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Dilettanti 2014: Per Mareczko il congedo è vincente - Fa suo il GP d'Autunno e passa alla Neri-Alé. Garosio in extremis

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Jakub Mareczko si aggiudica il Gran Premio d'Autunno © RodellaL'ottava edizione del Gran Premio d'Autunno, gara ciclistica di scena nel mantovano ad Acquanegra sul Chiese ha fatto calare il sipario sulla lunga stagione dilettantistica 2014. Annata vissuta sugli acuti di tanti protagonisti ed in cui l'atteso dominio dei principali squadroni non si è fatto attendere, con un bottino di successi assai ragguardevole. Venendo però ai singoli c'è ovviamente chi ha saputo decisamente elevarsi sugli altri e grazie a qualità tecniche notevoli è riuscito a mettere insieme successi in serie.

Premessa, se vogliamo, doverosa questa per dire che l'ultimo appuntamento stagionale in assoluto ha finito per premiare, neanche a dirlo, proprio colui che in questo 2014 ha saputo vincere più di tutti, meritandosi non solo l'appellativo di plurivittorioso ma anche quello di velocista principe della categoria: parliamo naturalmente di Jakub Mareczko che nel pomeriggio di martedì ha timbrato il suo successo numero tredici (avranno esultato gli amanti della cabala), salutando così a modo suo una categoria che l'ha visto protagonista per sole due stagioni ma in cui l'italo-polacco ha saputo offrire al pubblico ampi sprazzi del proprio talento. Tanto che in lui c'era la volontà di non rendere affatto banale l'ultima uscita con un finale sorprendente e spettacolare di cui andremo tra poco a parlare, prima di pensare alle meritate vacanze e ad un futuro che ha già contorni definiti da mesi e che si chiama Neri-Alé.

Gli amanti delle statistiche potranno divertirsi a fare paragoni con Andrea Guardini, che diverse stagioni fa impressionò nel dilettantismo per l'esplosività espressa nelle volate, frutto anche di proficue esperienze in pista (che lo stesso Jakub ha praticato con successo in queste annate), e che fece il suo debutto tra i grandi proprio nella formazione diretta da Luca Scinto. Il vulcanico ds toscano ritenterà la scommessa proprio con Mareczko, con la speranza di consegnare al movimento italiano un nuovo attesissimo protagonista delle sfide ad altissima velocità. Talento made in Brescia, la stessa provincia da cui viene Nicolas Marini, grande rivale nei confronti in bicicletta ma altrettanto grande amico giù da essa, che per l'ennesima volta ha cercato di guastare i piani del velocista della Viris Maserati (da lui sconfitto in tre occasioni in questo 2014) ma costretto nuovamente ad accontentarsi della piazza d'onore (ben sei i confronti diretti finiti con Mareczko primo e Marini secondo, più altre tre occasioni in cui l'atleta della Zalf è salito sul terzo gradino del podio) per un confronto che non ha mai mancato di entusiasmare il pubblico e che ora continuerà anche nel professionismo, visto che anche Marini salirà di categoria con la Nippo-Fantini.

82 corridori al via per percorrere gli ultimi 100 chilometri dell'anno in un circuito da ripetere per quattro volte, in cui prevedibilmente si è scatenata la bagarre con vari tentativi di allungo. La Zalf ha cercato ancora una volta di svolgere un ruolo di primo piano e, dopo aver cercato di portar via la fuga già in avvio, ha mandato in avanscoperta Alessandro Tonelli e Daniele Cavasin, a cui hanno fatto compagnia Davide Falappi del Gavardo, Mirco Maestri della General Store e il duo della Viris Maserati composto da Giorgio Bocchiola e Stefano Perego. Entrambe le formazioni dei velocisti più attesi erano quindi rappresentate e così quando il vantaggio si è fatto pian piano consistente (margine massimo che ha superato di poco il minuto e mezzo) sono state Pala-Fenice e Bibanese ad incaricarsi in primis di ricucire il divario.

