Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Dilettanti 2015: Reda ha una buona Idea - Il calabrese vince l'Edil C su Petilli. Ravasi piazza una gran doppietta

Versione stampabile

Francesco Reda primo sul traguardo di Collecchio © Facebook Team Idea

Nel week end in cui ha preso il via anche la Coppa delle Nazioni con la disputa del Giro delle Fiandre Under 23, il calendario italiano ha proposto a Collecchio la terza gara internazionale dell'anno dopo il doppio appuntamento veneto costituito da Piva e Belvedere. Le emozioni non si sono però limitate all'Emilia-Romagna in una domenica che prevedeva anche la disputa della Vicenza-Bionde. Questo quindi il racconto dell'ultimo fine settimana.

 

All'Edil C risorge Reda, per un bravo Petilli la piazza d'onore
Riflettori puntati maggiormente sul Trofeo Edil C, che con il suo saliscendi sulle colline parmensi offriva certamente la possibilità di assistere ad una gara abbastanza vivace. Essendo una gara 1.2 aperta anche agli Èlite spiccava la presenza del Team Idea tra le varie formazioni Continental presentatesi al via e alla fine è stata proprio la formazione lombarda ad esultare, riportando al successo dopo ben nove anni Francesco Reda, calabrese con sette stagioni professionistiche, partecipazioni a Giro d'Italia e Tour de France alle spalle ma ancora nessuna vittoria nella massima categoria, tornato alle competizioni dopo lo stop forzato di un anno e mezzo, conseguenza della sanzione ricevuta dopo il Gran Premio di Camaiore del 2013.

Esaurita la prima parte di gara in cui la Zalf ha pensato bene d'inserire un paio di validi rappresentanti (Velasco e Toniatti) nella prima azione di giornata in cui erano presenti anche altri ottimi corridori quali Gazzara, Lizde e Mosca (oltre al britannico Newey), il primo momento chiave lo si è avuto ad una quarantina di chilometri dalla conclusione, quando alla fuga precedente se n'è avvicendata una nuova promossa, oltre che da Reda, anche da Simone Petilli della Unieuro e dall'austriaco Lukas Pöstlberger del Tirol, che hanno trovato un accordo ottimale portando il loro vantaggio sul gruppo inseguitore oltre il minuto. Facile prevedere che a risultare decisiva potesse essere l'ultimo passaggio sulla salita di Segalara, dove Reda ha fatto valere la maggior esperienza, riuscendo a staccare i compagni di fuga ed involandosi tutto solo sul traguardo per trovare quella vittoria da cui far partire il proprio rilancio personale.

Nulla ha potuto un Simone Petilli in ottime condizioni di forma, giunto al secondo posto a 17" e da tenere in particolare considerazione per i prossimi appuntamenti mentre il terzo posto di Pöstlberger (a 23") conferma il feeling dei potenziali talenti austriaci sulle strade di casa nostra. Al gruppo, che ha tagliato il traguardo dopo 1'03", non è rimasto che accontentarsi delle posizioni di rincalzo, con la medaglia di legno di giornata andata ad un bravo Daniele Trentin (molto buono il suo avvio di stagione) davanti al volitivo Oliviero Troia.

 

Annose polemiche ma i regolamenti parlano chiaro
Il successo ottenuto da Francesco Reda (33 anni da compiere il prossimo 19 novembre) non ha mancato naturalmente di far storcere il naso ad alcuni, preoccupati probabilmente del fatto che la vittoria di un atleta che ha maturato già un notevole bagaglio d'esperienza nel professionismo potesse togliere molta visibilità a coloro che cercano di sfruttare simili occasioni per piazzare l'acuto pesante. La questione non la si scopre certamente adesso ma la creazione di nuove formazioni Continental unita ad un regolamento che per questo tipo di gare consente la partecipazione ad atleti non solo facenti parte di tali formazioni ma che abbiano già superato anche il fatidico limite di età degli Èlite, fa sì che queste circostanze possano, al contrario, fornire anche l'occasione di rilancio a chi vuole magari tornare a strappare un ingaggio nel professionismo quantomeno per una formazione Professional.

Probabilmente per molti assistere a determinate affermazioni non sarà il massimo dello spettacolo ma vale la pena di ricordare come analoghe questioni furono sollevate già alcuni anni fa, soprattutto quando alcune delle più importanti gare del nostro calendario videro successi di atleti provenienti dalla penisola Balcanica (i successi dei vari Vrecer, Danculovic o Hrvoje Miholjevic per fare qualche nome) che già avevano avuto modo di assaggiare razioni di professionismo. Adesso però che qualcosa è cambiato e che le formazioni Continental sono state accettate (e che viste le difficoltà legate al calendario professionistico italiano si trovano a sostenere inevitabili questioni logistiche) tant'è. Altrimenti la situazione è molto semplice: basta rendere la corsa sì internazionale ma limitata ai soli atleti Under 23 ed ecco che una determinata categoria di atleti sarebbe esclusa. Allo stato attuale non sarebbe giusto, così come i vari organizzatori sono liberi di muoversi e di gestire la categorizzazione della propria gara come meglio credono, senza che questo debba per forza impedire qualche buona prestazione di qualche atleta ben più giovane: lo stesso Petilli, pur militando in una Continental, ha probabilmente bisogno di accumulare ulteriore esperienza, per cui una gara come l'Edil C può essere una buona occasione per mettersi in mostra.

