Tour of Oman 2015: Un Valls che non t'aspetti - Il Lampre a Green Mountain prende tappa e maglia. Nibali attacca
- Tour of Oman 2015
- Astana Pro Team 2015
- BMC Racing Team 2015
- Etixx - Quick Step 2015
- Lampre - Merida 2015
- Topsport Vlaanderen - Baloise 2015
- Trek Factory Racing 2015
- Alejandro Valverde Belmonte
- Andrea Guardini
- Fabian Cancellara
- Jef Van Meirhaeghe
- Julián David Arredondo Moreno
- Preben Van Hecke
- Rafael Valls Ferri
- Rafal Majka
- Stijn Vandenbergh
- Tejay Van Garderen
- Vincenzo Nibali
- Uomini
Era la tappa regina del Tour of Oman, la quarta, e le piccole, grandi schermaglie non sono mancate. Ha vinto Rafael Valls, certamente non un nome pronosticato alla vigilia, ma un buon corridore. È una strana storia, qualla che lega con un filo rosso - anzi, verde - la riviera ligure ed il Medio Oriente. Da Laigueglia, il ciclismo classico, tradizionale, non per questo antico, a Green Mountain, Oman, terra che sta imparando a conoscere le due ruote, ma che offre ciò che un corridore desidera: caldo, percorsi facili alternati a primi test in salita. E qualche gettoncino che male non fa. Da Laigueglia a Green Mountain, però, domina il blu-fucsia-verde della Lampre-Merida: ieri la prima vittoria da pro' per Davide Cimolai, oggi la seconda di Rafael Valls. Questo spagnolo nato nel 1987 a Cocentaina (Comunitat Valenciana), ha il vizio di iniziare l'anno forte, ben sapendo che per il resto della stagione il suo compito sarà servire i capitani. Proprio come per Cimolai, la sua è la rivincita del gregario. L'ultima volta che vide il traguardo per primo fu al Mirador del Potrero, salita non certo banale del Tour de San Luis. Correva l'anno 2010, Valls era ancora parte della Footon-Servetto di Mauro Gianetti. Oggi altro arrivo in salita, altra vittoria. Valls ha tenuto le ruote dei migliori, è rimasto con Majka e Van Garderen, per poi allungare negli ultimi metri e prendersi questa vittoria. Meritatissima.
Andrea Guardini va a caccia di punti
Si parte da Qaboos Mosque, davanti 189 km prima di arrivare lassù, a Jabal Al Akhdhar, meglio nota come Green Mountain. In fuga sin dalle prime pedalate Andrea Guardini (Astana), Stijn Vandenbergh (Etixx-QuickStep), Jef Van Meirhaeghe e Gijs Van Hoecke (Topsport Vlaanderen-Baloise). Il Guardia vuole rinforzare la maglia a punti e così al primo sprint intermedio, posto dopo 18.5 km dal via, precede Jef Van Meirhaeghe e Gijs Van Hoecke. Il plotone lascia andare questi quattro che pericoli non ne portano, il vantaggio sale a 4'50". Dopo 23 km, però, Guardini e Van Meirhaeghe vengono riassorbiti dal gruppo; restano davanti Stijn Vandenbergh e Gijs Van Hoecke, con un vantaggio che sale a 5'20", ma cresce velocemente. Dopo 37 km il margine è di 7', dopo 50 km di 8' finché si stabilizza. Ma non a 8', a 14'45". Il gruppo, che fino a quel momento non aveva dato troppa importanza all'azione, capisce che ha due possibilità: inseguire o restare a guardare mentre i fuggitivi si giocano la vittoria. La situazione è un po' sfuggita di mano, insomma, ma ci pensano BMC, Movistar e successivamente Trek a ricucire. Il vantaggio scende, ma non è una discesa rapida: a 13 km dal traguardo sono 2'35" quelli che separano il gruppo dai fuggitivi. L'ultimo traguardo volante premia Vandenbergh, con Van Hoecke secondo e Guardini che con il terzo posto si va a prendere uin altro punticino. Inizia la salita finale, il gruppo riprende i due battistrada, inizia la bagarre.
Restano in due davanti, 15' di vantaggio
I primi ad agitare le acque sono Alejandro Valverde, con Julián Arredondo, Tejay Van Garderen e Vincenzo Nibali. Fabian Cancellara si gode gli ultimi 10 km in maglia rossa, quella di leader: sa che nel giro di una ventina di minuti non sarà più sua. Vincenzo Nibali prova a scombinare i piani della BMC e di Van Garderen. Come? Attaccando, naturalmente. Non resta allo scoperto per troppo, visto che Ben Hermans riporta sotto Van Garderen. Nibali viene staccato, Van Garderen (con il fido Hermans), Majka e Valls sono al comando. Alejandro Valverde è a 12", Thibaut Pinot a 18". Arredondo, Rui Costa, Majka, Pinot e Valverde non resistono al ritmo di Hermans. Davanti Valls ne ha più di Van Garderen e perfino di Majka, che negli ultimi chilometri perde terreno. Lo spagnolo della Lampre va a vincere, con Van Garderen che paga 5" mentre Valverde è terzo a 19". Il murciano della Movistar ha superato Majka negli 80 metri finali; il polacco della Tinkoff-Saxo è quarto a 22", poi Pinot a 35", Rui Costa a 49", Jacques Janse Van Rensburg a 54", Meintijes a 58", hermans e Fuglsang a 1' netto. Vincenzo Nibali chiude 21° (primo degli italiani) a 2'27".
Valls beffa Van Garderen ed è il nuovo leader
La classifica generale dopo la quarta tappa vede Valls in maglia rossa seguito da Van Garderen a 9" e Valverde a 19". Il ritardo di Majka è di 32", con Janse Van Rensburg a 1'04" e Meintijes a 1'08", Fuglsang a 1'10", Hermans a 1'15", Arredondo a 1'25" e Konrad a 1'36". Nella classifica a punti comanda Guardini (31-21 nei confronti di Kristoff), tra i giovani il migliore è Meintijes, tra le squadra la capofila è la BMC. Domani quinta tappa, 151.5 km da Al Sawadi Beach a Ministry of Housing: non sarà facile, visto che si dovrà superare per quattro volte nel finale la salita di Bousher Alamrat. Scalatori con spunto veloce - gente à la Valverde - ancora in azione, presumibilmente. E questo Rafael Valls, gregario vittorioso: proprio come ieri, proprio come Cimolai. Lampre-Merida, che momento!