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Giro delle Fiandre 2015: Greipel si rende utile, Thomas non va - Pagelle: Sagan fa qualche passo avanti, anche se...

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Il podio del 99° Giro delle Fiandre © Bettiniphoto

Alexander Kristoff - voto 10
Semplicemente perfetto dal primo all'ultimo metro di corsa. Che fosse uno dei più in forma del gruppo lo si sapeva, alla Tre Giorni di La Panne si era attirato addosso attenzioni e pressioni, ma in pochi si sarebbero aspettati di vederlo all'attacco in prima persona a 28 chilometri dall'arrivo: addirittura su Paterberg ha dato l'impressione di poter staccare Terpstra per involarsi da solo verso un'impresa clamorosa, ma forse la prudenza è stata la scelta migliore per non scolgevere un equilibro tattico a lui estremamente favorevole. Con la prestazione sublime di oggi s'è guadagnato l'appellativo di fenomeno: alla Roubaix in carriera ha tre ritiri, un 9° e un 57° posto ma con questa gamba chi lo può fermare? 

Niki Terpstra - voto 8
Contro un Kristoff così oggi non c'era assolutamente niente da fare ed il secondo posto è forse proprio il massimo che poteva ottenere. La gestione di gara dell'olandese si può dividere in due: prima degli ultimi muri Terpstra sperava ancora di essere in grado staccare Kristoff sul Paterberg, dopo aver rischiato lui stesso di perdere contatto dal norvegese ha invece badato più a conservare almeno il secondo posto che non a rischiare qualcosa per avere qualche piccola chance di vittoria in più ma anche molte di perdere anche un posto sul podio. Nel gruppo inseguitori invece abbiamo visto un Zdenek Stybar brillante nell'andare a chiudere su molti contrattacchi ma alla fine anche il ceco ha sofferto tanto sul Paterberg: segno che oggi la Etixx-Quick Step non poteva inventarsi molto di più di quanto fatto.

Greg Van Avermaet - voto 7.5
Il solito Greg Van Avermaet, presente, combattivo, attaccante, veloce e piazzato: lui c'è sempre, ma ogni volta trova qualcuno che riesce a fare meglio di lui. Un terzo posto al Giro delle Fiandre ovviamente non è un risultato da buttare ma visto il bell'attacco sul Paterberg rimane senza dubbio qualche rimpianto per essere mosso in ritardo perché la gamba c'era. A dire il vero in quel tratto tra Kruisberg e Oude Kwaremont non s'è ben capita la tattica della BMC che aveva più di un uomo nel gruppetto inseguitore ma non ha organizzato un inseguimento convinto: sottovalutare un attacco con il principale favorito è assolutamente imperdonabile. Tra i rossoneri comunque s'è distinto ancora una volta anche Daniel Oss, 11° e primo degli italiani al traguardo: il corridore trentino si sta confermato in gran forma, ora tocca al team sfruttarlo un po' meglio.

Peter Sagan - voto 6-
Manca il podio e per un corridore con le sue potenzialità è una delusione, ripensando invece al Sagan sui muri dell'E3 Harelbeke c'è stato indubbiamente qualche passo avanti ma resta il fatto che le classiche più adatte a lui ormai sono passate e la grande vittoria manca ancora nel palmarès dello slovacco; da notare però che ancora una volta è completamente saltato nel finale e non è neanche riuscito a sprintare contro Van Avermaet per il podio. Sia sull'Oude Kwaremont che sul Paterberg ha dato l'impressione di avere qualche difficoltà sulle prime rampe per poi invece recuperare sul finale del muro: non possiamo dire se appunto sia stata solo un'impressione o se dietro c'è un discorso più ampio di condizione e preparazione fisica.

Tiesj Benoot - voto 8.5
21 anni compiuti il mese scorso, neoprofessionista e subito capace di piazzarsi 5° al primo Giro delle Fiandre della sua carriera: negli ultimi 15 anni mai un corridore così giovane era riuscito a piazzarsi tra i primi 10. Oltre alla fantastica prestazione di oggi, su questi percorso il ragazzino della Lotto Soudal aveva già dimostrato di saperci fare con 4° posto al Le Samyn e un 6° alla Dwars door Vlaanderen: con Tom Boonen che va per i 35 anni, potrebbe essere Tiesj il campione del futuro del ciclismo fiammingo.

André Greipel - voto 8
Nelle grandi classiche gli manca qualcosa per poter puntare a grandi risultati da capitano, quando però si mette al servizio della squadra si dimostra un ciclista utilissimo alla causa, generoso e capace di attaccare o tirare a seconda degli ordini d'ammiraglia. Oggi ha provato a muovere le acque già sul Molenberg a quasi 120 chilometri dall'arrivo, poi è sempre stato attento ad inserirsi nei gruppetti più pericolosi e c'era ancora lui a tirare all'inseguimento di Kristoff e Terpstra prima dell'ultimo passaggio sull'Oude Kwaremont. Giornata da applausi per il Gorilla che dopo tutto questo lavoro è anche riuscito a vincere la volatina per il 15° posto a 2'28" da Kristoff.