 

In Colpack è il turno di Ravasi: gran doppietta tra Memorial Gasparotto e Biella
Non poteva mancare anche in questo week end una menzione per il Team Colpack, che tra l'altro ha appena ricevuto l'ufficializzazione dell'invito per la Liegi-Bastogne-Liegi Under 23 del prossimo 18 aprile, gara in cui nelle ultime stagioni non erano mai state presenti formazioni italiane e che quindi costituirà davvero una bella vetrina per la formazione bergamasca. In questo week end appena trascorso però la scena se l'è presa tutta Edward Ravasi, che nel giro di ventiquattr'ore è stato già in grado di eguagliare il numero di successi ottenuti lo scorso anno.

Il ventenne di Besnate aveva già saputo mettersi in grande evidenza nel 2014 e quest'anno era atteso ad un ulteriore salto di qualità, con le sue doti di scalatore che aspettano di essere esaltate soprattutto nelle gare a tappe. Se c'è però occasione di lasciare il segno meglio non farselo ripetere due volte e così per lui sono arrivati i primi sorrisi dell'anno: sabato 11 assieme a Giulio Ciccone, con cui diede vita ad una splendida cavalcata già lo scorso anno a Boscochiesanuova (in quell'occasione s'impose l'abruzzese), Ravasi ha dato spettacolo a Longa di Schiavon nel Memorial Gerry Gasparotto, riuscendo a mettere nel sacco la Zalf con un attacco in coppia nel corso dell'ultimo giro, risultato indigesto a tutti gli altri. Il duo Colpack è così giunto solo sul traguardo, relegando un ancora brillante Davide Gabburo ad un nuovo terzo posto a breve distanza.

Domenica 12 invece nella Torino-Biella (tornata a disputarsi per Under 23 dopo quattro edizioni riservate agli juniores) Ravasi ha deciso di fare tutto da solo dopo essersi inserito (insieme a Masnada) nel principale tentativo di fuga di giornata e nell'ultimo giro nessuno è riuscito a resistere al suo scatto, che gli ha permesso di presentarsi al traguardo in beata solitudine, con gli altri costretti a giocarsi le restanti posizioni in uno sprint ristretto, in cui Nicolò Lavazza della Overall è riuscito a precedere il tricolore Èlite Davide Pacchiardo. Con questo stato di forma Ravasi potrebbe essere protagonista anche sulle strade del Belgio e l'ottima intesa già mostrata con Ciccone può consentire alla squadra bergamasca di disputare una gara tutt'altro che anonima.

 

Finalmente esulta anche la Palazzago: prima da dilettante per Yuri Colonna
Per una squadra bergamasca già rodata con le esultanze ce n'è invece un'altra che, pur avendo già fatto registrare diverse buone prestazioni dei propri atleti, non era ancora riuscita a lasciare il segno in questo 2015: parliamo del Team Pala-Fenice che finalmente è riuscito a spezzare il digiuno nel Trofeo Ledo Tempestini disputato a Bibbona nel livornese, con la soddisfazione divenuta doppia per il fatto che a timbrare il primo successo stagionale è stato il primo anno Yuri Colonna, uno dei corridori più interessanti ammirati nelle ultime stagioni tra gli juniores.

L'atleta toscano, che lo scorso anno vestì anche la maglia azzurra, ha sfruttato come meglio non poteva l'ottimo lavoro del compagno Andrea Marchi (poi giunto terzo) nell'ultimo chilometro e con un grande spunto è riuscito a battere Luca Zullo della Mastromarco per la prima vittoria del team di Locatelli. Indubbiamente un'altra bella conferma circa i classe 1996, con Colonna che diviene così il terzo atleta del primo anno a riuscire ad andare a segno in questi primi mesi (gli altri erano stati Calderaro e Begnoni). Per il resto ancora costretto al piazzamento Gabburo (quarto in questa occasione), buone prestazioni anche per Fiorelli e Montagnoli (rispettivamente sesto e ottavo) e prima top ten stagionale per l'albanese Ridion Kopshti della Sestese, anch'egli al primo anno tra gli Under 23 a testimonianza che il paese delle aquile continua a produrre interpreti sempre validi.

 

Dopo Maronese anche Rocchi trova la seconda al Montanino
Ad inaugurare la nuova settimana di gare è stato il Gran Premio Montanino di Reggello in Toscana, che ha fatto registrare una nuova affermazione della Zalf Desirée Fior, già a bersaglio con Maronese nella Vicenza-Bionde. Artefice del successo è stato Nicolò Rocchi che ha ottenuto così anch'egli la seconda affermazione stagionale, imponendosi nello sprint finale davanti ad Alfonso Fiorenza della Figros e al compagno di squadra Andrea Toniatti, con quest'ultimo che aveva movimentato il finale dopo un bell'attacco portato in precedenza da Simone Velasco. Anche per Rocchi un avvio di stagione molto positivo, in cui il veneziano sembra finalmente essersi sbloccato.

 

Tra gli appuntamenti di domenica spicca il Memorial Fumagalli
Nel prossimo week end non saranno previste gare internazionali, anche se alcuni dei nostri migliori Under 23 saranno impegnati in Olanda dallo ZLM Tour, terza prova di Coppa delle Nazioni (preceduto da La Cote Picarde di oggi), oltre al già citato impegno della Colpack alla Liegi Espoirs. Il principale appuntamento sarà pertanto rappresentato dal Memorial Angelo Fumagalli, gara nazionale che si disputerà a Castello di Brianza nel lecchese; per tutti gli altri appuntamento fissato in Veneto a Camponogara per il Memorial Carlo Valentini e a Cimetta di Codognè per il Circuito del Termen.

Vivian Ghianni

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano