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Dilettanti 2014: Gaffurini di forza innesta la terza - Al bresciano il Trofeo Bastianelli. Un grande Toniatti vince a Felino | Cicloweb

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Dilettanti 2014: Gaffurini di forza innesta la terza - Al bresciano il Trofeo Bastianelli. Un grande Toniatti vince a Felino

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Nicola Gaffurini vince il 38° Trofeo Internazionale Bastianelli © gs-sabina.itInizio d'agosto subito scoppiettante nel calendario dilettantistico, con appuntamenti di grande interesse ad illuminare il primo week end di gare del nuovo mese e corridori chiamati a dar fondo alle proprie energie fino a giovedì prossimo, quando a Briga Novarese vi sarà l'ultima di sei giornate di gare consecutive. Impegni assai numerosi quindi per atleti e dirigenti ma del resto ci si avvicina sempre più al Gran Premio di Capodarco, uno degli appuntamenti più attesi in assoluto dell'intera stagione.

A rendere più intrigante l'avvicinamento naturalmente non mancano altre gare internazionali di elevato livello, la prima delle quali è andata in scena domenica 3 agosto ad Atina, teatro del 38esimo Trofeo Internazionale Bastianelli che ha così riportato gli atleti in Ciociaria dopo il grande successo dei tricolori Under 23 disputati a Sora a fine giugno. Impegno che ha richiamato al via anche alcune delle principali formazioni Continental nostrane, secondo l'alternanza pressoché obbligata che vede tali team pronti a ripiegare su questo genere di gare allorquando non si trovino in condizione di poter prendere il via a gare professionistiche.

Ne consegue che il ruolo di favoriti spettasse proprio ad alcuni di questi atleti e puntualmente l'esito finale non ha smentito le previsioni, dal momento che a prevalere al termine di una gran volata è stato Nicola Gaffurini, bresciano alla prima stagione nel team Vega-Hotsand che, tra un'esperienza e l'altra tra i grandi (recentemente aveva preso parte al Gran Premio di Larciano e al Giro di Toscana), si è già ritagliato un gran bel ruolo di protagonista in questi appuntamenti, andando ad ottenere la sua terza affermazione stagionale, che ha fatto seguito a quelle giunte a Montecassiano nel GP San Giuseppe e proprio sulle strade laziali ad inizio giugno nel Trofeo Adolfo Leoni di Rieti.

Gara abbastanza animata quella disputata sulle strade del frusinate, che ha avuto un primo momento decisivo ad un'ottantina di chilometri dall'arrivo, quando in testa si è ritrovato un drappello di una decina di atleti, con nomi particolarmente interessanti: erano presenti infatti i kazaki dell'Astana Continental Maidos e Fedosseyev, il russo Nych, Pichetta del Team Idea, Gozzi della Nankang, Ciommi della Vega, Bianchini del Delio Gallina, Sannino della Pala-Fenice il polacco Mrozek della Vejus e Cecchin della Virtus Villa, ai quali sono riusciti ad unirsi in un secondo momento Camilli e Gaffurini della Vega e poi anche il tricolore Pacchiardo della Pala-Fenice e Totò del Veloclub Senigallia. Drappello quindi costituito da quasi tutti i nomi principali attesi alla vigilia, che ha reso di fatto molto problematica la reazione del gruppo, visto che quasi tutte le squadre erano ben rappresentate dai propri capitani e solo i più pronti, rimasti inizialmente fuori dal tentativo, sono riusciti a non perdere definitivamente il treno buono.

Il drappello è così filato via verso il traguardo, non lesinando alcune schermaglie (Pichetta è apparso tra i più brillanti ogni volta che la strada saliva mentre Mrozek, tenendo fede all'ottimo momento di forma, ha tentato senza successo l'anticipo a meno di dieci chilometri dalla conclusione) che però non hanno sortito l'effetto di evitare la conclusione allo sprint tra i fuggitivi, nel quale la Vega-Hotsand (forte di ben tre atleti) partiva da una posizione indubbiamente privilegiata. Naturale quindi che le ambizioni di vittoria di Gaffurini potessero essere assecondate al meglio e così il bresciano per la terza volta in questa stagione ha fatto valere la legge del più forte con uno spunto notevole a cui nessuno è riuscito a resistere, per un'altra affermazione di prestigio che potrebbe lanciarlo verso palcoscenici più importanti.

Seconda posizione per l'interessante kazako Fedosseyev, ventenne già in bella evidenza nel Giro della Lunigiana tra gli juniores e che vanta qualche buon trascorso anche in MTB (specialità nella quale ha vinto l'argento ai Campionati Asiatici due anni fa), andato molto vicino a regalare all'Astana Continental il secondo successo consecutivo nella classica ciociara, visto che lo scorso anno ad imporsi fu il connazionale Maxat Ayazbayev. A completare il podio con la terza posizione un Davide Pacchiardo sempre convincente, che ha cercato di sfruttare il gran momento culminato con il successo al Valli Cuneesi per regalarsi una nuova prestigiosa affermazione ma tornato comunque a casa con un altro bel piazzamento.

