Warning: include() [function.include]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/BackgroundProcess.class.php) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/background_process/background_process.module on line 22

Warning: require() [function.require]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/context.core.inc) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/context/context.module on line 3
Dilettanti 2014: Colpaccio Stimulak, ora il Val d'Aosta - Klemen vince al Medio Brenta. Da domani la gara a tappe | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Dilettanti 2014: Colpaccio Stimulak, ora il Val d'Aosta - Klemen vince al Medio Brenta. Da domani la gara a tappe

Versione stampabile

Klemen Stimulak vince il Giro del Medio Brenta © ciclismopavese.itLa stagione dilettantistica entra in una fase veramente calda, inaugurata dai Campionati Europei, che proseguirà con le tradizionali corse a tappe di luglio: fa la parte del re ovviamente il Giro della Valle d'Aosta che scatterà mercoledì da Planaval per delinearsi in cinque tappe. A dir la verità è un percorso un po' forzato dalla crisi anche di questa macchina organizzativa, tant'è che di cinque tappe due saranno cronometro: l'apertura, un prologo vero e proprio, e la chiusura, cronoscalata in 5.4 km di Les Esserts.

Il che rende la corsa un po' più striminzita del solito, sebbene il tappone di Cervinia, con scalata del St. Pantaleon prima, e la più breve ma anche più intensa frazione successiva da Martigny a Salvan promettono di esaltare le caratteristiche dei migliori scalatori che saranno presenti. Inoltre, di Val d'Aosta ci sarà in realtà molto poco, solo le prime due tappe; la terza sarà in Svizzera mentre quarta e quinta saranno in Francia. La partecipazione sarà come al solito ben assortita a livello internazionale, con 9 squadre italiane a fronte delle 25 invitate.

Difficile indicare un favorito: probabilmente il vincitore finale sarà una sorpresa. Non lo sarebbe il russo Foliforov, quinto l'anno scorso, come non lo sarebbero Oskar Svendsen (Norvegia) e Bakhtyar Kozhatayev (Astana), ai piedi del podio dell'ultimo Tour de l'Avenir. E non dimentichiamo la presenza dei giovani colombiani di Saldarriaga, della 4-72 Colombia, magari meno talentuosi della generazione di Quintana e Betancur ma comunque pericolosi, e di Silvio Herklotz (Stolting), next-big-thing del ciclismo tedesco e dominatore del Palio del Recioto quest'anno.

In Italia non abbiamo uno scalatore di riferimento, ma d'altronde Villella l'anno scorso palesò un salto di qualità impressionante per vincere il Val d'Aosta, perciò quest'anno potrebbe toccare a Filosi, suo "erede" in Colpack, già cresciuto tantissimo e mostratosi talentuoso anche in discesa. Oppure ad Andreetta, scalatore di una Zalf quest'anno impressionante e decisamente ben accompagnato in squadra; la Mg.Kvis Trevigiani punta invece su Luca Chirico. Un occhio di riguardo anche a tre ragazzi al primo anno, che sono Lorenzo Rota sempre della Mg.Kvis, Simone Ravanelli della Palazzago e Daniel Rupiani della General Store: c'è da scommettere che almeno uno di questi tre finirà in top ten.

Facciamo adesso un passo indietro e torniamo al week-end appena trascorso. Sebbene l'interesse sia giustamente spostato su diversi fronti, il calendario italiano offriva svariate occasioni di divertimento. La più ghiotta era offerta domenica dal Giro del Medio Brenta, internazionale veneta di difficile interpretazione per via del suo percorso: un A/R nell'alta padovana passando per l'altipiano di Asiago nella fase centrale. Ed è in salita ed in discesa che si è delineata la situazione di corsa: sulla lunga ascesa di Rubbio, che ha fatto da "setaccio", sono andati via in quattro, ovvero Primoz Roglic (Adria Mobil), Tilegen Maidos (Astana Continental), Stanislau Bazhkou (Gap Fiscal Office) e Pavel Ptashkin (Itera-Katusha). Il quartetto dell'est europeo scollinava a Rubbio con 1' di margine e ne guadagnava un altro sui saliscendi dell'altipiano, diventando una gatta da pelare per il gruppo, selezionato in una quarantina di unità.

A questo punto è Giacomo Berlato, uno degli atleti più interessanti e fantasiosi in mano alla Zalf quest'anno (anch'egli prossimo protagonista al Valle d'Aosta), a prendere in mano la situazione, compiendo un autentico miracolo. Nella lunga discesa fino a Bassano Berlato porta via Collodel (Idea), Bonusi (Marchiol), Stimulak (Adria Mobil) e Semyonov (Astana) e tracciando le linee riesce a colmare interamente il gap coi fuggitivi. Un'azione bella quanto sciagurata dal punto di vista tattico, visto che porta Adria ed Astana ad avere la maggioranza numerica nell'azione, mentre Berlato ha perso i suoi ed è troppo stanco (aveva tirato anche in salita) per chiudere. Succede così che quando Klemen Stimulak scatta secco a 10 km dal termine, nessuno riesce a chiudere ed il solo Roman Semyonov tenta l'inseguimento.

Ma Stimulak, campione nazionale a cronometro nel 2013 e vice attuale, è troppo per il pur talentuoso kazako e va così a prendersi un meritato successo, con Semyonov secondo a 27" e il gruppo a 37". Torna a vincere al Medio Brenta uno straniero dopo 6 anni: l'ultimo era stato sempre uno sloveno, Robert Vrecer. Lo sprint vincente di Gianluca Milani per il terzo posto rimarca l'errore tattico di Berlato, sebbene al ragazzo vicentino vada attribuito il merito di aver animato la corsa e dimostrato un talento in discesa finora noto solo a chi lo conosce bene.

Inoltre, esce alla grandissima dal week-end, col titolo regionale under 23 conquistato sabato alle Mure di Molvena nel GP Madonna del Carmine. Una corsa praticamente decisa nelle battute iniziali da una fuga bidone, sebbene i corridori presenti fossero tutt'altro che bidoni: con Berlato c'erano i compagni Andreetta e Toniatti (quest'ultimo sesto poi al Medio Brenta, tra l'altro), un habitué delle fughe come Maestri (General Store), corridori in forma come Gazzara (Gazzera Videa) e Nardelli (Gavardo), nonché clienti non facili come Rocchi (Gaiaplast) e Sacchetti (Marchiol). Sono rimasti in cinque e Berlato è scattato negli ultimi 2 km, sfruttando la copertura di Andreetta che è giunto pure secondo; Maestri, terzo, si accontenta del titolo élite regolando Nardelli e Gazzara.

Tornando al Medio Brenta, quarto Mirko Tedeschi per il team Idea, tra i più attivi sull'altipiano assieme a Pichetta giunto decimo, mentre il quinto posto di Mugerli dimostra come gli sloveni avessero un piano A, un piano B e pure uno C. Settimo Andrea Vaccher (Marchiol), poi Matvey Nikitin (Named) e Nicola Gaffurini (Vega). Se il Giro del Medio Brenta aveva un forte prestigio a livello internazionale, l'appuntamento più interessante dal punto di vista storico della domenica ciclistica era il 98esimo Giro del Casentino, storica corsa aretina con la salita di Stoppe d'Arca a far da giudice. Una corsa ricca d'attacchi, il primo di ben 21 atleti che ha messo in difficoltà gli inseguitori. Si fanno notare per combattività e resistenza Luca Sterbini (Pala-Fenice), ormai solito ad azioni da lontano, Davide Gabburo (Delio Gallina) che da tempo gira attorno l'acuto vero, Manuel Ciucci (Maltinti) ed il promettente colombiano Bryan Ramirez, innesto estivo del Cycling Team Cascine e di fatto l'uomo di riferimento attualmente per il team.

Tutto da rifare però all'ultima tornata ed è un gruppetto ad avvantaggiarsi a Stoppe d'Arca, gruppetto che resiste al rientro del gruppo grande. Dentro c'è Paolo Totò (Vc Senigallia), che fa valere la sua superiorità allo sprint sul pur veloce campano Marco Chianese (Pala Fenice) e su Marco D'Urbano (Aran), ancora una volta costretto a cedere alla superiorità di Totò. Il campione toscano Verona (Mastromarco) è quarto davanti all'olandese Sven Van Luijk (Monviso), che pian piano si adatta ai ritmi italiani. Poi Michele Cardinali (Monturano), Brogi (Rosini Matricardi), Bianchini (Delio Gallina), e nono proprio un inesauribile Ramirez. Chiude la top ten Leonardo Cresca della Maltinti.

Emozioni in Toscana anche il giorno prima, con il Giro delle Due Province, che ha permesso alla Maltinti Lampadari di conquistare il primo successo stagionale con Evgeni Krivosheev. Il passista neo-italiano, ma di chiare origini russe, era già andato vicinissimo ad una gioia più grande, il titolo élite, due settimane fa, e si riscatta sabato con una bella azione in tandem in compagnia di Adriano Brogi, ex-compagno di squadra diretto da Chioccioli al Team Rosini Matricardi. I due approfittano di un'empasse del gruppo dettata da un violento acquazzone e guadagnano il margine necessario per arrivare a giocarsi la corsa allo sprint, dove il russo è troppo più forte del toscano. Si mangia le mani Marco Amicabile (Gragnano), vincitore dello sprint del gruppo davanti a Eugenio Bani (Malmantile) ed un sempre combattivo Simone Viero (Friuli), insolitamente in trasferta in toscana.

Chiudiamo le cronache coi due circuiti veloci che son stati disputati questa settimana, entrambi preda della Colpack che dimostra di avere un parco velocisti scaltro e affiatato: a Mezzano Inferiore successo netto per Luca Pacioni, alla seconda stagionale dopo aver vinto una tappa al Giro delle Pesche Nettarine. Una Colpack che "fa e disfa", andando a chiudere sulla fuga del giorno di 12 atleti che pur vedeva 3 dei propri uomini dentro: un rischio premiato da Pacioni, che riesce a mettersi agilmente dietro un velocista esperto come Gomirato (Zalf), il "vice-Mareczko" Stefano Perego che coglie il primo podio stagionale approfittando dell'assenza causa-europeo del velocista titolare, Riccardo Minali (General Store) ed un insolito Davide Gabburo (Delio Gallina).

Domenica invece si correva in Lombardia, ad Ornago, per la Medaglia d'Oro Nino Ronco che valeva come corsa per soli Under 23. In Brianza i Colpack addirittura straripano: treno di 4 vagoni, Francesco Rosa e Francesco Lamon sono in testa e prendono l'ultima curva talmente bene da fare il "buco" ed avvantaggiarsi sufficientemente per un arrivo in parata. Prima stagionale dunque per il trentino rosa, sul veneziano Lamon anch'egli secondo anno, mentre dietro Pacioni e Consonni si "consolano" cogliendo terzo e quarto posto: primo dei non-Colpack è stavolta Riccardo Minali.

Nicola Stufano

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano