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Ciclocross 2014-2015: L'alba di un nuovo ciclocross - Nys ancora la stella polare, gli olandesini scalpitano, l'Italia si muove

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Al via la stagione 2014-2015 del ciclocross © www.uci.ch

Come, dove e da chi riparte il ciclocross internazionale dopo il letargo estivo e nell'imminenza delle prime gare importanti della stagione 2014-2015? Qualcosa in giro già s'è corso, ovviamente appuntamenti di secondo piano (tra Stati Uniti e Svizzera), e le prime indicazioni credibili vengono da quel paio di prove disputate in terra belga (a Erpe-Mere e a Neerpelt negli ultimi due fine-settimana). E tra i nomi di punta, a spiccare è ancora e sempre Sven Nys.

A 38 anni il fenomenale fiammingo è pronto a un autunno-inverno da protagonista, e sin qui nulla cambia rispetto agli ultimi tre lustri; la novità primaria è un'altra, e riguarda l'antagonista principale di Nys: non vedremo più quelle appassionanti sfide con Niels Albert, perché quest'ultimo, fermato da problemi cardiaci, è stato costretto a dire addio al ciclismo pedalato anche se continuerà a frequentare l'ambiente del cross in qualità di direttore sportivo del team Vastgoedservice.

Il pensiero corre all'incredibile epilogo del Superprestige 2013-2014, con Nys che riuscì a beffare Albert proprio all'ultima gara, dopo una strepitosa rimonta nel finale di stagione: l'elegantissimo Niels non avrà la possibilità di cercare la rivincita, e tutto il movimento si riscoprirà più povero, almeno nell'immediato, sostanzialmente fino a quando non si imporrà all'attenzione generale qualche nuovo protagonista, sulle cui generalità si può peraltro azzardare qualche previsione.

 

I protagonisti della stagione 2014-2015
Zdenek Stybar vince davanti a Sven Nys il Campionato del Mondo di Ciclocross 2014 © BettiniphotoSven Nys, con la sua squadra praticamente egoriferita (la Crelan-AA Drink, che sponsorizza solo lui e Sven Vanthourenhout), fa storia a sé. Vincitore del Superprestige e del Bpost Bank Trofee lo scorso anno, andrà alla ricerca dei consueti traguardi, a partire dal Mondiale con cui non ha storicamente avuto il feeling che ci si sarebbe aspettati da uno col suo palmarés.

Fuori dai giochi - come detto - Albert, si cerca disperatamente un contendente. Zdenek Stybar, Campione del Mondo in carica, disputerà poche gare: un paio nei prossimi giorni, poi è presumibile che possa grosso modo ricalcare il programma della stagione scorsa, con un filotto di corse nel periodo natalizio e probabilmente un nuovo tentativo iridato (tantopiù che il Mondiale si correrà nel 2015 nella sua Repubblica Ceca, a Tabor). In ogni caso, troppo poco per assurgere al ruolo di rivale numero 1 di Nys.

Le solide e storiche formazioni belghe del cross daranno battaglia, ma ognuna di esse manca onestamente del corridore in grado di garantire il salto di qualità: la Telenet-Fidea guidata da Tom Meeusen (col veterano Bart Wellens e Thijs Van Amerongen a supporto) ha la possibilità di ottenere qualche risultato nell'immediato, ma appare principalmente proiettata al futuro, visto che per ora cova un interessante drappello di nuove proposte, da Corne Van Kessel (23enne olandese, uno dei giovani più convincenti dell'ultima stagione) ai 21enni Toon Aerts e Jens Vandekinderen (vincitore del Trofeo Guerciotti l'inverno scorso).

Più strutturata è la Sunweb, che presenta due punte del calibro di Klaas Vantornout e Kevin Pauwels. Capaci di qualsiasi risultato nella singola gara, i due hanno però spesso peccato di continuità in passato, vivendo stagioni decurtate a causa di infortuni e improvvisi cali di rendimento; arrivati alla piena maturità fisica, è impensabile che a 30 anni e passa possano ora compiere il salto di qualità che li porrebbe al livello di un Nys o uno Stybar. Né chi spinge da dietro, in casa Sunweb, ha dimostrato di valere le primissime posizioni (parliamo di gente come Dieter Vanthourenhout o Jim Aernouts).

La BKCP è la formazione che nel corso del 2013-2014 ha mostrato i segnali più interessanti, in primis con l'impetuosa crescita di Philipp Walsleben; ora che la squadra è rimasta orfana di Albert, il tedesco è chiamato a provare a colmare quest'enorme lacuna dando seguito ai buoni risultati della scorsa stagione. Indubbiamente non sarà facile, ma lui in coppia con il promettente Wietse Bosmans (23 anni, uno dei pochi astri nascenti in terra belga) dovranno tener su la baracca, nell'attesa di... (di chi, lo scriviamo qualche riga più giù).

Meno competitiva appare sulla carta la Vastgoedservice, guidata dal discontinuo Rob Peeters e legata anche alla crescita che potranno avere nel corso dell'anno Jens e Joeri Adams e Jan Denuwelaere; a naso, difficilmente vedremo primeggiare spesso le maglie di questo team. Stesso discorso si può fare per la Corendon-Kwadro, che accanto all'esperto Bart Aernouts schiera una sorta di "resto d'Europa" che va dallo svizzero Julien Taramarcaz al tedesco Marcel Meisen ai cechi Martin Bina e Radomir Simunek (orientati ovviamente al Mondiale di casa). Balleranno da soli invece i vari Francis Mourey (quando gareggerà, principalmente in Coppa del Mondo e al Mondiale) o Niels Wubben, che non militano in squadre che si dedichino al cross.

L'olandese Lars Van der Haar - qui a Tabor con Philipp Walsleben - ha vinto la Coppa del Mondo 2013-2014 © Sport.be-BelgaRimangono da citare due nomi, che poi sono a ben vedere quelli più succulenti nel menù del ciclocross che verrà. Entrambi sono olandesi, a prefigurare una decisa sterzata rispetto agli equilibri geografici che hanno visto in queste ultime stagioni il Belgio padrone indiscusso della scena. Il primo si è già fatto onore sul campo, vincendo l'ultima Coppa del Mondo: a 23 anni e con un contratto professionistico (con la Giant) in essere, Lars Van der Haar continuerà a concentrarsi sul cross per migliorare i già lusinghieri risultati ottenuti nei primi due anni tra gli élite, e ha senz'altro le carte in regola per esser lì in prima fila quando si tratterà di raccogliere l'eredità di re Nys.

Il secondo è ancora più giovane, praticamente un ragazzino: Mathieu Van der Poel da juniores è stato letteralmente devastante, ha già sperimentato il ciclismo su strada oltre al cross, e in maglia BKCP (ecco chi era il grande atteso cui accennavamo poco sopra) avrà la possibilità di misurarsi coi più forti. Ha solo 19 anni (ne compirà 20 in gennaio) e la personalità di chi farà parlare di sé per molti anni a venire. Lo aspettiamo con speranza e curiosità.

Tra le donne, la citazione d'obbligo è per la dominatrice assoluta Marianne Vos, che al momento è praticamente in vacanza dopo la stagione su strada, e quindi salterà le prime gare della stagione, per poi rientrare più avanti e puntare dritta all'ottavo titolo Mondiale. La speranza per le sue rivali è di fare il pieno appunto in questa prima fase di corse: lo scorso anno, ad esempio, l'americana Katie Compton riuscì proprio in tale intento, portando alla fine a casa la Coppa del Mondo. Da seguire, oltre alle citate, le belghe Sanne Cant ed Ellen Van Loy, le olandesi Sophie De Boer e Sanne Van Paassen, le britanniche Nikki Harris e Helen Wyman e, perché no (quando gareggerà, più avanti nel corso della stagione) anche l'italiana Eva Lechner, argento all'ultimo Mondiale.

 

Le gare più importanti della stagione 2014-2015
Il podio finale del Superprestige 2013-2014, con Sven Nys tra Niels Albert e Tom Meeusen © Sport.be-BelgaCome sempre, tutto il ciclocross di vertice ruoterà intorno alle tre challenge principali. La prima a partire, in ordine di tempo, sarà il Superprestige, che anticipa rispetto alla consuetudine e vedrà la luce già domenica 5 ottobre con la prova di Gieten (che in passato si disputava a fine novembre). Otto le tappe, e un avvicendamento tra la prova di Hamme-Zogge (che passa a far parte del Bpost Bank Trofee) e quella - nuova - di Francorchamps. Il SP monopolizzerà il mese di novembre (con ben 4 tappe: Zonhoven, Ruddervoorde, Gavere e la citata Francorchamps), dopodiché avremo il classico appuntamento di Diegem a fine dicembre e la doppietta Hoogstraten-Middelkerke in chiusura di stagione, a febbraio.

Otto tappe anche per il Bpost Bank Trofee, che continua a ruotare intorno a quel paio di appuntamenti fissi (anche come data) del 1° novembre (il Koppenbergcross) e del 1° gennaio (il GP Sven Nys); si parte come sempre da Ronse (12 ottobre), subentra la tappa di Hamme (il 30 novembre) che sostituisce quella di Oostmalle (che negli ultimi anni era la chiusura stagionale, posta addirittura a fine febbraio), e per il resto dicembre ospiterà le tre prove (Hasselt, Essen e Loenhout) che indirizzeranno la challenge; conclusione il 7 febbraio col Krawatencross di Lille.

