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Dilettanti 2014: Zalf che fa 30 sa fare anche 31 - Cavasin al Giro dei Tre Ponti dopo Zhupa in notturna. Ottavo centro per Mareczko

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Daniele Cavasin batte Caleb Ewan al Giro dei Tre Ponti © RodellaFine settimana caratterizzato dall'alta velocità quello appena archiviato con appuntamenti equamente distribuiti tra le strade del Veneto e quelle della Lombardia. L'attenzione principale però era rivolta tutta attorno alle rive del Piave con due gare che hanno saputo offrire molte emozioni ma che hanno avuto un unico denominatore comune: la Zalf Euromobil Désirée Fior.

Il team trevigiano è riuscito infatti a raggiungere quota 30 successi stagionali proprio in questo week end, tagliando il traguardo nella tradizionale gara in notturna andata in scena nella serata di venerdì 13 giugno a San Donà di Piave (primo appuntamento dell'anno sotto le luci dei riflettori) e poi, tenendo fede al ritornello del "chi fa 30 può far 31", è riuscita a rimpinguare ulteriormente il proprio bottino nella giornata di ieri, facendo proprio il Giro dei Tre Ponti che per la sua 63esima edizione proponeva un percorso altamente spettacolare, con l'attraversamento di ben dieci tratti di strada sterrata che contribuivano a rendere molto arduo il compito dei vari contendenti.

Non sorprende affatto che ad imporsi nella gara veneziana sia stato Daniele Cavasin, probabilmente l'atleta più in forma tra i trevigiani in queste ultime settimane, che ha così ottenuto la sua quinta vittoria stagionale, di cui ben quattro sono arrivate nelle ultime tre settimane. Gran momento quindi per il 25enne di Treviso giunto ormai all'età della piena maturità e deciso quindi ad onorare nel migliore dei modi la sua ultima stagione tra gli Elite. A dare ulteriore lustro al suo successo il nome del corridore finito immediatamente alle sue spalle, quel Caleb Ewan che per la terza volta in questo 2014 è stato costretto ad accontentarsi della piazza d'onore sulle strade italiane e che non ha vissuto a questo Giro dei Tre Ponti una delle sue giornate migliori, se è vero che è andato più volte in difficoltà nei vari tratti sterrati che lo hanno quindi costretto a spendere più energie del dovuto e dove anche l'apporto di un forte passista come Campbell Flakemore si è rivelato per lui decisivo per non dire definitivamente addio alle proprie chance di giocarsi concretamente la vittoria.

Australia che, tra l'altro, ha dovuto far fronte già dalle prime battute alla perdita di due importanti pedine, tra le quali Robert Power, ancor prima che si entrasse nei tratti sterrati, in cui la gara ha iniziato inevitabilmente ad accendersi e dove sono stati anche numerosi gli atleti che han dovuto far fronte a forature e inconvenienti vari. La Zalf si è mostrata subito brillante con un Gomirato che ha voluto subito mostrare di essere in buona giornata, poi è stata la volta di Seid Lizde che si è confermato come uno dei primi anno più interessanti. L'azione del forte passista italo-bosniaco, vicecampione italiano a cronometro, ha dato il là alla fuga che caratterizzerà poi gran parte della corsa: oltre a lui e a Simone Velasco, altro atleta Zalf particolarmente a suo agio sugli sterrati visto il passato da biker e crossista, si sono inseriti nell'azione anche Davide Pacchiardo e Diego Brasi del Team Pala-Fenice, Andrea Cordioli, Nicola Poletti e Mirco Maestri della General Store, Francesco Sedaboni della Marchiol, Luca Pacioni della Colpack e il russo Ruslan Giliazov del Team 21. Un gruppo ben assortito che ha guadagnato pian piano terreno fino ad avere un vantaggio superiore al minuto e mezzo nei confronti di un plotone che ha avuto il suo bel da fare per limare il gap.

Ad una ventina di chilometri dalla conclusione nel drappello di testa si è prodotta una frattura che ha comunque lasciato al comando quattro ottimi passisti, visto che davanti si sono ritrovati Lizde, Velasco, Maestri e Pacchiardo, con l'inseguimento che si è reso pertanto molto difficile, dal momento che due delle formazioni più attese (Zalf e General Store) erano ben rappresentate e così l'azione dei quattro ha avuto buon gioco praticamente fino all'ultimo chilometro, dove finalmente il vantaggio è stato annullato dal gruppo. Si è così potuti passare alle grandi manovre per lo sprint con la lotta testa a testa tra Cavasin ed Ewan che ha finito per premiare il trevigiano per questione di centimetri. Grande e pregevole affermazione per lui e successo ancora rimandato in questa stagione per Caleb Ewan sulle strade di casa nostra. A completare l'ottima giornata della Zalf ci ha poi pensato Davide Gomirato, che dopo essersi messo in bella mostra sui tratti sterrati è riuscito a cogliere un'ottima terza posizione che gli ha consentito di occupare il terzo gradino del podio, su cui non è invece riuscito a salire Riccardo Minali, giunto quarto ma autore comunque di una buona prestazione in una gara nient'affatto banale. A seguire altri tre atleti abbastanza esperti della categoria quali Sebastian Stamegna, Alberto Cecchin e Piergiacomo Marcolina (quest'ultimo neoacquisto del Team Pala-Fenice), quindi a completare la top-10 ci hanno pensato Francesco Rosa, il russo Konstantin Yakimov e Andrea Trovato, con l'atleta dell'Event Soullimit che ritrova dopo varie settimane le posizioni buone dell'ordine d'arrivo.

Come anticipato in precedenza il week end della Zalf si era già aperto nel migliore dei modi nella serata di venerdì 13 quando Eugert Zhupa è riuscito a conquistare il successo nel 54esimo Circuito Città di San Donà valido quale Memorial Fortunato Cestaro e Luciano Tonon. Gara resa molto difficile dalle condizioni climatiche, che hanno consigliato gli organizzatori di abbonare agli atleti sette tornate, con il chilometraggio sceso quindi a 82,5 chilometri ma nonostante ciò non è mancato lo spettacolo, con una lunga fuga di sei atleti (tra i protagonisti Rudi, Ippolito e Toniatti) che hanno guadagnato oltre un minuto sul gruppo, prima di registrare un bel tentativo del marchigiano Paolo Totò, riuscito a riportarsi in testa. Rimescolate le carte vi sono stati poi vari tentativi, fino a quando nel finale la stoccata di Zhupa ha consentito al corridore albanese di prevalere su tutti gli altri ed ottenere così la sua seconda vittoria stagionale. A completare il podio, con un pizzico di rammarico, sono stati i due portacolori del Team Colpack, vale a dire Francesco Rosa (che in queste settimane ha ritrovato un ottimo colpo di pedale) e Damiano Cima, seguiti poco più indietro da Toniatti e Totò. Muffolini, Michele Zanon, Fabbro, Poletti e Cecchin hanno poi conquistato le altre posizioni e completato le prime dieci posizioni.

Sono stati invece decisamente gli sprint a farla da padrone nei due appuntamenti lombardi del fine settimana e, parlando di volate, non poteva naturalmente mancare il nome di Jakub Mareczko: il velocista italo-polacco della Viris Maserati è riuscito infatti a prevalere nell'82esima Medaglia d'Oro Città di Monza, gara velocissima che ha luogo proprio all'interno del celebre autodromo brianzolo, ed ha così ottenuto la sua ottava affermazione di questo suo strepitoso 2014, che gli ha permesso anche di issarsi momentaneamente in vetta alla classifica dei plurivittoriosi di questa stagione, approfittando anche dell'assenza forzata dell'amico-rivale Nicolas Marini. Mareczko era naturalmente il logico favorito della gara andata in scena nella mattinata di sabato 14 e non è venuto meno al pronostico, precedendo nettamente l'albanese Xhuliano Kamberaj e Luca Pacioni, che hanno condiviso con lui il podio, oltre a Simone Consonni e Andrei Voicu.

