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Giro d'Italia 2015: Con le Alpi non si scherza - Tutto sulla Marostica-Madonna di Campiglio | Cicloweb

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Giro d'Italia 2015: Con le Alpi non si scherza - Tutto sulla Marostica-Madonna di Campiglio

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L'altimetria della Marostica-Madonna di Campiglio

Domenica 24 maggio, 12.30. Quindicesima tappa: Marostica-Madonna di Campiglio 165 km

Le Alpi! Inizia con l'approdo al Trentino la settimana più lunga del Giro 2015. Ovviamente quella decisiva, ovviamente la terza. Fin qui non si è certo giocato, abbiamo visto le molteplici insidie disseminate su un percorso che qualcuno commetterà il grave errore di sottovalutare; ma da Marostica a Milano davvero non si scherza più. Questa tappa, diciamo il suo finale, lo ricordiamo come bizzarro "sconfinamento" del Giro di Polonia dell'anno scorso. Altre cose legate a Madonna di Campiglio, le abbiamo sinceramente del tutto rimosse. Primi 50 km senza sussulti, poi come detto l'approdo al Trentino porta in dote l'impennata della corsa. La Fricca è la prima salita alpina, non contiamo il docile falsopiano che la precede, da Lastebasse sono 10 km che non mancano di passaggi impegnativi. Essendo ancora a oltre 100 km dal traguardo, è presumibile che questa sarà scalata percorsa a marce ridotte dai big del gruppo; buon per i fuggitivi di giornata, che qui potranno mettere in banca un tesoretto da riscuotere all'arrivo. La lunga discesa verso Trento, quasi 25 km spezzati a Vigolo Vattaro da una piccola, quasi impercettibile contropendenza, non presentano criticità. Una volta giunti al capoluogo, la tentazione di salire al Bondone viene dribblata circumnavigando la mitica salita, percorrendo una strada mista che alterna piccole scalate (verso Cadine, verso la zona delle Terme di Comano) a una dolce passeggiata accanto al Lago di Toblino prima e di Ponte Pià poi, in uno scenario che farà la felicità degli elicotteristi delle riprese televisive. Se fin qui e anche oltre (diciamo fino a 40 km dalla conclusione) le vette più alte si specchiano nell'acqua lacustre, a Preore le cose cambiano decisamente. Si imbocca il Passo Daone, pendenza media del 9% lungo 8 km che potrebbero già separare i buoni dai cattivi, se ci fosse la volontà di dar fastidio da parte di qualcuno. Gli 8 km di picchiata dal Gpm a Spiazzo, peraltro, non sono certo da sottovalutare, con i loro tornanti e le loro pendenze spessissimo in doppia cifra. Il problema per l'attaccante coraggioso non è nemmeno da situare nel fondovalle verso Pinzolo, che è un tratto breve (neanche 10 km), quanto proprio nella salita conclusiva. I primi 10 km verso Madonna di Campiglio sono al 6%, poi 3 km di spianata fino alla località d'arrivo bagnerebbero le polveri di chiunque, prima degli ultimi 3 km con pendenze prossime al 7% fino a quota 1715. L'unico scenario di vera lotta tra i big diventa quindi la possibilità di far fuori i gregari sul Daone, selezionare un gruppetto lasciandone fuori qualche pezzo grosso, e fare le scarpe a costui tenendolo a distanza sull'ascesa conclusiva. Una tappa che rivoluzioni in toto la classifica? No. Una tappa che qualcuno - magari in giornata no ed esposto al rischio di pagare minuti e minuti - potrà rimpiangere amaramente? Sicuramente sì.

 

Gran premi della montagna

km 60.1: La Fricca (2ª cat), 1096 m slm. Lunghezza: 9.8 km. Dislivello: 552 m. Pendenza media: 5.6%. Pendenza massima: 10%

km 134.0: Passo Daone (1ª cat), 1298 m slm. Lunghezza: 8.4 km. Dislivello: 775 m. Pendenza media: 9.2%. Pendenza massima: 14%

km 165.0: Madonna di Campiglio (1ª cat), 1715 m slm. Lunghezza: 15.5 km. Dislivello: 910 m. Pendenza media: 5.9%. Pendenza massima: 12%

 

Precedenti arrivi

1 volta arrivo di tappa: 1999 (Marco Pantani)

 

Ordine d'arrivo 14a tappa

1) Vasil Kiryienka (Lampre-Merida) 1h17'52"

2) Luis León Sánchez (Astana Pro Team) 12"

3) Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) 14"

4) Patrick Gretsch (AG2R La Mondiale) 23"

5) Steven Kruijswijk (Team Lotto.Nl-Jumbo) 1'09"

6) Tanel Kangert (Astana Pro Team) 1'17"

7) Jurgen Van den Broeck (Lotto Soudal) 1'25"

8) Fabio Felline (Trek Factory Racing) 1'26"

9) Tobias Ludvigsson (Team Giant-Alpecin) 1'27"

10) Luke Durbridge (Orica GreenEDGE) 1'36"

 

Classifica generale

1) Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) 55h39'00"

2) Fabio Aru (Astana Pro Team) 2'28"

3) Andrey Amador (Movistar Team) 3'36"

4) Rigoberto Urán (Etixx-Quick Step) 4'14"

5) Jurgen Van den Broeck (Lotto Soudal) 4'17"

6) Dario Cataldo (Astana Pro Team) 4'50"

7) Mikel Landa (Astana Pro Team) 4'55"

8) Damiano Caruso (BMC Racing Team) 4'56"

9) Roman Kreuziger (Tinkoff-Saxo) 4'57"

10) Leopold König (Team Sky) 5'35"

 

Classifica a punti

1) Elia Viviani (Team Sky) 119

2) Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing) 119

3) Nicola Boem (Bardiani CSF) 109

4) Sacha Modolo (Lampre-Merida) 91

5) Philippe Gilbert (BMC Racing Team) 83

6) Diego Ulissi (Lampre-Merida) 75

7) Marco Frapporti (Androni-Sidermec) 72

8) Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) 64

9) Marco Bandiera (Androni-Sidermec) 60

10) Eduard Michael Grosu (Nippo-Vini Fantini) 55

 

Classifica gpm

1) Beñat Intxausti (Movistar Team) 61

2) Simon Geschke (Team Giant-Alpecin) 53

3) Carlos Alberto Betancur (AG2R La Mondiale) 46

4) Steven Kruijswijk (Team Lotto.Nl-Jumbo) 43

5) Paolo Tiralongo (Astana Pro Team) 23

6) Mikel Landa (Astana Pro Team) 19

7) Pavel Kochetkov (Team Katusha) 15

8) Jan Polanc (Lampre-Merida) 15

9) Tom Jelte Slagter (Team Cannondale-Garmin) 15

10) Fabio Aru (Astana Pro Team) 15

 

Classifica miglior giovane

1) Fabio Aru (Astana Pro Team) 55h41'28"

2) Davide Formolo (Team Cannondale-Garmin) 6'37"

3) Esteban Chaves (Orica GreenEDGE) 49'46"

4) Jan Polanc (Lampre-Merida) 52'53"

5) Fabio Felline (Trek Factory Racing) 1h00'05"

6) Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani CSF) 1h07'57"

7) Silvan Dillier (BMC Racing Team) 1h09'25"

8) Kenny Elissonde (FDJ) 1h18'34"

9) Sebastián Henao (Team Sky) 1h20'33"

10) Jesús Herrada (Movistar Team) 1h24'39"

 

Classifica maglia nera

1) Aleksejs Saramotins (IAM Cycling)

2) Marco Coledan (Trek Factory Racing) 11"

3) Roger Kluge (IAM Cycling) 11'54"

4) Cheng Ji (Team Giant-Alpecin) 12'08"

5) Michael Hepburn (Orica GreenEDGE) 14'21"

6) Oscar Gatto (Androni-Sidermec) 14'24"

7) Marco Bandiera (Androni-Sidermec) 18'04"

8) Eugert Zhupa (Southeast) 18'11"

9) Nicola Boem (Bardiani CSF) 19'22"

10) Tom Stamsnijder (Team Giant-Alpecin) 20'16"

 

Sorpresa

Escludendo Alberto Contador, chi può sorridere dopo la cronometro del Prosecco è Jurgen Van den Broeck: il belga è l'uomo di classifica che si difende meglio lungo l'estenuante prova contro il tempo, a parte lo spagnolo. Il capitano della Lotto Soudal fa un importante balzo in avanti in classifica e può iniziare a sognare il podio di Milano. Non sarà semplice ma potrebbe essere la volta buona per salire finalmente sul podio di un grande giro.

 

Delusione

La Treviso-Valdobbiadene ha sicuramente regalato una certezza difficilmente smentibile nel futuro: Richie Porte non è e non sarà mai un capitano in una corsa di tre settimane. Il tasmaniano crolla soprattutto psicologicamente nella prova che più gli si addice, abbandonando la lotta per il podio ben prima dell'inizio delle montagne. E chissà se le scalerà, le Alpi; è concreta la possibilità di lasciare il Giro per prepararsi al ruolo di paggetto di Chris Froome sulle strade di Francia. Quello che gli è più consono.

 

Quote per la tappa di oggi

1) Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) 3.25

2) Fabio Aru (Astana Pro Team) 7.00

3) Mikel Landa (Astana Pro Team) 10.00

4) Carlos Alberto Betancur (AG2R La Mondiale) 18.00

5) Beñat Intxausti (Movistar Team) 18.00

Alberto Vigonesi

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