Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Dilettanti 2014: Il Marmo di Mugerli non viene scalfito - Lo sloveno primo a Carrara dieci anni dopo. La Zalf esulta tre volte

Versione stampabile

Matej Mugerli vince il Gran Premio Industrie del Marmo © Foto Masi

Archiviata l'edizione 2014 del Gran Premio Liberazione il fine settimana dilettantistico proponeva, a due giorni di distanza dalla classicissima romana, un nuovo appuntamento internazionale: questa volta erano le strade della Toscana ad essere protagoniste, con la disputa del 27esimo Gran Premio Industrie del Marmo di Carrara, che offriva un'immediata occasione di rivincita per qualche deluso del Liberazione, arricchendosi anche della presenza di varie squadre Continental, in quanto la prova era aperta anche agli atleti Elite.

Ci eravamo lasciati con l'immagine del russo Evgeniy Shalunov, che con il suo assolo aveva fatto proprio il "mondiale di primavera degli Under 23" alle Terme di Caracalla, nella speranza che la vittoria possa spalancargli le porte di team professionistici prestigiosi. Ci ritroviamo, con il pomeriggio di domenica 27 aprile ormai alle spalle, a raccontare di un nuovo successo straniero, questa volta ad opera di chi, a suo modo, ne ha già viste tante e che una carriera è stato un po' costretto a reinventarsela.

Il protagonista del nostro nuovo resoconto è Matej Mugerli, uno dei tanti prodotti di un movimento sloveno in piena ascesa fin dagli inizi degli anni Duemila, il quale poco più che ventenne a suon di vittorie (si ricordano tra le altre quelle ottenute a Mercatale, in una tappa del Giro del Veneto e nella classifica generale del Giro del Friuli) e belle prestazioni aveva trovato modo di far parlare di sè. La mente poi ritorna ad un pomeriggio d'inizio maggio del 2004, l'anno della tremenda perdita di Marco Pantani e di un Damiano Cunego che proprio in quelle settimane si rivelava splendidamente al professionismo. Un pomeriggio di maggio in cui Mugerli, di lì a poco 23enne, sfrecciava proprio sul traguardo di Carrara, precedendo il messicano Magallanes e il polacco Dybel per una vittoria che contribuì a spalancargli le porte del professionismo, destinazione Liquigas.

Doveva essere la porta per il paradiso, invece tutto si concluse al termine del 2008, dopo quattro stagioni non troppo memorabili, illuminate da un unico ma apprezzabile acuto a Lloret de Mar, nella Vuelta Catalunya 2006 in cui seppe anticipare il gruppo. Perso il ciclismo che conta ma non la voglia di continuare a faticare, Matej ha deciso di tornare in patria e da allora ha ricominciato a girare il mondo ma mettendo spesso nel mirino le corse di casa o nel resto della penisola balcanica. Rieccolo qui, ordunque, il protagonista di questa storia stramba che forse fotografa perfettamente la questione legata alle formazioni Continental in cui ogni occasione diventa buona anche per chi ormai non ha nulla da perdere e cova ancora qualche piccola speranza di ritornare nel giro che conta. Riecco Matej Mugerli che a 32 anni (che nel prossimo mese di giugno diventeranno 33, a proposito di numerologia e resurrezioni) è tornato a scolpire il suo nome nel marmo, nel vero senso della parola in una giornata ancor più monopolizzata dai corridori stranieri più di quanto non fosse accaduto al Liberazione e che, anche per questo, riaccende inevitabilmente la discussione. A questo punto però è inutile stare a storcere il naso e prendersela con chi fette di professionismo più che ampie ne ha già assaggiate, le regole sono queste ed in qualche modo occorre andare avanti. Del resto la "guerra degli inviti" alle gare professionistiche nostrane può riguardare anche qualche vicino di casa e quindi ognuno cerca di arrangiarsi come può e portare l'acqua al proprio mulino.

È accaduto così che lungo i quasi 170 chilometri del tracciato, le asperità e le avversità meteo abbiano finito per favorire gli atleti dotati di maggior fondo ed esperienza, che hanno così potuto avere buon gioco contro ragazzi decisamente più giovani. Tanti tentativi, con l'altro sloveno Fajt attivissimo nel cercare l'acuto e nell'aiutare al meglio Mugerli e con la Lokosphinx che ha cercato di concedere una replica dell'assolo romano per merito di Dmitry Sokolov prima (a circa 30 chilometri dall'arrivo), col due volte campione europeo juniores a cronometro che ha provato a rendersi imprendibile e poi anche con Shilov e Sveshnikov, senza però trovare l'affondo decisivo.

