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Dilettanti 2015: Vecchi dualismi all'orizzonte - Sarà ancora Colpack contro Zalf: chi vincerà di più? | Cicloweb

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Dilettanti 2015: Vecchi dualismi all'orizzonte - Sarà ancora Colpack contro Zalf: chi vincerà di più?

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Martinelli, qui vincente al Trofeo Zanchi, il nome forte della Colpack 2015 © Foto Rodella

La stagione dilettantistica 2015 è alle porte, e con le squadre italiane di punta in ritiro per preparare al meglio la stagione che verrà. È giunto il momento di fare una proiezione di ciò che potremmo vedere, analizzando le squadre al via. Cambierà poco: soprattutto i nomi, visti i tanti ragazzi passati al professionismo, non gli scenari e i principali agenti.

 

Colpack più forte su tutti i terreni
Nelle ultime due annate abbiamo visto un forte dominio Zalf-Colpack, coi castellani che vincevano un numero esagerato di corse, dominando tutte le volate e gli orobici che inanellavano una serie di successi importanti specie in montagna, dominio che non dovrebbe essere rotto neanche quest'anno, al netto di ciò che faranno le Continental nelle corse nazionali e internazionali. Potrebbero cambiare però gli equilibri tra le due forze: la Colpack ha ora una buona parte dei velocisti e soprattutto dei passisti veloci rimasti sulla piazza. Rinviato il passaggio di Davide Martinelli in Sky, il figlio del ds Astana ha un'altra stagione a disposizione per prendersi ancora qualche soddisfazione nella categoria Under 23, specie a livello internazionale dove ha brillato solo a fasi alterne. Al suo fianco, è attesa un'ulteriore crescita da parte di Simone Consonni, corridore completo tra i sorvegliati speciali di Cassani e indicato per successi pesanti in sprint ristretti. Per volate e circuiti più facili, invece, la Colpack si è assicurata i servigi di Riccardo Minali e farà passare nella categoria Under 23 Attilio Viviani: due talenti 'rubati' alla velocità su pista, cognomi pesanti (come tanti altri in questa squadra) che però, c'è da scommettere, durante l'anno dimostreranno di essere tutt'altro che raccomandati. È una squadra molto forte anche sul passo, con la matricola Edoardo Affini, campione europeo juniores, e Seid Lizde, arrivato dalla Zalf assieme allo scalatore Andrea Garosio, che andrà a rimpolpare l'organico in salita, dove Giulio Ciccone si presenta come l'azzurro più quotato per entusiasmare, visto l'ultimo Tour de l'Avenir. E ci sarebbero tanti altri atleti in organico da citare, che sicuramente metteranno almeno una zampata importante quest'anno: la Colpack potrebbe superare la Zalf nel numero di successi.

 

Sfida-rivoluzione per la Zalf
Zalf
che invece vive una profonda rivoluzione dell'organico, causa il passaggio al professionismo di molti suoi elementi di spicco: difficile confermare i numeri del biennio 2013-2014, ma è altrettanto improbabile che ci sia una profonda contrazione. Luciano Rui ha portato con sé una serie di talenti più o meno espressi di classe '94 e '95, provenienti da squadre minori. In salita la squadra si è rinforzata, con gli arrivi di uno scalatore da corse a tappe come Daniel Pearson dalla Zappi's Cycling e di Daniel Rupiani dalla General Store, mentre le volate saranno affidate ai giovani Gianmarco Begnoni (7 vittorie da juniores la scorsa stagione) e Marco Maronese dalla Delio Gallina, con Marco Gaggia a far loro da chioccia. L'uomo di punta della squadra è però Gianni Moscon, che sul finire della scorsa stagione ha mostrato notevoli doti di passista scalatore: è attesa una sua crescita, come ulteriori conferme sono auspicabili da Simone Velasco, che ha superato con disinvoltura il primo anno da dilettante.

 

Palazzago, l'alternativa agguerrita
Di fronte a queste due supersquadre, l'unica alternativa competitiva dovrebbe restare la Palazzago-Fenice, con Olivano Locatelli che non è rimasto a guardare ed ha rinforzato la sua squadra, compensando il passaggio dei fratelli Sterbini coi fratelli ColonnaNico, proveniente dalla Mastromarco, è un velocista al terzo anno, mentre il fratello più piccolo, Yuri, ha spiccate doti da cronoman e l'anno scorso è stato uno degli atleti più presenti negli ordini d'arrivo delle gare juniores. Ma la vera scomessa della Palazzago sarà far emergere definitivamente i talenti espressi negli ultimi anni: Giuseppe Sannino e Simone Ravanelli hanno fatto un ottimo primo anno ed hanno tutta l'aria di poter essere gli uomini di punta del 2015. Se il campano Sannino ricorda molto il suo ds Totò Commesso per caratteristiche, di Ravanelli si parla un gran bene e potrebbe allungare la lista degli scalatori scoperti da Locatelli, valorizzata dagli exploit recenti di Fabio Aru e Domenico PozzovivoMarlen Zmorka resta invece una grande incognita: talento immenso, ma la situazione attuale della Crimea non gli permette di svolgere gli allenamenti invernali nelle migliori condizioni. Non ci sarebbe da sorprendersi se, come nell'ultima stagione, lo vedremo in grande spolvero nella seconda parte della stagione, che ormai potrebbe essere l'ultima da dilettante, visto che è seguito da molto tempo con attenzione dagli scouts dei team World Tour. Resta inoltre alla Palazzago il Campione Italiano Élite senza contrattoDavide Pacchiardo, rimasto, per l'appunto, senza contratto.

