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Parigi-Nizza 2014: Stavolta Degenkolb se li è Magnyati - John precede Goss in volata e strappa a Bouhanni la maglia gialla

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John Degenkolb esulta sul traguardo di Magny-Cours © BettiniphotoA John Degenkolb i circuiti motoristici piacciono, e neppure poco. Dobbiamo tornare indietro di un paio d'anni per trovarlo primeggiare - con notevole distacco sul secondo, allora Elia Viviani - nella settima tappa della Vuelta a España. Si arrivava al Motorland Aragón, circuito nei pressi di Alcañiz. Degenkolb, che da quella Vuelta tornerà con ben cinque missioni compiute, in realtà non si trovava di fronte una schiera di forti velocisti in grado di contrastarlo (gli organizzatori avevano disegnato un percorso stranamente favorevole agli scalatori puri).

Dal 2012 ad oggi tante vittorie le ha ottenute, il tedesco della Giant-Shimano, fuori dai circuiti, ma dopo due tappe alla Parigi-Nizza in cui si era dovuto accontentare della piazza d'onore, alla terza, vedendo l'arrivo posto sul traguardo del circuito di Magny-Cours, Degenkolb ha scaldato per bene il motore. Sia il suo che quello di una Giant-Shimano pressoché perfetta negli ultimissimi chilometri: in testa non prima dei -5, a tutta velocità dai -3 in poi, per far fuori chi in quest'inizio di stagione non ha ancora fatto amicizia con il ritmo giusto.

Il resto l'ha fatto John Degenkolb, che prima d'oggi aveva vinto tre tappe al Tour Méditerranéen: una volata presa al centro, in testa, di potenza e prepotenza, di gambe che stantuffano sui pedali, avversari staccati, in lotta per il miglior posto sul podio, dopo il gradino più alto, ormai andato. È il caso di Matthew Goss, che ha provato a seguire Degenkolb ma è stato bruscamente respinto ed anzi, s'è dovuto guardare dal ritorno di José José Joaquín Rojas.

Tappa semplice, quella che in 180 km comdi comodi portava il gruppo da Toucy a Nevers, con traguardo all'interno dell'autodromo che per anni ha ospitato il Gran Premio di Francia di Formula Uno. Dopo appena quattro chilometri troviamo già la fuga di giornata bell'e partita: Romain Feillu (Bretagne-Séché Environnement), Perrig Quemeneur (Europcar) e Julien Fouchard (Cofidis) allungano e guadagnano su un plotone controllato dalla FDJ.fr del leader Nacer Bouhanni. Subito dopo 16 km raggiungono quello che sarà il loro vantaggio massimo (3'10"), perché successivamente il gruppo li terrà molto sotto controllo. E allora, per il maggiore dei Feillu, Quemeneur e Fouchard, non restano che i traguardi parziali.

L'unico Gpm di giornata, la Côte de la Chapelle Saint-André, posta dopo 74 km di gara, vede Feillu transitare davanti a Fouchard e Quemeneur. Il traguardo volante successivo, a Varzy, è testimone della vittoria di Quemeneur, che sottrae al suo tempo effettivo i 3" d'abbuono. Fouchard e Feillu lo seguono, il gruppo è a 1'40". Al secondo traguardo volante l'abbuono di 3" va a Fouchard, con Feillu e Quemeneur che si accontentano di 2" ed 1". In gruppo tira sempre la FDJ.fr, mentre davanti Fouchard fora; rientrerà facilmente. Ai -20 la fuga è quasi esaurita e si vedono davanti, oltre alla FDJ.fr, Astana e Sky. Probabilmente più per controllare la situazione che per lanciare la volata al Geraint Thomas di turno.

Ai -11 il gruppo è ad una trentina di secondi dai fuggitivi e così Perrig Quemeneur capisce che è tempo di restare solo. Se ne va, mentre Fouchard e Feillu vengono riassorbiti rapidamente. Ora è la Giant-Shimano a tirare il gruppo, e tira forte, tanto che si forma una fila indiana. Quemeneur entra per primo nell'autodromo di Magny-Cours ma ai -2 viene ripreso. La volata preparata alla grande dagli uomini Giant-Shimano vede subito Degenkolb, oggi vestito di verde per via della classifica a punti. Nessuno lo insidia ed il tedesco va a prendersi la quarta vittoria stagionale, la prima in una corsa World Tour (sia per sé che per la Giant-Shimano), con tanto di dedica a Michael Schumacher («Svegliati presto, Michael!»), visto che il luogo è quello giusto.

Goss e Rojas completano il podio, con Borut Bozic 4°, seguito da Tom Boonen, Alexander Kristoff, Nacer Bouhanni, Thor Hushovd, Gert Steegmans e Moreno Hofland, ieri vincitore. La generale vede ora Degenkolb strappare la maglia gialla Bouhanni grazie al gioco degli abbuoni, con il francese che insegue adesso a 8" mentre il giovane olandese Moreno Hofland è terzo a 12". A 18" c'è Rojas, a 21" Geraint Thomas, a 22" un gruppetto di otto corridori, tra cui Kristoff, Coquard, Gallopin ed i nostri Marco Marcato e Luca Wackermann. Tra gli scalatori Christophe Laborie comanda su Romain Feillu (9 a 4), mentre nella graduatoria a punti è ancora Degenkolb a primeggiare (il tedesco è anche il miglior giovane). Tra le squadre la Katusha precede di 5" AG2R La Mondiale e BMC, mentre le altre sono a 7".

Domani la quarta tappa, e nei 201.5 km che da Nevers porteranno a Belleville potremmo vedere in azione, specie nel finale, i cacciatori di classiche. Negli ultimi 60 km quattro Gpm, con tre ascese di terza categoria e l'ultima asperità, la Côte du Mont Brouilly, di seconda categoria. Non sarà facile, per i velocisti puri, arrivare al traguardo e giocarsi la vittoria. Ma visto che Degenkolb sprinter puro non è, potrebbe perfino difendersi e - perché no - attaccare.

Francesco Sulas

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