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Giro+Tour: Che fate, bimbi, accettate la sfida? - Tinkov-Contador, il doppio GT e Nibali-Froome. Quintana già declina

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Chris Froome e Vincenzo Nibali accetteranno la sfida di Oleg Tinkov? © Bettiniphoto

L'imprenditore è un genio che ci mette della sana follia. Oleg Tinkov è un discreto pazzo, talora un genio, sicuramente un ricco sfondato, a tempo pieno un proprietario (anche) di una squadra ciclistica, la Tinkoff-Saxo, appunto. Ma prima di tutto è un tifoso mosso dalla passione: spesso sopra le righe - non facciamogliene una colpa, fa parte del personaggio - ma il più delle volte terribilmente normale. È cos'è che il tifoso, meglio, l'appassionato di ciclismo, desidera più di ogni altra cosa?

Recenti studi hanno messo al primo posto una notte caliente con Angelina Jolie, ma subito a ruota troviamo questo: vedere i grandi attori del pedale scontrarsi nella stessa corsa ed alla stessa ora, come fossimo nel selvaggio west: troveremo chi ci lascerà le penne e chi ne uscirà più forte di prima. Non che ci volesse Oleg Tinkov per riportare al centro del dibattito la centralità degli eventi e la sfida tra i migliori di ogni categoria.

Già ad inizio anno l'ex direttore generale di RCS Sport Michele Acquarone aveva stilato un documento per salvare e rilanciare il ciclismo: la sfida tra i campioni per tutto l'anno era un nodo cruciale: «Il mondo del ciclismo professionistico potrà fare un reale salto di qualità (e quindi aumentare significativamente il numero degli appassionati) solo quando si riuscirà a centralizzare calendario e diritti offrendo a chi lo segue un prodotto con un capo ed una coda. Ma a breve non sono previsti stravolgimenti e quindi "godiamoci" Modolo e Kristoff e Valverde che vincono in contemporanea delle gare che nessuno vede e che a nessuno interessano...». E ancora auspicava: «Quattro grandi giri di due settimane - comprendenti tre weekend - e un calendario di 25-30 top events che spingano i corridori di vertice a gareggiare l'uno contro l'altro per una novantina di giorni all'anno». Si può ragionare sulla durata dei GT, non sul fatto che i corridori di vertice debbano confrontarsi tutto l'anno. Ma cosa c'entra Acquarone con Tinkov? Da dove riparte il dibattito? chi e come l'ha scatenato (grazie al cielo!)? Riavvolgiamo il nastro e vediamo.

Contador sgancia la bomba: «Nel 2015 punto al Giro»
Il 14 settembre scorso Alberto Contador vince la Vuelta a España, il suo ottavo GT in carriera (anche se due gli sono stati revocati). Cinque giorni dopo il fuoriclasse di Pinto si trova a Bianzone, testimonial si Zero Rh+, alla manifestazione RhxDue e sgancia la bomba: «Sto aspettando alcuni dettagli, ma posso annunciare che il mio primo obiettivo nel 2015 sarà il Giro d'Italia». Tutti aspettavano la rivincita in terra di Francia con Nibali, Froome e Quintana, Alberto li spiazza. Anche perché la partecipazione al Giro non esclude quella al Tour: Contador tenterà la doppietta. Coloro che già sognavano un giallo 2015, si spostano pian piano verso il rosa. Nibali, magari non nel 2015, ma è sempre stato stuzzicato dal tentativo della doppietta. Froome probabilmente mai s'è posto il problema - per lui esistono corse pre-Tour e Tour - mentre Quintana, teoricamente, potrebbe ben figurare sia in Italia che in Francia.

Oleg Tinkov: «I migliori corridori da GT si sfidino, vedremo chi è il più bravo»
È una sfida a mezza bocca, sottovoce, lanciata, sì, da Contador, ma non ai diretti avversari: quello che non dice lo spagnolo nella conferenza stampa viene completato da Tinkov via Twitter, con l'affermazione più elementare del mondo: «Alberto Contador ha deciso di correre il Giro 2015. Sarebbe figo se Nibali e Froome si unissero per correre insieme». L'avrebbe pensato, e probabilmente lo pensa, anche un bambino. Tinkov non s'accontenta di lanciare il guanto della sfida ed il 20 settembre insiste: Nibali, Froome, Contador e Quintana, perché Astana, Tinkoff-Saxo, Sky e Movistar non sono d'accordo nel farvi correre tutti e tre i GT?». E ancora, il 24 settembre: «I quattro big devono correre tutti e tre i GT, firmando un documento vincolante. Se la giochino l'un contro l'altro, vogliamo vedere chi è il numero 1 ». Più chiaro di così... Venite al Giro, ragazzi, ma scornatevi pure anche a Tour e Vuelta. A fine stagione capiremo chi è il migliore, pensiero esternato anche dal già citato Acquarone, auspicando un calendario con «meno eventi, ma tutti importantissimi. Eventi a cui nessuno dei top rider può permettersi di rinunciare. Per vincere e non per allenarsi. Alla fine della stagione voglio sapere chi è stato il miglior scalatore, il miglior velocista, il miglior cronoman e soprattutto voglio sapere chi è stato il migliore tra i migliori che ha saputo performare su ogni terreno, raccogliendo più punti e vincendo il World Tour (come nello sci)».