Tra scatti e controscatti si è giunti così ad un finale in cui soltanto in tre sono riusciti ad evadere da un drappello di una decina di corridori e così si sono presentati sul rettilineo conclusivo, dove Mugerli ha fatto valere il suo buon spunto veloce per tornare a vincere lì dove già dieci anni prima (e se non è un record in tema di gare aperte ai dilettanti poco ci manca) era stato capace di alzare le braccia al cielo, ottenendo la seconda vittoria in stagione (la precedente era arrivata ad inizio marzo, nell'Umag Trophy). Seconda posizione per l'austriaco Martin Weiss, classe 1991 e reduce la settimana scorsa da un buon ottavo posto a Colonia nella gara vinta da Sam Bennett mentre la Lokosphinx ha mancato il bottino pieno in questa occasione ma ha trovato comunque il modo di salire sul podio, per merito di Sergey Shilov (ben piazzato al Memorial Pantani e in una tappa della Coppi e Bartali nella scorsa annata) che ha agguantato la terza posizione distanziato di 3".

Il team russo ha poi piazzato altri due atleti anche in quarta e quinta posizione, giunti entrambi a 13": quarto si è classificato Kirill Sveshnikov, atleta che si è messo in gran mostra su pista in carriera (vittorie europee con il quartetto dell'inseguimento e nella coppa del Mondo di scratch, oltre ad un bronzo mondiale nella corsa a punti) e che proprio in pista è incappato in un controverso caso di positività agli ultimi campionati nazionali russi. Alle sue spalle si è invece classificato il compagno Arkimedes Arguelyes Rodriges, anch'egli già ben conosciuto dai più attenti e con un trascorso anche nella Katusha.

Si scende così fino alla sesta posizione per trovare le prime tracce d'Italia, con un Mirco Maestri come al solito generosissimo che dopo essersi inserito nell'azione buona ha fatto propria la volata del suo drappello, chiudendo con un distacco di 28". Continua pertanto la striscia di piazzamenti del corridore emiliano, che ormai da mesi gira attorno ad un successo che non vuole ancora saperne di arrivare ma che non perde comunque occasione di farsi notare e apprezzare dal pubblico. Dietro Maestri ha concluso la coppia austriaca del Team Tyrol costituita da Fankhauser e Benetseder mentre in nona posizione troviamo il secondo ed ultimo azzurro in top-10, vale a dire Jacopo Mosca. Anche per l'atleta della Viris Maserati una bella prova di continuità dopo un Gran Premio Liberazione corso tutto all'attacco, cosicché la prova offerta al Marmo non ha fatto altro che confermare una buonissima condizione che potrebbe dargli ulteriori soddisfazioni nelle prossime settimane. A chiudere la top-10 di giornata l'australiano Robert Power, tornato protagonista, dopo aver saltato il Liberazione, su un percorso decisamente più congeniale alle proprie caratteristiche, che ha tagliato il traguardo dopo 32".

Sorprendentemente ha scelto di non prendere parte all'appuntamento toscano la Zalf Euromobil Désirée Fior che pure avrebbe avuto corridori in grado di dire la propria nella gara internazionale ma il team trevigiano ha trovato ugualmente il modo di chiudere il proprio week end di gran lunga in attivo con tre successi distribuiti equamente nelle tre giornate di gara: l'ultimo in ordine cronologico è giunto a Vittorio Veneto nel pomeriggio di ieri, quando Gianni Moscon ha ottenuto la prima affermazione stagionale, conquistando la 59esima Medaglia d'Oro Frare De Nardi. Un successo da condividere ancora una volta con un bravissimo Simone Velasco, già grande protagonista al Liberazione, col quale Moscon ha prodotto la selezione decisiva ad una decina di chilometri dal traguardo, sfruttando le pendenze del muro di Ca' del Poggio e dell'ascesa di Nogarolo. Bella affermazione quindi per il classe 1994, uno degli atleti maggiormente in forma nel team di Rui e Faresin, che ha così sfruttato al meglio l'occasione che gli si è presentata. Detto già di Velasco, di gran lunga il miglior primo anno fin qui ammirato, al gruppo non è rimasto che giocarsi le posizioni di rincalzo, con l'ultimo gradino del podio conquistato da Paolo Totò, che a 25" ha regolato in volata i primi inseguitori, precedendo Vendrame (ancora bene anche lui), l'albanese Redi Halilaj e l'abruzzese Ciccone. A 1'06" invece Toniatti ha preceduto un altro drappello, in cui si è segnalato anche il giovane Filippo Zaccanti della Colpack, alla prima top ten tra i dilettanti.

