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Coppa del Mondo su Pista 2015: Inseguitrici d'Italia a un passo dal podio - E nell'Omnium è brava Simona Frapporti | Cicloweb

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Coppa del Mondo su Pista 2015: Inseguitrici d'Italia a un passo dal podio - E nell'Omnium è brava Simona Frapporti

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Le inseguitrici italiane a Cali © Federciclismo.itAll'ombra del tripudio che il velodromo Patiño ha tributato all'eroe di casa Fabian Puerta, millimetrico vincitore del Keirin nell'ultima tappa di Coppa del Mondo, c'è qualche motivo di soddisfazione anche per l'Italia, nel sempre più risicato fronte che il nostro ciclismo consacra alla pista. E quel motivo viene da una delle discipline più importanti del settore, l'Inseguimento a squadre.

Le ragazze del quartetto si sono davvero ben comportate in quel di Cali, sede della due giorni (e mezzo) che chiude la challenge UCI 2014-2015, e se è vero che hanno approfittato dell'assenza di alcuni grossi calibri dell'Inseguimento (uno su tutti: la plurivincitrice nazionale britannica), si sono pur messe alle spalle rivali di un certo blasone.

La distanza transoceanica con la Colombia e anche il fatto che la Coppa del Mondo sia una manifestazione in fase di notevole appannamento sono fattori che hanno tenuto lontani molti dei protagonisti della pista: selezioni ampiamente rimaneggiate, largo spazio alle riserve delle riserve, occasione per qualche giovane atleta per iniziare a farsi le ossa a livello internazionale, e qualche chance in più di ben figurare per chi di solito finisce lontano dalle prime posizioni.

A tutto ciò aggiungiamo un lavoro che ormai va avanti da tempo in una certa direzione, e un quartetto sempre più affiatato, e avremo praticamente il quadro completo della spiegazione dell'ottimo secondo posto delle azzurre in qualifica, venerdì sera. Battute solo dalle cinesi, Simona Frapporti, Beatrice Bartelloni, Tatiana Guderzo e Silvia Valsecchi hanno iniziato a fare la bocca a una possibile medaglia, qualora le cose fossero andate bene nei turni finali.

Ieri sera la Frapporti - impegnata ottimamente nell'Omnium, come vedremo - ha lasciato il posto in quartetto alla soave Maria Giulia Confalonieri, che insieme alla Bartelloni (e a Giulia Donato) proprio a Cali aveva ottenuto un bel successo nell'Inseguimento nel 2012 (all'epoca si gareggiava in terzetto); nel primo turno, messa di fronte all'Australia, l'Italia non ha sfigurato, perdendo il confronto diretto ma segnando il tempo di 4'32"098, destinato a rimanere il quarto dell'intera fase finale.

Le australiane (Macey Stewart, Elissa Wundersitz, Alexandra Manly e Lauren Perry) sono andate poi a battere le cinesi in finale (emergendo solo nell'ultimo dei 4 km della prova, dopo essere state dietro nei primi 3), le azzurre hanno invece sbattuto contro il quartetto statunitense nella finale per il bronzo (fermandosi stavolta a 4'35"776), ma ci si consola pensando che il cammino verso la qualificazione olimpica di Rio può essere percorso con fiducia.

Così come dà fiducia quanto mostrato da Simona Frapporti nelle prime tre prove dell'Omnium: seconda nello Scratch (alle spalle di Kirsten Wild), in difesa (nona) nell'Inseguimento vinto ancora dalla Wild, ottima terza in una dispendiosissima Eliminazione (corsa quasi sempre per linee esterne) nella quale la tremenda olandese ha dovuto arrendersi alla francese Soline Lamboley, l'azzurra risiede in seconda posizione nella generale, con 98 punti contro i 118 dell'irraggiungibile Wild. Oggi purtroppo perderà posizioni tra Giro Lanciato e 500 metri, ma non è poi detto che nella decisiva Corsa a punti non possa ancora sorprendere.

Di altro tenore invece le prestazioni di Simone Consonni nell'Omnium maschile: sempre lontano dai primi, l'azzurro ha chiuso la prima giornata al 19esimo posto, mentre il tedesco Max Beyer, vincitore di Scratch ed Eliminazione, guida con 116 punti davanti a Jasper De Buyst (98), Cameron Karwowski (88) e Tim Veldt (primo nell'Inseguimento, ha totalizzato 84 punti). Un andazzo che fa il paio con la brutta prova del quartetto dell'Inseguimento, con la quale Consonni (insieme a Liam Bertazzo, Francesco Lamon e Michele Scartezzini) non è andato oltre il 17esimo tempo in qualifica. La prova è stata vinta (anche qui) dall'Australia con Scott Law, Jackson Law, Joshua Harrison e Tirian McManus (tanti nomi nuovi), davanti alla Rusvelo, con la Gran Bretagna a completare il podio.

Dove l'Italia è del tutto assente, come ben sappiamo, è nelle prove della Velocità. In quella a squadre registriamo le vittorie della Russia (Ekaterina Gnidenko-Daria Shmeleva) su Olanda (Elis Ligtlee-Shanne Braspenninckx) e Spagna (Tania Calvo-Helena Casas) tra le donne, mentre tra gli uomini è tornata a suonare la Marsigliese: il terzetto francese formato da Grégory Baugé, Kévin Sireau e François Pervis ha ottenuto il pass per la finale, dopodiché Pervis (caduto e infortunatosi nel Keirin) ha dovuto cedere il suo posto a Quentin Lafargue, che non ha sfigurato, contribuendo al successo contro l'Olanda nella prova conclusiva. Al terzo posto ha chiuso la Polonia.

Seconda in entrambe le prove a squadre, l'Olanda ha conquistato l'oro in quella individuale femminile, con Elis Ligtlee che ha dominato il torneo (ha approfittato dell'assenza - tra le altre - di una Kristina Vogel a caso, va detto, ma la ragazza sta comunque ottimamente maturando dopo un paio di stagioni di crescita continua), arrivando a battere in finale la cinese Shuang Guo, mentre l'hongkonghese Wai Sze Lee andava a conquistare il bronzo sulla francese Sandie Clair.

Da ultimo parliamo del Keirin, chiudendo il cerchio e tornando a citare Fabian Puerta, che ha fatto impazzire il velodromo colombiano turno dopo turno: vincitore della sua batteria, il campione di casa ha nettamente conquistato la gara di semifinale ma ha regalato brividi nella finale, partendo un po' lungo nella volata ed esponendosi alla rimonta di Shane Perkins. Il colpo di reni ha voluto bene a Fabian, permettendogli di precedere per appena due millesimi di secondo l'australiano, con lo statunitense Matthew Baranoski buon terzo. L'Italia schierava Francesco Ceci, che nel primo turno si è arreso solo a Perkins, ma che poi nei ripescaggi non è riuscito a strappare il visto per le semifinali, chiudendo al terzo posto proprio la batteria che ha visto la citata caduta di Pervis.

Il riepilogo delle classifiche di CDM è d'obbligo: la Gran Bretagna conquista la Coppa nell'Inseguimento a Squadre maschile (810 punti contro i 780 dell'Australia; Italia 16esima con 264 punti), l'Australia si impone nell'Inseguimento a Squadre femminile (780 punti contro i 736 della Cina, Italia settima a quota 554); nella Velocità a Squadre, successi per i francesi (541.5 punti contro i 519 dell'Olanda) e per le russe (390 punti, Olanda ancora seconda con 338), mentre la finale di Cali è stata determinante per assegnare la Coppa alla Ligtlee nella Velocità individuale (383 punti per l'olandese, 375 per la Guo). Trionfo di Puerta nel Keirin (405 punti contro i 234 del greco Christos Volikakis; 15esimo a 126 Ceci).

Oggi il programma si conclude con le altre finali: si concluderanno i due Omnium e avremo il torneo del Keirin femminile e quello della Velocità maschile. Dopodiché tutti a casa a preparare i Mondiali di Saint-Quentin in programma tra un mese.

Marco Grassi

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