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Dilettanti 2015: ConSonni tranquilli per noi - Sboccia il talento Colpack tra Milano-Busseto e Piccola Sanremo

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Consonni felice dopo la volata vincente della Piccola Sanremo © Riccardo Scanferla

È l'uomo del momento: già da questo inverno si aveva il sentore che Simone Consonni potesse essere il cacciatore di classiche che il ciclismo dilettantistico attendeva, scaltro in volata quanto tenace in salita, e in questa primavera stanno arrivando le conferme. 3 successi in 2 settimane: dopo aver vinto il Gran Premio Città di Perignano la settimana scorsa, ha concluso una fantastica doppietta in questo weekend, portando a casa due classiche storiche come la Milano-Busseto e la Piccola-Sanremo, una doppietta riuscita solamente una volta, 41 anni fa, a Vittorio Algeri

 

Milano-Busseto: nel vivo dell'azione, uno sprint inarrivabile
La vittoria della Milano-Busseto è stata da assoluto dominatore. Ormai da qualche anno l'arrivo in volata sembra inevitabile, ma la presenza del GPM di Tabbiano Castello permette sempre a qualche attaccante di tentare di smuovere le acque. Era l'esordio stagionale della nazionale australiana e i canguri non si sono certo nascosti, con Robert Power e Jack Haig che hanno approfittato delle prime rampe utili per saggiare le loro gambe in salita. Così è andata via un'azione di 10 uomini, tra i quali gente forte come Velasco (Zalf), Corrà (Mastromarco) e Mosca (Viris). Ma a loro si aggrega anche Simone Consonni, dimostrando una gran condizione e gran voglia di far bene. 

I fuggitivi sfiduciati si rialzano, prima dello sprint finale è solo un sempre più interessante Ganna (Viris) a tentare il colpaccio, con un po' troppa foga (esulta erroneamente al penultimo passaggio). Si giunge così a uno sprint a ranghi compatti, e la vittoria di Consonni è pressochè netta: due biciclette rifilate al campione albanese Xhuliano Kamberaj (Cipollini Alè), che ottiene un altro podio prestigioso dopo la Popolarissima, superando colui che allora l'aveva preceduto al secondo posto, Marco Maronese della Zalf.

 

 

 

Piccola Sanremo: corsa senza padroni, ci pensa Simone...
Tutt'altro scenario e ben altri rivali alla Piccola Sanremo, classica vicentina che nel nome e nell'andamento evoca la Classicissima, sebbene la salita di Vigo sia più breve e dura rispetto al Poggio di Sanremo. La corsa che è venuta fuori è stata piuttosto chiusa, con difficoltà per i corridori nell'evadere dal gruppo che comunque si assottigliava sempre più vista la costante alta velocità nei passaggi in salita. I tentativi più ragguardevoli sono di Paolo Bianchini, scalatore della Delio Gallina che sta finalmente emergendo dopo anni di problemi fisici, e dei corridori della Palazzago, ancora a secco quest'anno, evasi praticamente tutti dal gruppo: tra i più combattivi Simone Ravanelli, altro scalatore di talento, e Massimo Rosa, fratello minore di Diego che sembra avere anch'egli qualità per emergere. Ma è soprattutto uno della Zalf a far paura: è Nicola Bagioli, il vincitore del Gp San Giuseppe, a tentare più volte l'evasione, portando via un tandem sull'ultimo GPM con Davide Gabburo (General Store).

I due però non hanno fortuna e vengono riassorbiti nel finale da ciò che resta nel gruppo, ossia non più di una ventina di unità. E tra questi c'è proprio Consonni, che, seppur con una lunga volata e le gambe in croce, riesce a primeggiare nettamente su Nicolò Rocchi (Zalf), anch'egli in grande forma (ha vinto martedì al Gran Premio della Possenta battendo tra gli altri proprio Consonni) e su Alfio Locatelli (Viris).

 

 

 

Un corridore unico. E prezioso per la nazionale
Un corridore di questo tipo è proprio ciò che manca alla nazionale maggiore, da alcuni anni a questa parte: una ruota veloce sulla quale fare affidamento nelle gare più dure, come il Mondiale. È per questo motivo che un talento come Consonni, finora cresciuto ottiamente con discrete esperienze anche su pista nell'omnium con la nazionale, va seguito attentamente: un test importante saranno le imminenti tappe di Coppa del Mondo, con gli azzurri impegnati tra due settimane tra Giro delle Fiandre, Côte Picarde e ZLM Tour. Un test importante anche in vista di Richmond, prova esplosiva che si addice alle caratteristiche di Consonni. 

 

Nicola Stufano

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