Critérium del Delfinato 2014: Colpo Bakelants, superato Westra - Froome cade nel finale, domani arrivo in salita

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Un belga e un olandese, Jan Bakelants e Lieuwe Westra. Lottano per una vittoria di tappa, dopo aver promosso la fuga che ha deciso la frazione numero sei del Critérium del Delfinato. Westra, il più esperto, sa che ci sono due curve sul tecnico andante nel finale, e le prende in testa.

Il classe '82 dell'Astana, sfortunatamente per lui, ha alle calcagna un giovanotto che è sì di quattro anni meno esperto, ma già sufficientemente pronto per vittorie di un certo livello.

Non si esulta al Tour de France (seconda tappa, quella di Ajaccio) per nulla, vestendo anche la maglia gialla. Bakelants tiene la ruota di Westra, poi lo supera nel finale. Braccia al cielo per il belga, alla prima stagionale, pugno sul manubrio per l'olandese. Sono 178.5 i chilometri da Grenoble a Poisy, tre Gpm di quarta categoria, profilo vallonato. L'ideale, prima delle frazioni decisive, per la fuga. E fuga sia.

Avvio veloce, Westra e Bakelants vanno via dopo 30 km di corsa, come se sapessero già la fine della storia. Si forma un gruppo di 13 corridori: Lieuwe Westra (Astana), Sergio Paulinho (Tinkoff-Saxo), Jean-Christophe Péraud (AG2R La Mondiale), Pim Ligthart (Lotto Belisol), Aleksej Saramotins (IAM), Maciej Bodnar (Cannondale), Jens Voigt (Trek), Jan Bakelants e Zdenek Stybar (Omega Pharma-Quick Step), Thomas Damuseau (Giant), Valerio Conti (Lampre-Merida), Bram Tankink (Belkin) e Cesare Benedetti (NetApp).

A loro si aggiungono presto Julien Simon (Cofidis), Jens Keukeleire (Orica) ed Imanol Erviti (Movistar). Alla Sky di Froome sta bene che la fuga arrivi, perciò i battistrada guadagnano subito un bel po' di minuti. Dopo 60 km toccano l'apice con 5'50" sul gruppo.

Damuseau transita per primo sulla Côte de la Bétaz, seguito da Jan Bakelants e dal giovane Lampre Valerio Conti, 21 anni compiuti il 30 marzo (è il più giovane del gruppo qui al Delfinato), altrettanti tra sé e Jens Voigt, tra i fuggitivi.

Dietro la FDJ.fr, che non ha uomini nella fuga e poteva puntare al successo di giornata con un Démare o un Vichot, si mette ad inseguire quando mancano solo 30 km ed i minuti che separano il gruppo dai fuggitivi sono ancora più di tre. Davanti si decide la tappa: ai -21 Lieuwe Westra vede Pim Ligthart scattare e gli si incolla a ruota. Se ne vanno in due, Jan Bakelants compie un mezzo miracolo a riportarsi dal gruppetto sulla testa della corsa.

Con 3'20" sul gruppo maglia gialla Westra, Bakelants e Ligthart devono solo preoccuparsi di non far rientrare gli ex compagni di fuga, già ben distanziati. Ligthart, temibile allo sprint ristretto dagli altri due, viene fatto fuori sull'ultima côte di giornata, la Côte de Ronzy, a 7 km dal traguardo di Poisy. Nel gruppo maglia gialla, nel frattempo, finiscono a terra Alessandro Vanotti e, soprattutto, la maglia gialla stessa, Chris Froome. Abrasioni alla spalla destra ed al fianco per il britannico, che rientra in gruppo, favorito anche dal fair-play attuato da Tinkoff-Saxo ed Astana, che si rialzano finché Froome non si rivede.

In gruppo nulla accade sulla Côte de Ronzy, mentre tra gli immediati inseguitori di Westra e Bakelants si mette in bell'evidenza Valerio Conti. Ormai però i due sono andati, collaborano, vogliono arrivare e giocarsi la tappa. Così accade, con Westra che parte in testa, imbocca la prima delle due curve finali benino, ma sul rettilineo finale rilancia un secondo dopo Bakelants. Il belga dell'Omega Pharma-Quick Step approfitta e va a cogliere il primo successo del 2014, con l'olandese dell'Astana visibilmente deluso.

A 24" Zdenek Stybar regola il gruppetto inseguitore, quindi Pim Ligthart ai piedi del podio. Seguono Jens Keukeleire, Jens Voigt, Maciej Bodnar, Bram Tankink, un bravissimo Valerio Conti e Julien Simon. Cesare Benedetti è 12°, sempre a 24". Il gruppo dell'ammaccato Froome chiude a 3'55".

Classifica generale invariata rispetto a ieri, con il britannico che conserva la maglia gialla. A 12" Contador e Kelderman, a 33" Talansky, a 35" Van den Broeck, a 50" Nibali, a 1'22" Zubeldia e Fuglsang, a 1'24" Adam Yates, a 1'35" Kangert. Froome mantiene anche la maglia verde della classifica a punti, mentre Alessandro De Marchi è sempre il miglior scalatore e Wilco Kelderman il miglior giovane.

Domani si sconfina in Svizzera per la tappa più impegnativa della corsa, 160 km da Ville-la-Grand - ad Emosson. Cinque i Gpm, due di seconda categoria (Côte des Gets e Pas de Morgins), uno di prima (il Col du Corbier) e due Hors Catégorie (il Col de la Forclaz e l'ascesa finale al Lac d'Emosson). Domani più che mai si comprenderanno meglio le forze in campo. Non che ci sia molto da chiarire, ma almeno capire se Froome sarà attaccabile da Contador nel prossimo Tour o se, come dodici mesi fa, non ce ne sarà per nessuno.