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Ciclomercato Donne 2015: Sulla carta è Wiggle la più forte. E riecco l'Astana - Alé-Cipollini discreta, bene Velocio e Bigla

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Il gruppo delle ragazze in azione durante il Giro Rosa © Nicola IanualeSiamo ai primi di dicembre e le squadre femminili, se non sono già pronte per il 2015, poco ci manca. La maggior parte ha comunicato acquisti, cessioni e roster per la prossima stagione. Altre devono ancora scoprire, parzialmente o totalmente, le loro carte, seppur un po' tutte potranno far qualche aggiustamento strada facendo. Andiamo a stilare un primo e provvisorio bilancio su quanto visto. Su quanto visto e soprattutto su quanto è noto fino ad ora, riguardo alle principali squadre femminili. Rigorosamente in ordine alfabetico.

Partiamo subito dall'Italia, con la Alé-Cipollini. La squadra di Alessia Piccolo è rivoltata come un calzino: via Luisiana Pegoraro, in ammiraglia arrivano Giovanni Fidanza e Fortunato Lacquaniti. Persi tre pezzi da novanta come Olds, Guarischi e Guderzo, entra praticamente metà di quella che fu l'Astana-BePink. Tante giovani, veloci (Frapporti, Cucinotta, Fidanza, Bartelloni) senza scordare le scalatrici (Muccioli, se si ritroverà, Flavia Oliveira e Cauz). Un mercato fino ad oggi sufficiente, ma la formazione saprà volare senza paura?

Ci spostiamo in Kazakistan per giudicare la nuova Astana-Acca Due O di Zulfia Zabirova e Maurizio Fabretto. Il marchio kazako per eccellenza, almeno nel ciclismo, ha lasciato dopo una sola stagione Walter Zini per approdare nel trevigiano, dove il team avrà la base. In entrata per adesso sette kazake (Baitleuova, Umutzhanova, Kargalieva, Saifutdinova, Sokovnina, Potapova e Yuraitis), con Tuslaite e Callovi che salutano il gruppo. Gruppo a cui si uniranno presto diverse atlete dell'est: alcune molto interessanti, altre decisamente meno. Perduta la partnership con Astana, la BePink-La Classica di Walter Zini perde tutti i suoi pezzi pregiati: Amialiusik, Stricker, Muccioli, Schweizer... Entrano molte giovani, dalla Sanguineti, al ritorno dopo la squalifica, alla Bonomi (ancora tutta da scoprire), dalla russa Chulkova a Georgia Williams, neozelandese che riprende a correre dopo un anno sabbatico. È lei probabilmente la miglior entrata della squadra, e questo dice tanto, se non tutto.

In Svizzera Thomas Campana (già creatore della Cervélo Test Team) e Manel Lacambra hanno imbastito una Bigla con gli attributi. Squadra che si propone di far integrare diverse giovani con atlete forti e già affermate. Quali? Da Numainville a Laws, da Moolman a Slappendel, da Van Vleuten alla Olds. L'età media forse è un po' alta, ma c'è anche l'esperienza per poter cogliere importanti successi. In Olanda la Boels-Dolmans cambia tanto, ma non troppo. Per una Jessie Daams che va, il team olandese trova Evelyn Stevens, Chantal Blaak e la due volte Campionessa del Mondo tra le Juniores, Amalie Dideriksen (danese di belle speranze). Tutto qui? Figurati. Resterà Lizzie Armitstead, Coppa del Mondo da difendere e ad oggi una delle migliori al mondo nelle classiche, e poi ci sono ottime atlete come Megan Guarnier o Katarzyna Pawlowska, fuoriclasse come Ellen Van Dijk. Mercato minimalista per un team già di suo solido.

La norvegese Hitec Products-UCK perde Moolman e Longo Borghini, oltre a Cordon ed Hosking. Karl Lima prova a rimpiazzarle con Charlotte Becker, Shana Van Glabeke, una vincente come Kirsten Wild (non per dire, ma l'olandese ha i suoi annetti sul groppone) e Tatiana Guderzo, nell'ultima stagione in versione ghost. Magari potranno vincere il Tour of Qatar, contenti loro... Ancora Olanda ed ecco la Liv-Plantur, erede della Giant-Shimano che fu. Persa la sopra citata Wild e De Vries, fa il minimo sforzo portando in organico l'olandese Sabrina Stultiens, Campionessa d'Europa, non certo una fuoriclasse. Trattengono Lucy Garner per le volate, Amy Pieters come jolly e Claudia Häusler per le salite (ma solo perché la bavarese aveva un biennale, sennò sarebbe già finita in Bigla, ci possiamo scommettere).

Per nuovi nomi e vecchi team, ci sono nuovi team e nomi conosciuti: Edita Pucinskaite ha rispolverato la Giusfredi per un progetto affascinante con tante ragazze intriganti. C'è Rossella Ratto, attorno alla quale è stata creata tutta la formazione, ma guardando alle entrate (le uscite, essendo un team nuovo di zecca, sono pochine...), oltre a Rossellina ci sono giovani come Stricker ed Arzuffi, Riabchenko e Santesteban, nuove élite come Cretti e Maffeis. Nel complesso può fare buone cose, con la guida di Edita. La lituana (ma italiana d'adozione) vede nel team il suo terzo figlio dopo Tomas e Lukas, ancora un po' giovincelli per venir tesserati. Pareva dovesse aver l'appoggio (non si sapeva di che tipo) di Scinto e Citracca, ma la Pucinskaite ha scoperto il contrario in un'intervista di Cicloweb.it al team manager della Neri Sottoli-Alé («Abbiamo alcuni sponsor in comune ma con la Giusfredi c'entriamo pochissimo. Anzi, niente», ci ha confidato Angelo Citracca). Alé, ribadiamo...