Le novità più grosse riguardano la Coppa del Mondo, che vede le sue prove scendere da sette a sei: manca l'appuntamento di Tabor, che quest'anno slitta da ottobre al 1° febbraio e coinciderà col Campionato del Mondo.  Escono dal calendario di CDM le prove di Roma e di Nommay in Francia, in compenso rientra Hoogerheide (che lo scorso anno ospitò il Mondiale) ed esordisce una tappa britannica, a Milton Keynes il 29 novembre. Si parte dal Cauberg il 19 ottobre, si prosegue poi dopo oltre un mese con Koksijde e la citata Milton Keynes, intorno a Natale si svolgeranno le classicissime prove di Namûr e Heusden-Zolder e il finale è il GP Adrie Van der Poel di Hoogerheide, appunto, il 25 gennaio, una settimana prima del Mondiale.

 

E in Italia cosa si dice?
Come atleti, il movimento italiano non è certo al livello dei tempi d'oro di Pontoni e Bramati, o ancor prima Di Tano. La principale protagonista sarà la già citata Lechner, mentre tra gli uomini il campione nazionale Marco Aurelio Fontana dovrà decidere se spendersi maggiormente per il cross rispetto alla MTB (bisogna dire che la sua stagione sulle ruote grasse è stata molto deludente), ed Enrico Franzoi sembra in parabola discendente anche se si spera sempre che riesca a trovare nuovi stimoli e a tornare competitivo anche a livello internazionale.

Nell'attesa che i vari Bryan Falaschi, Mirko Tabacchi, Elia Silvestri, Luca e Daniele Braidot, Nicolas Samparisi facciano vedere altri progressi, non nascondiamo che le maggiori aspettative, in prospettiva, sono quelle in capo al 19enne Gioele Bertolini, che tra gli élite ha già mostrato sprazzi di quel che potrà fare se saprà confermare quanto di buono fatto vedere nelle categorie giovanili. Intendiamoci, non è un Van der Poel, ma potrà regalarsi una carriera più che dignitosa.

Gioele Bertolini, Bryan Falaschi, Elia Silvestri e Fausto Scotti sul podio finale del Giro d'Italia Ciclocross 2013-2014 © Ufficio stampa Giro d'Italia CiclocrossAppurata la fase di transizione a livello di atleti, le cose migliori per il nostro movimento arrivano dal fronte organizzativo. Accanto ad appuntamenti internazionali ormai consueti nel nostro calendario (il Ciclocross del Ponte a Faè di Oderzo l'8 dicembre, il Trofeo Guerciotti in data ancora da ufficializzare), arrivano alcune conferme (ad esempio la prova di Brugherio, il 30 novembre) e soprattutto è da registrare con un moderato entusiasmo la crescita del Giro d'Italia Cross.

Partita in sordina oltre un lustro fa, questa manifestazione ha preso via via piede, fino a giungere oggi al grande passo: da competizione nazionale, il "GIC" diventa internazionale, trovando quindi un maggiore appeal e la possibilità di avere al via anche atleti di un certo calibro provenienti da altre federazioni. Un passo che è stato permesso dalla (chiamiamola così) riallocazione di risorse della società organizzatrice (l'ASD Romano Scotti guidata dal ct azzurro Fausto Scotti), che ha rinunciato a realizzare la tappa di Coppa del Mondo che negli ultimi due anni si era svolta all'Ippodromo delle Capannelle di Roma, optando per una più organica crescita della challenge rosa.

Scelta che ci sentiamo di approvare, soprattutto se saranno confermati alcuni buoni fattori visti lo scorso anno (ad esempio: la trasmissione in diretta di parte delle prove). Le tappe in programma sono cinque, si partirà da Fiuggi il 26 ottobre, confermate poi tre tappe già viste nelle ultime edizioni (Portoferraio il 2 novembre, Rossano Veneto il 7 dicembre, Silvelle di Trebaseleghe il 14 dicembre), e il gran finale sarà proprio alle Capannelle a Roma, per il Memorial Romano Scotti, il giorno della Befana, 6 gennaio 2015.

Dal GiroCross manca il meridione (ad esempio, la prova di Paterno in Basilicata, disputata gli scorsi anni, stavolta non farà parte del programma), ma in compenso il weekend dell'11 gennaio i Campionati italiani si svolgeranno nel profondo sud, e più precisamente a Pezze di Greco, al confine tra le province di Brindisi e Bari, in Puglia.

Marco Grassi

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