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Il punto sulle Juniores: Si riparte dal fattore B - Bertizzolo, Beggin e Bissolati subito grandi protagoniste

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Sofia Bertizzolo vince il Trofeo Da Moreno a Cittiglio © Fabiano Ghilardi

Trascinandoci ormai verso la conclusione del mese di aprile, ci troviamo come ogni anno ad inaugurare il consueto spazio riservato alle ragazze juniores nel momento in cui i primi trenta giorni di gare dell'anno vanno in archivio. Naturalmente non mancano già le prime importanti indicazioni e un primo confortante dato riguardante il numero di gare: qualora non dovessero esserci defezioni nelle prossime settimane la stagione agonistica 2015, se si fa eccezione per gli appuntamenti principali come campionati italiani, europei o mondiali, proporrà un'abbondante ventina di gare. Tuttavia nella nostra analisi ci sono aspetti che non possono essere assolutamente trascurati e che quindi andiamo prontamente a sviscerare.

 

Gare Open: formative sì, sostitutive no
Uno degli argomenti che continua a tenere maggiormente banco in questa categoria è il ruolo svolto dalle gare Open, ovvero quelle gare in cui è prevista la partecipazione promiscua di atlete Élite e juniores con classifiche separate in sede d'arrivo. L'esperimento, voluto già due anni fa dal CT Edoardo Salvoldi (anche se allora si partì con le sole junior di secondo anno), pare aver riscosso sempre più consensi, tanto che il numero di queste gare è cresciuto in maniera esponenziale fino a toccare in questa stagione la cifra record di undici.

Inevitabilmente ciò ha i suoi pro e i suoi contro: da un lato la possibilità di avere pochi buchi in calendario e di consentire l'attività anche alle atlete Élite, spesso penalizzate nelle scorse stagioni da un calendario italiano alquanto scarno; parimenti, anche per le ragazze juniores vi è la possibilità di confrontarsi sempre con più frequenza con la tipologia di gare, chilometraggi e avversarie che andranno a trovare in futuro. Dall'altro però vi sono anche validi aspetti che vengono a trovarsi in antitesi con quanto appena affermato: inserendo in calendario così tante gare Open si rischia probabilmente di alzare troppo verso l'alto l'asticella a livello generale, poiché non bisogna dimenticare che non tutte le ragazze hanno le stesse possibilità di allenamento, gli stessi ritmi di adattamento alla nuova categoria e gli stessi mezzi economici.

Ne deriva quindi che la categoria juniores, in un ambito femminile che è già privo della fondamentale categoria Under 23 che invece esiste tra gli uomini, rischi così di perdere pericolosamente la sua identità, con tante ragazze ancora impreparate proiettate in una sorta di "semiprofessionismo" già dopo aver concluso la categoria allieve, con una situazione che finisce per somigliare molto ad una legge di selezione naturale che potrebbe portare ancor più in passato alla "sopravvivenza" solamente delle ragazze meglio preparate o allenate. Per queste ragioni possiamo affermare senza mezzi termini che sì, undici gare Open nello stesso anno sono decisamente troppe.

 

Alternative? Il modello Cittiglio. E magari una gara a tappe...
Con questo naturalmente non intendiamo dire che le gare Open andrebbero abolite ma piuttosto essere limitate a non più di cinque o sei nel corso dell'annata. In alternativa si potrebbe pensare a gare ugualmente "allenanti" ed in grado di far costruire all'atleta un bagaglio d'esperienza importante. In questo uno dei migliori esempi continua a venirci dal Trofeo Da Moreno (conosciuto anche come Piccolo Binda) di Cittiglio, gara esclusivamente riservata alle juniores che è diventata la tradizionale apertura della domenica in cui si svolge il Trofeo Binda vero e proprio: percorso che si presta a più conclusioni, partecipazione internazionale assai qualificata e, non ultimo, la location sulle rive del Lago Maggiore che costituisce anche un bel volano turistico. Si riuscisse ad organizzare almeno un'altra gara simile sul nostro territorio (magari abbinandola, ad esempio, al celebre Gran Premio Liberazione del 25 aprile a Roma) si avrebbe senza dubbio un appuntamento di quelli da non perdere.

