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Dilettanti 2014: Marche musica, maestro Ciccone! - Vittoria a Osimo e contratto da pro' già in tasca

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Giulio Ciccone vittorioso all'arrivo del Trofeo Lamonica © RodellaTrascorso il week end, la settimana ciclistica dei dilettanti si presentava abbastanza intensa con cinque appuntamenti distribuiti tra le giornate di martedì 16 e la giornata di ieri, giovedì 18 settembre, con ben tre gare di carattere nazionale. Il tutto mentre i componenti della nazionale azzurra Under 23 si sono cimentati (quasi tutti con ottimo profitto) nel Trittico Lombardo in una formazione mista con alcuni professionisti selezionati dal CT Davide Cassani, con l'obiettivo di rifinire la condizione in vista dell'atteso appuntamento iridato di Ponferrada, a cui mancano ormai pochissimi giorni (lunedì 22 sarà la volta della prova a cronometro mentre venerdì 26 andrà in scena la gara in linea).

Nonostante le attenzioni quindi comincino ad essere decisamente proiettate verso il mondiale, non è venuto meno il grande impegno agonistico nei vari appuntamenti infrasettimanali, in cui la palma di maggior protagonista è andata senza dubbio al Team Colpack, capace di piazzare due stoccate d'autore nelle due giornate di gara in questione, che hanno portato il totale stagionale a quota 28 successi. La vittoria più significativa è stata senz'altro quella colta ieri a Osimo, in provincia di Ancona, nel 27esimo Trofeo Rigoberto Lamonica da Giulio Ciccone, capace così di dimostrare immediatamente che la Bardiani-CSF potrebbe aver messo a segno l'ennesimo gran colpo di mercato.

Non citiamo a caso la formazione della famiglia Reverberi, poiché proprio ad inizio settimana l'accordo raggiunto tra la formazione Professional e il non ancora ventenne (lì compirà il prossimo 20 dicembre) di Chieti è stato raggiunto e consentirà a questo promettente atleta abruzzese di effettuare il salto nel professionismo a partire dalla stagione 2016. Si profila, pertanto, ancora una stagione tra i dilettanti per Ciccone, in modo da consentirgli di accumulare ulteriore esperienza ma fin dallo scorso anno in cui aveva vestito la casacca della Palazzago si era intuito come le qualità fossero di assoluto interesse, specialmente parlando delle gare a tappe. Sensazioni confermate in questo 2014, in cui il teatino ha saputo concludere in sesta posizione il Giro della Valle d'Aosta (con tanto di maglia di miglior scalatore), a cui avrebbe probabilmente affiancato anche una bella top-ten anche al Tour de l'Avenir, senza un'inopportuna caduta proprio nella tappa conclusiva della prestigiosa corsa francese, in cui occupava la sesta posizione.

Il tutto in un'annata che lo ha già visto vincere già a Boscochiesanuova, giungere quinto a Capodarco e sul Monte Grappa e salire sul podio anche nella dura cronoscalata ai Prati di Caregno, a testimonianza che quando il gioco si fa duro lui sa essere presente per cercare di dire la propria. Quale modo migliore quindi di festeggiare la notizia del raggiunto accordo con la Bardiani se non con la seconda affermazione stagionale? Detto-fatto!

La tradizionale gara osimana, con il suo tracciato ondulato, si prestava particolarmente ad una corsa movimentata e così, dopo i primi tentativi, è nata un'azione molto interessante con ben sedici atleti, in cui erano ottimamente rappresentate sia la Colpack (con Ciccone, Ravasi e Masnada, oltre a Manzoni) che la Pala-Fenice (che ha sganciato i fratelli Sterbini) quando al traguardo mancavano ancora moltissimi chilometri. Giunti all'incirca ai meno cinquanta dall'arrivo un'iniziativa di Luca Sterbini, apparso in eccellente condizione nelle ultime settimane, ha dato il là al nuovo momento decisivo della gara, visto che sulla scia del laziale si sono portati anche Tintori del Gragnano, il campione moldavo Raileanu della Bibanese e il duo Colpack costituito da Ciccone e Ravasi.

