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Settimana Coppi&Bartali 2015: Swift li suona proprio Ben - Tappa e maglia per il britannico, 3° Bongiorno. Cede Rebellin | Cicloweb

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Settimana Coppi&Bartali 2015: Swift li suona proprio Ben - Tappa e maglia per il britannico, 3° Bongiorno. Cede Rebellin

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Ben Swift vince la seconda tappa della Settimana Coppi e Bartali © Bettiniphoto

Chiamatela voglia di riscatto, voglia di vincere o semplicemente voglia di stupire. Se al termine delle due semitappe inaugurali di ieri avevamo fatto i conti con una Sky indubbiamente delusa per non essere riuscita a timbrare né in linea né a cronometro (soprattutto il secondo di distacco accusato dalla CCC nella prova contro il tempo a quartetti gridava vendetta), quest'oggi potevamo aspettarci una reazione veemente del team britannico.

Mai però avremmo immaginato di commentare una vittoria così spettacolare e sorprendente in una tappa resa ancor più dura dal maltempo e con il corridore che non ti aspetti. Verso Sogliano al Rubicone avremmo potuto attenderci un Deignan o un Siutsou, decisamente temerario e ai limiti dell'incoscienza sarebbe stato pronosticare vincente un corridore come Ben Swift. Eppure dovremmo aver ormai imparato che nel team britannico c'è da fare i conti almeno con una repentina metamorfosi all'anno e così, in attesa di capire se anche Geraint Thomas possa avere un futuro nelle gare a tappe (ma intanto sul pavè va che è una meraviglia, vedere ad Harelbeke oggi), prepariamoci ad accogliere in una nuova dimensione il 27enne di Rotheram, anche lui - neanche a dirlo - illustre frequentatore dei velodromi (per lui un titolo europeo nel quartetto britannico Under 23 e il titolo mondiale nello Scratch, quest'ultimo ottenuto appena 3 anni fa) e fino a poche settimane fa considerato principalmente uno dei velocisti più resistenti, perfetto per una gara come la Milano-Sanremo, dove lo scorso anno salì sul gradino più basso del podio.

Prestazione che quest'anno non è riuscito a ripetere ed anche nello sprint di ieri mattina a Gatteo non era riuscito ad andare oltre il quinto posto. Indizi che a questo punto potevano far pensare ad un acquisto di maggiore resistenza a danno dell'esplosività e che sono venuti eloquentemente alla ribalta nella giornata odierna, in cui Swift si è regalato se non la più importante sicuramente la vittoria più bella della carriera maturata finora. Appena mezza giornata è invece durata la giornata di gloria di Davide Rebellin, messo in difficoltà dall'azione promossa dal britannico sull'ultimo GPM di giornata e giunto al traguardo con un ritardo andato forse oltre le aspettative.

 

Fuga per 7 con tanta Italia, Gaffurini fa incetta di GPM
Si è partiti sotto una pioggia battente stamane per la Cesenatico-Sogliano al Rubicone di 156.2 chilometri e dopo una decina di chilometri è partita la fuga buona: ben cinque i corridori italiani presenti, visto che all'attacco si sono ritrovati un ancor galvanizzato Manuel Belletti (Southeast), Davide Ballerini (Unieuro, in fuga già nella prima semitappa di ieri), Giacomo Berlato (Nippo-Fantini), Nicola Gaffurini (Mg Kvis) e Andrea Piechele (Bardiani), a cui si sono uniti anche il belga Preben Van Hecke (Topsport Vlaanderen) e lo sloveno Klemen Stimulak (Adria Mobil).

Azione ottimamente assortita che ha trovato un buon accordo, approcciando i vari passaggi sull'ostica ascesa di Ville di Monte Tiffi (cinque passaggi previsti con pendenze superiori al 15%) con un vantaggio nei confronti del gruppo sempre attorno ai due minuti, a testimonianza della volontà del plotone di non concedere un margine eccessivo. Chi però si è dimostrato particolarmente attivo nella fuga è stato il bresciano Nicola Gaffurini, che dopo essersi aggiudicato i primi due GPM, ha addirittura tentato l'assolo in occasione del terzo passaggio a Monte Tiffi, transitando primo con 42" sui più immediati inseguitori (dai quali si erano intanto sfilati Piechele e Berlato) e 3'18" sul gruppo. Il vantaggio dell'atleta MG Kvis è poi salito ad un minuto al passaggio sul traguardo mentre è rimasto pressoché immutato sul plotone.

 

Fuga annullata, attacca Swift e mette in difficoltà Rebellin
La bella azione di Gaffurini ha però dovuto fare i conti con le energie che cominciavano a venir meno al bresciano e così, mentre il gruppo (con CCC e Bardiani in testa) iniziava a rosicchiare sempre più terreno ai battistrada, la quarta ascesa a Ville di Monte Tiffi ha visto un nuovo scenario allorché sulla testa della corsa si è riportato un indomito Belletti, che ha preso e staccato Gaffurini proprio in prossimità della vetta, andando così a conquistare il traguardo parziale. Dal gruppo in tanto faceva bella mostra di sé la maglia azzurra di Gianni Moscon, uscito in avanscoperta e transitato in terza posizione sulla salita.