Geraint Thomas - voto 4.5
Brutta giornata per il gallese della Sky che non è riuscito a trovare le stesse sensazioni dello scorso weekend in cui ha dominato l'E3 Harelbeke ed è arrivato terzo alla Gent-Wevelgem nonostante una caduta. Sul passaggio chiave del Koppenberg era stato tra i primi a scollinare, ha corso sempre molto attento nelle prime posizioni e poi sull'ultima scalata dell'Oude Kwaremont s'è lanciato all'inseguimento dei due di testa ma Stybar gli s'è incollato a ruota e senza collaborazione non ha proseguito nello sforzo. Negli ultimi chilometri non aveva più forze: sul Paterberg ha dovuto difendersi con i denti e non ha neanche accennato la volata chiudendo 14°, ultimo del gruppetto. Da rivedere anche tutta la condotta di gara del Team Sky che ha speso molte energie per chiudere sulla prima fuga con Thomas che s'è ritrovato con il solo Luke Rowe nei momenti decisivi.

Martin Elmiger - voto 7.5
In tutta la sua carriera il corridore elvetico ora alla IAM Cycling non ha mai avuto una grande visibilità, anche perché di piazzamenti di prestigio ne ha ottenuti pochi e ancora meno ovviamente di vittorie: eppure Elmiger è un corridore completo capace di arrivare poco dietro ai migliori in quasi tutte le classiche monumento. Al Fiandre si piazzò 9° nel 2009 quando alle spalle di Devolder arrivò un gruppo abbastanza folto, a 36 anni in maglia di campione nazionale svizzero invece è stato protagonista di una delle prestazioni più bella sua carriera, lottando spalla a spalla con i principali favoriti e portando a casa un ottimo 10° posto.

Filippo Pozzato - voto 6
Non è il Pozzato dei giorni migliori, ma non è neanche il corridore visto nelle prime due stagioni in maglia Lampre: finalmente lo ritroviamo lì vicino ai migliori, nel vivo della gara e dodicesimo al traguardo; il rimpianto è per quel virus che lo un po' debilitato la scorsa settimana e purtroppo non potremo sapere come sarebbe andata senza quell'incidente di percorso, ma è in crescita e sarebbe bello vederlo un pochino più su domenica prossima. Tra gli ultimi Lampre-Merida si merita una citazione anche Davide Cimolai che ha provato ad attaccare a circa 60 chilometri dall'arrivo: il 25enne friulano quest'anno è cresciuto davvero molto e le prime vittorie lo hanno fatto diventare anche un corridore molto più sicuro dei propri mezzi.

Damien Gaudin e Lars Bak - voto 7
In tanti ci provano, in pochi ce la fanno: in questo Giro delle Fiandre ci sono voluti quasi 30 chilometri perché la fuga da lontano riuscisse a prendere il largo. Nel gruppo di attaccanti si sono messi in maggiore evidenza Damien Gauden e Lars Bak, ultimi due ad essere ripresi,il francese ai meno 49 e il danese poco prima. Menzione meritatissima anche gli altri protagonisti della fuga della prima ora: Matthew Brammeier (ha vinto il suo peso in birra ad un traguardo volante, potrà festeggiare), Jesse Sergent (la cui corsa è finita in modo assurdo), Clément Venturini, Ralf Matzka, Dylan Groenewegen e il nostro Marco Frapporti.

Sep Vanmarcke - voto 4
«Ho fallito», questo ha dichiarato il belga della Lotto.nl-Jumbo dopo il traguardo e in due parole ha espresso perfettamente come è andata la sua gara. Una controprestazione abbastanza inaspettata perché quest'anno nelle gare di un giorno era sempre andato bene e ancora la scorsa settimana aveva fatto 5° a Harelbeke e 6° a Wevelgem: oggi invece solo 53° a 3'29" da Kristoff, una giornata da lasciarsi alle spalle il più in fretta possibile perché domenica prossima c'è la Parigi-Roubaix, l'occasione ideale per rifarsi ma anche un appuntamento da non sbagliare non rendere insufficiente tutta la prima parte di stagione.

John Degenkolb - voto 6-
Ha vinto la volata del gruppetto e più o meno è quello che ci si aspettava da lui: questo gli è valso però "solo" un settimo posto che comunque è in suo miglior piazzamento in carriera al Fiandre. Non molto pimpante sui muri finali e anche poco sicuro visto che con Kristoff e Terpstra già all'attacco ha preferito non far tirare a tutta De Kort e Waeytens prima di Oude Kwaremont e Paterberg. Resta comunque uno dei principali favoriti per la Roubaix.

Sebastiano Cipriani

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