 

I team outsider e le matricole
Le squadre 'outsider', non potendo assicurarsi i migliori talenti sul mercato, puntano spesso e volentieri sui ragazzi al primo anno, cercando di individuare un bel gruppo sul quale far partire un ciclo. È il caso della General Store, che a fronte di diverse perdite di spicco ha portato con sè ben 8 atleti di classe '96. Il più promettente è Filippo Calderaro il quale potrebbe diventare il punto di riferimento del team per le volate e sfruttare il periodo di rigenerazione Zalf. Il team veronese continua però a puntar forte su Mirco Maestri, probabilmente il miglior élite senza contratto in circolazione, il quale però dovrà migliorare il suo feeling con la vittoria per poter pensare ad un passaggio da professionista. Ottima pesca, forse la migliore, anche per la Mastromarco, che da 2 anni sta perseguendo una politica tutta incentrata sui giovanissimi e quest'anno si è aggiudicata un tris d'assi come Lorenzo Fortunato, Rocco Fuggiano e Vincenzo Albanese, tutti nazionali e plurivincitori nell'ultima annata. In attesa della loro crescita, a far risultato son chiamati soprattutto Mirko Trosino ed Alex Turrin, che aveva destato molta curiosità prima che una frattura del femore a maggio lo tagliasse fuori dai giochi per il resto della stagione. Da par suo, la Viris-Maserati è riuscita ad aggiudicarsi tra i novellini Filippo Ganna, speranza azzurra per le cronometro e le classiche del pavé, nonché il rumeno Lucian Buga, 6 vittorie l'anno scorso, ed a sostituire Jakub Mareczko con Luca Pacioni, proveniente dalla Colpack e voglioso di sfidare i suoi ex-compagni.

Le altre squadre dovranno far affidamento sulle prestazioni individuali se vorranno togliersi qualche soddisfazione di peso. La Cipollini Alé Rime si è rinforzata: oltre ad aver confermato il campione nazionale albanese Xhuliano Kamberaj, ha promosso Leonardo Fedrigo, proveniente dal team juniores. La Delio Gallina ha rivoluzionato l'organico, puntando molto sul rilancio di Giacomo Peroni dopo aver fatto bene a Paolo Bianchini, che anche quest'anno difenderà la maglia della compagine bresciana. La Fausto Coppi Gazzera, costretta a salutare Michele Gazzara, avrà nell'altro siracusano Paolo Brundo il suo elemento di spicco. La Gragnano sarà composta da 10 unità, con le conferme di Devid Tintori e Thomas Pinaglia e l'arrivo del moldavo Maxim Rusnac dalla General Store. Da non sottovalutare neanche la GFDD Altopack, che conferma Michele Viola e Syzmon Rekita e ingloba con sè Marco Chianese e Andrei Voicu dalla Palazzago. Una curiosità: il team è diretto anche da Raimondas Rumsas, ed in squadra sono tesserati i figli Linas e Raimondas Jr.

 

Chi nasce, chi chiude e chi va all'estero
Alcune formazioni, come ogni anno inevitabilmente accade, chiuderanno. È il caso ad esempio della Pool Cantù. Brutte notizie erano circolate sulla Gavardo, ma la società bresciana ha solo subito un forte ridimensionamento d'organico e i suoi tesserati sono già iscritti. La novità di quest'anno è che alcuni hanno scelto di appoggiare progetti all'estero: il GS Podenzano chiude come squadra dilettantistica, ma di fatto tutta la struttura e persino i colori sociali apparterranno nel 2015 al Team Minsk, continental bielorussa voluta da Andrey Kuchynski. Meno traumatico il passaggio per la Marchiol, che in seguito alla fusione con la Svizzera Roth Felt ha fondato una nuova Continental, ma ha mantenuto il team dilettantistico italiano, come l'anno scorso, guidando 10 ragazzi tutti tra il primo e il secondo anno. Da segnalare la presenza di Yuri Pessotto, ancora tutto da scoprire, e del primo anno Stefano Gandin.

Ma ci sono anche tre novità nel panorama italiano: sui generis il progetto del TVB (acronimo proprio di ti voglio bene), squadra friulana con alle spalle una onlus dedita alle iniziative benefiche. In Lombardia nasce il Vector Team, diretto da Michele Buga, mentre in Toscana si fa conoscere il CP85, dal nome e dall'anno di nascita del fondatore Cristian Pucci. Un team che punta a emergere tramite un acquisto di prestigio, lo scalatore australiano Cameron Bayly che l'anno scorso ha raccolto importanti risultati nelle corse asiatiche.

Nicola Stufano

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