Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Vuelta a España 2014: Irrompe Anacona, in vetta c'è Nairo - Colombia, doppio sorriso. Bene Contador, Froome così così

Versione stampabile

Il colombiano Winner Anacona, primo in solitaria ad Aramón Valdelinares © BettiniphotoChe questa sia una stagione a tutta Colombia, per il ciclismo di vertice, è chiaro ormai da diversi mesi. Quella di oggi ad Aramón Valdelinares, secondo traguardo in quota della Vuelta a España, non è che un'ennesima conferma: nello stesso giorno Winner Anacona ha finalmente dimostrato in pieno il proprio valore, andando a conquistare la prima vittoria da professionista dopo una lunga e bella fuga; e Nairo Quintana, proprio lui, quello che avevamo lasciato in maglia rosa a Trieste, aggiunge alla sua collezione di camisetas anche quella rossa della corsa iberica, balzando al comando della classifica.

Non possiamo dire che la tappa, la nona, abbia mantenuto le promesse che aveva innescato con un inizio al fulmicotone. Dopo due ore a 48 di media che avevano partorito una fuga di ben 31 uomini, era lecito attendersi in effetti un maggior quoziente di battaglia nel finale, considerando che con tutti i corridori che erano nel primo gruppo, si potevano architettare diversi giochi tattici. Qualcosa s'è visto, ma poco. Né la salita finale, conformata come un lungo falsopiano seguito da tre chilometri duri, ha alimentato volontà particolari. Ad ogni buon conto, nei tre chilometri finali la battaglia c'è stata, e un minimo di differenze le ha prodotte. Vediamo come.

In tanti a voler prendere parte a una bella fuga, oggi, e in tanti sono effettivamente riusciti a entrarci, in questa azione che ha preso forma poco prima del km 30, con 27 componenti, e che si è successivamente alimentata di altri 4 attaccanti, riusciti a rientrare. Citiamo qualcuno per tutti, ad esempio gli italiani Damiano Cunego, Rinaldo Nocentini, Dario Cataldo e Fabio Felline; e poi uomini molto adatti al percorso odierno (Julián Arredondo, Ryder Hesjedal, Maxime Bouet), o giovani in cerca di luce come Alexey Lutsenko, Bob Jungels, Pello Bilbao, Dominik Nerz, e mettiamoci pure Winner Anacona.

Lui, il colombiano della Lampre, era il più vicino in classifica, soli 2'50" da Valverde; e diciamo "soli" perché a un certo punto quel distacco sembrava un'inezia in confronto all'enorme margine che la fuga stava prendendo sul gruppo: 8'30" è la misura del vantaggio massimo, toccato al km 122, ovvero a soli 63 dalla conclusione. A quel punto era chiaro che qualcuno dei fuggitivi sarebbe arrivato esultante al traguardo, e per Anacona c'era la sfida nella sfida di vedere se sarebbe riuscito a chiudere la tappa con più di 2'50" sui primi della generale, per andare in maglia rossa.

La Movistar, che nella fuga aveva un uomo (Javier Moreno), si è assunta il compito di tirare il gruppo a lungo, aumentando il ritmo una volta entrati negli ultimi 50 km di tappa; intanto davanti Tom Boonen e Johan Vansummeren (anche loro tra i fuggitivi) si spendevano tantissimo per alimentare la fuga (in favore dei compagni Carlos Verona, anch'egli presente, e Hesjedal): dopo la bella prestazione nei ventagli di ieri, per Boonen un'altra giornata da applausi, per impegno e spirito di squadra.

Ritorna il trenino Sky da salita, ma sono gli altri a colpire
Sulla doppia salita Alto de San Rafael-Aramón Valdelinares, praticamente un'unica ascesa di quasi 25 km inframezzata da un tratto in piano e una discesina, la chiave tattica della corsa è cambiata. Appena la strada ha iniziato a diventare pendente, la Sky di Chris Froome ha rilevato la Movistar in testa al gruppo. Il ritmo di Kiryienka, Siutsou e Kennaugh ha iniziato a provocare una certa selezione, fino a lasciare in quel drappello circa 20 uomini.

Tra i fuggitivi intanto si era giunti a una prima resa dei conti: con oltre 6' da gestire ai piedi della doppia salita, gli attaccanti non dovevano più badare a tirare per resistere al gruppo, ma semmai potevano iniziare a giocarsela tra di loro per il successo di tappa. Il più motivato era ovviamente Anacona, che ha risposto bene a un primo scatto di Sam Bewley, e poi ad un secondo di Hesjedal, quindi si è involato, quando mancavano 20 km alla fine, con Moreno e Jungels.

In quegli stessi istanti Fabio Aru viveva un momento di forte stress, causa una foratura che gli ha fatto perdere 1' dal gruppo dei big. L'inseguimento dell'Astana è stato intenso ma nel giro di 6-7 km ha ricondotto il sardo nel drappello che contava.