In Belgio la Lotto Soudal Ladies vorrebbe essere squadrone ma, almeno sulla carta, non lo è. Certo, gli arrivi di Jessie Daams, unita a Susanna Zorzi ed alla Campionessa d'Italia Elena Cecchini non lasciano certo a bocca aperta. L'arrivo di una seconda australiana, Carlee Taylor, a far compagnia ad Amy Cure, non migliora troppo la situazione di una team che in un colpo solo si ritroverà senza D'Hoore, Numainville e soprattutto Pooley. Si tiene quello che ha l'australiana Orica-AIS. Gli aussie si privano di Gillow, Edmondson e Taylor, arrivano Chloe McConville, Lizzie Williams e Sarah Roy. Ok, resta Emma Johansson, e con la svedese pure Valentina Scandolara, Melissa Hoskins, ma i casi sono due: o hanno un grandissimo asso nella manica, oppure paiono un po' troppo debolucce.

La Rabo Liv, squadrone già in questo 2014, può permettersi di perdere Van Vleuten, Slappendel e Stultiens. Due gli innesti, Shara Gillow e la giovane Anouska Koster. Per la banda di Marianne Vos e della Campionessa del Mondo su strada Pauline Ferrand-Prévot, oltre che di Anna Van der Breggen, si prospetta comunque un'altra stagione di grandi domini. In cantiere la S.C. Michela Fanini Rox, squadra a conduzione familiare, rinforzi in proporzione. Rimangono con la formazione di Brunello Fanini, guidata da Giuseppe Lanzoni, alcune fedelissime: Michela Balducci, Azzurra D'Intino, Eyerusalem Kelil, Federica Nicolai, Edwige Pitel e Lara Vieceli. In arrivo due giovani, Francesca Balducci e Vittoria Reati, oltre ad Alessandra Lari ed una poliziotta di Termini Imerese, Nina Gulino. Avversarie avvertite: in caso di fuga scatteranno le manette.

La Servetto-Footon, con Svetlana Bubnenkova che appende la bici al chiodo (era anche ora), perde anche Simona Bortolotti, Flavia Oliveira ed Annalisa Cucinotta. Promettono fuochi d'artificio, in quel di Asti, ed in effetti in ammiraglia arriva una certa Luisiana Pegoraro. La capitana del team, poi, sarà la forte russa Antoshina. In entrata un'altra russa importante, Elena Kuchinskaya, poi le varie Michela Pavin, Vittoria Bussi, Elena Franchi (dalle Juniores), Manuela Sonzogni (la regina delle Granfondo). Promettono fuochi d'artificio come a capodanno, si diceva, ma non sarà che a forza di rimandare si vedranno giochi di luce soltanto la sera del 1° gennaio?

C'è poi, sempre al nord Italia, la Top Girls-Fassa Bortolo di Lucio Rigato. Siamo onesti: meritano di stare tra le Élite formazioni che stentano ad arrivare ad otto corridori? Forse sì, forse no, ne riparleremo. Perdute Francesca Cauz, che se va come deve andare (vedi 2013) è una miniera d'oro, e Silvia Cecchini (la cugina di Elena si ritira), trova una Rossella Callovi in cerca di tre cose: rilancio, salute e fortuna. Con la trentina arrivano anche Nicole Dal Santo ed Elena Leonardi, entrambe dal Trentino Rosa-Anima Nera. Interessante in squadra, più di Jennifer Fiori, la giovane Asja Paladin, ancora giovane ma con buonissimi margini di miglioramento.

Praticamente immobile la Unitedhealthcare, che ha perso Mara Abbott ed ha messo in organico Linda Villumsen, oltre alla canadese Laura Brown ed alla statunitense Abigail Mickey, un po' pochino. Il Vaiano-Fondriest dice addio alle ritirate Sylwia Kapusta e Chiara Vannucci, ma arrivano da Stefano Giugni la statunitense Allison Linnel e la classe '96 Martina Biolo. L'acquisto più prezioso è sicuramente quello di Marta Bastianelli, dopo un anno impegnata tra parto e quelle duecento piccole cose che deve sbrigare una neo mamma, prova a tornare nel ciclismo che conta. Ci sono Serika Guluma, colombiana, e la lituana Rasa Leleivyte, che rientrerà dalla squalifica.

L'ex Specialized-Lululemon, ribominata Velocio-SRAM, è un minimal team dai tre colpi ben assestati. Avendo perso Evelyn Stevens, Chantal Blaak ed Alison Stacher (con Carmen Small che pare si dedicherà quasi solo alla pista), Kristy Scrymgeour s'è fatta due conti in tasca e, trovati fondi e sponsor, ha preso tre ragazze quasi fondamentali: Barbara Guarischi per gli sprint, ma non solo. Mieke Kröger per le crono e per il futuro, Alena Amialiusik per le salite, giusto per rimpiazzare la Stevens. Restano Lisa Brennauer, Campionessa del Mondo in carica nella crono, Trixi Worrack, che vien sempre utile, Tiffany Cromwell, che se va è un'atleta preziosa. Il poco si conta e si conterà.

Lo squadrone per eccellenza, almeno dopo questo mercato, è però senza ombra di dubbio la Wiggle Honda (bella scoperta!). Confermate Bronzini, Fahlin, Hagiwara, King, Roberts e Sanchis, alla voce entrate troviamo Mara Abbott, Elisa Longo Borghini (basterebbe già così per essere super competitivi), Audrey Cordon, Jolien D'Hoore, Anna Christian, Annette Edmondson, Chloe Hosking ed Eileen Roe. Mettersele alle spalle sia nelle classiche che nelle volate ed in salita sarà molto, molto difficile. Per tutte.

A questo link la tabella con gli spostamenti squadra per squadra

Francesco Sulas

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