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Dilettanti 2015: Hai visto mai? Vince Gaday! - L'argentino primo nel Liberazione, podio per Consonni e Castegnaro

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La volata con cui Lucas Manuel Gaday batte Simone Consonni al Gran Premio Liberazione © Ufficio stampa Gran Premio Liberazione

Il week end comprendente il 25 e 26 aprile per il movimento dilettantistico italiano s'identifica principalmente con una gara: il Gran Premio Liberazione. Superate, come accennato nella puntata precedente, le difficoltà organizzative e nella speranza che la continuità venga garantita anche in futuro, l'appuntamento romano ha offerto ancora una volta un finale emozionante, oltre a preziose indicazioni per gli addetti ai lavori.

 

Un argentino sfreccia alle Terme di Caracalla
Oramai trovarsi a commentare affermazioni straniere al Liberazione sta diventando un esercizio non così inusuale, visto che le ultime tre edizioni hanno visto trionfare atleti di nazionalità non italiana (soltanto dal 1986 al 1990 si è avuta un'astinenza di successi nostrani con ben cinque affermazioni consecutive di corridori stranieri), tuttavia c'è sempre occasione di aggiornare la carta geopolitica del ciclismo e l'edizione 2015 di quello che è da sempre visto come il "mondiale Under 23 di primavera" ci permette di mettere a referto la prima affermazione assoluta nella manifestazione di un corridore sudamericano, per la precisione argentino: Lucas Manuel Gaday.

Possiamo dire che questo 22enne (è nato nel febbraio 1993) sia uno dei prospetti più interessanti prodotti dal movimento albiceleste, tanto che delle sue prestazioni è stata abile ad accorgersi l'Unieuro-Wilier-Trevigiani che ha deciso di puntare su di lui a partire da quest'annata in cui lo status di Continental della formazione gli permette di poter disputare varie gare anche tra i professionisti, dopo esser già riuscito a mettersi in evidenza al Tour de San Luis in queste stagioni (al pari del fratello maggiore Julian). La Coppa delle Nazioni era già stata un bel banco di prova, con un buon piazzamento ne La Cote Picarde (decimo) in cui aveva trionfato proprio il nostro Simone Consonni e così il pomeriggio di sabato è stata un'ideale occasione di rivincita che ha permesso questa volta a Gaday di avere la meglio, seppur al termine di una volata tiratissima, risolta solamente al colpo di reni.

Ci troviamo di fronte ad un corridore in grado di far parlare di sé nella massima categoria negli anni avvenire, dopo esserci già goduti le mirabilie del colombiano Gaviria nell'avvio di stagione? Possibile ma di certo si conferma il feeling tra i giovani argentini ed il nostro Paese: nelle passate stagioni (molti transitati sopratutto sotto la guida di Mirko Rossato) abbiamo infatti ammirato l'intera generazione dei fratelli Richeze, più recentemente proprio la Trevigiani si era assicurata il figlio d'arte Curuchet ed ora ha deciso di continuare nella caccia al talento proprio con Gaday. Il fenomeno quest'oggi si spiega più facilmente anche con il fatto che la nazionale argentina Under 23 è guidata proprio da un italiano, ovvero Cristiano Valoppi, che quindi ha la possibilità di mostrare i propri migliori talenti in giro per l'Europa e quindi anche in territorio italiano, facendo quindi in modo che anche i nostri club possano accorgersi di loro.

 

Una corsa più chiusa del solito, Consonni c'è: ancora 2°
Memori forse delle ultime due edizioni, gli atleti hanno dato vita ad una gara più chiusa del solito, con vari tentativi che però non hanno potuto mai avere un vantaggio prossimo al minuto o superiore. Dopo la prima azione degna di nota di Gomez, Verona, Branchini, Asti e Vlasov ne è scaturita un'altra con dentro vari nomi interessanti (Velasco, Lizde, Castegnaro, lo stesso Gaday, Fedeli e Lavazza) che però, vista la qualità dei battistrada, non ha avuto il via libera per prendere il largo ed ha così visto il termine ad una ventina di chilometri dal traguardo.

