Eneco Tour 2014: Wellens, e questo è solo l'inizio - Al giovane belga la classifica finale. Ultima tappa a Van Keirsbulck

Versione stampabile

Dopo le due ultime tappe dell'Eneco Tour, con continui capovolgimenti di fronte - prima a favore di Tom Dumoulin su Lars Boom, poi con lo stesso Boom che staccava Dumoulin sulla Redoute, ma con Tim Wellens che prendeva il comando della situazione - non ci saremmo aspettati un fugone, no di certo, nell'ultima tappa.

Anche perché non si correva in piano, con una volata già scritta, ma c'erano in programma 17 côtes nel Limburgo olandese, con tanto di immancabile circuito, per un totale di 22 ascese.

Invece no: fuga a venti, Guillaume Van Keirsbulck se ne va ad un giro dalla fine e dietro, oltre ai Belkin che forzano, nessuno mette in difficoltà Tim Wellens. Il quale, dopo la prima vittoria da pro' ottenuta ieri sulla Redoute, mette in cassaforte la prima gara a tappe.

Sono 183.4 i chilometri da percorrere da Riemst, in Belgio, a Sittard-Geleen, nel Limburgo olandese. Dopo il primo check point vanno in fuga venti uomini: Matteo Trentin, Julien Vermote e Guillaume Van Keirsbulck (Omega Pharma-Quick Step), Tom Leezer (Belkin), Silvan Dillier e Daniel Oss (BMC), Jesse Sergent e Danilo Hondo (Trek), Moreno Moser e kristijan Koren (Cannondale), Dylan Van Baarle (Garmin-Sharp), Michael Hepburn (Orica), Gatis Smukulis (Katusha), Pablo Lastras ed Enrique Sanz (Movistar), Evgeny Petrov (Tinkoff-Saxo), Gediminas Bagdonas (AG2R La Mondiale), Maxi Richeze (Lampre-Merida), Laurens De Vreese (Wanty-Groupe Gobert) ed Yves Lampaert (Topsport Vlaanderen-Baloise).

Il vantaggio sale fino a superare i 4' quando mancano 133 km all'arrivo, dietro la Lotto di Tim Wellens non tira: a loro la fuga sta più che bene, visto che significa nessun abbuono ai diretti rivali. Entrati nel circuito di Sittard-Geleen il vantaggio sale così a 5'. Scenderà presto, ma per tornare attorno ai 4'. E gli avversari di Tim Wellens, ovvero Lars Boom, distante solo 7", e Tom Dumoulin, che è a 13", non fanno nulla per capovolgere al situazione.

Sì, d'accordo, Boom metterà a tirare la Belkin, ma ormai la fuga era bella che andata. Siamo già in piena bagarre da côte, davanti, ed un terzetto tenta di andarsene: Lastras allunga con Smukulis e Van Baarle, ma verranno ripresi. Ai -36 il terzetto viene ripreso dai fuggitivi ed ai -34 è Guillaume Van Keirsbulck a scattare in testa al gruppo. Il belga prende subito un buon vantaggio, lo incrementa, lo mantiene.

Gli inseguitori sono a 35", il gruppo - dove Terspstra dà vita ad un disgustoso siparietto a suon di spallate con Wynants (Niki verrà espulso, Maarten penalizzato di 1') - deve ancora recuperare 2'40". Non li recupererà, chiaramente, e riuscirà a limare poco più di un minuto ad un Van Keirsbulck lanciatissimo verso la vittoria. Nessuno la mette in dubbio, restano solo da definire i piazzamenti alle spalle del belga, al terzo centro stagionale. È doppietta Omega, con Matteo Trentin che chiude a 46" e regola Yves Lampaert, alzando un braccio in segno di esultanza (per sé o per la vittoria del compagno?).

Giù dal podio di giornata Julien Vermote, poi Kristijan Koren, Laurens De Vreese, Pablo Lastras, Danilo Hondo, Silvan Dillier e Dylan Van Baarle. Il gruppo principale chiude a 1'01", regolato da quel Greg Van Avermaet capace di vincere a Geraardsbergen, nella tappa dei muri, ma che successivamente non ha retto benissimo il ritmo dei primi. Pippo Pozzato è 14°, subito dietro a Tom Dumoulin, mentre Lars Boom è 23°. Alle sue spalle chiude Tim Wellens, con Jelle Vanendert che gli dà una pacca sulla spalla: bravo Tim, ce l'hai fatta.

La classifica, in una giornata che poteva cambiare tutto ma ha visto la gestione della Lotto impeccabile, vede Wellens davanti a Boom di 3", quindi Dumoulin a 13". A 33" c'è Grivko, a 34" Van Avermaet, a 38" Thomas e Gilbert, a 56" Keukeleire, a 1'04 Langeveld ed a 1'11" Marcato, che beneficia dell'espulsione dalla corsa di Terpstra per entrare in una top ten meritata.

Bravo Wellens, che in 24 ore, con una vittoria di grande prestigio, sulla Redoute, ed una difesa strenua, supportata da una gran bella forza, si porta a casa il decimo Eneco Tour. In attesa di corse ben più prestigiose, che senz'altro arriveranno.