Tornata relativamente la calma e dopo un paio di altre sortite di breve durata tutti erano pronti ad attendere l'ultimo sprint della stagione ma proprio qui Mareczko ha voluto provare a lasciare tutti a bocca aperta: Jakub ha infatti voluto provare una soluzione ancora più spettacolare, tentando la stoccata da finisseur a circa 3 chilometri dalla conclusione per provare a regalarsi un'insolita vittoria in solitaria. Un tentativo che avrebbe potuto avere buon gioco, se non fosse che proprio la Zalf avesse tutta l'intenzione d'impedire questo esito, sganciando immediatamente Velasco alle sue costole e facendo così in modo che il gruppo si ricongiungesse proprio poco prima dell'ultimo chilometro. Mareczko non si è però affatto demoralizzato e si è posto immediatamente a ruota del proprio treno, con Perego e Bocchiola pronti a pilotarlo: la volata è stata una nuova dimostrazione di potenza del classe 1994 che con uno spunto una volta di più imperioso è andato a vincere nettamente, quasi a volerla ottenere a tutti i costi la vittoria per distacco, che ha fatto apparire il numero 13 alla casella definitiva dei successi di stagione. Niente da fare per l'indomito Marini, per l'ennesima volta secondo ma comunque capace di lasciare il segno per ben otto volte in questa stagione. Terzo posto e ultimo gradino del podio per Michael Zanetti, che ha così parzialmente giustificato il gran lavoro dei propri compagni, anticipando Marengo, l'onnipresente Maestri e il compagno di team Bonaiti. Michael Bresciani (che saluterà la General Store per approdare nel Cycling Team Roth, formazione Continental, per il 2015), Andra Cordioli, Sebastiano Dal Cappello e Alberto Nicodemo hanno poi chiuso l'ultima top ten stagionale.

Se la Zalf Euromobil Désirée Fior ha quindi mancato il successo nell'ultima gara in assoluto della stagione (cosa che invece le riuscì lo scorso anno), il team trevigiano era comunque riuscito a togliersi un'ultima grande soddisfazione nel pomeriggio di domenica 19, quando nella 93esima Coppa d'Inverno di Biassono, nel monzese, a consegnargli la cinquantasettesima affermazione del 2014 ci aveva pensato Andrea Garosio, con una vittoria che per il bresciano non può non essere definita significativa. Oltre ad ottenere proprio sul filo di lana il primo successo assoluto tra i dilettanti, l'atleta di Cologne ha infatti trovato il miglior modo per congedarsi dal team in cui ha gareggiato per tre stagioni e che ora lascerà per approdare al Team Colpack nel 2015.

Gara decisasi a oltre cento chilometri dalla conclusione quando una fuga di undici atleti promossa da Luca Ferrario dell'UC Pregnana ha finito per assumere un vantaggio resosi via via incolmabile per il gruppo, irrimediabilmente tagliato fuori tanto da essere estromesso in toto dalla corsa. Scena tutta per i coraggiosi di giornata quindi, con la corsa fattasi sempre più avvincente nei chilometri finali: dopo il bel tentativo d'assolo di Moscon infatti è stato Alberto Amici della M.I. Impianti a tentare il colpo a sorpresa a meno di dieci chilometri dalla conclusione. Azione ben congeniata e che avrebbe sicuramente potuto essere coronata con la vittoria, se non fosse che Garosio, uscito con veemenza dagli inseguitori, gli si è rifatto sotto a circa cinque chilometri dal traguardo per poi piazzare una stoccata troppo potente per essere replicata. Il bresciano ha così continuato a spingere con grande determinazione e nell'ultimo chilometro ha avuto la certezza di poter finalmente tagliare il traguardo in beata solitudine per una prima, stupenda affermazione tra gli Under 23. Il bravissimo Amici è stato così costretto ad accontentarsi della piazza d'onore a 14" mentre a completare il podio ci ha pensato l'albanese della Named Ferroli Redi Halilaj, distanziato di 39" e che ha preceduto di qualche secondo il generoso Ferrario (43" il suo ritardo). Ben più cospicuo il ritardo di tutti gli altri: Dal Cappello ha regolato per la quinta posizione un primo drappello a 1'27", precedendo Rudi, Moscon e Bettinelli mentre Andrea Barbetta della Società Ciclistica Cene ha preceduto Davide Manzoni della Colpack a 2'08" ed ha chiuso così' la top-ten.

Si giunge quindi ai saluti in un mese di ottobre in cui le operazioni di mercato monopolizzano già da qualche settimana l'attenzione degli appassionati, con molti passaggi al professionismo già definiti ed altri in via di concretizzazione nell'immediato. Ci attende un 2015 in cui vedremo molte novità anche nelle squadre più attese (la Zalf andrà per esempio incontro ad un cospicuo rimpasto in organico) e dove tanti altri giovani talenti attendono di essere ammirati nel passaggio dalla categoria Juniores a quella Under 23. Non resta quindi che aspettare qualche mese per ripresentarsi ancora con trepidazione ai nastri di partenza. Per adesso, con ciclocross e pista che impegneranno in queste settimane i più stakanovisti, non resta che godersi la meritata pausa.

Vivian Ghianni

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