Restavano però appena una decina di secondi ai superstiti della fuga del mattino e così, poco prima della quinta ed ultima ascesa verso Monte Tiffi, il gruppo è tornato compatto, sempre sotto l'impulso della CCC di Rebellin e della Bardiani, che già pregustava l'attacco. Non appena le pendenze si sono fatte più aspre ecco il nuovo colpo di scena: in testa alla corsa (si era all'incirca ai -12 dall'arrivo), dopo l'iniziale allungo di Edoardo Zardini, si è composto un terzetto formato da un pimpante Ben Swift, dal croato Matija Kvasina (alfiere della Felbermayr) e da Manuel Bongiorno, sempre a suo agio sui saliscendi romagnoli. Per loro subito una decina di secondi su un gruppo di sette atleti, composto da Agnoli, Pellizotti coadiuvato dal compagno Stortoni, Meintijes, Quintero, Francesco Gavazzi e Zardini mentre spiccava l'assenza di Davide Rebellin, che iniziava ad accusare oltre misura le pendenze.

 

Capolavoro Swift nell'ultimo chilometro, buon terzo Bongiorno
Superata così per l'ultima volta Ville di Monte Tiffi (con Swift a precedere Bongiorno e Kvasina), il terzetto si è gettato con grande convinzione verso gli ultimi chilometri, mantenendo una ventina di secondi di vantaggio sui più immediati inseguitori mentre per Rebellin, che intanto accusava già un minuto di distacco, la situazione si faceva sempre più difficile. Superato il cartello dei -3 il vantaggio del trio si è assestato sui trenta secondi ed è divenuto ormai chiaro come da dietro fosse ormai pressoché in possibile rientrare. Ci si cominciava quindi a domandare chi e come avrebbe agito? Avrebbe allungato Bongiorno? Oppure Kvasina?

A mettere tutti d'accordo ci ha pensato ancora una volta uno strepitoso Ben Swift che ha allungato in discesa e nell'ultimo impegnativo chilometro verso il centro di Sogliano al Rubicone ha continuato con un ritmo insostenibile per gli altri due compagni d'avventura (e dire che avrebbe potuto anche regolarli allo sprint) ed è andato così a conquistare, in uno scenario più autunnale che primaverile tra pioggia e nebbia, la prima affermazione stagionale. A 16" è giunto Kvasina mentre per Manuel Bongiorno, secondo lo scorso anno sullo stesso arrivo in cui s'impose un altro Sky (Peter Kennaugh, ndr) il distacco è stato cronometrato in 21".

Ben più ampi i ritardi di tutti gli altri, in una frazione in cui sono stati anche numerosi i ritiri: un buon Valerio Agnoli è giunto quarto a 57" assieme al colombiano Quintero (già grande protagonista alla Tirreno-Adriatico e autore di un bell'allungo in discesa), Francesco Gavazzi ha accusato 1'01" precedendo l'ottimo danese Søren Kragh Andersen (classe 1994, giunto a 1'05"). Siutsou, Meintjes (entrambi giunti a 1'07") e Pellizotti (decimo a 1'10") hanno chiuso la top-ten di giornata, da cui è invece appena rimato fuori Edoardo Zardini, che ha accusato un distacco di 1'25". Discreta prova per il lucano della MG Kvis Antonio Santoro (14esimo a 2'12"), meno bene Cummings (leader della MTN assieme a Cummings, per lui 2'14"), ottima tappa invece per Edwin Avila (per le sue caratteristiche i 2'18" di oggi sono un successo) mentre Davide Rebellin, giungendo a 2'24", ha dovuto dire addio ai sogni di gloria. Corsa compromessa ormai anche per Damiano Cunego, giunto al traguardo con ben 4'41" di ritardo da Ben Swift.

 

Rebellin detronizzato, domani spazio ai velocisti
Grazie all'impresa odierna Swift, distante appena 1" da Rebellin in mattinata, ha conquistato anche la maglia di leader ed ora guida con 41" su Kvasina e 54" su Bongiorno mentre oltre il minuto sono sia Quintero (quarto a 1'15") che Siutsou (quinto a 1'17"). In top ten anche Agnoli (7° a 1'23"), Pellizotti (8° a 1'27") e Francesco Gavazzi (decimo a 1'35"). Rebellin scende invece in 14esima posizione a 2'33". Ben Swift, grazie al successo odierno, conquista anche la leadership nella classifica a punti, Gaffurini con i 18 punti racimolati oggi guida la graduatoria dei GPM mentre il già citato Søren Kragh Andersen è il nuovo leader tra i giovani.Domani la tappa meno impegnativa di questa edizione, con i 173.8 chilometri che da Calderara di Reno condurranno il gruppo a Crevalcore nel bolognese senza neppure un gran premio della montagna, non dovrebbe cambiare le carte in tavola e chiamerà all'opera anche i velocisti più puri. Non è escluso però che uno Swift come quello visto oggi voglia provare ugualmente a dire la sua.

Vivian Ghianni

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