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Giro del FVG 2014: 20 km di evasione, 200 m Di Francesco - I big attendono, Antonini ancora leader

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Gian Marco Di Francesco, vincitore a Resia © Ufficio stampa della corsaAl termine del terzo giorno di gara al Giro del Friuli cominciamo ad avere qualche fondato motivo per credere che Simone Antonini possa andare a letto con una certa soddisfazione. Passano i giorni, ci si attende l'inizio della vera e propria bagarre tra gli uomini più attesi ma intanto il toscano della Marchiol è ancora lì a guardare tutti dall'alto in basso in testa alla classifica. Del resto non gli si può rimproverare alcunché finora, visto che il vantaggio fin qui acquisito ha saputo abilmente guadagnarselo già nel primo giorno, quando tra cronometro a squadre ed una fuga coraggiosa a cui il plotone ha concesso un eccessivo vantaggio si è ritrovato meritatamente in maglia bianca. L'uscita di classifica del leader designato del team, ovvero Andrea Vaccher, avvenuta nella tappa di ieri poi ha finito per motivarlo ulteriormente nella difesa del primato.

Così, al termine della terza tappa con arrivo in leggera salita a Resia, ci troviamo di fronte ad un'altra giornata di no-contest, in cui ben poco è cambiato in classifica generale e sono stati ancora una volta i fuggitivi i grandi protagonisti di giornata. Questa volta il drappello di avventurieri contava di soli tre elementi e tra essi ha saputo inserirsi Gian Marco Di Francesco, atleta abruzzese originario della Val Vibrata (è nato infatti a Sant'Omero), che ha saputo gestire ottimamente il finale e riuscire finalmente ad alzare le braccia al cielo con la casacca della Vega-Hotsand, la formazione Continental marchigiana a cui è approdato nel giugno scorso, proveniente dalla Monturano-Civitanova Marche (altro sodalizio delle Marche).

Un corridore veloce, Di Francesco, capace di tenere bene anche sulle salite non troppo lunghe ma che, a dispetto di queste qualità che lo renderebbero perfetto per le gare in linea, non è riuscito ad avere un gran feeling con la vittoria nelle sei precedenti stagioni vissute tra i dilettanti (appena due i successi totali prima di quest'oggi). Le buone prestazioni però non sono mancate, tanto che nel 2011 ci fu per lui anche un'esperienza da stagista nelle file dell'Acqua&Sapone ed ora che è approdato alla Vega ha sicuramente l'occasione per mettersi in mostra anche in qualche gara professionista. Intanto il successo odierno è molto importante per il morale e consente alla formazione marchigiana di cogliere la quinta vittoria stagionale, la prima con un corridore diverso da Nicola Gaffurini, che finora con quattro successi era stato il vero e proprio faro dell'entourage in maglia blu.

160 i chilometri da percorrere nella tappa odierna e subito l'andatura è stata molto elevata, con vari atleti che hanno cercato di portare via l'azione buona, salvo però essere riassorbiti dal gruppo con i big che sembravano avere tutta l'intenzione di mantenere cucita la corsa. In questo modo tra i momenti salienti vanno annoverati i passaggi al Gpm di Susans al 38esimo chilometro, dove a transitare per primo è stato il venezuelano Rodolfo Campos (davanti a Francesco Marzi) e ai traguardi volanti di Sedegliano al chilometro 71 (primo Fankhauser davanti a Godoy e Perez) e Bordano al chilometro 132 (qui è stato Matteo Marcolin a transitare per primo davanti a Borso e Dakteris, diventando così il nuovo leader della graduatoria). Situazione quindi che si è mantenuta in un certo stallo, fino a quando, a circa 20 chilometri dalla conclusione, sono stati in tre a scattare dal gruppo: gli italiani Gian Marco Di Francesco della Vega e Matteo Alban del Gragnano e il belga Dimitri Claeys del VL Technics. Dopo varie azioni apparse velleitarie questo tentativo ha invece subito iniziato a prendere un vantaggio consistente superando il minuto, tanto che il gruppo ha avuto un bel da fara per cercare di limitare il distacco: anche in questa situazione però qualche calcolo è risultato errato e così, quando ai -5 e con la strada tutta tendente all'insù, il vantaggio era ancora attorno all'1'10", è apparso chiaro che sarebbe stato molto difficile ricucire lo svantaggio.

La lotta nei chilometri conclusivi si è fatta appassionante, in quanto al triangolo rosso i tre battistrada potevano vantare appena una ventina di secondi, con Alban che generosamente si spendeva in testa al drappello. Il corridore trentino è stato così anche il primo a lanciare lo sprint, nonostante fosse sulla carta discretamente veloce, ma della situazione ha approfittato ottimamente Di Francesco, che negli ultimi 200 metri in salita si è portato in testa e con uno spunto notevole è riuscito a prevalere, andando ad ottenere la prima vittoria stagionale. Buon secondo posto per il belga Claeys, in evidenza anche nel finale di tappa di ieri, terzo un generoso Alban che forse avrebbe meritato qualcosa in più.

Ad appena 9" è giunta l'avanguardia del gruppo, con il francese Quentin Pacher a precedere tutti gli altri allo sprint, anticipando Nicola Gaffurini (ottima giornata per la Vega), il vincitore di ieri Ricardo Pichetta, lo svizzero Colin Stüssi, il duo della Colpack costituito da Simone Bettinelli e Davide Orrico e il danese Rasmus Quaade, che sta sfruttando la gara a tappe friulana per avvicinarsi nel miglior modo al mondiale di Ponferrada, dove sarà atteso protagonista nella prova a cronometro, il quale ha chiuso la top-10. Bene anche Matteo Busato, presente nell'avanguardia del gruppo e che in questo modo ha potuto recuperare una posizione in classifica, in attesa di provare a dare l'assalto alla leadership nella tappa di domani. Leggermente più staccato invece Simone Antonini, giunto in un gruppo che ha tagliato il traguardo con 14" ma che ha comunque mantenuto saldamente la maglia di leader. Qualche secondo lasciato per strada anche dal secondo della generale Wöhrer e Luca Sterbini (entrambi a 24") e dal polacco Mrozek (27" il suo ritardo).

Classifica generale in cui Antonini ora comanda con 48" su Wöhrer e 3'23" su Busato, risalito in zona podio mentre per tutti gli altri il distacco è superiore ai tre minuti e mezzo. Il russo Arguelyes mantiene il comando nella classifica dei gran premi della montagna mentre, come anticipato, Marcolin ha guadagnato il primato nella graduatoria dei traguardi volanti. Avvicendamento anche nella classifica a punti, dove grazie al piazzamento odierno la maglia blu è passata a Ricardo Pichetta mentre Luca Sterbini veste la maglia verde riservata ai giovani. 

Domani quarta tappa di 161 chilometri da Cividale del Friuli a Castelmonte: è la frazione considerata come la più impegnativa di questo Giro del Friuli, con la salita di prima categoria verso Trinco a precedere il finale in salita verso Castelmonte, con pendenze che a tratti superano il 10%. Potrebbe essere la giornata decisiva, con vari protagonisti che tenteranno l'assalto al primato ed il coriaceo Antonini chiamato ad un'altra giornata di strenua difesa, per poter sognare concretamente di portare a casa la vittoria finale.

Vivian Ghianni

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