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Giro d'Italia 2015: Corsa Rosa di tutti i colori - Viviani in rosso, Aru domina tra i giovani. Geschke lo scalatore | Cicloweb

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Giro d'Italia 2015: Corsa Rosa di tutti i colori - Viviani in rosso, Aru domina tra i giovani. Geschke lo scalatore

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Le maglie del Giro d'Italia © Bettiniphoto

I cacciatori presenti al Giro d'Italia non hanno solamente un colore nel proprio mirino. Infatti oltre al rosa anche il rosso, l'azzurro, il bianco sono molto ambiti. Si tratta delle classifiche collaterali che ogni grande corsa a tappe vanta e che possono risultare sia una consolazione per chi in rosa mai (o difficilmente) andrà, sia un supplemento per chi già domina - o rischia di dominare - nella generale. Rossa (fu ciclamino, ma rossa alle origini) per la classifica a punti, azzurra (fu verde) per il miglior scalatore, bianca per il più forte tra tutti i giovani. Senza contare le altre graduatorie: quella dei traguardi volanti, o la Azzurri d'Italia, quella della fuga, della combattività, il Premio Energy ed il fair play, la classifica a squadre calcolata in base ai tempi (Winning team) o in base ai punti (Super team). Facciamo un punto di chi ha comandato e chi comanda le varie graduatorie dopo nove giornate di gara. Chi impiega meno tempo da San Lorenzo al Mare a Milano veste la maglia rosa. Chi racimola più punti merita invece d'indossare la maglia rossa.

 

Viviani-Greipel, sfida per la maglia rossa
La classifica a punti, in cui nel 2014 s'è imposto l'assente Nacer Bouhanni, è molto ambita dai velocisti e dai cacciatori di tappe, anche se non sono mancate edizioni in cui la maglia rosa ha ottenuto anche questo primato. Comanda Elia Viviani su André Greipel, ovvero i due che in questa prima porzione di Giro si sono impossessati della maglia rossa. Il veronese di Isola della Scala, vincendo la seconda tappa a Genova, è balzato al comando della graduatoria subito, restandovi senza problemi fino a Castiglione della Pescaia, quando il Gorilla l'ha superato di due lunghezze. È astato però un giorno al buon Elia per riprendersi una maglia che difficilmente mollerà da domani a Milano: a Fiugggi era a quota 78, con Greipel lasciato a 75, ed è la situazione in cui si ripartirà domani, alla volta di Forlì. Terzo posto provvisorio per Marco Bandiera, che con tanti chilometri in fuga ha racimolato 60 punti.

 

Scalatori: comanda Geschke dopo le salitelle
Non meno prestigiosa è la maglia azzurra, quella che dal 2012 contraddistingue il miglior scalatore (è stata verde dal 1974 al 2011). Il colombiano Julián Arredondo l'ha portata fino a Trieste nella scorsa edizione della Corsa rosa mentre per adesso un nome che spicca su tutti non c'è, visto che e grandi montagne devono ancora arrivare. Il primo a vestirla quest'anno è stato Bert Jan Lindeman, transitato per primo sulla facile salitella di Sciarborasca. Nella terza tappa ligure, quella di Sestri Levante, la maglia azzurra è però finita sulle spalle del russo Pavel Kochetkov, che sull'ascesa di Barbagelata ha messo in cascina 15 punticini.

Il primato è rimasto a lui per due tappe, finché all'Abetone Jan Polanc, già dal mattino in fuga, ha fatto incetta di punti: 15 anche per lui, ma la vittoria di tappa lo porterà davanti a Kochetkov, mentre alle spalle del duo c'è quel Davide Formolo ottimo vincitore a La Spezia. A Campitello Matese altro cambio, con il vincitore di tappa Beñat Intxausti che ha raccolto 39 punti tra Forca d'Acero e l'arrivo in salita.

Dura solo un giorno il primato per il basco ella Movistar, visto che nella nona tappa, quella di San Giorgio al Sannio, il tedesco Simon Geschke ha totalizzato 50 punti. Ne ha presi 15 sul Monte Terminillo e 35 su Colle Molella, tanto basta per fargli dormire sonni tranquilli in azzurro. Ora il secondo, Intxausti, insegue a 39 punti, con Steven Kruijswijk a 37 e Carlos Betancur a 37. La terrà comodamente ancora per un'altra giornata (almeno), visto che sulla via di Forlì è previsto solo Monte di Bartolo, che assegnerà 3 punticini al primo che vi transiterà.