Dopo il Gpm di San Rafael, la discesina bagnata (non l'abbiamo ancora scritto, ma è piovuto spesso sulla corsa, oggi) invitava qualcuno al rischio. Nella fattispecie, sono stati gli Omega Pharma a tentare la sortita, con Tony Martin che ha tirato via dal gruppo Rigoberto Urán, provando a guadagnare terreno e avvalendosi pure dell'ausilio del solito Boonen, trovato strada facendo (si era ovviamente staccato dalla fuga) e subito messo a tirare. L'azione degli OPQS, seppur intrigante, non ha avuto esito, e i migliori della generale si sono presentati ai piedi di Aramón Valdelinares tutti insieme, e sempre dietro al trenino Sky (condotto ancora da Kennaugh).

Intanto Anacona senza troppi complimenti imponeva all'azione del terzetto di testa troppi cambi di ritmo per non far male dapprima a Jungels e poi, a 6 km dalla vetta, anche a Moreno. Mentre Anacona prendeva il largo, con meno di 4' ancora da salvare, il gruppo incrociava un altro ex fuggitivo (Cataldo), e l'abruzzese ha rilevato Kennaugh in testa, continuando la marcia Sky. Ma a questo punto il distacco dal battistrada ha smesso di essere eroso, e nel giro di un paio di chilometri il colombiano - con sempre quei 3'40"-3'50" da gestire - ha avuto praticamente la certezza di poter andare a vincere la tappa.

Restava da vedere se avrebbe conservato abbastanza margine per prendere pure la maglia rossa, ma questo dipendeva in gran parte dalle intenzioni degli altri uomini di classifica: più tardi si fossero dati battaglia, più alte sarebbero state le chance di Anacona. Per vedere una scintilla si son dovuti aspettare i 3.5 km alla conclusione: è stato allora che Daniel Martin ha rotto gli indugi con un allungo. Sulla scorta dell'azione dell'irlandese, e con la conseguente reazione della Katusha (ottimo Caruso, nella circostanza), il gruppo si è dimezzato, da 20 a 10 uomini. E a chiudere la fila dei 10 chi? Froome. Come a confermare che il ritmo non più eccessivo tenuto dalla Sky da un certo punto in avanti fosse la spia di una condizione non eccelsa di Chris.

La riprova è giunta poche centinaia di metri più avanti, allorquando è stato Alberto Contador a proporre uno scatto ben più deciso di quello di Martin. L'azione del madrileno è sembrata subito irresistibile, ma non tutti gli avversari alle sue spalle si sono lasciati impressionare: Joaquim Rodríguez e Nairo Quintana si sono organizzati, hanno alzato il ritmo e hanno continuato a tenere nel mirino, seppur da lontano, il capitano della Tinkoff. Gli altri, a partire da Valverde e Froome, non hanno avuto la forza di reagire a Contador, né tantomeno di resistere alla ruota dei contrattaccanti.

L'attacco di Contador aveva effettivamente un voltaggio limitato. Bello a vedersi sulle prime, ma la sua dirompenza è sfumata presto, e i tenacissimi Nairo&Joaquim hanno limato secondo su secondo, fino a chiudere ogni distanza su Alberto proprio nel varcare la linea d'arrivo.

Quando gli sono arrivati (Purito davanti a Nairo) in scia, mentre lui si piazzava in 12esima posizione, Anacona era arrivato da 2'16". A 26 anni Winner entra in una nuova fase della sua carriera, e da possibile promessa mai realmente sbocciata diventa in un colpo solo un corridore talentuoso ancora giovane che sta prendendo infine confidenza con la massima categoria.

Per la Lampre una festa doppia, contando anche che Cunego, entrato in conformazione diesel sulla salita finale, ha recuperato meglio di tanti altri fuggitivi, ed è andato a conquistare il terzo posto di giornata (il giovane Lutsenko si è issato fino al secondo), in un ordine d'arrivo che prosegue con Moreno, Bilbao, Coppel, Hesjedal, Hansen, Jungels, Felline (ottimo decimo) e Cousin, prima dell'arrivo degli uomini di classifica.

Tra il primo terzetto di big e il drappello di Valverde (autore di un tardivo tentativo di rilancio, nell'ultimo chilometro), Aru, Froome, Urán e Dan Martin son volati 23", nemmeno troppo; Navarro ha chiuso a 33" da Contador, Gesink, Nieve e Barguil a 39", Kelderman a 58", Chaves a 1'08". Tutto ciò si riverbera in una classifica di stordente equilibrio: Quintana guida sì, ma con soli 3" su Contador, e con 8" sull'ex leader Valverde, e con 9" su Anacona (gran balzo dal 21esimo al quarto posto). Froome non è lontano, quinto a 28", e martedì nella crono di Borja (dopo il riposo previsto domani) potrebbe addirittura ribaltare tutte le sensazioni espresse fin qui e lottare per indossare la roja.

Nella generale seguono Rodríguez a 30", Aru a 1'06", Gesink (che in casa Belkin pare più in palla di Kelderman) a 1'19", Urán e Barguil a 1'26". Perde molte posizioni Chaves (dal quinto al 12esimo posto), e Damiano Caruso - 14esimo a 1'36" dal primo - si conferma il secondo italiano della classifica.

Marco Grassi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano