nella top ten, nel caso non tirerà solo la Tinkoff e la fuga potrebbe anche arrivare con un vantaggio stretto ai piedi del Finestre. Se anche uno dei due Astana dovesse riuscire a staccare Contador, magari approfittando di qualche trappolone in corsa come nella tappa dell'Aprica, è facile che il madrileno trovi alleati sulla strada, in ritirata dalla fuga del mattino, e non rimanga del tutto isolato. Se invece non venisse staccato, e/o dovesse rientrare, a questo punto avrà l'obbligo morale di sistemare tutti per le feste al Sestrière. 

Nicola Stufano

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