Proprio Kamberaj, velocista della Cipollini Alè Rime, ha provato appena 24 ore più tardi a rompere finalmente il ghiaccio tra i dilettanti ma l'albanese, che comunque di questo passo potrebbe riuscire presto a sbloccarsi, è stato costretto ad accontentarsi nuovamente della piazza d'onore: il 30esimo Trofeo Stefano Fumagalli disputato nella mattinata di ieri a Gessate, nel milanese, è stato infatti teatro di un'altra prima volta, dato che ad esultare è stato Andrei Voicu. Vittoria quantomai meritata quella ottenuta dal campione nazionale rumeno che gareggia nelle file del Team Pala-Fenice e che dall'inizio dell'anno era già riuscito ad accumulare una sfilza di piazzamenti senza mai riuscire ad alzare le braccia al cielo. Questa volta invece il suo spunto è stato il più efficace di tutti e così ha potuto festeggiare la prima vittoria italiana tra gli Under 23, lui che nel nostro Paese non riusciva a primeggiare dai tempi della categoria juniores. Vinta pertanto, al termine di una gara caratterizzata anche da vari allunghi, la sfida dal sapore balcanico con Kamberaj, il terzo posto è stato appannaggio di Alberto Cornelio della Named Ferroli. Solo piazzamenti in questa gara invece per la Zalf con Zurlo sesto e Toniatti decimo. Menzione anche per Manuel Cucciniello (ottavo) e Gianluca Modesti (nono) piazzati anche il giorno prima a Monza e per Samuele Oliveto, che con il suo settimo posto ha regalato alla SC Gerbi 1910 la prima top-10 stagionale.

Vittoria di un corridore dell'Est anche nella 65esima Coppa Martiri Lunatesi andata in scena nel pomeriggio di sabato 14 a Lunata, in provincia di Lucca, dove ad imporsi è stato il bielorusso Ilia Koshevoy, che ha saputo prevalere d'astuzia nella volata a due con Matteo Natali della Mastromarco, con il quale aveva preso il largo sull'ultima ascesa a Montecarlo e rendendo vana la rincorsa del gruppo. Per l'atleta del Podenzano si è trattato della seconda vittoria in stagione, in attesa del gran salto nel professionismo atteso per il 2015. Gruppo inseguitore giunto sul traguardo con un ritardo di 10" e regolato allo sprint da Fabio Tommassini, portacolori di una GAP Fiscal Office ancora protagonista sulle strade toscane dopo il trionfo di Bazhkou della settimana precedente, che è riuscito ad anticipare sia Maronese che Simion. Primi piazzamenti stagionali per i due classe 1995 Yuri Pessotto (Mastromarco) e Luca Raggio (Overall), rispettivamente sesto e settimo.

Infine menzione per Riccardo Bolzan, portacolori del Cycling Team Friuli, autore di un'ottima prova nel Tour of Malopolska, competizione professionistica andata in scena pure in questo week end: l'atleta friulano ha infatti sfiorato per due volte il successo, terminando in seconda posizione sia nella prima (vinta dal polacco Matysiak) che seconda frazione (vinta dal tedesco Werda). Prestazioni che gli avevano consentito di conquistare la maglia di leader che è stato costretto a cedere solamente nell'ultima frazione (ancora vinta da Werda) in cui è scivolato in quarta posizione nella classifica finale ma comunque al termine di una buonissima prestazione complessiva.

Anche nel prossimo week end saranno cinque gli appuntamenti previsti dal calendario, col focus che si sposta dal Veneto al Friuli-Venezia Giulia con un'altra due giorni di gare sancita dal Memorial Zanette-Dal Ben di sabato 21 e soprattutto dal primo Memorial Gianni Biz di domenica 22 giugno.

Vivian Ghianni

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