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Giro d'Italia 2015: Le Finestre verso la gloria - Tutto sulla Saint Vincent-Sestriere

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L'altimetria della Saint Vincent-Sestriere

Sabato 30 maggio, 12.00. Ventesima tappa: Saint Vincent-Sestriere 199 km

Colle delle Finestre, rieccoci a te. Una delle scoperte recenti del ciclismo italiano (e quindi mondiale) ritorna in grande stile, per una tappa che promette di essere quella definitiva dell'edizione 2015 della corsa rosa. Si sfiorano i 200 km di lunghezza, si va ancora oltre i 2000 di altitudine (proprio il Finestre è la Cima Coppi del Giro), ma perché la frazione entri nel vivo bisogna aspettare i canonici 150 km di pianura, dalla Valle d'Aosta, passando per Torino (o zone limitrofe, vedi alla voce Reggia di Venaria) e approdando alla Val Susa, da cui si snodano i 45 km decisivi. Il Finestre ne misura ben 18.5, ed è una salita francamente strepitosa: pendenza media del 9%, di incredibile regolarità, e quasi divisa in due esattamente tra strada asfaltata e strada sterrata. Il "quasi" significa 10.5 di asfalto (con infinita teoria di tornanti) e 8 (o qualche metro di meno) di sterro, dal Colletto (cosiddetto) fino al Gpm. Il tutto in uno scenario quasi western man mano che si avvicina la vetta, con le sue balconate naturali sulle quali le sagome dei tifosi assumono forma quasi irreale. Ma chi scollinerà in vetta al Finestre non potrà dire di aver vinto il Giro, perché le fatiche non sono ancora finite: gli 11 km di discesa fino a Pourrières sono tutt'altro che banali, nel senso che non si potrà mettere il pilota automatico e farsi guidare fino a valle dalla forza di gravità: dopo i primi 2 chilometri (quelli sì, ripidi), ci sarà da pedalare eccome per rilanciare di continuo su pendenze lievi o addirittura su alcuni tratti in piano. Recuperare gli sforzi della scalata diventa così molto difficile, i crampi da malagestione sono sempre in agguato, e quando si arriva in fondo rimangono altri 17 km di scalata al Sestrière. Esattamente come tutti i precedenti arrivi in quota, la salita conclusiva è più facile di quella che viene prima, a livello di pendenze; ma estremamente più difficile a livello di interpretazione, e anche in quest'ultimo caso la regola è confermata. Perché questo Sestrière sarà pure semplice, avrà pure i 7 km iniziali, fino a Pragelato e anche poco oltre, che sono quasi pianura, ma è un drittone che non finisce mai, spezzato solo da un paio di tornanti (nel punto di massima pendenza, peraltro), e in questi casi la testa conta moltissimo, conta tanto la capacità di soffrire e di mettere sulla strada le estreme energie rimaste. Sugli ultimi 5.5 km al 6%, al termine di una tappa così strutturata, che a sua volta viene al termine di tre settimane tanto intense, potremmo vedere bambole e imprese che neanche su uno Zoncolan. Guai a sottovalutare il Sestrière. Guai a non essere più duri della roccia e più duttili dell'acciaio. Lassù, all'ombra delle torri cilindriche progettate da Bonadè-Bottino, edifici che 80 anni fa rappresentavano un'avanguardia assoluta in campo architettonico, trionferà un'avanguardia assoluta in campo ciclistico: il razionalismo della perfetta preparazione agonistica coniugato alla follia dell'impresa ai limiti dell'umano. Tutto quello che, da sempre e per sempre, ci fa amare questo meraviglioso sport.

 

Gran premi della montagna

km 171.5: Colle delle Finestre (Cima Coppi), 2178 m slm. Lunghezza: 18.5 km. Dislivello: 1694 m. Pendenza media: 9.2%. Pendenza massima: 14%

km 199: Sestriere (3ª cat), 2035 m slm. Lunghezza: 9.2 km. Dislivello: 493 m. Pendenza media: 5.4%. Pendenza massima: 9%

 

Precedenti arrivi

6 volte arrivo di tappa: 1991 (Eduardo Chozas), 1993 (Miguel Indurain), 1994 (Pascal Richard) 2000 (Jan Hruska), 2005 (José Rujano), 2011 (Vasil Kiryienka)

 

Ordine d'arrivo 19a tappa

1) Fabio Aru (Astana Pro Team) 6h24'13"

2) Ryder Hesjedal (Team Cannondale-Garmin) 28"

3) Rigoberto Urán (Etixx-Quick Step) 1'10"

4) Tanel Kangert (Astana Pro Team) 1'18"

5) Steven Kruijswijk (Team Lotto.Nl-Jumbo) 1'18"

6) Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) 1'18"

7) Mikel Landa (Astana Pro Team) 1'18"