Nel pomeriggio di sabato 26 invece il 17esimo Gran Premio Memorial Carlo Valentini aveva offerto l'immediata occasione di riscatto a Nicolas Marini che dopo un Liberazione sfortunato in cui è stato anche protagonista di una caduta, è tornato a far valere la legge del più forte allo sprint conquistando così la settima vittoria dell'anno. Successo ben preparato dagli uomini della Zalf, con Gomirato, poi quarto, bravissimo a lanciare l'atleta bresciano che non ha avuto difficoltà a finalizzare, trovando l'ennesima affermazione. Seconda posizione per Alessandro Forner dell'Event Soullimit-CyberTeam, terza per Marco Gaggia della Marchiol, nei dieci figurano anche i nomi dell'abruzzese Mattia Marcelli, in ripresa dopo il brutto infortunio al gomito occorsogli un mese e mezzo fa, giunto quinto e di Riccardo Minali, che ha tagliato il traguardo in sesta posizione.

Venerdì 25 invece, in contemporanea al Liberazione, si era corsa a Pessina Cremonese la 64esima Coppa Ardigò, gara riservata a soli atleti Under 23, in cui Nicola Rossi è riuscito ad ottenere la sua prima affermazione tra i dilettanti. Il ventenne zalfino, ex campione italiano a cronometro tra gli allievi, è stato abile ad inserirsi nella fuga di venti atleti che ha deciso le sorti di una gara condizionata anche da un forte vento e negli ultimi metri è riuscito ad anticipare tutti, giungendo primo sul traguardo. Beffato pertanto Francesco Castegnaro del Team Pala-Fenice, al primo piazzamento su strada dopo un inverno da protagonista su pista mentre a completare il podio ci ha pensato Davide Ballerini del Team Idea, che ha preceduto l'altro Zalf Nicola Toffali e Daniele Cazzola.

Prima volta da vincente tra i dilettanti anche per Damiano Cima che sempre nella giornata di venerdì 25 ha fatto propria la 68esima Coppa Caduti Nervianesi, disputatasi a Nerviano nel milanese. Anche in questa occasione gara decisa da una fuga di un nutrito drappello di atleti in cui l'alfiere del Team Colpack, coadiuvato ottimamente da Michele Senni (giunto sesto), è riuscito ad imporsi con un notevole spunto in volata. Ciò gli ha permesso di piegare un ostico avversario come Nicola Poletti (che si è avvalso dell'aiuto di Maestri) che però è stato costretto ad accontentarsi della piazza d'onore mentre l'ultimo gradino del podio è stato appannaggio di Matteo Pozzoli della Named Ferroli, giunto davanti a Bocchiola e Nosotti.

Continua infine l'ottimo momento dell'abruzzese Marco D'Urbano, che dopo essersi sbloccato a Villa Verucchio è riuscito a lasciare il segno anche in Toscana, aggiudicandosi la prima edizione del Trofeo San Leolino, disputato nell'omonima frazione di Bucine, nell'aretino. Il pescarese dell'Aran ha sfruttato a proprio favore i chilometri conclusivi che tiravano all'insù e con un ottimo spunto è riuscito a distanziare tutti gli altri. Seconda piazza, con un distacco di 3", per Marco Ceglia dell'Acqua&Sapone-Mocaiana davanti a Marco Bernardinetti del Malmantile mentre a 8" Dario Mantelli è giunto in quarta posizione, precedendo Michael Delle Foglie della Fracor, società organizzatrice dell'evento ed Eugenio Bani.

Domani il Gran Premio Montanino, che andrà in scena nell'omonima frazione di Reggello, in Toscana, aprirà una nuova settimana assai intensa tra i dilettanti, con vari appuntamenti infrasettimanali concentrati nella giornata di giovedì 1 maggio. Spicca fra gli altri il Gran Premio Camon a San Bernardino nel ravennate, in attesa di vivere domenica prossima un nuovo atteso appuntamento internazionale con la disputa del tradizionale Circuito del Porto a Cremona.

Vivian Ghianni

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano