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Dilettanti 2014: Pacioni firma un bel Pezzoni - Il romagnolo in volata su Marengo e Velasco. Koshevoy in grande spolvero | Cicloweb

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Dilettanti 2014: Pacioni firma un bel Pezzoni - Il romagnolo in volata su Marengo e Velasco. Koshevoy in grande spolvero

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La vittoria di Luca Pacioni al Memorial Gigi Pezzoni © Team Colpack-RodellaMentre il Giro del Friuli-Venezia Giulia monopolizzava la scena italiana nell'ultima settimana, il resto dell'attività dilettantistica è proseguito parimenti a ritmi frenetici con alcuni appuntamenti infrasettimanali e con il fine settimana che ha finito per fare da prologo agli attesi appuntamenti di quest'oggi e di domani, che porteranno, di fatto, a prolungare il week end agonistico fino al pomeriggio di martedì 9.

La gara principale della settimana appena lasciata alle spalle ha avuto luogo nel pomeriggio di sabato 6 a San Secondo Parmense, dove è andato in scena il 20esimo Memorial Gigi Pezzoni, spostato in settembre in questa stagione rispetto alla sua abituale collocazione del mese di aprile. Protagoniste quindi le strade dell'Emilia-Romagna, che ormai stanno divenendo sempre più amiche per Luca Pacioni, per il quale il detto del "nessuno è profeta in patria" non sembra avere il benché minimo effetto. Dopo essersi sbloccato in maggio a Imola nella frazione inaugurale del Giro delle Pesche Nettarine infatti, il velocista di Gatteo, che ha compiuto 21 anni il 13 agosto scorso, aveva saputo ripetersi nella Coppa Quagliotti disputata nei dintorni di Mezzano Inferiore, in provincia di Parma.

Ancora una volta quindi sono state proprio le strade del parmense a regalare una bella soddisfazione all'atleta del Team Colpack, che ha saputo attendere il proprio momento aiutando i propri compagni di squadra nelle precedenti stagioni ma non lesinando anche bei piazzamenti. Del resto tra gli juniores era stato corridore capace di lasciare il segno in più occasioni, mettendosi in evidenza anche su pista (dove, tra l'altro, ha conquistato anche un titolo italiano nell'Americana). Ottime qualità quindi ma anche la conoscenza del valore della fatica, che nelle precedenti settimane l'ha portato a svolgere il duro lavoro nei campi per aiutare il proprio nonno agricoltore, impossibilitato a svolgere le mansioni a causa di un infortunio. Vittoria che assume ancora più valore quindi quella ottenuta appena due giorni fa.

132 chilometri per una gara partita subito rapidamente, con Zalf e Colpack subito a far capire le proprie intenzioni rispettivamente con Giacomo Berlato e Manuel Senni, protagonisti di una lunga fuga durata circa 100 chilometri, che ha raggiunto un vantaggio superiore ai due minuti e che nella prima parte aveva visto protagonisti anche Gozio, Modesti, Bardelloni, Gadda ed Erculiani. Esaurito questo tentativo negli ultimi venti chilometri i due sono stati avvicendati da un tandem composto da loro compagni di team, visto che in testa si sono ritrovati Oliviero Troia per il team bergamasco e Leonardo Basso per quello trevigiano. Nonostante una buona collaborazione che ha visto questo tentativo raggiungere quasi il minuto di vantaggio, il gruppo è riuscito a rifarsi sotto per dare il via alle operazioni di preparazione della volata conclusiva.

Operazioni che hanno visto salire in cattedra proprio la Colpack, che ha messo nelle migliori condizioni possibili Pacioni che non ha tradito le attese: lo spunto del romagnolo è stato perfetto e gli ha così consentito di portare a tre i propri successi stagionali e nella categoria. In seconda posizione si è classificato Alberto Marengo, a cui la Viris Maserati sta lasciando carta bianca in queste ultime gare e che nel giro di una settimana è riuscito a cogliere una nuova piazza d'onore, dopo quella conquistata a Castelnuovo Val di Cecina al termine di una prova molto generosa. Sul podio è riuscita a salire anche la Zalf, che dopo aver animato la gara assieme alla squadra vincitrice è riuscita a portare a casa almeno la terza posizione grazie a Simone Velasco, corridore sempre valido per il quale però era abbastanza arduo aver ragione di un atleta come Pacioni.

