Giro dei Paesi Baschi 2014: Valverde osa, Contador vince - Alberto stacca Alejandro. Un buon Cunego chiude al 5° posto

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Bang! Una sparata, dritta alle gambe, più che al cuore, di Alejandro Valverde. La risolve così, Alberto Contador, la prima tappa della Vuelta Ciclista al País Vasco. Corsa che in passato El Pistolero s'è già aggiudicato, nelle stagioni 2008 e 2009: sa come muoversi, marcare, perfino bluffare, sulle aspre salite basche. Già, perché sull'ultima asperità delle otto di giornata, i due chilometri terribili dell'Alto de Gaintza, Contador era andato dietro a Valverde.

I due spagnoli più in forma del momento (non trascuriamo però Joaquim Rodríguez, qui assente) al comando. Mentre Valverde scattava a ripetizione, Contador danzava sui pedali, dando l'impressione di non averne più. Valverde cade nel tranello, chiede un cambio e non l'ottiene. L'ultima rampa, un drittone con pendenze da MTB, è gremita di pubblico, neanche fossimo al Tour.

È lì che Contador sorprende Valverde, allunga di (pre)potenza e se ne va. La tappa si potrebbe riassumere così, con la vittoria di un uomo che a fine 2013 era dato per bollito, per uno che guadagna troppo ed ottiene pochi risultati (così cinguettò il sempre affabile Oleg Tinkov), che nell'inverno s'è allenato duramente. E siccome il lavoro paga, il campione di Pinto è venuto in Italia a vincere due tappe, con la generale, della Tirreno-Adriatico. La Volta a Catalunya l'ha sfiorata, giungendo a 4" da Joaquim Rodríguez e nei Paesi Baschi non è venuto a fare il turista.

La frazione prevede 153.4 km con partenza ed arrivo ad Ordizia, otto Gpm, non un metro di pianura. Proprio come una classica delle Ardenne. Dopo 10 km va via la fuga buona: al suo interno Fabricio Ferrari (Caja Rural), Matteo Montaguti (AG2r La Mondiale), Romain Sicard (Europcar) e Davide Villella (Cannondale). Quest'ultimo, in chiave Ardenne, specie per il futuro, va tenuto d'occhio - e per le altre corse sta mostrando tutto il suo talento - per ora si accontenta di far man bassa di punti ai Gpm.

La maglia di miglior scalatore stasera è nella sua stanza. Guadagnano presto minuti sul gruppo, arriveranno ad avere un vantaggio massimo di 4'50" al km 38. Al primo passaggio sull'Alto de Gaintza restano da soli in testa Montaguti e Villella, con il Cannondale che punta ai Gpm, con successo. Dietro tira la Movistar prima, la Tinkoff-Saxo dopo, fatto sta che a 25.7 km da Ordizia vengono ripresi Montaguti e Villella.

Il gruppo resta compatto fino ai -19, quando in cima all'Alto de Orendain parte Tom Dumoulin. L'olandese della Giant-Shimano resta allo scoperto per alcuni chilometri, dimostrando che il suo talento è purissimo. Nonostante ciò, Dumoulin viene ripreso e tutto si decide sull'ultima salita, l'Alto de Gaintza, ripetuto per la seconda volta. Tinkoff-Saxo davanti per Contador, Movistar che scorta nelle prime posizioni Alejandro Valverde. La prima sfida dell'anno tra i due campioni iberici ha inizio quando la strada entra nel bosco e sale, sale, sale...

Dal bosco esce in testa Valverde, Contador è a ruota di Alejandro, che sabato scorso s'è intascato la settima vittoria stagionale (più di tutti, anche davanti a Modolo e Greipel) al GP Miguel Indurain. Alle loro spalle un gruppetto formato da Michal Kwiatkowski (Omega Pharma-Quick Step), Cadel Evans (BMC), Damiano Cunego (Lampre-Merida), Mikel Nieve (Sky), Jean-Christophe Péraud (AG2R La Mondiale) e Yury Trofimov (Katusha), con Roman Kreuziger (TInkoff-Saxo) e Mikel Landa (Astana) poco più indietro.

Davanti Valverde ha tutto l'interesse ad arrivare con Contador, per poterlo battere in una volata a due, ma il murciano scatta, poi lo fa ancora, e un'altra volta. Sembra davvero imbattibile, mentre quel giocatore di poker che risponde al nome di Alberto Contador ciondola a destra e a sinistra, sempre in piedi sui pedali. Pare al gancio. Pare. Non appena la salitella propone l'ultimo strappo, un drittone in mezzo a un prato (e ad una folla oceanica), con la meta, il paese di Gaintza, lassù ad attendere i contendenti, butta giù un dente e lascia Valverde sul posto.

Il murciano della Movistar non prova nemmeno a replicare, scollina con 15" di ritardo da Contador e si limita a non far rientrare il gruppetto alle sue spalle, dove un Damiano Cunego molto attivo tiene testa insieme agli altri al ritmo impostato da Kwiatkowski. Contador non trova probelmi negli ultimi 6 km di gara e va a vincere sul traguardo di Ordizia: per lui tappa e maglia. Valverde chiude a 14", a 34" c'è Kwiatkowski, a 36" Trofimov, Cunego, Péraud, Nieve ed Evens, a 54" Kreuziger e Pinot.

Non essendoci abbuoni, la classifica generale è identica a quella della tappa, e già domani si dovrà inseguire un Contador quasi irraggiungibile: nei 155.8 km che da Ordizia porteranno il gruppo a Urdazubi ci saranno quattro Gpm, di cui uno, l'Alto de Lizaieta, di prima categoria, ma sarà sullo strappo nei pressi del borgo di Zugarramundi (tra i -7 ed i -5) che si muoverà chi vorrà vincere.

Non è certo Alberto Contador colui che dovrà prendere l'iniziativa. Da domani tocca ad Alejandro Valverde recuperare i secondi perduti oggi. Perduti insieme al primo scontro stagionale con Alberto: se i due iberici continueranno così, ci sarà da divertirsi, e non poco.