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Dilettanti 2014: Mareczko e Toniatti, sorrisi marchigiani - Illuminano la Due Giorni di Castelfidardo. Turrin: vittoria e dolore

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Jakub Mareczko si aggiudica il Trofeo Città di Castelfidardo © RodellaNon è stata solamente la bella tappa del Giro d'Italia con arrivo a Montecopiolo ad animare il week end ciclistico marchigiano, dal momento che nella medesima regione erano di scena anche i dilettanti con l'appuntamento più importante del fine settimana di gare a loro dedicate : la disputa della 33esima edizione della Due Giorni Marchigiana, tradizionale appuntamento che ha il suo fulcro nella cittadina di Castelfidardo e che dopo qualche felice edizione passata in cui c'è stato spazio per vedere all'opera i professionisti è ormai diventata un importante banco di prova per le nuove leve. Alla fine le attese sono state pienamente ripagate con gare di buon livello e vincitori d'indubbia qualità.

Si è partiti nel pomeriggio di sabato 17 maggio con il Trofeo Città di Castelfidardo che dopo 175 chilometri sostanzialmente privi di difficoltà altimetriche, chiamava indubbiamente all'opera i protagonisti più attesi. Cosa aspettarsi quindi di meglio se non l'ennesima sfida tra Nicolas Marini e Jakub Mareczko, che continuano a battagliare meravigliosamente a suon di volate con grande lealtà di confronto, come si conviene a due atleti divisi da una sana rivalità in bicicletta ma uniti da un rapporto di amicizia giù da essa. Una sfida che continua anche ad appassionare un'intera provincia (quella bresciana da cui entrambi provengono) e non solo, tra accelerazioni esplosive e contese che possono risolversi realmente all'ultimo metro.

Che Mareczko godesse di ottima salute nei recenti appuntamenti lo si era notato in maniera eloquente soprattutto in occasione del Circuito del Porto, in cui l'italo-polacco aveva impressionato nel suo rush finale in rimonta, per cui non stupisce affatto che il giovane talento della Viris Maserati sia riuscito a prevalere nello scontro diretto anche in questa occasione, che tra l'altro gli ha permesso di portarsi ad una sola lunghezza da Marini nel computo di successi stagionali (al momento conduce ancora il velocista della Zalf per 7 a 6). Gara che non ha regalato molti spunti di cronaca quella del sabato, anche a causa dell'elevatissima velocità dell'intera prova, dato che la media finale ha sfiorato i 48 chilometri orari. Poche possibilità quindi per poter produrre seri tentativi d'avanscoperta e quindi non c'era che d'attendere il momento clou, ossia la volata conclusiva, con i treni delle principali formazioni impegnatissimi nel cercare di preparare il terreno al proprio uomo veloce. Anche in questa situazione i ragazzi della Viris si sono comportati egregiamente e a Mareczko non è rimasto altro da fare se non produrre un devastante spunto che gli ha permesso di trionfare con un certo margine di sicurezza su tutti gli altri rivali.

Sesto successo per l'italo-polacco, come dicevamo in precedenza, e nuova piazza d'onore a cui è stato costretto ad accontentarsi Nicolas Marini, che prosegue nella propria stagione ad alti livelli ma che in questo momento, dopo il bruciante avvio stagionale, concede qualcosa in termini di brillantezza al diretto contendente. Ancora a podio anche Luca Pacioni della Colpack, ancora alla ricerca del primo successo tra i dilettanti ma sempre costante nelle sue prestazioni. Quarta e quinta posizione per Daniele Cavasin e Davide Gomirato, che come al solito hanno cercato di lanciare nella miglior maniera possibile Marini, seguiti dall'abruzzese Mattia Marcelli della Vini Fantini, in ripresa in queste ultime settimane. Ancora un piazzamento anche per Alberto Cecchin, che sicuramente pagava qualcosa in termini di velocità contro determinati avversari mentre Voicu, Stamegna e Cornelio hanno chiuso la top-ten.

Neppure questo fine settimana ha però visto la Zalf Euromobil Désirée Fior, dato che l'amarezza per la piazza d'onore di Marini è stata prontamente dimenticata nel Gran Premio Santa Rita disputato nel pomeriggio di ieri e che vedeva un finale più movimentato per via della rampa conclusiva che precedeva il traguardo posto in località Sant'Agostino dopo 158 chilometri. Tra i pochi che nel team veneto non erano ancora riusciti ad esultare in questo 2014 vi era Andrea Toniatti, grande protagonista dello scorso finale di stagione con una serie di successi di ottima fattura che lo portarono anche a vestire la maglia azzurra. Le belle prestazioni però non erano fin qui mancate per il 21enne trentino, che aveva racimolato diversi piazzamenti in appoggio ai propri compagni di squadra, per cui non restava che attendere l'occasione propizia per sbloccarsi. Occasione che è arrivata nella seconda prova marchigiana in cui, dopo che la Zalf aveva cercato nuovamente di tentare l'assolo con una fuga fiume da lontano con Berlato e Tonelli (grandi protagonisti nei precedenti appuntamenti a cui aveva preso parte il team trevigiano), Toniatti ha fatto valere il suo spunto sull'erta finale, dove ben spalleggiato dai propri compagni di squadra ha potuto alzare finalmente le braccia al cielo.

Altro trionfo collettivo per i ragazzi diretti da Gianni Faresin, dal momento che un ancora brillante Simone Andreetta è andato a cogliere la piazza d'onore e che nelle prime dieci posizioni hanno concluso anche Gianluca Milani, secondo lo scorso anno e sesto in questa edizione, e l'infaticabile Gianni Moscon, giunto invece settimo. Altro podio invece per il kazako Matvey Nikitin, che appena una settimana fa si era visto anticipare da Toffali nell'Alta Padovana Tour e che anche questa volta è stato costretto a cedere allo strapotere Zalf, nonostante si confermi in eccellente condizione. Nulla da fare anche per il Team Pala-Fenice con Davide Pacchiardo e Simone Sterbini protagonisti ma costretti ad accontentarsi dei piazzamenti (rispettivamente quarto e quinto). A completare la top-ten l'ottavo posto di Manuel Senni (ancora piazzato dopo la buona prova offerta nei Paesi Baschi), il nono di Marco Tizza ed il decimo di Elia Zanon.

Conclusione di settimana strepitosa quindi per il team trevigiano, che la settimana l'aveva aperta con un altro successo strepitoso nella 64esima Coppa Cicogna, disputata martedì scorso a Terranuova Bracciolini, in cui Giacomo Berlato aveva ottenuto la seconda vittoria stagionale dopo una cavalcata durata oltre cento chilometri in compagnia di Alessandro Tonelli, che appena due giorni prima aveva ottenuto analogo successo nel Trofeo Matteotti. Nulla da fare per tutti gli altri con Turrin, riuscito ad uscire al loro inseguimento, che ha fatto proprio il terzo gradino del podio mentre più indietro sono giunti tutti gli altri, con distacchi superiori al minuto. Prove di forza a ripetizione quindi per una Zalf che si presenta pertanto agguerritissima anche in vista del Giro delle Pesche Nettarine, che caratterizzerà il prossimo fine settimana.

Chi non dimenticherà tanto facilmente il week end appena trascorso è Alex Turrin, passato dalla gioia per un nuovo successo che lo stava ulteriormente consacrando tra le rivelazioni di queste ultime settimane all'enorme tristezza per un nuovo serio infortunio che lo costringerà presumibilmente a stare lontano dalle gare per diversi mesi. Andiamo con ordine: il veneto della Mastromarco aveva concluso nel migliore dei modi il pomeriggio di sabato 17, quando con un notevole spunto in volata si era aggiudicato il 36esimo Gran Premio Città di Empoli, avendo ragione su un drappello di nove corridori con cui era riuscito a prendere il largo nelle fasi precedenti di gara. Brillante in salita e temibile in volata, Turrin era riuscito ad avere la meglio su un avversario particolarmente ostico come Simone Velasco, all'ennesimo piazzamento di un 2014 finora da incorniciare per lui che è un primo anno e con il coriaceo Stanislau Bazhkou decisamente in ripresa in queste ultime settimane, che ha centrato la terza piazza. Ma nell'assortito drappello erano presenti anche altri validi atleti come Krivosheev, il siciliano Brundo (molto pimpante in salita) e l'olandese Van Luijk, tutti regolati nello sprint finale che era valso a Turrin la terza vittoria negli ultimi tre week end, dopo quelle ottenute a Badia Agnano il 4 maggio e a Castiglion Fiorentino il 10. 

