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Dubai Tour 2015: Cavendish, Game-Set-Match - Mark batte Viviani all'ombra del Burj Al Khalifa e conquista la corsa

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Con oggi salgono a quattro le vittoria stagionali di Mark Cavendish © Etixx Quick Step

Per quanto visto nelle prime due tappe e per la grande prova di resistenza nel finale di ieri, il favorito per la vittoria finale di questa seconda edizione del Dubai Tour era Mark Cavendish e alla fine il britannico della Etixx-Quick Step ha rispettato i pronostici ed è riuscito a recuperare i 4" che lo separavano in classifica da John Degenkolb anche con più facilità del previsto. A questo punto il bilancio stagionale di Cavendish vede tre vittorie e tre secondi posti in sei volate disputate, più un successo finale in una corsa a tappe che in carriera gli era riuscito solo altre due volte, l'ultima proprio "in zona" al Tour of Qatar 2013.

 

Tre italiani all'attacco
Con la classifica generale così corta ogni minima azione poteva rappresentare un pericolso per Degenkolb e Cavendish, figuriamoci una fuga con il 7° in classifica generale distante appena 12": l'uomo in questione era il vicentino Marco Canola, approdato quest'anno alla Unitedhealthcare e già molto brillante in questo inizio di 2015. Canola era parte di un terzetto tutto italiano comprendente anche Daniel Oss (BMC) e Manuele Boaro (Tinkoff) che era uscito dal gruppo nei primi chilometri e che poco dopo era stato raggiunto da Francisco Mancebo (SkyDive) e Maciej Paterski (CCC Sprandi).

Il quintetto era molto pericoloso e non solo per la presenza di Canola: tutti erano ottimi corridori e anche Boaro e Mancebo erano ben messi in classifica generale, rispettivamente a 18" e 20" dalla testa. Per il gruppo quindi non c'era margine per alcun errore di calcolo ma va detto che una tappa tutta pianeggiante di soli 123 chilometri sicuramente non era un fattore di difficoltà aggiuntivo. Dopo aver toccato un vantaggio massimo intorno ai quattro minuti, Etixx e Giant hanno tenuto i cinque battistrada a due minuti e mezzo mentre Boaro andava a transitare per primo su entrambi i traguardi volanti sempre davanti a Canola.

 

Gruppo compatto ai meno 6
Andati via gli abbuoni intermedi senza cambiamenti nel duello tra Degenkolb e Cavendish, l'attenzione s'è spostata tutta verso il traguardo. Etixx-Quick Step e Giant-Alpecin si sono fatte carico del lavoro più importante per ricucire sulla fuga e negli ultimi 20 chilometri, con il distacco ormai sotto al minuto, anche Sky e Movistar hanno messo un uomo davanti a dare una mano. Ai 15 chilometri, dopo un breve sparata solitaria di Daniel Oss, i cinque avevano ancora 35" che poi sono diventati 25" ai meno otto: un duro braccio di ferro che è terminato ai meno sei dopo un ultimo tentativo di Canola e Oss.

 

Etixx, treno perfetto
Con il gruppo finalmente ricompattato le squadre dei principali favoriti si sono prese qualche attimo di relax e in testa al gruppo sono comparsi quindi maglie della Tinkoff e della CCC Sprandi. Ai due chilometri s'è formato il treno Etixx-Quick Step, ha preso la testa del gruppo e non l'ha più mollata: un treno che oggi è stato assolutamente perfetto e ha vinto nettamente il confronto con quella della Sky che aveva tentato di risalire posizione poco prima del triangolo rosso dell'ultimo chilometro. Non pervenuti invece gli uomini della Giant-Alpecin che onestamente hanno fatto assai poco per portare a casa il successo finale: consapevoli dell'inferiorità di Degenkolb in uno sprint in pianura, il team tedesco s'è praticamente limitato a sperare che fossero gli altri a togliere secondi a Cavendish.

 

Reijnen sbaglia, italiani presenti
Invece paradossalmente Cavendish ha ricevuto un grande beneficio, oltre che dal lavoro dei suoi compagni, anche dall'americano Kiel Reijnen che ha servito a Cannonball il doppio successo su un piatto d'argento: il corridore della Unitedhealthcare era riuscito a prendere la ruota di Cavendish, ma appena davanti è entrato in azione Mark Renshaw non è più stato in grado di tenere la velocità e ha creato un bel buco i due uomini della Etixx e tutti gli altri. Ben Swift è stato il primo a reagire ma ormai la frittata era fatta: vittoria facile di Cavendish, secondo e terzo posto rispettivamente per Elia Viviani e Juan José Lobato che non hanno potuto recuperare l'ampio svantaggio di partenza.

Ancora una volta la prestazione complessiva dei corridori italiani è stata buona: oltre al 2° posti di Viviani c'è Guardini, a ruota di Reijnen quando quest'ultimo ha perso terreno, che ha chiuso quinto, Daniele Ratto sesto, Davide Cimolai ottavo, Andrea Palini decimi e Nicola Ruffoni undicesimo. In classifica generale invece Marco Canola è riuscito a risalire oggi fino alla quinta posizione a 14" da Cavendish, seguito dal compagno di squadra Alessandro Bazzana a 17"; in top ten anche Manuele Boaro e Filippo Pozzato, rispettivamente nono e decimo a 18".

 

Domani inizia il Tour of Qatar
Per il terzetto del podio finale di questo secondo Dubai Tour (Cavendish, Degenkolb, Lobato nell'ordine) adesso è il tempo di ritornare in Europa, ma già domani inizierà il Tour of Qatar che avrà al via anche Alejandro Valverde, quarto nella corsa degli Emirati: in gara ritroveremo anche Pozzato, Gilbert, Boom, Guardini e alcuni uomini della Bardiani che si uniranno ai vari Fabian Cancellara, Peter Sagan, Tom Boonen, Greg Van Avermaet, Marcel Kittel, Alexander Kristoff, Bradley Wiggins e Nacer Bouhanni per delle fantastiche sfide tra vento, sabbia e cammelli.

Sebastiano Cipriani

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