Quarto posto per un ottimo Pichetta, che pure avrebbe meritato il podio, seguito da un altrettanto valido Alessio Camilli e da un Paolo Totò che probabilmente ha pagato un po' il dispendio di energie profuso per rientrare sull'azione decisiva e non è così riuscito ad andare oltre la sesta posizione nello sprint conclusivo. Ancora bene Paolo Bianchini, settimo, che pare finalmente aver trovato una buona continuità di rendimento, con Gozzi, il russo Nych e Ciommi a chiudere la top ten da cui è rimasto appena fuori Mrozek. Ad una manciata di secondi sono giunti altri atleti particolarmente attesi (tra cui il kazako Semyonov e il campano Fiorenza) mentre il gruppo inseguitore, regolato in volata da Maestri, ha tagliato il traguardo con un ritardo di 41".

Il week end ha visto sugli scudi anche la Zalf Euromobil Désirée Fior, che ha aggiunto altri due successi a quelli ottenuti la scorsa settimana dopo che in quelle precedenti vi era stato qualche passaggio a vuoto (anche se sarebbe stato bello vedere il team trevigiano anche al Bastianelli dove vi era anche una concorrenza di un certo spessore): ad illuminare il fine settimana dei veneti ci ha pensato Andrea Toniatti che con una bella stoccata operata a duemila metri dalla conclusione è andato a prendersi il 54esimo Gran Premio Città di Felino dove un anno fa a trionfare era stato un altro zalfino, Andrea Zordan, che nell'occasione aveva conquistato anche il titolo italiano.

Ad animare la gara parmense ci ha pensato dapprima una fuga di una decina di atleti con alcuni nomi interessanti (Luca Sterbini, Zhupa, Di Francesco, Camilli, Stamegna, Amicabile e Antonini tra questi) prima che il ritorno del gruppo rimescolasse le carte. Nel finale a fare il diavolo a quattro è stato il bielorusso dell'Altopack Riabushenko, che ha tentato la sortita trascinandosi dietro Nardin, Pacinotti e Zanon, prima che anche questo tentativo venisse neutralizzato nel tratto di discesa precedente gli ultimi due chilometri. É stato proprio a quel punto che Toniatti ha piazzato il colpo, procedendo spedito verso quel traguardo dove nessuno è riuscito a raggiungerlo e dove è giunto, pertanto, in perfetta solitudine per quello che è stato il suo secondo successo stagionale (ma attenzione che il trentino sa dare il meglio di sè proprio nell'ultima parte dell'anno). A 2" il drappello inseguitore è stato regolato allo sprint da Gianni Moscon, che ha così sancito la doppietta del team trevigiano, precedendo per la seconda posizione il kazako Matvey Nikitin, che si conferma atleta costante, nonostante non sia ancora arrivata per lui la vittoria. Appena giù dal podio Alberto Cecchin, giunto quarto davanti a Gaffurini e Nardin mentre Tintori, Pacinotti (molto buona la prova del primo anno toscano della Mastromarco), De Marchi e il generoso Riabushenko hanno chiuso la top-10.

Per un Toniatti che ha giocato d'anticipo, un Daniele Cavasin che allo sprint ha confermato di essere una delle migliori ruote veloci di questo 2014, andando a cogliere la settima affermazione stagionale (pareggiando quindi il conto col compagno Nicolas Marini mentre solo Mareczko, con otto successi, è riuscito a far meglio) nel 30esimo Gran Premio Ciclistico di Arcade, sulle strade amiche del trevigiano. La Zalf partiva come naturale favorita della prova e dopo essere riuscita a controllare la gara ha condotto ottimamente allo sprint Cavasin, che ha così fatto valere le proprie doti per una vittoria che conferma il suo gran momento di forma e che a questo punto potrebbe aprire qualche spiraglio importante per il 26enne, giunto all'ultima stagione tra gli Élite. Seconda posizione per Alessandro Forner dell'Event Soullimit, giunto ancora una volta vicino al successo, svanito anche in questo caso per poco mentre a completare il podio ci ha pensato il redivivo Fabio Tommassini della Gap Fiscal Office, che si è piazzato in terza posizione. Belle prestazioni anche per Matteo Pozzoli della Named Ferroli e Giovanni Longo della Fausto Coppi Gazzera, rispettivamente quarto e quinto davanti a Luca Pacioni, uno degli uomini più attesi che è stato costretto ad accontentarsi della sesta posizione.

