Giro d'Italia 2015: Tre Monti e un circuito - Tutto sulla Forlì-Imola
Versione stampabileMercoledì 20 maggio, 13.00. Undicesima tappa: Forlì-Imola, 153 km
La classica tappa delle tante salitelle appenniniche quest'anno risulta un po' meno classica, un po' perché va a concludersi in autodromo, ovvero in un luogo che solitamente associamo alla velocità e alle volate, un po' perché lascia le rampe più arcigne alla prima metà del percorso (già breve di suo), e un po' perché sceglie l'opzione circuito per il finale. Nulla da recriminare per i primi 75 km della frazione: da Forlì ci si sposta verso le montagne, ed è un fuoco di fila di ascese e discese, con nell'ordine Passo del Trebbio, Monte Casale, La Valletta (la più breve - neanche 3 km - ma anche la più dura, oscillante tra il 10 e il 15% di pendenza), Monte Albano e Valico del Prugno; alcune delle tipiche scalate della Settimana Coppi e Bartali, insomma. Nella seconda metà però il percorso cambia pelle, va a riguadagnare la via Emilia e quindi Imola, sede d'arrivo, e per provare a dare un senso a una tappa che altrimenti rimarrebbe veramente monca, l'organizzatore s'inventa un circuito di 15 km intorno alla salita dei Tre Monti, da ripetere 4 volte. Questa salitella non è davvero niente di che, teoricamente è lunga 4 km, ma presenta un chilometro all'8% all'inizio, poi spiana e offre giusto un'altra rampetta di 300 metri poco prima dello scollinamento, momento dal quale mancheranno pur sempre 8 km di facile discesa fino al traguardo. Teoricamente ci sarebbe spazio per recuperare, in questo circuito conclusivo; ma si tratta di una tappa che è tutta un saliscendi e che sarà quindi molto difficile da tener chiusa: l'ipotesi "fuga in porto" è propriamente inscritta nel DNA di un tracciato del genere.
Gran premi della montagna
km 24.0: Passo del Trebbio (3ª cat), 565 m slm. Lunghezza: 6.3 km. Dislivello: 395 m. Pendenza media: 6.3%. Pendenza massima: 11%
km 70.8: Valico del Prugno (3ª cat), 533 m slm. Lunghezza: 5.6 km. Dislivello: 345 m. Pendenza media: 6.2%. Pendenza massima: 9%
km 130.0: Tre Monti (4ª cat), 252 m slm. Lunghezza: 4.4 km. Dislivello: 180 m. Pendenza media: 4.1%. Pendenza massima: 10%
Precedenti arrivi
2 volte arrivo di tappa: 1968 (Marino Basso), 1992 (Roberto Pagnin)
Ordine d'arrivo 10a tappa
1) Nicola Boem (Bardiani CSF) 4h26'16"
2) Matteo Busato (Southeast) st
3) Alessandro Malaguti (Nippo-Vini Fantini) 2"
4) Alan Marangoni (Team Cannondale-Garmin) 4"
5) Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing) 18"
6) Sacha Modolo (Lampre-Merida) 18"
7) André Greipel (Lotto Soudal) 18"
8) Luka Mezgec (Team Giant-Alpecin) 18"
9) Nicola Ruffoni (Bardiani CSF) 18"
10) Davide Appollonio (Androni-Sidermec) 18"
Classifica generale
1) Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) 42h58'09"
2) Fabio Aru (Astana Pro Team) 3"
3) Mikel Landa (Astana Pro Team) 46"
4) Dario Cataldo (Astana Pro Team) 1'16"
5) Roman Kreuziger (Tinkoff-Saxo) 1'46"
6) Rigoberto Urán (Etixx-Quick Step) 2'10"
7) Giovanni Visconti (Movistar Team) 2'12"
8) Damiano Caruso (BMC Racing Team) 2'20"
9) Andrey Amador (Movistar Team) 2'24"
10) Leopold König (Team Sky) 2'30"
Classifica a punti
1) Nicola Boem (Bardiani CSF) 98
2) André Greipel (Lotto Soudal) 85
3) Elia Viviani (Team Sky) 78
4) Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing) 61
5) Marco Bandiera (Androni-Sidermec) 60
6) Diego Ulissi (Lampre-Merida) 50
7) Matteo Busato (Southeast) 47
8) Alessandro Malaguti (Nippo-Vini Fantini) 47
9) Sacha Modolo (Lampre-Merida) 41
10) Marco Frapporti (Androni-Sidermec) 40
Classifica gpm
1) Simon Geschke (Team Giant-Alpecin) 50
2) Beñat Intxausti (Movistar Team) 39
3) Steven Kruijswijk (Team Lotto.Nl-Jumbo) 37
4) Carlos Alberto Betancur (AG2R La Mondiale) 33
5) Paolo Tiralongo (Astana Pro Team) 23
6) Mikel Landa (Astana Pro Team) 19
7) Jan Polanc (Lampre-Merida) 15
8) Pavel Kochetkov (Team Katusha) 15
9) Tom Jelte Slagter (Team Cannondale-Garmin) 15
10) Fabio Aru (Astana Pro Team) 15
Classifica miglior giovane
1) Fabio Aru (Astana Pro Team) 42h58'12"
2) Davide Formolo (Team Cannondale-Garmin) 2'58"
3) Jan Polanc (Lampre-Merida) 20'25"
4) Esteban Chaves (Orica GreenEDGE) 21'34"
5) Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani CSF) 22'54"
6) Kenny Elissonde (FDJ) 31'18"
7) Fabio Felline (Trek Factory Racing) 40'54"
8) Jesús Herrada (Movistar Team) 46'03"
9) Sebastián Henao (Team Sky) 48'24"
10) Silvan Dillier (BMC Racing Team) 48'52"
Classifica maglia nera
1) Marco Coledan (Trek Factory Racing)
2) Aleksejs Saramotins (IAM Cycling) 1'55"
3) Cheng Ji (Team Giant-Alpecin) 8'19"
4) Michael Hepburn (Orica GreenEDGE) 9'56"
5) Roger Kluge (IAM Cycling) 9'59"
6) Eugert Zhupa (Southeast) 14'11"
7) Stig Broeckx (Lotto Soudal) 16'38"
8) Marco Bandiera (Androni-Sidermec) 17'21"
9) Bert De Backer (Team Giant-Alpecin) 17'50"
10) Oscar Gatto (Androni-Sidermec) 18'05"
Sorpresa
Alzi la mano chi, al via di Civitanova Marche, si aspettava che la classica fuga di giornata riuscisse, per una volta, ad averla vinta sul gruppo. Così è stato sul traguardo di Forlì, con Nicola Boem a tagliare braccia al cielo la linea bianca. Secondo successo in carriera per il generoso passista veneziano e prima vittoria stagionale della sua Bardiani CSF.
Delusione
La severa ma giusta sanzione patita per la ruota datagli da Simon Clarke provoca la provvisoria uscita dalla top ten di Richie Porte. Ma dura lex sed lex e il tasmaniano si trova ad un distacco importante da Contador e Aru. In ogni caso, come spesso accade, non immune da colpe la gestione dell'ammiraglia Sky: cosa ci facevano, König e Viviani a parte, Kiryienka e Nieve davanti al capitano? Misteri insoluti...
Quote per la tappa di oggi
1) Michael Matthews (Orica GreenEDGE) 7.00
2) Simon Gerrans (Orica GreenEDGE) 10.00
3) Philippe Gilbert (BMC Racing Team) 10.00
4) Diego Ulissi (Lampre-Merida) 12.00
5) Fabio Felline (Trek Factory Racing) 15.00