Ottima prestazione per Andrea Muraro della Padovani, che con il quarto posto sul traguardo ha ottenuto il suo primo piazzamento stagionale, seguito da Stefano Coli del Team De Angeli e dalla coppia della Colpack costituita da Michele Senni e Damiano Cima, impegnati a pilotare Pacioni nel finale. Ancora un piazzamento per Jacopo Mosca della Viris, giunto ottavo, con la top-ten completata da Giacomo Berlato, riuscito a cogliere il nono posto dopo una gara tutta all'attacco e da Paolo Simion, che sicuramente si sarebbe aspettato un piazzamento migliore del decimo posto finale.

Romagna in festa nella giornata di sabato per la vittoria di Pacioni quindi ma anche per la prima vittoria stagionale della Società Ciclistica Virtus Villa, riuscita a sbloccarsi nelle Marche nella 18esima edizione del Trofeo Maria Santissima Addolorata disputatosi a Montecosaro, nel maceratese. Autore dell'impresa è stato il moldavo Nicolae Tanovitchii, atleta classe 1993 che può essere sicuramente annoverato tra le rivelazioni di quest'annata: dopo un Giro delle Pesche Nettarine concluso nelle prime 15 posizioni, il podio al Circuito Valle del Resco e il titolo regionale emiliano-romagnolo degli Under 23 conquistato la settimana scorsa a Verucchio infatti, Tanovitchii è stato tra i grandi protagonisti della fuga a sette che ha caratterizzato la maggior parte della corsa, riuscendo poi a staccare gli altri componenti del drappello nel finale, in cui è riuscito a far valere le proprie doti di scalatore.

Il corridore moldavo ha così guadagnato quel margine sufficiente per arrivare tutto solo sull'erta finale, dove ha potuto finalmente alzare le braccia al cielo per una vittoria di ottima fattura. Seconda posizione per l'abruzzese dell'Aran Marco D'Urbano, uno dei più attesi al via, giunto con un distacco di 15" mentre a 20" Paolo Totò (riuscito a rientrare in un secondo momento sulla fuga) ha regolato allo sprint gli altri inseguitori, con Carboni dell'Area Zero al secondo quarto posto consecutivo davanti al sempre costante Paolo Bianchini e al colombiano della Calzaturieri Montegranaro James Jaramillo. Fatta eccezione per il settimo, ovvero Marco Ciccanti giunto a 50", per tutti gli altri distacchi superiori ai due minuti sul traguardo.

Vittoria di un atleta dell'Est anche nella giornata di ieri ma sulle strade della Toscana e possiamo sicuramente affermare che le belle prestazioni di Ilia Koshevoy fanno sempre meno notizia, visto che sono ormai settimane che il bielorusso si mantiene in condizioni di forma eccellenti. Per il portacolori del Podenzano sono quindi diventate ben sei i successi in stagione con la conquista della 51esima Coppa 29 Martiri di Figline di Prato, disputata a due passi dal capoluogo e in cui Koshevoy ha sfruttato l'ultima ascesa alle Svolte per involarsi tutto solo verso il traguardo.

La discesa e le ormai note doti da passista hanno poi fatto il resto, cosicché il bielorusso è giunto sul traguardo in perfetta solitudine per l'ennesima gioia stagionale. Un'ottima prestazione che gli ha consentito di avere ragione su un altro degli atleti più in forma del momento, ovvero il pisano della Mastromarco Mirko Trosino, costretto ad arrendersi sull'ultima asperità e giunto sul traguardo in seconda posizione a 25". Il drappello degli inseguitori è stato invece regolato per la terza posizione da Evgeniy Krivosheev della Maltinti, che a 35" ha avuto la meglio su Tintori, Ceccarelli e Bacci, salendo così sull'ultimo gradino del podio. Distacchi più ampi per tutti gli altri, con l'ex campione italiano juniores Umberto Orsini in nona posizione a due minuti.

Strade toscane che erano state al centro delle attenzioni anche all'inizio della scorsa settimana, quando avevano tenuto a battesimo le prime due vittorie stagionali (meglio tardi che mai!) in gare italiane del Team Delio Gallina, che nonostante varie buone prestazioni in questo 2014 aveva ottenuto due successi solamente in Ungheria. Ulteriore soddisfazione per la formazione bresciana è derivata dal fatto che entrambi i successi sono stati ottenuti da corridori che hanno centrato la prima affermazione assoluta tra i dilettanti: si è partiti nel pomeriggio di martedì 2 settembre quando a Cesa, nell'aretino, Marco Maronese è stato il più rapido di tutti e si è aggiudicato il 92esimo Circuito di Cesa, dopo essere riuscito ad inserirsi nell'azione decisiva che ha visto protagonisti dieci atleti.

Lì ha avuto buon gioco il velocista trevigiano che dopo vari piazzamenti è riuscito finalmente a rompere il ghiaccio, avendo ragione di Marco Corrà della Mastromarco, a cui invece la prima vittoria da Under 23 continua a mancare nonostante diverse ottime prestazioni. Podio completato da Davide Belletti del Malmantile e supremazia del Delio Gallina testimoniata anche dal quinto e sesto posto ottenuti rispettivamente da Bagioli e Gallio.

Proprio Nicola Bagioli è stata l'altra nota più che lieta dei bresciani, con il corridore lombardo (ex campione regionale tra gli juniores e giunto alla strada dopo gli esordi in Mountain Bike) al primo anno da Under riuscito a lasciare il segno nel 69esimo Gran Premio Comune di Cerreto Guidi, disputatosi mercoledì 3 nella cittadina pistoiese. Per Bagioli è stato decisivo il bellissimo allungo operato nell'ultimo chilometro, dopo una corsa condotta all'attacco nelle fasi precedenti, in cui è riuscito a staccare di ruota il campione toscano Stefano Verona, giunto a 2" sul traguardo e che ha quindi costretto la formazione di casa ad accontentarsi nuovamente della piazza d'onore. Sempre della Mastromarco è stato il terzo gradino del podio, ottenuto da Niko Colonna che ha anticipato Mirko Ulivieri, anch'egli protagonista nelle battute finali di gara, e Leonardo Moggio. Nei dieci anche l'albanese Iltjan Nika del Futura Team, giunto al nono posto.

Last but not least occorre citare anche la vittoria ottenuta da Daniele Cavasin martedì 2 settembre nella 62esima Medaglia d'Oro Fiera di Sommacampagna, andata in scena nel veronese e che ha consentito al velocista della Zalf Euromobil Désirée Fior di appaiare nuovamente Jakub Mareczko in cima alla graduatoria dei plurivittoriosi, visto che per lui si è trattato della nona affermazione del 2014. Gara animata da alcuni interessanti tentativi di fuga ma tenuta sotto controllo dalla formazione trevigiana che ha poi pilotato ottimamente al successo Cavasin, che con una volata di grande potenza è riuscito ad imporsi quasi per distacco, riuscendo a precedere Stefano Perego della Viris Maserati e Oliviero Troia del Team Colpack, che hanno completato il podio seguiti a breve da Muffolini e Barbetta.

Archiviato il fine settimana, l'attività prosegue senza sosta già quest'oggi con la disputa dell'Astico-Brenta, uno degli appuntamenti maggiormente attesi dalle ruote veloci mentre domani saranno tre le gare in programma: oltre al Giro del Valdarno in Toscana si gareggerà nuovamente in Veneto con il Gran Premio San Luigi a Sona e in Lombardia con la Coppa Comune di Livraga.

Vivian Ghianni

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