Non poteva certamente immaginare il bellunese che nelle ventiquattro ore seguenti sarebbe andato incontro ad un brusco risveglio: quando il primo Trofeo Paimex Shoppers in Tessuto di Lamporecchio stava cominciando a vivere la sua fase più calda infatti, Turrin è finito a terra in malo modo dopo aver urtato lo spigolo di un tombino e si è subito capito che l'incidente poteva aver portato con sé conseguenze non banali: dopo essere stato trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso infatti, allo sfortunato corridore (22 anni da compiere il prossimo 3 giugno) è stata diagnosticata la frattura della testa del femore destro. Una vera disdetta per un ragazzo già costretto a subire un analogo incidente nella scorsa stagione che l'aveva obbligato ad un lungo stop ed il fatto che l'incidente sia avvenuto proprio in quello che era il miglior momento della carriera del veneto priverà sicuramente i prossimi appuntamenti di un sicuro protagonista.

L'infortunio occorso a Turrin ha così fatto quasi passare in secondo piano la bellissima affermazione colta dal giovane polacco Szymon Rekita, atleta classe 1994 portato in Italia dalla Sestese nella scorsa stagione (in cui fu autore di alcune buonissime prestazioni) e che da quest'anno milita nella formazione sammarinese del GFFD Altopack Franceschi. L'azione del polacco è stata notevole ed efficace e gli ha consentito di portare a termine la sua cavalcata solitaria con un vantaggio di 1'12" sul secondo classificato, ovvero Marco Bernardinetti del Malmantile. Pochi secondi più tardi invece, a 1'17", Matteo Alban del Gragnano ha regolato allo sprint i più immediati inseguitori, riuscendo a precedere Thomas Capocchi della Pistoiese ed il compagno di squadra Thomas Pinaglia, seguiti poi dai giovani Manuel Ciucci e Niccolò Pacinotti.

Infine la giornata di sabato 17 maggio ha decisamente rilanciato le ambizioni nelle gare contro il tempo di Davide Martinelli, che nella prova del Bracciale del Cronoman disputata a San Giovanni di Livenza, in provincia di Pordenone, è riuscito finalmente a prevalere nei confronti di Marlen Zmorka che l'aveva sempre battuto nei precedenti appuntamenti in questa stagione. Il bresciano della Colpack ha percorso i 28,7 chilometri del tracciato in 35'01", con una media superiore ai 48 orari che gli ha permesso di distanziare il forte ucraino del Team Pala-Fenice di 15". Podio anche per Seid Lizde, sempre convincente in questo genere di prove, che si è classificato terzo a 49" mentre tutti gli altri hanno accusato distacchi superiori al minuto.

Nel prossimo fine settimana finalmente si disputerà, come anticipato in precedenza, la prima gara a tappe dell'anno, visto che il Giro del Friuli-Venezia Giulia risulta per il momento sospeso (si parla di un possibile recupero in settembre ma non vi sono, per ora, conferme ufficiali): dal 23 al 25 maggio prossimi infatti la scena sarà tutta per il Giro delle Pesche Nettarine di Romagna che, a dispetto delle sole tre tappe in programma, vedrà comunque una buona partecipazione ed anche qualche novità, come testimoniano i traguardi intermedi che assegnano abbuoni validi per la classifica generale. Vedremo così chi succederà nell'albo d'oro a Davide Formolo, trionfatore nelle ultime due edizioni.

Vivian Ghianni

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