8) Leopold König (Team Sky) 1'21"

9) Mikel Nieve (Team Sky) 1'24"

10) Alexandre Geniez (FDJ) 2'24"

 

Classifica generale

1) Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) 78h48'40"

2) Fabio Aru (Astana Pro Team) 4'37"

3) Mikel Landa (Astana Pro Team) 5'15"

4) Andrey Amador (Movistar Team) 8'10"

5) Leopold König (Team Sky) 10'47"

6) Yuri Trofimov (Team Katusha) 11'11"

7) Ryder Hesjedal (Team Cannondale-Garmin) 12'05"

8) Damiano Caruso (BMC Racing Team) 12'14"

9) Steven Kruijswijk (Team Lotto.Nl-Jumbo) 12'53"

10) Alexandre Geniez (FDJ) 15'07"

 

Classifica a punti

1) Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing) 159

2) Sacha Modolo (Lampre-Merida) 142

3) Elia Viviani (Team Sky) 134

4) Philippe Gilbert (BMC Racing Team) 128

5) Nicola Boem (Bardiani CSF) 111

6) Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) 91

7) Marco Bandiera (Androni-Sidermec) 84

8) Diego Ulissi (Lampre-Merida) 83

9) Marco Frapporti (Androni-Sidermec) 72

10) Luka Mezgec (Team Giant-Alpecin) 66

 

Classifica gpm

1) Giovanni Visconti (Movistar Team) 125

2) Steven Kruijswijk (Team Lotto.Nl-Jumbo) 109

3) Beñat Intxausti (Movistar Team) 107

4) Mikel Landa (Astana Pro Team) 76

5) Carlos Alberto Betancur (AG2R La Mondiale) 75

6) Fabio Aru (Astana Pro Team) 63

7) Simon Geschke (Team Giant-Alpecin) 53

8) Pavel Kochetkov (Team Katusha) 52

9) Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) 49

10) Ryder Hesjedal (Team Cannondale-Garmin) 46

 

Classifica miglior giovane

1) Fabio Aru (Astana Pro Team) 78h53'17"

2) Davide Formolo (Team Cannondale-Garmin) 1h31'44"

3) Fabio Felline (Trek Factory Racing) 1h46'39"

4) Kenny Elissonde (FDJ) 2h15'19"

5) Sebastián Henao (Team Sky) 2h16'38"

6) Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani CSF) 2h30'37"

7) Esteban Chaves (Orica GreenEDGE) 2h32'25"

8) Jan Polanc (Lampre-Merida) 2h34'12"

9) Silvan Dillier (BMC Racing Team) 2h34'43"

10) Rubén Fernández (Movistar Team) 2h55'50"

 

Classifica maglia nera

1) Marco Coledan (Trek Factory Racing)

2) Roger Kluge (IAM Cycling) 6'20"

3) Aleksejs Saramotins (IAM Cycling) 6'34"

4) Cheng Ji (Team Giant-Alpecin) 15'53"

5) Eugert Zhupa (Southeast) 19'57"

6) Bert De Backer (Team Giant-Alpecin) 21'01"

7) Marco Bandiera (Androni-Sidermec) 22'28"

8) Nicola Boem (Bardiani CSF) 22'35"

9) Michael Hepburn (Orica GreenEDGE) 23'14"

10) Tom Stamsnijder (Team Giant-Alpecin) 26'05"

 

Sorpresa

Quando è presente in una corsa a tappe (preferibilmente un grande giro) state certi che si riuscirà a notare il suo apporto alla spettacolarizzazione dell'evento: Ryder Hesjedal è quel che si dice un cagnaccio; prima di mollare dà tutto sé stesso. Non pago della risposta a Contador a Verbania il canadese bissa in quel di Cervinia, luogo a lui caro nella sorprendente cavalcata del Giro 2012, arrivando alle spalle del solo Aru. Se anche al Giro ci fosse, come al Tour, il premio di supercombattivo dell'intera corsa il suo nome sarebbe in pole position per vincere.

 

Delusione

Finora ha corso un Giro ben oltre le più rosee aspettative ma nella tappa valdostana si è rivelato come l'uomo di classifica più in riserva. Stiamo parlando di Yuri Trofimov, ieri 15° a 2'49" e costretto a lasciare la quinta piazza della generale a König. Deve stare attento sul Colle delle Finestre perché, in caso di altra giornata no, potrebbe rischiare di perdere almeno altre tre posizioni.

 

Quote per la tappa di oggi

1) Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) 3.00

2) Mikel Landa (Astana Pro Team) 4.25

3) Fabio Aru (Astana Pro Team) 6.00

4) Ryder Hesjedal (Team Cannondale-Garmin) 10.00

5) Steven Kruijswijk (Team Lotto.Nl-Jumbo) 15.00

Alberto Vigonesi

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