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Omloop Het Nieuwsblad 2015: Ideal Stannard, Tom scarico - L'inglese rivince facendo a pezzi la Etixx. Corsa stregata per Boonen

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Stannard mette in fila gli Etixx sul rettilineo finale della Omloop Het Nieuwsblad © Graham Watson/Bettiniphoto

Una corsa dal copione già scritto: la trenata sul Taaienberg per saggiare le gambe, l'azione di gruppo col trenino Etixx che porta in carrozza Tom Boonen fino al traguardo di Gent, Terpstra e Vanderbergh che tirano una volata perfetta con l'unico rivale, Ian Stannard, fiaccato dall'azione Etixx. E invece no: Oggi la squadra di Lefevere riceve una sonora mazzata dall'inglese, che unisce a una giornata di grazia una tattica di gara pressochè perfetta. E bissa il successo ottenuto l'anno scorso, quando a farne le spese sul rettilineo finale fu Greg Van Avermaet, riuscendo in una doppietta consecutiva che non accadeva dai tempi di Peter Van Petegem (1997-1998), quando il giornale che sponsorizzava la corsa si chiamava ancora Het Volk.

 

Le fasi iniziali: fuga di rito a 9
Alla partenza il sole accoglie i 179 atleti presenti, ma è una giornata comunque fredda e ventosa. Dopo 10 km vanno via Alexis Gougeard (Ag2r), Christophe Laborie (Bretagne), Matthew Brammeier (MTN), Michael Reihs (Cult Energy), Kevin Van Melsen (Wanty) e Louis Verhlest (Cofidis).  A loro si uniscono in 3, ossia Sean De Bie (Lotto Soudal), Jaroslaw Marycz (CCC) e Albert Timmer (Giant), i quali riescono a completare l'inseguimento solo al chilometro 33.
Sono BMC, Etixx ed Europcar nelle prime fasi a controllare che la fuga non prenda troppo margine. Il vantaggio raggiunge il picco massimo sul primo degli 11 muri previsti, il Leberg, quando raggiunge i 6'40". Da qui in poi è la SKY a controllare la situazione, con Bradley Wiggins che vigila in testa al gruppo. Anche la Lotto NL mette un paio dei suoi davanti, segno che Sep Vanmarcke sta bene.

 

Le inevitabili cadute, la fuga che si sfalda
Sui primi muri (tra i quali il famoso Kapelmuur) non succede nulla di rilevante ai fini del risultato, nella realtà il gruppo è un autentico ribollire di frustate e pericoli da evitare. In questa fase si registrano 4 cadute, delle quali una al km 125 tira giù una buona trentina di unità, un'altra al km 130 vede a terra Tiziano Dall'Antonia (Androni Giocattoli). Il Kruisberg inaugura una sequela di muri e tratti di pavè lunga 50 km che decide la corsa: alla fine del muro accenna un attacco Stig Broeckx (Lotto Soudal), subito rialzatosi. Nel frattempo davanti la fuga ha poco più di un minuto di margine e comincia a sfaldarsi: Reihs, De Bie e Marycz sono i primi a mollare. 

 

Taaienberg: la trenata rituale di Tommeke
In vista del Taaienberg Brammeier prova ad andar via da solo, presto agganciato da Timmer e Gougeard. Dietro invece si registra, come da manuale, l'attacco di Tom Boonen, che su questo breve muro, un autentica rampetta di lancio, è solito saggiare le gambe, con un gruppo che per l'occasione arriva già allungatissimo. In pochi riescono a rispondere prontamente all'azione di Boonen: Van Avermaet si allinea in prima ruota, la Sky c'è, con Sutton e Stannard, mentre Stybar controlla che il suo capitano non resti solo. Va rapidamente formandosi un gruppo di una ventina di unità, che poi va ad approcciare l'Eikenberg con Yohann Offredo (FDJ) ed Edvald Boasson Hagen (MTN) in testa alla corsa, senza però riuscire a fare selezione. Tant'è che il gruppo si rimpolpa, diventando di 50 elementi. 

 

Vanderbergh lancia il trenino Etixx
Sul Wolvenberg Luke Rowe (Sky) esce e va riportarsi sui resti della fuga, composta ormai solo da Brammeier e Timmer. Ma la corsa sta per prendere una piega decisiva per mano della Etixx: sfruttando un momento di confusione frutto di un tentativo di attacco dei BMC, Stijn Vandenbergh martella su Haaghoek, tratto di pavè lungo 2 km. È l'azione programmata dalla Etixx: dietro ci sono Terpstra e Boonen, pronti a darei il cambio, mentre Stannard fiuta l'azione buona e riesce a mettersi in scia. Non va bene a Sep Vanmarcke, costretto da una foratura ad abbandonare le velleità di inseguimento. Steve Chainel (Cofidis) e Pim Lightart (Lotto Soudal) provano l'aggancio, ma devono arrendersi alla forza bruta dei rivali. Va così via un quartetto, formato da 3 uomini Etixx e Ian Stannard: per il britannico vincere in queste condizioni si direbbe un'impresa impossibile.

 

Molenberg: la furiosa reazione di Vanmarcke
Nella sfortuna Sep è fortunato: ha un uomo fuori dal tratto di pavè e riesce a cambiare tempestivamente la ruota, rientrando sul gruppo inseguitore. E alla prima occasione reagisce: sul Molenberg porta via l'inseguimento con Greg Van Avermaet e Zdenek Stybar: la presenza di Stybar è un altro segnale di un Etixx dominatrice, pronta a tutto, che ha calcolato ogni mossa. Dietro loro, anche Marco Marcato e Philippe Gilbert si sganciano, presto raggiunti da Sylvain Chavanel. Abbiamo quindi una situazione di gara parecchio interessante e intricata, col trenino Etixx più Stannard con 30" di vantaggio sul trio Vanmarcke e 1' sul trio Gilbert. Gilbert che sul tratto Paddestrat mette un'altra marcia staccando i compagni, ma è tutto inutile, non riuscirà ad avvicinarsi al gruppetto Vanmarcke.

 

Un lungo, ma vano inseguimento
Il testa a testa tra il gruppo Boonen e il gruppo Vanmarcke prosegue per 30 lunghissimi chilometri, ma il capitano della Lotto NL in collaborazione con Van Avermaet non riesce a risolvere in suo favore l'enpasse (Stybar, ovviamente, non tira un metro). Sull'ultimo tratto di pavè, il Lange Munte, è ormai chiaro che in testa non molleranno: il passo dei trio Etixx è sin troppo vivace, e persino Stannard, per ragioni di opportunità, dà un paio di cambi: nella sua testa evidentemente c'è già la soluzione per batterli. La collaborazione davanti fila così liscia fino ai 5 km dal traguardo, quando comincia un inaspettato show.

 

Attacca Boonen: sembra fatta, ma...
Come ogni campione delle pietre che si rispetti, anche Tom Boonen ha la sua classica del pavè mancante: e si tratta proprio dell'Omloop Het Nieuwsblad, della quale è ancora fresco il ricordo della sconfitta subita da Vanmarcke nel 2012, per non parlare del colpo di Pozzato nel 2007, quando Boonen non ebbe le gambe per seguirlo mentre partiva. Una tale lacuna ti porta a fare scelte azzardate: e così Boonen a 4.6 km dall'arrivo scatta in prima persona, approfittando della situazione vantaggiosa. Stannard non risponde subito e sembra proprio che la situazione volga a favore di Boonen. Ma non appena il britannico si mette in testa a tirare, Boonen non guadagna più ed inaspettatamente si rialza: meglio a questo punto fiaccare Stannard ed aspettare lo sprint, avrà pensato. Ai -3.5 tocca a Niki Terpstra accelerare, ma è un'azione che non fa male. Diversamente da quella di Ian Stannard, che a 2 km e mezzo dall'arrivo si mette davanti e fa subito la prima vittima, Vandenbergh. Una progressione infernale, che di lì a poco fa cedere anche Tom Boonen, il quale resta a lungo a bagnomaria.

 

Doppietta con una volata da manuale
A questo punto sembra proprio che Ian Stannard stia regalando la vittoria a Niki Terpstra. Il quale è certamente meno veloce, ma tra tutti è quello che meno ha speso negli ultimi 2 km. L'olandese però fa un errore: si piazza presto in testa e fa partire la volata di Sint-Pietersplein già ai 200 metri, su un rettilineo tradizionalmente infido per le volate lunghe. Stannard riesce a scartarlo e passarlo proprio negli ultimi 50 metri, conquistando così un'inattesa doppietta, la vittoria più bella della sua carriera. Boonen è terzo, Vandenbergh quarto, Vanmarcke a 1'24" vince la volata per il quinto posto battendo Van Avermaet, mentre Stybar sportivamente non s'impegna ed è settimo. Gli altri arrivano con distacchi eterni: Glbert giunge solitario in ottava posizione a 4'35", mentre a 4'55" Luke Rowe vince lo sprint per il nono posto permettendosi il lusso di battere Arnaud Démare e Alexander Kristoff. Migliore degli italiani, in corsa così come nel risultato finale, è Marco Marcato, quindicesimo. Nel gruppo inseguitore se ne segnalano altri 4: un sorprendente Pierpaolo De Negri (20esimo), Mirko Selvaggi (29esimo), Oscar Gatto (40esimo) e Salvatore Puccio (42esimo).

 

Domani rivincita a Kuurne
Ci sarebbe a questo punto da aspettarsi un tentativo di rivincita della Etixx alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne di domani, corsa che spesso finisce in volata, altre volte vede gli specialisti del pavè far esplodere la corsa nelle fasi centrali e primeggiare. Le carte da giocare certo non mancano in entrambi i casi, visto che della partita sarà anche Mark Cavendish. Il quale però dovrà guardarsi da tanti altri velocisti, a cominciare da Nacer Bouhanni e dai nostri Elia Viviani e Matteo Pelucchi.

Nicola Stufano

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