Chi raccoglie la sfida di Contador e Tinkov?
Tornando alla sfida di Tinkov, come è stata raccolta dagli avversari di Contador e della Tinkoff-Saxo? Il primo, com'è logico che sia, è Vincenzo Nibali. Se fosse per il messinese, la doppietta Giro-Tour la tenterebbe già nel 2015. Ci sono però due fattori da considerare: l'Astana, che vorrà difendere il prestigioso titolo alla Grande Boucle, e Fabio Aru, giovane ormai più che emergente. Con il sardo di Villacidro Nibali si dovrà dividere i GT, almeno per il 2015. Per adesso nulla si sa, riguardo allo Squalo dello Stretto, ma una volta svelati ufficialmente i percorsi delle tre corse a tappe principali avremo, e avranno, le idee più chiare.

Chris Froome: rischio Giro o sicurezza Tour?
Per quanto riguarda Chris Froome, le idee sono abbastanza chiare già ora: avendo corso il Tour per cinque tappe, prima dell'abbandono e della resa, nel 2015 vorrà tornare per prendersi tutta la posta in palio. È un corridore da Grande Boucle, c'è poco da fare: Oman, Romandia, Delfinato, Tour, con la Vuelta in appendice (forse) e qualche corsa di fine stagione. Di lì, l'anglo-kenyano della Sky, non si schioda, e pare difficile che voglia accettare la sfida proprio nell'anno della rivincita (sì, ma al Tour). Tutto può succedere, ma un Froome che si gioca il Giro contro Contador e Nibali, per poi ritornare in gara al Tour, contro gli stessi avversari, è quasi utopia. Anche perché, con Contador ormai certamente focalizzato sulla storica doppietta (l'ultimo a centrarla fu Marco Pantani, nel 1998), coloro che puntano alla Grande Boucle vedranno un avversario in meno nel fuoriclasse di Pinto. Immaginiamo la gioia di Froome, ma pure di Nibali e Quintana, apprendendo che Alberto sarebbe sì andato alla Boucle, ma reduce da un Giro corso per portare a casa la maglia rosa.

Quintana già declina e punta alla Grande Boucle
Questo ci porta a Quintana, nel 2013 secondo al Tour e miglior giovane, quest'anno trionfatore al Giro. La doppietta, il giovane scalatore dai lineamenti vissuti, potrebbe tentarla eccome, ma non lo farà. È infatti praticamente stilato il programma di avvicinamento del campesino al Tour. Una preparazione in piena regola della Grande Boucle, con il Tour de San Luis, quindi Parigi-Nizza, Volta a Catalunya, Vuelta al País Vasco, Amstel, Freccia, Liegi prima di tornare in Colombia per il classico ritiro in altura sulle strade di casa. Quintana farà ritorno in Europa solo per il Giro di Svizzera, ideale preludio al Tour de France che vuole davvero conquistare.

Giro+Tour (e Vuelta): impresa fattibile?
Oleg Tinkov ed Alberto Contador hanno lanciato la sfida: i migliori quattro corridori da GT allineati insieme a Giro e Tour (e Vuelta). Possibile? Fattibile? Di certo già risulta impegnativa la doppietta Giro-Tour, e la stessa Vuelta, corsa da chi ha nelle gambe la Grande Boucle, spesso si fa più impervia. Ecco, con un po' meno giorni di corsa forse il tutto sarebbe realizzabile, per avere di nuovo (o finalmente, fate voi) un ciclismo in cui i migliori si scontrano sulle stesse strade, per tutto l'anno.

Ma al Lombardia sarà sfida mancata: Contador contro Aru. E Nibali in Kazakistan...
In ottica futura non incoraggia, va detto, Il Lombardia che si correrà domenica: non tanto per la corsa in sé, quanto per la griglia di partenza. Dei quattro atleti sopra citati sarà al via solamente Alberto Contador; assenti Froome e Quintana (però ci sarà Dayer, il fratellino), mentre Vincenzo Nibali è stato dirottato dall'Astana al Tour of Almaty, gara in linea kazaka dal punto di vista tecnico insignificante, importantissima per gli sponsor che lo Squalo dello Stretto lo chiamano. In compenso, sarà presente, tra i tanti, quel Fabio Aru vincitore di tappe a Giro e Vuelta: il sardo non è stato menzionato né sfidato da Oleg Tinkov, forse soltanto perché un GT, nel palmarès, ancora non ce l'ha. Ancora, appunto.

Francesco Sulas

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