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Settimana Coppi&Bartali 2015: Buon sangue non Meintjes - Al sudafricano tappa e corsa. Cunego e Rebellin davanti

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Louis Meintjes vince a Roccapelago: la Settimana Coppi&Bartali è sua © Bettiniphoto

Quando nel settembre del 2012 Louis Meintjes tentò da solo di opporsi al fantastico numero dello sloveno Mohoric al campionato del mondo di Firenze, riservato agli Under 23, riuscendo comunque a non farsi raggiungere dal gruppo lanciato verso lo sprint e di conquistare quindi una comunque preziosa medaglia d'argento, capimmo che il ragazzo sudafricano era uno di quei prospetti da seguire con attenzione. Propositi rimasti intatti anche al termine della scorsa stagione, in cui aveva saputo piazzarsi al quinto posto nel Giro del Trentino (con piazza d'onore sul mitico Bondone) ed aveva affrontato la sua prima grande gara a tappe (la Vuelta di Spagna) con il chiaro obiettivo di fare esperienza e, possibilmente, farsi vedere in qualche tappa impegnativa (obiettivo raggiunto con il quinto posto a La Camperona).

Louis, nell'esuberanza dei suoi 23 anni, è un ragazzo che piace perché non ha paura di attaccare, specialmente sui percorsi complicati e non se la cava malaccio neppure nelle prove contro il tempo, come testimonia la bella prestazione a Ponferrada, sempre tra gli Under 23, lo scorso anno (fu 8°, ndr). Logico quindi che possa diventare una concreta speranza per le gare a tappe e dare lustro ad un intero continente in questo ciclismo sempre più globalizzato. Intanto a goderselo è la MTN-Qhubeka, che sui nuovi talenti sudafricani e non solo ha deciso di scommettere fin da subito, dopo che quest'oggi Meintjes è riuscito ad ottenere la prima vittoria di peso della sua giovane carriera.

Non era affatto scontato riuscire a sopravanzare il superlativo Ben Swift ammirato in queste giornate, eppure c'è riuscito riuscendo a fare la differenza nella salita finale verso Roccapelago e fregiandosi anche dell'abbuono sul traguardo che gli ha permesso di sopravanzare il britannico, uscito comunque a testa altissima, per un'inezia. Tra un Meintjes in graduale crescita e uno Swift verso nuovi orizzonti, quest'oggi si è rivista con piacere anche la vecchia guardia italiana, con un Damiano Cunego decisamente più in palla rispetto a venerdì e molto vicino ad interrompere quel digiuno di vittorie che dura ormai da due anni ed un Davide Rebellin ugualmente voglioso di riscatto dopo la leadership persa nella difficile giornata di Sogliano al Rubicone.

 

In due all'avventura, Roglic scatenato
Partono in 148 da Pavullo nel Frignano per l'ultima fatica di 152.6 chilometri verso Roccapelago, attraverso gli insidiosi saliscendi dell'Appennino modenese. Non prendono il via il ceco Hacecky, il colombiano Rubiano ed il vincitore di ieri Francesco Chicchi e tanti altri che non hanno più nulla da chiedere alla gara (come Ruffoni e Gasparrini) si fermeranno strada facendo. Superate le prime schermaglie sono in due ad avere il beneplacito del gruppo per dar vita alla fuga di giornata dopo una ventina di chilometri: ad attaccare sono l'australiano Samuel Spokes della Drapac e lo sloveno Primoz Roglic dell'Adria Mobil.

I due prendono subito un buon vantaggio, anche se il gruppo non concede più di tre minuti e mezzo. Superata la prima ascesa a Lama Mocogno però, il plotone (sotto l'impulso della Sky) inizia a recuperare decisamente terreno e così, sulle rampe del Passo di Cento Croci, secondo GPM di giornata, Roglic rompe gli indugi e stacca decisamente Spokes, proseguendo tutto solo nella sua azione. Con un solo uomo rimasto al comando Ben Swift ordina ai suoi compagni (che intanto avevano ridotto ormai ad un minuto il distacco) di non forzare ulteriormente e così il vantaggio dello sloveno torna a superare di molto i due minuti prima della penultima ascesa di giornata.

 

Inizia lo show di Meintjes, Cunego e Rebellin attenti
Restano da percorrere poco meno di trenta chilometri e la penultima salita di giornata, che conduce il gruppo sopra Sassostorno, appare come il punto ideale per iniziare a sparigliare le carte. La pensa in questo modo Louis Meintjes che piazza il suo scatto sulle pendenze più aspre oltre il 10% e si lancia tutto solo all'inseguimento di Roglic, suscitando anche la reazione di altri atleti, interessati per lo più al successo parziale. Oltre al sudafricano della MTN si muovono infatti anche Damiano Cunego, Davide Rebellin (entrambi attardati in classifica) ed il colombiano della Movistar Continental Freddy Montaña, che riescono a portare subito il proprio vantaggio su Swift ad una trentina di secondi.