Il grande controllo operato dalle principali formazioni e l'elevata velocità degli ultimi giri hanno quindi impedito qualsiasi colpo di mano solitario, andato a buon fine in ben quattro delle ultime cinque edizioni. Volata quindi davvero inevitabile e più incerta del solito, con Gaday che, come già detto, è riuscito a prevalere davvero di poco. Non è quindi riuscita a Simone Consonni una memorabile accoppiata con la recente prova di Coppa delle Nazioni conquistata in territorio francese ma il bergamasco è diventato la nostra validissima certezza per questo tipo di gare e pazienza se per il secondo anno consecutivo si è dovuto accontentare della piazza d'onore. In proposito per gli amanti delle statistiche: l'ultimo corridore ad accomodarsi per due anni di fila sul secondo gradino del podio è stato un certo Michael Matthews che nel professionismo si è già imposto come uno dei corridori più forti in un certo tipo di percorsi, per cui se il buon giorno si vede dal mattino...

In terza posizione fa piacere trovare Francesco Castegnaro, atleta della Pala Fenice e che ha tutte le qualità per poter dire la sua su certi tracciati dopo un curriculum giovanile di tutto rispetto. Anche qui vale la pena evidenziare una curiosità: sia Consonni che Castegnaro sono i due atleti che si sono alternati con Elia Viviani nella specialità dell'Omnium su pista ed anche se in ambito internazionale la concorrenza spietata ha reso spesso loro la vita difficile, non si può che essere felici del fatto che anche l'inverno trascorso nei velodromi abbia contribuito a rendere la gamba assai brillante in primavera. Altre annotazioni di merito vanno senza dubbio fatte all'abruzzese Emanuele Onesti dell'Aran, già in bella evidenza nelle precedenti settimane e vicinissimo a centrare un podio di tutto rispetto contro avversari ben più quotati, e Andrea Vendrame, che dopo essersi già imposto come una delle più gradite sorprese della Zalf in quest'avvio di stagione, dimostra di avere anche un ottimo spunto veloce oltre a cavarsela bene quando la strada sale (quinto posto per lui).

 

La Zalf scopre Pearson, in Toscana esulta Beckinsale
Pur se molto meno blasonati rispetto al Liberazione, a rendere la giornata del 25 aprile più internazionale del solito ci hanno pensato altri due successi colti da atleti stranieri in corse previste dal nostro calendario: la Coppa Ardigò andata in scena a Pessina Cremonese ha infatti tenuto a battesimo il primo successo con la maglia della Zalf di Daniel Pearson, atleta messosi in luce lo scorso anno in diverse occasioni con il Zappi's Team, formazione di cui abbiamo avuto modo di parlare approfonditamente nelle scorse settimane.

Il giovane gallese nato nel 1994 ha sfruttato a proprio favore la superiorità numerica creatasi nel momento in cui anche Zilio è riuscito ad inserirsi nell'azione buona e poi nell'ultimo giro ha operato l'allungo che gli ha consentito di vincere con alcuni secondi di margine su Andrea Bravin del Team Friuli, lo stesso Giacomo Zilio e Michele Bicelli, ovvero gli altri componenti della fuga decisiva. Un'ulteriore buona notizia per il team trevigiano dopo un inizio di stagione che gli ha già riservato parecchie soddisfazioni.

La seconda affermazione anglosassone di giornata invece ha portato la firma dell'australiano Jack Beckinsale che in provincia di Arezzo ha prevalso nel Trofeo San Leolino, regalando così anche la prima vittoria stagionale alla Fracor. Per Beckinsale, che vanta già diverse esperienze in gare professionistiche asiatiche per aver fatto parte nelle ultime due annate di formazioni Continental del suo Paese, è stato decisivo il finale di una corsa risultata insidiosa e complicata anche dalla presenza di un tratto sterrato: l'australiano ha operato la sua stoccata in salita e per tutti gli altri non c'è stato nulla da fare. Ancora un piazzamento quindi per Daniele Trentin della Mastromarco, costretto ad accontentarsi del secondo posto a 10" mentre poco più indietro si è accomodato Alberto Nicodemo della Pala Fenice, giunto terzo a 15". Ancora in buona evidenza Alex Turrin, decisamente in ripresa negli ultimi appuntamenti mentre in top-ten è riuscito a terminare anche un altro australiano, ovvero Cameron Bayly del team CP85 che ha concluso al nono posto.

 

Martinelli e Orsini per la Colpack. Seconda gioia per Michele Viola
Nonostante il rammarico per aver visto sfumare per una questione di centimetri il successo al Liberazione con Consonni, il Team Colpack può comunque dirsi soddisfatto dell'ultimo fine settimana che gli ha portato in dote altri due successi: nella giornata di sabato la Coppa Caduti Nervianesi alle porte di Milano ha regalato la seconda vittoria stagionale a Davide Martinelli, riuscito a lasciare il segno dopo un intenso periodo che lo ha visto vestire in più occasioni la maglia azzurra. Il corridore bresciano ha saputo imporsi nello sprint conclusivo concretizzando il solito gran lavoro del team (buon 8° posto per Attilio Viviani), precedendo Matteo Pozzoli della Named e l'ottimo primo anno Fabio Martinetti che ha portato sul podio l'Esperia Piasco. Tornano, dopo le ultime burrascose settimane, le buone notizie anche per il Team T-VB, in top ten con Trovato e Morettin (nono e decimo).

Dopo una lunga rincorsa è invece finalmente arrivata in Veneto la prima vittoria tra i dilettanti per Umberto Orsini, che con una splendida azione solitaria si è aggiudicato ieri a Vittorio Veneto la Medaglia d'Oro Frare De Nardi. Un'affermazione utile al corridore toscano per riuscire a sbloccarsi dopo essere stato uno dei più validi atleti azzurri da juniores, in cui fu anche campione italiano. Nulla da fare per gli inseguitori, giunti al traguardo dopo 8" con Leonardo Basso ad aggiudicarsi la volata per il secondo posto davanti ad Andrea Toniatti e quindi successo nello scontro diretto per i bergamaschi nei confronti della Zalf.

La Colpack può inoltre rallegrarsi anche dell'ottima prestazione di Edward Ravasi con la maglia della nazionale al Tour of Croatia tra i professionisti, con l'atleta di Besnate che ha concluso in quarta posizione sia nella frazione più impegnativa che nella classifica finale, aggiudicandosi la maglia bianca di miglior giovane. Una prestazione molto confortante per il team a pochi giorni dalla partenza per la Vuelta a Bidasoa nei Paesi Baschi, in cui lo scorso anno fu molto vicino a vincere Iuri Filosi, secondo dopo aver conquistato due successi parziali.

Infine il week end ci ha fatto mettere a referto anche la seconda vittoria stagionale del lucano Michele Viola (portacolori del GFFD Altopack) nel Memorial Dario Chianucci di Chiassa Superiore, in Toscana, al termine di un'altra volata vinta di forza. Viola si sta rivelando l'autentica bestia nera per Marco Corrà della Mastromarco, già battuto a Poggio alla Cavalla e nuovamente costretto al secondo posto dopo aver disputato un buon Liberazione mentre a completare il podio ci ha pensato il sanremese Lavazza dell'Overall, reduce anch'egli da un buon periodo di forma.

 

Per i velocisti ora l'obiettivo è il Circuito del Porto
Archiviato questo fine settimana, ce ne attende un altro nuovamente intenso che inizierà venerdì 1 maggio con la Milano-Tortona e la Coppa Penna. Sabato 2 sarà invece la volta del Memorial Gianfranco Ghidorzi (gara nazionale per Under 23) e del Gran Premio Industria e Commercio di Botticino per poi arrivare all'appuntamento principale del prossimo week end, ovvero il Circuito del Porto di domenica 3 maggio.

La classica cremonese chiamerà ancora una volta all'opera i principali velocisti del gruppo che cercheranno di non farsi sfuggire l'occasione per sprintare. Occhio però ai possibili colpi di mano e ad una concorrenza internazionale che ha già dimostrato di essere più agguerrita che mai.

Vivian Ghianni

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