Perché poi non pensare al ritorno di un'importante gara a tappe in Italia, in grado di richiamare anche diverse delle più importanti nazionali europee? Anni fa, come già ricordato nelle scorse stagioni, esisteva la Tirreno-Adriatico che forniva un'interessante varietà di percorsi e soprattutto poteva contare sulla partecipazione di ragazze destinate poi a dire la loro anche nella massima categoria. Non si riuscisse ad riorganizzare una gara simile si potrebbe sempre pensare di creare un'alternativa in un'altra parte d'Italia, con la possibilità d'inserire nelle tre, quattro o cinque giornate di gara anche una prova a cronometro che consenta anche di avere un utile confronto internazionale.

Sappiamo bene con queste nostre proposte che è fin troppo facile fare i conti senza l'oste, tanto che ormai è sempre più difficile chiedere per non dire pretendere gare, tuttavia ci si potrebbe almeno cominciare a ragionare su. Non ultimo poi va accolto con grande soddisfazione il fatto che il Giro di Campania Open abbia riportato anche la categoria juniores decisamente più a Sud di quanto non accadesse nelle scorse stagioni (i punti più meridionali coincidevano con le Marche oppure col Lazio), per cui sarebbe molto importante, soprattutto per lo sviluppo del movimento, che le risorse economiche consentissero l'organizzazione di simili gare anche in regioni meridionali nelle prossime stagioni.

 

Le squadre: alcune defezioni e qualche novità
Venendo alle squadre la geografia del movimento non ha subito sostanziali variazioni almeno per ciò che riguarda le formazioni principali, con Breganze Millenium in Veneto; Team Gauss, Eurotarget e Valcar in Lombardia e Cicli Fiorin in Piemonte ancora assolutamente della partita. Qualche ridimensionamento invece per la Vecchia Fontana mentre vanno purtroppo annotate alcune defezioni come quelle del GS Potentia 1945, che dopo diverse stagioni ha interrotto l'attività, così pure come il Re Artù Factory Team mentre il Cadeo Carpaneto ha deciso, per il momento, di proseguire l'attività solo con le altre categorie giovanili.Assenti anche la Cicli Zanella ed il Valvasone mentre la novità più significativa viene dal Piemonte con la nascita della Fenice Ladies Team, riuscita ad assicurarsi alcuni interessanti prospetti. Altra novità è il GS CIttà di Dalmine, in provincia di Bergamo mentre nelle Marche resistono Osimo Stazione e Club Corridonia, quest'ultima con un organico decisamente rinnovato. Infine va salutato con piacere il ritorno del Vaiano anche nella categoria juniores, dopo che da diverse stagioni l'attività del team di Giugni è concentrata soprattutto sulla categoria Élite. Dopo la lunga e doverosa premessa andiamo a scoprire alcune tra le principali protagonisti di quest'avvio di 2015:

 

Sofia Bertizzolo

Sofia Bertizzolo (Breganze Millenium) - Tanto abbiamo parlato della talentuosa trevigiana lo scorso anno e l'inizio di stagione non fa altro che confermare quanto di buono già affermato. Debutto champagne per lei al Trofeo Da Moreno di Cittiglio a fine marzo, dove con la maglia blu stellata di campionessa europea fulmina la francese Labous nella volata conclusiva, dopo aver fatto la differenza anche in salita. Con la Beggin forma ormai una coppia strepitosa che saprebbe cosa fare anche ad occhi chiusi. Anche a Buttrio lascia il segno in volata. Le aspettative nei suoi confronti sono tante ma il modo in cui è ripartita può far solamente ben sperare.

