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Calendari UCI 2015: Ancora transizione verso la riforma - Una stagione con qualche aggiustamento di date e poche novità | Cicloweb

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Calendari UCI 2015: Ancora transizione verso la riforma - Una stagione con qualche aggiustamento di date e poche novità

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La sede dell'UCI a Aigle © www.srm.deUn mese e mezzo alla fine dell'anno e ormai anche il calendario 2014 delle corse UCI è agli sgoccioli: dopo il Tour of Rwanda, attualmente in corso di svolgimento, resteranno solo un paio di corse in Medio Oriente, una in Malesia ed infine la solita Vuelta a Costa Rica con il gran finale fissato per il giorno di Natale. È il momento ideale quindi per guardare, studiare e analizzare quello che sarà il calendario delle corse internazionali del 2015 (visibile a questo link), un anno molto delicato perché, come vedremo, molti organizzatori sono alla ricerca della collocazione ideale per la propria gara in vista di una nuova possibile grande riforma.

A dire il vero il primo progetto di riforma, studiato quando alla presidenza c'era ancora Pat McQuaid, sembra esser stato messo in stand-by ma ciò non vuol dire che tutto rimarrà così com'è anche nei prossimi anni: ormai la sensazione che il ciclismo per crescere abbia bisogno di una nuova organizzazione generale è sempre più diffusa ed uno dei punti su cui inevitabilmente si andrà a mettere mano saranno proprio i calendari, magari cercando di tutelare corse storiche e di ascoltare anche i tifosi che ormai in questa confusione fatta di più di 400 gare non capiscono più nulla.

Con il 2014 ciclistico che si chiude ufficialmente il 25 dicembre non bisognerà comunque attendere molto per la prima competizione ufficiale del 2015: ancora una volta ad aprire le danze sarà la Vuelta al Táchira che scatterà il 9 gennaio in Venezuela mentre il calendario World Tour prenderà il via il 20 gennaio, come sempre come il Tour Down Under. Nel massimo calendario mondiale avremo solo una novità rispetto al 2014 e parliamo della già nota cancellazione del Tour of Beijing: attenzione però, perché per arrivare a ottobre 2015 la strada è lunghissima e non è detto che non possa esserci qualche novità dall'estremo oriente, magari una promozione del Tour of Hainan.

La prima novità certa invece arriva dall'Australia con il nome di Cadel Evans Great Ocean Road Race: si terrà esattamente una settimana dopo la conclusione del Tour Down Under e sarà l'ultima corsa della carriera del grande campione australiano. Importanti cambiamenti anche in Europa con il GP La Marseillaise che non sarà più la corsa d'apertura del calendario: questo prestigioso riconoscimento passerà invece alla Challenge Mallorca le cui quattro prove si disputeranno dal 29 gennaio all'1 febbraio; il ciclismo spagnolo, nel tentativo di rilanciare le proprie corse, ha optato anche per anticipare a metà febbraio Vuelta Murcia e Clásica de Almería sperando di attrarre qualche nome di spicco in più grazie al clima più mite rispetto ad altri paesi europei.

Cambi di data per trovare la posizione ideale, ma anche cambi di categoria visto che nel 2015 Dubai Tour, Laigueglia, Lugano, Tour of Utah, Tour of Norway e Beghelli diventeranno tutte corse Hors Catégorie: a livello pratico a cambiare sono quasi solo i premi per i corridori, ma se un giorno verranno riformati i calendari è evidente che alle corse che già sono HC verrà riservato un trattamento migliore rispetto alle 1.1 o 2.1. Restando sulla riforma, un esempio della necessità di mettere mano ai calendari riguarda proprio la terza settimana di febbraio perché dal 16 al 22 il calendario propone contemporaneamente Tour of Oman, Volta ao Algarve in Portogallo, Vuelta a Andalucía in Spagna, Trofeo Laigueglia in Italia, Tour du Haut Var in Francia e Tropicale Amissa Bongo in Gabon: una serie di sovrapposizioni che è ancora peggiore per lo spostamento della corsa africana che prima si disputava in gennaio. Rischia invece il Giro del Mediterraneo: la corsa francese, in difficoltà da anni, deciderà le sue sorti solo all'ultimo, ma gli organizzatori stanno provando a salvarla.

Nel mese di marzo c'è la già annunciata sparizione del GP di Camaiore che ha preferito investire sulla partenza della Tirreno-Adriatico e piccoli slittamenti in avanti del Tour de Langkawi e del Tour of Taiwain: anche la Coppi & Bartali vorrebbe spostarsi dall'ultima settimana di marzo alla prima di aprile e sta aspettando una risposta dall'UCI. In Francia la neonata Classica Corsica andrà ad anticipare il Critérium International, ma marzo è anche il mese d'oro del ciclismo algerino: il Grand Tour d'Algerie quest'anno è stato un bel successo, nel 2015 addirittura dovrebbe crescere ancora proponendo 22 giorni di corsa (suddivisi in 10 gare diverse) e soli 3 di riposo, alla faccia di chi vuole accorciare il Giro o la Vuelta.

I primi cinque mesi dell'anno sono quelli in cui si concentrano le maggiori novità. Ad aprile non vedremo più il GP Pino Cerami (è in calendario per il 22 luglio) ma potrebbe nascere un Tour of Croatia di categoria 2.1: si spera che non ne risentano Trofeo Melinda, Giro del Trentino e Giro dell'Appennino, in programma in sequenza negli stessi giorni. Di tutt'altro spessore invece dovrebbe essere la prima edizione della Yorkshire 3 Days, una breve corsa a tappe organizzata da ASO dopo l'incredibile successo della Grand Départ del Tour de France dall'Inghilterra: andrà a sovrapporsi a Romandia, Turchia, Francoforte e Asturie. Chi invece si smarca da una sovrapposizione è il Giro di Baviera: si correrà sempre a maggio durante il Giro d'Italia, ma non più in contemporanea con il Giro del Belgio.

Per quanto riguarda la seconda parte dell'anno c'è poco da segnalare, tralasciando qualche piccolo spostamento poco significativo o l'inserimento in calendario di corse minori, resta poco da significativo da annoverare. Il Trofeo Matteotti attualmente è in calendario per il 19 luglio, ma gli organizzatori hanno presentato una candidatura per ospitare il Campionato Italiano e qualcosa potrebbe quindi cambiare. In Italia, però, torneremo ad avere una prova della Coppa delle Nazioni Under 23, una challenge che tornerà a crescere nel 2015: oltre al Trofeo Almar (il 26 luglio a Varese) ci sarà l'ingresso della Corsa della Pace mentre lo ZLM Tour da gara in linea diventerà una prova a tappe su due giornate.

Un cambiamento molto rilevante e pesante a livello storico riguarderà invece il calendario italiano e più precisamente il Trittico Lombardo: dopo lo spostamento di data di quest'anno, il prossimo le tre corse lombarde si andranno a separare con Bernocchi e Agostoni che resteranno premondiali (15 e 16 settembre), mentre la Tre Valli Varesine si sposterà tre giorni dopo la prova iridata (30 settembre) seguita da Milano-Torino l'1 ottobre, Giro del Piemonte il 2 (ma si farà?) e Lombardia il 4; il nuovo formato potrebbe funzionare ma avere alle porte due Mondiali extraeuropei non è il massimo per fare valutazioni, perché la partecipazione a queste gare sarà senz'altro influenzata da questo fattore. E a proposito di Mondiali lontani dall'Europa l'ultima incertezza riguarda la prova iridata della cronosquadre: l'ipotesi di costosissime trasferte spaventa molti team, la prova potrebbe così restare in Europa staccandosi dal resto della rassegna.

Insomma, nonostante diverse novità c'è anche tanto che è rimasto così come era e quella del 2015 sarà quindi una stagione densa di appuntamenti interessanti ma al tempo stesso una sorta di transizione verso quello che potrà essere il ciclismo del futuro. In attesa che cambi qualcosa, e nonostante le tante difficoltà attuali, c'è ancora chi non vede l'ora che le corse che contano ricomincino.

Sebastiano Cipriani

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