Anche la Toscana ha avuto la sua parte in questo fine settimana di gare appena trascorso, con il 25esimo Trofeo Società Ciclistica Corsanico disputato sulle strade lucchesi che però ha avuto l'unica pecca legata all'esigua partecipazione di concorrenti (appena una cinquantina di atleti ha preso il via), dovuta anche alla concomitanza degli eventi di spicco sopra descritti. La gara sviluppatasi sul nervoso tracciato che ha visto la sua conclusione a Corsanico però ha mostrato una certa vivacità ed ha finito per regalare finalmente la vittoria a Pierpaolo Ficara, riuscito così a rompere il suo digiuno di successi in questa che è la sua quinta stagione tra i dilettanti.

Il ventitreenne siciliano della Maltinti-Banca di Cambiano, formazione che si è tolta varie soddisfazioni in queste ultime settimane, è riuscito a cogliere il momento giusto quando ad attaccare è stato Mirko Trosino, che ha cercato di fare la differenza in uno dei tratti più impegnativi. Un tandem che è andato via di buon accordo fino al difficile tratto finale, dove Ficara ha operato l'allungo decisivo ed è riuscito a presentarsi tutto solo sul traguardo per la sua prima gioia da dilettante. Bravo e generoso comunque Trosino, più volte protagonista di attacchi non sempre fortunati nel corso dell'anno, che ha chiuso in seconda posizione con un distacco di 6" mentre ad occupare l'ultimo gradino del podio è stato Luca Cingi del Malmantile (9" il suo ritardo), che pure era riuscito ad evadere dal gruppo in cerca di gloria. Gli inseguitori sono giunti invece con un distacco di 22" e sono stati regolati per la quarta posizione da un altro atleta Maltinti, vale a dire Lorenzo Friscia che ha prevalso nello sprint davanti a Ferrarotti e Riabushenko.

Sempre la Toscana ha aperto la nuova settimana di gare nella giornata di ieri, dove a Pian di Scò si è disputato il 12esimo Giro del Pratomagno (spostato ad agosto rispetto alla sua collocazione abituale) in cui è arrivato il secondo successo dell'anno (oltre che tra i dilettanti) di Adriano Brogi, corridore letteralmente trasformato da quando nelle scorse settimane è passato a vestire la casacca del Futura Team Matricardi di Franco Chioccioli, con il vincitore del Giro d'Italia del 1991 (curiosamente proprio l'anno di nascita di Brogi) che ha così potuto festeggiare la vittoria proprio sulle strade di casa.

La gara ha avuto un epilogo allo sprint dopo che gli ultimi chilometri erano tutti in leggera salita e Brogi ha confermato di essere in uno stato di grazia, aggiudicandosi la volata davanti ad Evgeniy Krivosheev, che era giunto secondo anche in occasione dell'altro successo ottenuto dal ventitreenne toscano al Trofeo Martiri dell'Oreno (mentre nel Giro delle Due Province era stato l'italo-russo a prevalere). Terza posizione per un bravo Danilo Celano della Calzaturieri Montegranaro che ha acciuffato l'ultimo gradino del podio davanti ad Alessio Finocchi (buona anche la sua prestazione) e Marco Bernardinetti.

Infine lo scorso week end è stato teatro anche di uno dei tradizionali appuntamenti dilettantistici in Puglia, con la 63esima Coppa San Sabino andata in scena a Canosa di Puglia nella tarda mattinata di sabato 2: ad imporsi è stato l'ucraino Marlen Zmorka, attivissimo per tutta la gara e capace di ottenere la sua settima affermazione in stagione. L'azione decisiva è stata promossa dall'atleta del Team Pala-Fenice a due giri dalla conclusione (in precedenza aveva già fatto parte di un drappello di sette corridori), quando è scattato in compagnia del bielorusso Nikolai Shumov, trovando con lui l'accordo per giungere fino al traguardo. Zmorka è stato poi il più scaltro nel prendere in testa l'ultima curva ed è così riuscito a precedere il pur bravo atleta da poche settimane approdato alla General Store. A completare il podio un altro atleta dell'Est, vale a dire il sempre costante polacco Marcin Mrozek della Vejus, giunto con un ritardo di 48", seguito a 1'18" dal campano Giuseppe Sannino (altro atleta del team di Locatelli) e a 1'19" dall'abruzzese Antonio Di Sante dell'Aran, tra i protagonisti del tentativo precedente all'azione decisiva. Per tutti gli altri invece distacchi superiori ai tre minuti.

Come detto nella presentazione l'attività prosegue ora senza sosta: nel pomeriggio di oggi atleti impegnati a Caselle di Sommacampagna nel veronese per il Gran Premio San Luigi mentre in Toscana è Lamporecchio con il Trofeo omonimo a monopolizzare la scena. Domani sarà la volta del Trofeo Comune di Osio Sotto in Lombardia, quindi il Trofeo Sportivi di Briga di giovedì 7 segnerà il culmine di quest'intensa settimana agonistica, prima del nuovo week end che avrà nel Gran Premio Sportivi di Poggiana (altro atteso appuntamento internazionale) il principale motivo d'interesse.

Vivian Ghianni

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