Azione quindi molto ben assortita, con i cinque che hanno proceduto in ottimo accordo arrivando a sfiorare un vantaggio di due minuti nei confronti di un gruppo inseguitore, in cui era proprio la formazione bergamasca a fare il bello e il cattivo tempo, con i vari Masnada, Orrico e Senni a stoppare chiunque provasse ad allungare nel tentativo di riportarsi sulla testa della corsa (nella fattispecie Donesana, Sannino e l'atteso Totò, con quest'ultimo che cercava un'altra bella affermazione dopo quella ottenuta domenica scorsa a Santa Croce sull'Arno). Nonostante la reazione del gruppo, portatosi ad una ventina di secondi dai primi, il quintetto ha saputo resistere nella tornata conclusiva ed è così arrivato a giocarsi il successo in via 5 Torri: qui è stata splendida l'abnegazione di Edward Ravasi, già determinante nel primo successo ottenuto da Ciccone a Boscochiesanuova, che si è messo completamente a disposizione del compagno lanciandogli la volata negli ultimi 300 metri. A Ciccone pertanto non è rimasto altro da fare se non operare l'allungo decisivo, a cui nessun altro è riuscito a replicare in maniera adeguata, regalandogli così una splendida e meritata seconda vittoria.

Al secondo posto ha concluso un Devid Tintori in grande spolvero nelle ultime giornate (come vedremo più avanti in maniera maggiormente dettagliata) mentre l'ennesima generosissima prova di Luca Sterbini (non a caso premiato quale atleta più combattivo) ha fruttato all'atleta di Olevano Romano (che di Ciccone dovrebbe essere compagno di squadra in futuro, visto che lui approderà in Bardiani già nel 2015) un comunque buonissimo terzo posto. Raileanu e l'ottimo Ravasi hanno completato poi la top-5 dei battistrada mentre il gruppo inseguitore, giunto sul traguardo con una ventina di secondi, è stato regolato nello sprint per la sesta posizione dal campione italiano Simone Sterbini che ha preceduto Bettinelli (per la Colpack anche il nono posto di Orrico).

La bella vittoria ottenuta da Ciccone ha fatto da seguito ideale a quella conquistata nel pomeriggio di martedì 16 da Damiano Cima, che con una splendida volata ha fatto sua la 79esima Coppa Collecchio nel parmense. Strade emiliane che sembrano portare quindi particolarmente bene al bresciano, 21 anni compiuti da poco, che già nella scorsa primavera era riuscito a salire sul podio proprio a Collecchio, piazzandosi terzo nel Trofeo Edil C. Dopo che il principale tentativo di fuga si è esaurito e dopo un tentativo d'allungo di Alberto Nardin operato sull'ultima ascesa a Segalara, si è giunti allo sprint tra un gruppo di una decina di atleti con la Colpack che ha designato come uomo veloce proprio Cima, dopo che l'atteso Luca Pacioni, in grandissima forma nelle ultime uscite, aveva perso contatto in salita. Scelta che non poteva rivelarsi più azzeccata, dal momento che il bresciano ha operato un ottimo spunto ed è andato così ad imporsi per quella che è stata, anche nel suo caso, la seconda affermazione stagionale.

Piazza d'onore per Stefano Perego della Viris Maserati, in buona evidenza in questo finale di stagione, mentre in terza posizione si è registrata un'altra convincente prova di Simone Bettinelli, che dopo aver lanciato la volata a Cima si è classificato in terza posizione e sarà sicuramente uno degli uomini più interessanti da osservare in casa Colpack anche nella prossima stagione. Quarto posto per Marco Tizza davanti a Sannino e Totò, quindi Nardin, Maestri, l'argentino Gaday e Gazzara hanno completato le prime dieci posizioni.

Tornando alla giornata di ieri invece, il 19esimo Gran Premio Fiera del Riso di Isola della Scala, nel veronese, ha ribadito l'assoluta volontà di Jakub Mareczko di prendersi lo scettro di plurivittorioso della stagione corrente, dal momento che l'italo-polacco è divenuto il primo atleta capace di andare in doppia cifra in questo 2014, riuscendo a battere tutti gli altri principali aspiranti a tale titolo. Gara prevedibilmente velocissima in cui una fuga di una ventina di atleti ha animato a lungo le operazioni, prima che la reazione de gruppo iniziasse a preparare il terreno per una conclusione allo sprint a cui era veramente difficile sfuggire. Così è stato: formazioni impegnate al massimo negli ultimissimi chilometri ed il velocista della Viris Maserati ha attivato il suo spunto micidiale che gli ha permesso di giungere in prima posizione nella curva conclusiva e d'imporsi quindi con un assoluta sicurezza per il decimo successo stagionale.

