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Parigi-Nizza 2015: La gran galoppata di Gallopin - Al francese tappa e maglia. Kwiatkowski cede, Porte e Thomas cadono

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Tony Gallopin vince la sesta tappa della Parigi-Nizza © skysports.com

Sette gradi e pioggia. E meno male che la primavera s'avvicina. Nel cammino da Vence a Nizza i corridori sono stati sottoposti ad una dura prova, sia per le condizioni meteo, sia per il percorso. La frazione che si chiude sulla Promenade des Anglais della cittadina della Costa Azzurra raramente è scontata. Oggi non c'è stata eccezione, con un Tony Gallopin che da solo ha risolto una corsa fatta di attacchi in discesa (di Kwiatkowski e della Etixx), di rientri in salita (Porte e Thomas con la loro Sky), tanto freddo e strade insidiose. Gallopin regala la prima vittoria di tappa francese in quest'edizione della Corsa verso il sole e si veste anche di giallo. Non poco il suo vantaggio alla vigilia della cronoscalata al Col d'Èze: 36" su Porte, 37" su Kwiatkowski, 38" su Thomas. Potrebbe riportare in patria la Parigi-Nizza, 18 anni dopo Laurent Jalabert che la vinse nel '97 (ma anche nel '96 e nel '95). Tutto dipende dai 9600 metri di salita di domani, anche se Gallopin ha dimostrato di avere una buona gamba non solo per difendersi, ma addirittura per attaccare.

 

Fuga corposa sotto l'acqua, poi attacca la Etixx
Erano 180.5 km e sei Gpm, quelli piazzati tra Vence e Nizza, in sé vicinissime. La giornata inizia con attacchi e contrattacchi verso il Col de Vence. Prendono il largo dopo 32 km Lars Boom e Rein Taaramäe (Astana), Rohan Dennis e Ben Hermans (BMC), Warren Barguil (Gaint-Alpecin), Simon Clarke e Simon Yates (Orica), Thomas De Gendt e Tim Wellens (Lotto-Soudal), Sergio Paulinho e Michael Valgren Andersen (Tinkoff-Saxo), Sergey Chernetskiy (Katusha), Bob Jungels (Trek), Dylan Van Baarle, Tom Jelte Slagter e Jack Bauer (Cannondale-Garmin), Jan Bakelants e Mikaël Cherel (AG2R La Mondiale), Imanol Erviti, Ion Izagirre e Dayer Quintana (Movistar), Steven Kruijswisk e George Bennett (LottoNL-Jumbo), Romain Sicard (Europcar), Nicolas Edet (Cofidis). Sylvain Chavanel (IAM), Mikaël Cherel (AG2R La Mondiale) e Ben Hermans (BMC) sono a 1', Luis Ángel Mate (Cofidis) e Robert Kiserlovski (Tinkoff-Saxo) a 1'25", il gruppo maglia gialla a 1'55". Sul Col de Vence Thomas De Gendt ripete il copione che porta avanti da due giorni a questa parte, transitando per primo su Boom e Jungels. Altri punti che gli garantiranno la certezza matematica della maglia a pois. Il vantaggio sul gruppo è salito nel frattempo a 2'15" e sulla seconda salita di giornata, la Côte de Levens, De Gendt, Boom e Van Baarle sono i primi a scollinare. Si ritira Warren Barguil, davanti rimangono in trenta. Questa corposa fuga si spezzetta però verso la Côte de Chateauneuf, mentre il gruppo dietro pure si spacca, sotto il ritmo imposto dalla Etixx di Michal Kwiatkowski. Sulla Côte de Chateauneuf è Boom a prendere punti più di tutti, poi Van Baarle e Bauer, ma nella discesa è ancora la Etixx a fare caos: la maglia gialla Michal Kwiatkowksi allunga con Tony Martin, Julian Alaphilippe e Michal Golas (si unisce anche Philippe Gilbert), prendendo 35" al plotone della Sky, con dentro Richie Porte e Geraint Thomas. Davanti ci sono 22 uomini, a 1'35" il gruppetto di Kwiatkowski, a 1'45" il gruppo Porte. Uno sparpaglìo mica da poco.

 

Altro attacco di Kwiatkowski, ma Porte rilancia
Sulla Côte de Coaraze (Slagter scollina per primo su Bauer e Clarke) Sky ed Etixx si ricompongono, davanti sono rimasti in dieci: Bakelants, Izaguirre, Gautier, Yates, Chavanel, Wellens, Edet, Mate, Valgren and Bauer, con poco più di un minuto sul gruppo maglia gialla. Scorre via anche la penultima asperità di tappa, il Col Saint-Roch, dove Valgren Andersen passa per primo cu Chavanel e Mate. Il gruppo è ad un minuto netto. Nella discesa è ancora la Etixx a mettere pressione sugli Sky: attacca Kwiatkowski, ben supportato da Michal Golas, Tony Martin e con Tony Gallopin infiltrato di lusso: il Lotto-Soudal stamane aveva solamente 38" dalla maglia gialla. Dietro gli uomini di Richie Porte sono costretti a fare gli straordinari per riprendere in mano una situazione che sembra lì lì per sfuggir loro. Ai -33 davanti troviamo Kwiatkowski, Martin, Gallopin, Bakelants, Izagirre, Chavanel, Wellens, Edet, Valgren, Clarke e Bauer. Siamo ormai ai piedi dell'ultima salita di tappa, la Côte de Peille: il gruppo Porte s'è ricongiunto con Kwiatkowski e soci, ma chi non viene tenuto d'occhio è Tony Gallopin. Il francese della Lotto-Soudal scatta in salita, solo Michael Valgren Andersen e Ion Izagirre provano a tenere la sua ruota. Sforzo vano. Ora però è Richie Porte a giocare con Michal Kwiatkowski: il tasmaniano vede il polacco in difficoltà ed affonda, seguito da Simon Spilak.

 

Davanti c'è Tony Gallopin, Porte e Thomas giù
Il treno di Porte è di quelli da non perdere, così si accodano Geraint Thomas, Jakob Fuglsang, Rui Alberto Faria da Costa, Rafa Valls. Kwiatkowski vede la sua maglia gialla sbiadire sotto la pioggia. Sulla Côte de Peille Gallopin passa con un buon vantaggio, 15", nei confronti di Rui Costa, Valls, Fuglsang, Porte, Thomas e Spilak. A 40" viaggiano Vichot, Izagirre, Edet, Valgren Andersen, Kwiatkowski e Chavanel. La discesa, preceduta da un falsopiano tutto da pedalare, è fatale per Kwiatkowski, che non riesce a rientrare, ma altrettanto decisiva per Richie Porte. Il tasmaniano cade in una curva a destra e deve inseguire il gruppetto. Stessa sorte tocca poco più tardi all'altro Sky da classifica, Geraint Thomas. Finisce che all'inseguimento di Tony Gallopin, che ora vanta 25", troviamo i soli Rui Costa, Valls, Fuglsang e Spilak. Porte e Thomas sono stati riassorbiti dal gruppo di Kwiatkowski e danno trenate disperate per riportarsi sul fuggitivo. Che più si avvicina a Nizza, più aumenta il vantaggio: 35", 40", 45", non lo prenderanno più.

 

Gallopin, tappa e maglia dopo una gran giornata
Tony Gallopin
esulta con calma - ma non troppa - sulla Promenade des Anglais, mentre Simon Spilak sprinta per il secondo posto, staccato di 32"; lui crede che davanti non ci sia nessuno, precede Rui Costa, Fuglsang e Valls ed esulta come Gallopin. Un classico. A un minuto il gruppo regolato da Michael Valgren Andersen, che si mette alle spalle Tim Wellens, Sylvain Chavanel, Arthur Vichot e Nicolas Edet. Nello stesso plotoncino due delusi di giornata, Porte e Thomas (12° e 13°), mentre Michal Kwiatkowski, nelle ultime pedalate in giallo, taglia il traguardo a 1'02", molto provato. Mai protagonisti nella giornata di oggi Romain Bardet, che chiude a 2'17" con Wilco Kelderman, mentre Tejay Van Garderen è ancora più indietro: 4'57" il ritardo dello statunitense targato BMC. Giornata da dimenticare per un Fabio Aru senza alcuna pretesa: debuttava nella Corsa verso il sole, ha perso le ruote dei migliori sulla Côte de Peille, taglia il traguardo a 23'01" da Tony Gallopin, in 62a piazza, scortato dall'ottimo gregario Paolo Tiralongo.

 

Un francese in giallo a Nizza: non accadeva da Jalabert...
La nuova e forse definitiva classifica generale vede in maglia gialla Tony Gallopin, con Richie Porte a 36", Michal Kwiatkowski a 37", Geraint Thomas e Jakob Fuglsang a 38", Rui Alberto Faria da Costa a 42", Simon Spilak a 53", Rafa Valls a 1'01", Gorka Izagirre a 1'19", Tim Wellens a 2'. La classifica a punti vede Michael Matthews in maglia verde davanti ad Alexander Kristoff, la classifica dei giovani premia Michal Kwiatkowski, con Tim Wellens a 1'23" e Romain Bardet a 2'16". Il miglior scalatore della corsa è matematicamente Thomas De Gendt (78 a 21 il punteggio nei confronti di Philippe Gilbert), tra le squadre primeggia la Sky, che ruba il primo posto all'Astana, scesa alla settima posizione.

 

La cronoscalata al Col d'Èze ultimo atto
Domani ultimo atto della 73a Parigi-Nizza, 9.6 km di cronoscalata da Nizza al Col d'Èze. In cima è previsto vento forte, con raffiche fino a 80 km/h. Richie Porte dovrà tentare il tutto per tutto per recuperare 36" ad un Tony Gallopin in apparenza inavvicinabile. Michal Kwiatkowski e Geraint Thomas, rispettivamente a 37" e 38", hanno pure l'obbligo di rosicchiare secondi preziosi al transalpino della Lotto-Soudal. Che se viaggia come oggi, agli avversari può lasciare solo la speranza di scalzarlo dal primo gradino del podio.

Francesco Sulas

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