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Dilettanti 2015: Dal Belvedere si affaccia la Zalf - Vendrame vince in solitaria, Moscon primo al Recioto. Bene Gabburo | Cicloweb

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Dilettanti 2015: Dal Belvedere si affaccia la Zalf - Vendrame vince in solitaria, Moscon primo al Recioto. Bene Gabburo

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Assolo vincente per Andrea Vendrame al Giro del Belvedere © Ufficio Stampa Zalf Euromobil Desirée Fior

Concluse le festività pasquali, nel mondo dilettantistico ci troviamo a tirare le somme dopo le prime gare internazionali della stagione (ormai è assodato che per simili appuntamenti si debba attendere l'inizio di aprile ma ne abbiamo già ampiamente discusso), particolarmente attese soprattutto per la qualificata partecipazione straniera che tali gare proponevano. A conti fatti possiamo dire che il confronto è stato abbastanza piacevole e stimolante ed ha sostanzialmente accontentato quasi tutti.

 

La Zalf spopola: Vendrame si rivela al Belvedere, Moscon fa suo il Recioto
Il confronto internazionale tra i nostri atleti e quelli stranieri è sempre un'utile occasione per valutare lo stato del nostro movimento al cospetto della concorrenza estera, i cui maggiori esponenti si rivelano spesso già rodati da cospicue partecipazioni a prove di Coppa delle Nazioni nelle precedenti stagioni oppure con la possibilità di misurarsi in gare professionistiche grazie alla militanza nelle Continental. Di fronte ad un tale confronto è lecito quindi aspettarsi la grossa prestazione soprattutto da quelle formazioni che racchiudono il meglio del dilettantismo nostrano e che quindi, sulla carte, dovrebbero essere le meglio preparate a sostenere tale confronto. Di risposte positive ne sono arrivate e su tutte è salita in cattedra la Zalf, che ha chiuso il prestigioso "trittico veneto" con ben due successi su tre.

Assolutamente spettacolare è stata la vittoria di Andrea Vendrame, atleta classe 1994 di Santa Lucia di Piave approdato in questa stagione nella formazione di Fior e Lucchetta dopo un 2014 contrassegnato da buone prestazioni in casacca Marchiol. Mancava però ancora l'occasione per poter lasciare il segno, per cui perchè non approfittare proprio del Giro del Belvedere a due passi da casa? Detto fatto e così, dopo che la lunga fuga di Borso (altro Zalf sapientemente lanciato in avanscoperta) e Theodorsen si è esaurita, proprio Vendrame ha saputo inserirsi in un'interessante azione a 4 assieme Lizde della Colpack e agli statunitensi Eisenhart della BMC Development e Geoffrey Curran dell'Axeon Cycling Team sviluppatasi in discesa dopo aver scalato il Montaner per la prima volta.

Sono state però proprio le rampe di quest'ultima ascesa a mettere le ali a Vendrame, capace di staccare di forza i compagni d'avventura nel tratto più duro, presentandosi così in vetta con una decina di secondi e poi allungare ancora una volta con grande convinzione in discesa, portando il vantaggio oltre i venti secondi e resistere così sul traguardo con un sufficiente margine di sicurezza e regalarsi quindi una prima assoluta nella categoria davvero indimenticabile.

Era invece particolarmente atteso ad un risultato importante Gianni Moscon, reduce anche da alcune proficue esperienze con la nazionale di Davide Cassani (ha preso parte alla Settimana Coppi&Bartali) utili per fare la gamba ed il trentino ha saputo rispondere presente: dopo il quarto posto di domenica al Piva, in cui l'austriaco Grossschartner è riuscito a sorprendere tutti, il Palio del Recioto, seppur declassato a gara nazionale, gli ha offerto l'ideale occasione di riscatto per ottenere il bersaglio grosso. L'azione di Jack Haig sulla salita di Santa Cristina era di quelle in grado di far male ma Moscon (che si era intanto mosso con Gabburo, Ciccone, Petilli) ha lasciato che l'australiano si sfogasse anche sull'ultima asperità di giornata per poi lanciarsi al suo inseguimento e riagguantarlo proprio all'altezza dell'ultimo chilometro. A quel punto il quasi 21enne trentino ha gestito il finale con grande lucidità, regolando nettamente l'avversario diretto e ottenendo così la sua seconda affermazione stagionale dopo quella ottenuta al Gran Premio San Giuseppe. Per la formazione trevigiana il quadro è stato completato dalla decima posizione ottenuta da Simone Velasco, altro elemento sempre prezioso.

 

 

Gli stranieri? Grossschartner al Piva, bene Power, Curran ed Herklotz
A fronte delle ottime prestazioni offerte dalla Zalf occorre buttare un occhio anche su ciò che la folta rappresentanza straniera ha portato a casa, dal momento che sono stati diversi gli atleti interessanti a mettersi in mostra. Innanzitutto partiamo col segnalare il successo di Felix Grossschartner nel Trofeo Piva, il secondo consecutivo per l'Austria dopo quello ottenuto nel 2014 da Gregor Mühlberger per un movimento che si conferma in salute e da continuare a monitorare. Proprio sfruttando la presenza del vincitore uscente, Grossschartner ha sferrato il suo attacco nell'ultimo chilometro della gara di Col San Martino, riuscendo a sorprendere l'ostico russo Artem Nych e poi anche il resto del gruppo, andando a cogliere una meritata vittoria a braccia alzate. Anche nel suo caso possiamo però osservare quanto la presenza alla Coppi&Bartali sia stata utile per rifinire la preparazione (l'atleta della Felbermayr era riuscito anche a concludere tra i primi 20 il GP Costa degli Etruschi in stagione), terminando nei dieci anche l'indomani al Belvedere. Quanto a Mühlberger invece ha confermato ciò che di buono aveva mostrato lo scorso anno, sfiorando il colpaccio al Belvedere con una rabbiosa volata che gli ha permesso di ottenere la piazza d'onore.

C'era naturalmente moltissima attesa per Robert Power e Silvio Herklotz, capaci di lasciare tangibilmente il segno nel 2014 e, seppur per loro non sia arrivata l'affermazione, i segnali sono stati comunque buoni: l'australiano ha mostrato come sulle pendenze arcigne siano in pochi coloro in grado di tenere la sua ruota, ragion per cui il quarto posto ottenuto a Villa di Villa di Cordignano non dice del tutto la verità sulla sua condizione attuale. Il tedesco invece si è preso la responsabilità di far lavorare intensamente il suo team nel Belvedere anche se poi ha forse indugiato un po' troppo nel momento chiave, cercando di porre rimedio tentando uno spettacolare assolo nei chilometri conclusivi. Sicuramente si aspettava molto di più di un quinto posto finale (che ha fatto il paio col decimo del Piva) ma le sue qualità non sono in discussione ed il prosieguo di stagione potrebbe darcene conto.

Una delle sorprese più gradite è stata sicuramente rappresentata dallo statunitense Geoffrey Curran, classe 1995 ma con alle spalle già una buona esperienza di gare in Europa fin dalla categoria juniores: l'azione di Vendrame è stata senz'altro proibitiva per lui ma ha mostrato una buona personalità, tentando anche poi l'anticipo nell'ultimo chilometro che per poco non l'ha portato al secondo posto (superato proprio sulla linea da Mühlberger) e andrà senz'altro seguito nei prossimi appuntamenti. Tra gli altri vanno sicuramente menzionati di nuovo Jack Haig, un po' affrettato nella sua azione ma comunque principale protagonista nel finale del Recioto, il tedesco Lennard Kamna (nei 10 al Belvedere, altro fortissimo rappresentante del Team Stölting), il britannico James Knox, miglior esponente proposto dalla formazione britannica di Flavio Zappi, che ha affiancato con la top ten del Piva quella già ottenuta alla Piccola Sanremo e il belga Loic Vliegen, interessante portacolori della BMC Development. Menzione particolare per il moldavo Cristian Raileanu, da anni in Italia in casacca Bibanese: dalla scorsa stagione ha iniziato a compiere notevoli progressi in salita e solamente un problema meccanico nel finale del Belvedere gli ha impedito di conquistare un buon piazzamento dopo una corsa disputata sempre nelle posizioni d'avanguardia.

 

Nella Colpack brilla Consonni, per Gabburo due bei podi
Tornando ad analizzare le prestazioni dei nostri connazionali non si può non volgere uno sguardo al Team Colpack, l'altra formazione particolarmente attesa da questo trittico. La vittoria per i bergamaschi non è arrivata ma comunque sono giunte alcune note positive. Innanzitutto la conferma dei grandi miglioramenti di Simone Consonni, ormai ben più che un semplice velocista, per il quale solo l'ostico Montaner ha impedito di riuscire ad inserirsi nell'azione decisiva al Belvedere, in cui si è affermato con grande padronanza nella volata per il sesto posto a 25" da Vendrame: la forma c'è e le prime prove di Coppa delle Nazioni lo attendono come protagonista. Ancora da rifinire invece la condizione di Giulio Ciccone ed Edward Ravasi, comunque autori di una buona prova al Recioto in cui entrambi si sono visti nei dieci (rispettivamente sesto e ottavo, con Garosio appena pià indietro) e che cercheranno di arrivare al top nei prossimi mesi in concomitanza delle gare a tappe.

Nota molto lieta della tre giorni veneta è stata senza dubbio rappresentata da Davide Gabburo, corridore dotato di mezzi interessanti ma a cui è finora mancata un po' la costanza per poter ottenere grandissimi risultati. Il veronese, che da questa stagione veste la casacca della General Store, sarebbe atleta molto adatto per le corse di un giorno grazie alla buona tenuta in salita e allo spunto veloce, anche se un pizzico di rammarico per aver visto sfumare di poco due belle occasioni c'è senz'altro. Per lui comunque due ottimi terzi posti al Trofeo Piva e al Palio del Recioto, dove in entrambe le occasioni è riuscito ad aggiudicarsi la volata del gruppo inseguitore e la rinnovata consapevolezza di poter aspirare a qualcosa di più.

Gare da protagonista anche per Simone Petilli (due volte settimo tra domenica e martedì) reduce da una Settimana Coppi&Bartali che l'ha consacrato nuovamente come miglior giovane mentre la vera sorpresa italiana è stata rappresentata da Filippo Fiorelli, atleta classe 1994 del neonato team toscano CP85 (dalle iniziali e l'anno di nascita del team manager Cristian Pucci): il corridore siciliano è riuscito ad essere nel vivo di una gara come il Palio del Recioto ottenendo un preziosissimo quarto posto finale, venendo anticipato dal solo Gabburo nella volata per l'ultimo posto del podio. Prestazione notevole a cui ora dovranno seguire conferme.

 

Altre gare: non solo Zalf, festa anche per Maestri e Michele Viola
Il lungo week end iniziato sabato 4 aprile ha proposto anche altri appuntamenti, in cui la Zalf non ha mancato di mostrare la propria strapotenza: già domenica 5 nella Coppa Caduti di Reda i trevigiani hanno portato vittoriosamente a compimento una fuga a 4 in cui Andrea Toniatti si è regalato la prima affermazione stagionale, precedendo il compagno di squadra Nicolò Rocchi oltre ad Alfio Locatelli e al tricolore Èlite Davide Pacchiardo; ancor più clamorosa e perentoria invece la vittoria ottenuta lunedì al Trofeo Gino Visentini con una volata conclusiva marchiata da ben quattro maglie Zalf ai primi quattro posti: ad alzare le braccia al cielo dopo diversi piazzamenti è stato finalmente anche Marco Maronese, giunto davanti a Marco Gaggia, Gianmarco Begnoni e lo stesso Andrea Toniatti (tra le altre formazioni si segnalano il quinto posto di Minali, il settimo di Calderaro e l'ottavo di Moschetti).

Non è stata però solo la Zalf ad esultare, in quanto vi sono state altre due prime stagionali: il Trofeo Alta Valle del Tevere di sabato 4, corso sotto una pioggia battente, ha regalato il primo sorriso dell'anno a Mirco Maestri, che in questa stagione proverà ad invertire la tendenza di atleta poco vincente ma molto piazzato. L'emiliano della General Store è stato abile a gestire il finale e a precedere Pierpaolo Ficara e Marlen Zmorka nell'azione a nove che ha deciso la gara.

Ha invece dovuto attendere la quinta stagione tra i dilettanti Michele Viola per poter finalmente alzare le braccia al cielo, con il lucano che dalla scorsa stagione milita nella formazione tosco-sammarinese GFFD Altopack riuscito finalmente a rompere il ghiaccio nel Gran Premio Sportivi di Poggio alla Cavalla di lunedì 6, in cui con una gran volata sul traguardo in costante ascesa ha avuto la meglio su Marco Corrà (ennesimo piazzamento per lui) della Mastromarco e Niko Colonna della Palazzago. Bene anche il primo anno umbro Michele Corradini, sempre della Mastromarco, giunto al sesto posto.

 

Prossimo week end: Trofeo Edil C e Vicenza-Bionde su tutte
In conclusione non resta che proiettarsi, come di consueto, al prossimo fine settimana, in cui vi sarà un altro importante appuntamento internazionale: sabato 11 a Collecchio sarà infatti di scena il Trofeo Edil C, che nelle ultime stagioni ha sempre regalato ottime affermazioni italiane. Da non perdere poi anche la Vicenza-Bionde di domenica 12 (che sarà doppiata poi in settembre da un'edizione molto particolare) mentre torna dopo alcuni anni di assenza il Giro della Provincia di Biella in Piemonte. Completano il quadro il Memorial Gerry Gasparotto a Longa di Schiavon sempre sabato 11 ed il Trofeo Ledo Tempestini in Toscana nella giornata di domenica.

Vivian Ghianni

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