 

 

 

Katia Ragusa

Katia Ragusa (Eurotarget Alé Still Bike) - La vicentina inizia la nuova stagione dopo un 2014 in cui si è dimostrata una delle atlete più costanti e generose del gruppo, con splendide prestazioni anche in maglia azzurra. L'avvio è subito promettente: al Giro della Campania Open è lei la prima juniores al traguardo in un finale complicato anche dalla pioggia. Prova a cercare il successo anche a Buttrio cercando di contrastare la coppia del Breganze ed alla fine ottiene un comunque non disprezzabile quarto posto. Anche lei proverà a confermarsi, soprattutto a cronometro dove è campionessa italiana in carica ma potrà dire la sua anche su pista.

 

 

 

Sofia Beggin

Sofia Beggin (Breganze Millenium) - La "gemella del gol", "Sofia 2 la vendetta" o semplicemente Sofia Beggin: chiamatela come volete la padovana reduce da un inverno intenso in cui si è laureata anche tricolore nel ciclocross. In salita le sue stilettate fanno male e preparano al meglio il terreno alla Bertizzolo: si è visto sia a Cittiglio che a Buttrio. Nel Piccolo Binda coglie un meritato podio agguantando il terzo posto mentre a Schiavonia d'Este, a due passi da casa, tira fuori una volata che le permette di arrivare terza assoluta e seconda juniores. Ormai è una garanzia e chissà che dopo l'oro alle Olimpiadi giovanili non tocchi finalmente anche a lei vestire una prestigiosissima maglia anche su strada.

 

 

 

Silvia Persico

 Elena Bissolati (Cicli Fiorin-Piemonte) - La giovane cremonese ci aveva splendidamente mostrato il suo talento su pista nel 2014, non riuscendo però mai a lasciare il segno su strada. Approdata nella formazione di Fiorin però la campionessa europea in carica dello scratch ha invertito la tendenza con due affermazioni: a Schiavonia d'Este s'inchina solo ad Arianna Fidanza ma è prima della sua categoria mentre ancor più eloquente è la prova data a San Bassano, sulle strade di casa, dove esce alla grande sul rettilineo finale, puntando il traguardo a velocità così elevata da levare tutte le altre di ruota. Abbina alla potenza della velocista la sana pazzia delle pistard, con la speranza che i velodromi la vedano protagonista il più a lungo possibile anche nelle specialità di velocità pura.

 

 

Beatrice Morresi

Beatrice Morresi (Club Corridonia) - Se volevate un nome nuovo da seguire per i prossimi week end, eccovi serviti con questa ragazza di Civitanova Marche alla prima stagione tra le juniores. Per nulla intimorita dal salto di categoria, la bionda marchigiana trova subito modo di piazzarsi bene, terminando in settima posizione di categoria al Giro della Campania Open. Meglio ancora riesce a fare a Schiavonia d'Este (altra Open) dove si butta nella mischia finale terminando sesta assoluta e quinta di categoria. Ha tenacia ed è molto veloce allo sprint, se continua così può togliersi ancora belle soddisfazioni nel corso dell'annata.

 

 

 

 

Giulia Nanni

Giulia Nanni (Eurotarget Alé Still Bike) - Per questa ragazza forlivese il 2015 sarà sicuramente un anno importante, in cui cercare la svolta. Le doti per emergere ha già dimostrato di averle e con una maggiore continuità di risultati può arrivare finalmente anche all'agognato successo. Il cambio di casacca comunque sta già dando i suoi frutti, poiché dimostra di essere una valida spalla di Katia Ragusa: ottimo l'esordio in Campania con il secondo posto dietro la vicentina, finisce in top ten anche a Cittiglio dove è settima, piazzamento replicato anche a San Bassano mentre a Buttrio è ottava. Tiene sulle salite non troppo lunghe, è veloce e se la cava sul passo. Da tenere d'occhio nelle prossime settimane.

 

 

 

Vivian Ghianni

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