Ha cercato di contrastarlo in ogni modo il campione albanese Xhuliano Kamberaj ma nonostante il velocista della Cipollini-Alè abbia disputato un'eccellente volata è stato costretto ad accontentarsi della piazza d'onore. Delusa di giornata invece la Zalf, con Nicolas Marini e Daniele Cavasin nettamente distanziati e classificatisi rispettivamente in terza e quarta posizione. Al quinto posto troviamo invece Luca Pacioni, l'altro nome particolarmente atteso in questa occasione, seguito dall'argentino Lucas Gaday, Matteo Malucelli, Francesco Rosa, Giovanni Longo e Yuri Pessotto che hanno completato l'ordine d'arrivo.

Se ad Isola della Scala per la Zalf Euromobil Desirée Fior l'epilogo non era stato quello sperato, le cose erano andate in maniera decisamente diversa martedì pomeriggio, quando il 33esimo Gran Premio Il Custoza aveva fatto registrare l'ennesimo dominio del team trevigiano, capace ancora una volta in questa stagione di monopolizzare l'intero podio. Ad esultare è stato Nicola Toffali, che ha ottenuto la sua terza vittoria stagionale giungendo in parata assieme a Nicola Rossi e Andrea Toniatti, al termine di una gara in cui i giochi per il successo sono stati ristretti a soli sedici atleti, con il gruppo tagliato fuori molto presto per via dell'eccessivo ritardo accumulato.

Situazione divenuta quindi ideale per la Zalf, in netta superiorità numerica, cosicché a poco più di un giro dalla conclusione l'allungo di Toffali in compagnia di Rossi e Toniatti ha consentito ai tre di conquistare un vantaggio divenuto ben presto incolmabile per tutti gli altri, fino a giungere al prevedibile epilogo. Quarta posizione per un Giacomo Gallio che ha provato ad opporsi allo strapotere dei trevigiani ma è giunto distanziato di 35" in compagnia dell'altro zalfino Giacomo Berlato mentre Andrea Cordioli, altro atleta fuoriuscito dal gruppo inseguitore, ha chiuso al sesto posto, staccato di 1'30". 2'20" è stato invece il distacco del resto degli inseguitori, regolati allo sprint dal campano della Vejus Gennaro Giustino.

Grande soddisfazione quindi della Zalf, che però ha avuto modo compiacersi soprattutto per le ottime prestazioni offerte al Trittico lombardo sia da Simone Velasco che da Gianni Moscon, entrambi autori di un bel tentativo di fuga alla Coppa Agostoni, dimostrando così di avere una gamba più che buona in vista dell'appuntamento iridato. Buone indicazioni sono giunte anche dal trentino Iuri Filosi della Colpack, protagonista ieri di un bel finale alla Tre Valli Varesine, in cui è riuscito a riportarsi sul drappello di testa sfruttando le sue ottime doti di discesista.

Infine accennavamo in precedenza all'ottimo momento di forma del toscano Devid Tintori, che sempre nel pomeriggio di martedì 16 è riuscito ad interrompere un digiuno di successi che durava da tre anni aggiudicandosi la 74esima Coppa Ciuffenna nell'aretino. Bel finale di corsa quello proposto dall'atleta del Gragnano, riuscito a scattare nei chilometri conclusivi e ad avere la meglio sul traguardo in leggera ascesa di Loro Ciuffenna, dove ha colto la sua prima vittoria stagionale davanti al kazako della Named Matvey Nikitin (all'ennesimo piazzamento stagionale) e al campione italiano Simone Sterbini, seguito poco più indietro da Simone Viero e Alessio Finocchi. Ancora piazzato anche Mirko Trosino della Mastromarco, sesto in questa circostanza.

Domani il Trofeo Alvaro Bacci, sempre sulle strade toscane, inaugurerà un lungo week end che avrà la sua conclusione nella giornata di martedì 23. L'appuntamento più importante di questo fine settimana però sarà sulle strade venete, con la disputa del Trofeo Gianfranco Bianchin a Ponzano Veneto.

Vivian Ghianni

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