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Popolarissima 2015: Rino, il regalo del centenario - L'Unieuro vince nella corsa di casa grazie a Gasparrini

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La volata di Rino Gasparrini (Unieuro) alla Popolarissima © Bettiniphoto

Anno 2006: Roberto Ferrari si aggiudica la Popolarissima su Oscar Gatto e Andrea Grendene. È da allora che durava il digiuno dell'UC Trevigiani per la corsa di casa, fieramente organizzata per ben novantanove edizioni. Alla centesima, dopo otto anni di sconfitte, arriva l'attesa rivincita, col corridore più quotato: Rino Gasparrini, marchigiano praticamente adottato dalla Marca, bandiera del team al quale appartiene da ormai 5 anni, prima ancora che Mosole gettasse la spugna, il team diventasse Continental ed il percorso della Popolarissima tornasse alle origini, diventando circuito cittadino senza lo scollinamento del Montello. Un'altra rivincita trevigiana, dopo che l'anno scorso la Zalf aveva interrotto un altrettanto lungo digiuno.

 

Un festival per gli sprinter: 4 team di riferimento
La Popolarissima è un festival per sprinter e vista la quasi totale assenza di gare corrispondenti in calendario (presente solo il Memorial Lorenzo Mola a Botticino, sbancato dalla Zalf con la prima vittoria da Under23 di Nicola Bagioli: ne risentiremo parlare) ci sono tutte le maggiori squadre italiane al top. I favoriti sono i Colpack, che con Minali e Lamon hanno dominato già un paio di volte nei primi circuiti stagionali. Ma ci sono anche i ragazzini terribili della General Store e soprattutto la Zalf, vincitrice uscente, che sebbene meno forte dell'anno scorso si ripropone con Gaggia e Maronese. Infine c'è la squadra di casa, la Unieuro, che punta tutto ovviamente sul suo velocista di punta, Rino Gasparrini: un "puro", spesso vicino al passaggio tra i professionisti, che però non era ancora riuscito a togliersi una soddisfazione grossa, fino ad oggi.

 

Vento e fuga a 15 senza collaborazione
Corsa tiratissima, come al solito, con poco margine per attaccare visto anche il percorso totalmente pianeggiante. Rispetto alla passata edizione, rende più difficile la prova la presenza di vento nei tratti più aperti, che costinge a una grossa fatica gli atleti in coda e meno abili a limare. Ovviamente la tensione è alta e ci sono diverse cadute, la più grossa coinvolge e costringe al ritiro Garavaglia (Named) e Favero (Coppi Gazzera), senza però ulteriori conseguenze. Solo dopo la metà della gara va via una fuga, nell'ottavo dei 12 giri previsti, comprendente 8 atleti che poi diventano 15: gli apripista sono Tamenghi (Vc Senigallia), De Marchi (Team Friuli), Coppola (Gragnano), Calzaferri (Valle Seriana), Rossi (Zalf), Agostini (Trentino), Fumagalli (Vector) e Gachjan (Altopack), ai quali poi vanno ad aggiungersi Plebani e Gaday (Unieuro), Bettini (Mastromarco), Vecchiato (Coppi Gazzera), Troia (Colpack), Bonusi (General Store) e Gallio (Cyber Team): una buona azione per assortimento e numeri, la quale arriva presto a prendere 1' di margine. Azione che avrebbe potuto dare parecchio filo da torcere al ritorno del gruppo, se solo tra i fuggitivi ci fosse stata collaborazione: invece l'equilibrio si rompe subito, tant è che all'inizio del nono giro Bonusi tenta la vana iniziativa solitaria.

 

L'inevitabile volata: Maronese rimonta ma non basta
Chiuso il tenativo, il gruppo lascia fare giusto a Matteo Agostini e Mattia De Marchi, che hanno l'occasione per mettersi in mostra per un altro paio di giri: verranno ripresi al suono finale della campana. Alchè i treni delle quattro squadre favorite citate sopra si attivano, tirando ai 60 km/h per non lasciar andar via nessuno e tirare il collo ai velocisti meno resistenti. Nei tratti più aperti la Colpack tenta quasi il ventaglio, fiaccando definitivamente un buon numero di atleti in coda. Ma sarà comunque volata, dopo 174 km.

 

Una volata lunghissima e convulsa, lanciata da Fabio Chinello per Rino Gasparrini ai 300 metri. Il velocista marchigiano è bravo a resistere alla rimonta negli ultimi metri di Marco Maronese e vince di mezza bicicletta sull'atleta della Zalf e sull'albanese Xhuliano Kamberaj (Cipollini Alè), coinvolto anche in una caduta in gara. Sconfitta la Colpack, non riuscita ad organizzarsi adeguatamente, con Simone Consonni quarto davanti a Riccardo Minali. Marco Gaggia (Zalf) si piazza sesto davanti a Niko Colonna (Palazzago) e Marco Corrà (Mastromarco), che si dimostra abbastanza veloce da potersi piazzare anche in volate da puri. Chiudono la top ten l'apripista Chinello e Federico Sartor (Selle Italia). Nessun piazzato nei 10 neanche per la General Store, complice il chilometraggio che avrà sfibrato i vari primo anno presenti.

 

 

Gasparrini alla Coppi & Bartali, gli altri al Gp San Giuseppe
A questo punto, le strade dei corridori impegnati oggi si dividono. Se Gasparrini sarà ora chiamato a confermarsi e a riacutizzare gli stimoli vincenti alla Settimana Coppi e Bartali, i dilettanti si danno appuntamento al Gp San Giuseppe di Montecassiano, dove torneranno protagonisti i passisti scalatori. Anche su questo terreno l'Unieuro ha le sue buone carte da giocare, come Rota e Petilli, ma attenzione anche alla Zalf che tra Moscon sempre in agguato e Bagioli dalle quotazioni in crescita potrebbe prendersi la prima vittoria nazionale della stagione. 

Nicola Stufano

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