La situazione per il britannico della Sky diventa a questo punto complicata: forte del supporto di Henao, Swift si trova a dover recuperare da Meintjes (distante 1'20" al mattino) circa 1'10" ed anche lo svantaggio nei confronti del terzetto che insegue il sudafricano supera il minuto. Intanto l'avventura di Roglic si esaurisce proprio in prossimità dello scollinamento (dove comunque riesce a transitare per primo) e nella successiva discesa Cunego e compagnia riescono a riavvicinarsi molto al sudafricano, che continua però con grande convinzione nel suo tentativo.

 

Per Meintjes è trionfo, Cunego redivivo davanti a Rebellin
Si giunge così agli ultimi dieci chilometri con la sola ascesa verso Roccapelago a decidere a chi finirà questa edizione della Coppi e Bartali. Per nulla domo e forte delle sue buone doti sul passo, Meintjes imprime un nuovo forcing e torna a guadagnare decisamente sui primi inseguitori: i secondi diventano trenta, quaranta, cinquanta per poi giungere al minuto ed oltre. Ormai nessuno può più contrastare la marcia del giovane sudafricano, già campione continentale africano nel giorno di San Valentino, che giunge tutto solo all'arrivo e va a conquistare la sua vittoria più bella.

A questo punto non resta che attendere l'arrivo degli immediati inseguitori, con particolare attenzione al cronometro, visto che Meintjes oltre al successo incamera anche i preziosi 10" dell'abbuono sul traguardo. Trascorrono 1'12" e sul traguardo si presentano in tre per lo sprint valido per la piazza d'onore: con un buon spunto è Damiano Cunego ad aggiudicarselo e se il digiuno di successi (iniziato proprio dopo la Coppi e Bartali del 2013) permane anche dopo questa domenica, senza dubbio fa piacere rivedere il veronese protagonista dopo essere uscito di classifica nella giornata di venerdì, con uno sguardo incoraggiante ai prossimi appuntamenti (tra i quali spiccano Amstel Gold Race e Giro del Trentino prima del Giro d'Italia).

Giornata di riscatto anche per Davide Rebellin, che si accomodo sul terzo gradino del podio mentre un Ben Swift che ha dato tutto per poter resistere sull'ascesa conclusiva deve accontentarsi della quarta posizione, anche se dovrà presto metabolizzare a breve la beffa che per lui si stava materializzando. Leggermente più staccato lo sloveno Kvasina, quinto a 1'15", molto bene anche Sergio Henao, preziosissimo al servizio di Swift e sesto a 1'17" davanti a Manuel Bongiorno. Montaña giunge a 1'23" mentre più pesante è il dazio pagato da Franco Pellizotti, che conclude nono a 2'22"; la top-ten la chiude Francesco Reda, decimo a 2'30" mentre più difficile la giornata per Valerio Agnoli, 16esimo a 3'20". Giornata da dimenticare invece per Francesco Gavazzi, in top ten al mattino e sprofondato ad oltre un quarto d'ora lungo le ascese modenesi.

 

Louis prende tutto, Swift beffato per soli 2"
Dicevamo dell'importanza dell'abbuono finale conquistato da Meintjes, rivelatosi decisivo per l'esito conclusivo della gara: il sudafricano relega così Swift a 1'22" nella tappa odierna e riesce a strappare il primato al britannico per appena 2". Si accomoda sul podio anche lo sloveno Matija Kvasina, distanziato di 46" mentre non riesce nella difesa del gradino più basso Manuel Bongiorno, che chiude quarto a 1'01" ma comunque primo tra gli italiani.

L'ottima prestazione odierna consente a Davide Rebellin di risalire fino alla quinta posizione con un distacco di 2'31", seguito da Siutsou a 2'38" e da un terzetto tutto italiano costituito da Pellizotti (a 2'39"), Stortoni (a 3'12") e Agnoli (a 3'33"). Chiusura di top-ten riservata al coriaceo colombiano Carlos Quintero, che conferma il buon momento di forma e conclude con un ritardo di 3'35". Ben Swift si consola con la vittoria nella classifica a punti (19 contro i 18 di Belletti), la bella prestazione odierna in cui si è aggiudicato tutti i GPM frutta invece a Roglic la maglia di miglior scalatore (21 punti contro i 20 di Gaffurini) mentre fa molto piacere registrare la conferma di Simone Petilli (15esimo nella classifica generale) nella classifica riservata ai giovani, già conquistata un anno fa: bella soddisfazione quindi per il comasco, che ha approfittato della giornata difficile del danese Kragh Andersen.

Si è conclusa così una quattro giorni ricca di emozioni e che ci ha offerto ottimi spunti di discussione, tra giovani stranieri arrembanti ed una vecchia guardia italiana che si è difesa più che egregiamente. Alla fine l'ha spuntata Meintjes e siamo convinti che per il giovane sudafricano questo sia solamente un nuovo punto di partenza.

Vivian Ghianni

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