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Volta a Catalunya 2015: Micidiale, un Valverde così - Doppietta Movistar con Alejandro e Rojas. Paterski sempre leader

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Alejandro Valverde batte José Joaquín Rojas nella seconda tappa della Volta a Catalunya © Bettiniphoto

Una stoccata da Valverde, una vittoria di Valverde. La seconda tappa della Volta a Catalunya, corsa quasi interamente sotto la pioggia (e vista da pochi intimi, in giro per il Mondo. Parliamo di una corsa World Tour), si conclude così, con un uno-due targato Movistar: davanti a tutti Valverde, alle sue spalle Rojas, eterno piazzato. Oggi, pur di vincere, cosa non ah fatto... Alejandro s'è ben nascosto in gruppo fino agli ultimi metri del rettilineo di Olot, leggermente in salita. Cosa chiedere di meglio per la seconda vittoria stagionale (la prima risale al 31 gennaio, Trofeo Serra de Tramuntana)? Vittoria che, nota a margine, giunge da un uomo uscito dalla Sanremo, proprio come accaduto ieri con Maciej Paterski.

 

Ieri i pasticci, oggi la fuga è controllata
Dopo la fuga a tre di ieri, con i distacchi sballati riportati al gruppo ed i 2'40" di ritardo dello stesso da Maciej Paterski, si parte oggi per un primo recupero sul bravo polacco della CCC Sprandi-Polkowice (e su Pierre Rolland, che si presenta molto ostico per le montagne). Bisogna percorrere 191.8 km da Mataró a Olot, e stavolta niente errori, niente distrazioni. Occhio alle fughe! Scatti e controscatti, ma dopo 5 km vanno via in quattro: Sam Bewley (Orica), Tom Stamsnijder (Giant-Alpecin) Tsgabu Grmay (Lampre-Merida) e Lluís Mas Bonet (Caja Rural-Seguros RGA). Hanno un vantaggio di 3'45" dopo 16 km, transitano sulla prima delle due salite di giornata, l'Alt de Can Bordoi, in quest'ordine: Sam Bewley su Tsgabu Grmay e Lluís Mas, poi Tom Stamsnijder ed il gruppo a 3'55". La prima media di gara vola via ai 36.6 km/h di media. In gruppo tira la CCC-Sprandi di Maciej Paterski.

 

Grmay e Mas gli ultimi a cedere. Finale tutto a salire
Il vantaggio del quartetto sale ma non s'impenna: a Santa Coloma de Farners i quattro hano un minuto a testa sul gruppo, 4' netti. La CCC Sprandi è sempre a tirare per chiudere, i fuggitivi sono a 3'48". Oggi il gruppo non si fa fregare e nel finale, nonostante la pioggia battente (verso Olot smette, in realtà), le strade scivolose ed il buon ritmo dei quattro davanti, si rifà sotto. Manca solo l'Alt de Montagut, posto a 14 km dal traguardo. Arriva dopo una sequela di saliscendi, e da salitelle impercettibili ma fastidiose verrà seguito. Fatto sta che sull'Alt de Montagut se ne vanno Grmay e Mas, con il plotone che li riprende prima del Gpm. Passano per primi al culmine José Herrada (Movistar), Alejandro Valverde (Movistar) e Maxime Bouet (Etixx), in quest'ordine. I chilometri finali sono durissimi. Non tanto per il profilo altimetrico - o non solo - ma per il ritmo. Si viaggia e si salicchia, gli uomini veloci non tengono. Un tenace Bryan Coquard, ieri nei primi dieci, resiste metro dopo metro, salvo cedere ai -5.

 

Valverde, dedica ai morti dell'Airbus (e a Tondo)
Davanti sono un centinaio, ma messi ben in fila; lo sprint si disputa su una via che tende a salire impercettibilmente. Alejandro Valverde esce negli ultimi metri, si guarda indietro e vede che c'è un piccolo vuoto. E allora fa quello che rimane da fare: va a vincere. La dedica va ai morti del volo Germanwings, schiantatosi oggi sulle Alpi francesi, e alla famiglia di Xavier Tondó. Alle spalle del murciano un altro Movistar, José Joaquín Rojas, che esulta e rischia di perdere la seconda piazza parziale. La salverà, con Martin Elmiger al terzo posto. Seguono Jonathan Hivert, quindi Wilco Kelderman, Julien Simon, Eduard Prades, Fabio Silvestre, Pavel Kotchetkov e Davide Malacarne.

 

Paterski non cede ma Alejandro s'avvicina...
La classifica generale non cambia troppo, con Maciej Paterski al comando. A 4" Pierre Rolland, a 8" Bart De Clercq. A 2'40" Alejandro Valverde, a 2'44" José Joaquín Rojas, a 2'46" Martin Elmiger, a 2'47" Wout Poels, a 2'48" Nicolas Roche, a 2'49" Daniel Martin ed a 2'50" Julien Simon. Domani terza tappa, 156.6 km con partenza ed arrivo a Girona: in mezzo tanti saliscendi e cinque Gpm, con l'Alt dels Angels (un prima categoria) posto a 13 km dal traguardo. Chi vorrà attaccare il primato di Paterski (senza dimenticare Rolland), iniziando a rosicchiare qualche bella vagonata di secondi, è chiamato all'azione.

Francesco Sulas

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