 

Fabio Aru vince facile tra i giovani
Il bianco rappresenta la purezza e la freschezza; da che corsa è corsa, è questa la maglia riservata al miglior giovane. La partita sembra proprio essersi chiusa già dopo cinque tappe, con un Fabio Aru che ha la rosa nel mirino ma primeggia intanto tra gli Under 25. Se il sardo vincesse il Giro d'Italia, bisserebbe l'impresa di Nairo Quintana, che lo scorso anno si portò a casa maglia rosa e bianca. Prima di lui solo Evgeni Berzin, nel 1994, era riuscito in questa speciale doppietta.

Eppure dopo la crono di Sanremo, vinta dall'Orica, Michael Matthews era in bianco: vi è rimasto per tre tappe, finché a La Spezia Esteban Chaves ha strappato il primato al compagno di squadra: il colombiano comandava con 13" su Fabio Aru e 21" sul vittorioso Davide Formolo. Facile prevedere che il giorno dopo, con l'arrivo all'Abetone, il sardo dell'Astana avrebbe occupato la prima posizione in questa speciale graduatoria. Così è stato: Chaves inseguiva a 35", Formolo franava a 1'13" mentre il quarto, Francesco Manuel Bongiorno, aveva un ritardo di 15'43".

A Campitello Matese la forbice tra Aru ed il resto dei giovani s'allargava, con il sardo che poteva gestire comodamente 2'11" su Formolo e 7'46" su Chaves. Ed anche da Francavilla al Mare si ripartirà con un solo contendente (fittizio) per Aru, ovvero Formolo, distante 2'58". Il terzo, Jan Polanc, è a 20'12", Esteban Chaves a 21'19", gli altri oltre. Insomma, mal che vada, Fabio Aru porterà a casa il primato di miglior promessa, anche se lui è da tempo una splendida realtà.

 

Marco Frapporti leader dei traguardi volanti
Altre classifiche, meno visibili agli occhi ma che comunque portano soddisfazioni: quella dei TV, ovvero traguardi volanti. Il primo a comandarla è stato Marco Frapporti, in fuga nella Albenga-Genova, ma subito alla terza tappa Philippe Gilbert s'è portato al comando della graduatoria, restandovi fino a Castiglione della Pescaia. A Fiuggi Marco Bandiera, fugaiolo mica da ridere, è però balzato al comando, e ad oggi guida con 30 punti. Insegue il rumeno della Nippo-Vini Fantini a quota 21, con Philippe Gilbert, Marco Frapporti e Sergey Tvetcov a 20.

 

Azzurri d'Italia a Greipel, Fuga a Bandiera
La Azzurri d'Italia vede un tedesco in testa, ovvero André Greipel, con 5 punti. Precede Formolo, Tiralongo, Polanc, Ulissi, Intxausti e Matthews, tuti a 4 punti. La graduatoria è stata guidata da Viviani dopo il successo di Genova, quindi da Matthews, poi da Formolo per due giorni e da Greipel, dopo il successo di Castiglione della Pescaia. Il Premio Fuga nelle tappe liguri è stato assegnato al polacco della CCC Sprandi-Polkowice Lukasz Owsian, che ha comandato fino all'Abetone. Un altro polacco, Marek Rutkiewicz, è balzato al comando a Castiglione della Pescaia ma oggi guida Marco Bandiera, che ha totalizzato 373 punti (a 225 Nikolay Mihaylov ed a 224 la coppia composta dal ligure Pier Paolo De Negri e Nicola Boem).

Marco Frapporti, Philippe Gilbert, Davide Formolo, Jan Polanc, Marek Rutkiewicz, Marco Bandiera, Beñat Intxausti ed ancora Jan Polanc sono i corridori eletti come i più combattivi in questa prma parte di Giro, mentre il Premio Energy vede al comando Fabio Felline. Il Premio fair play, per quattro giorni all'Orica, è passato dopo la tappa dell'Abetone alla Tinkoff-Saxo. Ai russi è rimasto fino a Castiglione della Pescaia, mentre da Fiuggi in poi comanda l'Astana davanti a Sky e Nippo-Vini Fantini.

 

Tra le squadra è dominio Astana
Infine, la classifica a squadre: ce n'è una a tempo ed una a punti. In entrambe, dopo nove tappe, guida l'Astana di Fabio Aru, il che è incoraggiante. Nella graduatoria stilata sui tempi i kazaki precedono di 5'58" la Sky di Richie Porte e di 6'12" la BMC. Solo sesta la Tinkoff-Saxo, con un ritardo di 24'52" dagli uomini di Beppe Martinelli (in mezzo troviamo Movistar e Cannondale-Garmin). Nella classifica stilata contando i punti, Aru e soci hanno 247 punti, mentre l'Orica è ferma a 194 e la Movistar a 162. Seguono Lampre-Merida a 140, BMC a 133, Southeast a 118, Sky a 116, IAM a 112, Lonno.NL-Jumbo a 99 e Tinkoff-Saxo che anche qui denota la debolezza del collettivo: solo decima con 90 punticini.

Francesco Sulas

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