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Dilettanti 2014: A Soprazocco c'è un Tocchella di classe - Sua la San Geo. Splendidi assoli di Luca Sterbini e Ignazio Moser

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Alberto Tocchella si aggiudica la 90a Coppa San Geo © Rodella

Attendevamo con impazienza il week end di gare appena trascorso per vedere quali sarebbero stati i primi verdetti della strada del 2014 tra i dilettanti e adesso che la nuova settimana è già all'inizio possiamo affermare di non essere rimasti affatto delusi dallo spettacolo offerto dagli atleti nelle prime uscite stagionali. Epiloghi a sorpresa, fughe a lunga gittata, volate all'ultimo respiro e già prime conferme: insomma di spunti di discussione se ne hanno già a sufficienza.

Come da tradizione ad aprire degnamente le danze per la nuova stagione è stata la Coppa San Geo-Trofeo Caduti di Soprazocco, giunta in questo 2014 alla sua 90esima edizione e che nel suo tracciato (compreso tra Soprazocco e Prevalle) si presentava nuovamente più favorevole alle ruote veloci, con la sola ascesa di Passo Cavallino a rappresentare un discreto dislivello altimetrico. Tutti ad interrogarsi su chi sarebbe stato il velocista in grado di battezzare adeguatamente la nuova stagione ed invece già nel principale appuntamento del fine settimana inaugurale ci siamo trovati di fronte alla prima sorpresa: sul traguardo bresciano a sfrecciare per primo non è stato l'attesissimo Nicolas Marini e neppure il talentuoso Jakub Mareczko.

Anzi, non è servita neppure la volata a ranghi compatti per decretare il vincitore ma solo per assegnare le posizioni di rincalzo. Perché qualche volta, in un inizio di stagione in cui tutti scalpitano per poter ben figurare immediatamente, può spuntare fuori anche il nome che non ti aspetti e che per questa gara in questione ha le fattezze e tutta l'incredulità di Alberto Tocchella, inaspettato profeta in patria (risiede infatti a Sale Marasino) che non solo si è regalato il primo successo nella categoria in cui ha appena iniziato la sua terza stagione ma ha anche donato una soddisfazione indescrivibile al Gavardo Tecmor, piccola formazione di provincia ma che qualche nome interessante sa tirarlo ugualmente fuori quasi ogni stagione.

Un destino a cui Tocchella ha saputo andare incontro con audacia, visto che nei piani iniziali non era prevista la sua partecipazione alla classicissima bresciana d'apertura ma che lui, sciatore mancato (non se la cavava neppure troppo male ma interruppe la sua carriera sulle nevi in seguito ad un incidente), si è ampiamente meritato, ricordando anche a tutti come già da juniores s'intravedevano in lui qualità interessanti (nel 2011 infatti, con una bellissima azione solitaria, conquistò la gara internazionale di Loano).

Scelta di tempo perfetta la sua, fin dal momento in cui aveva saputo individuare l'azione buona in gara, dopo che i primi tentativi (tra i protagonisti Costantino e Riccardi) non erano andati a buon fine. L'azione che però si è sviluppata ad una trentina di chilometri dalla conclusione con atleti del calibro di Sedaboni, Tizza, Zmorka, Camilli, Filosi e Basso era troppo ghiotta per farsela sfuggire e così, assieme al portacolori del Delio Gallina Giacomo Gallio, è riuscito a rifarsi sotto. Un tentativo assolutamente interessante, che ha costretto Zalf, Viris Maserati e tutte le altre formazioni interessate a giungere in volata a lavorare a fondo per cercare di non concedere troppo margine ai battistrada. A poco meno di dieci chilometri dalla conclusione però l'ucraino della Pala Fenice Marlen Zmorka ha operato una delle sue proverbiali stoccate ed ha tentato l'assolo solitario, trovando però subito un prontissimo Tocchella nel prendergli la ruota.

Non poteva esserci treno più felice per il giovane bresciano, date le importanti doti sul passo del corridore diretto da Locatelli, e così in poco tempo il nuovo duo di testa ha preso un vantaggio superiore ai trenta secondi che rendeva molto difficile l'inseguimento. Nonostante da dietro fosse soprattutto la Zalf a lavorare a fondo per cercare di portare allo sprint Marini, il duo di testa si è presentato all'ultimo chilometro con ancora una decina di secondi da poter gestire, mentre gli ex compagni d'avventura venivano nel frattempo riassorbiti. Le ultime accelerate di Zmorka sono state però decisive per il buon esito dell'azione, anche se la generosità non è bastata all'ucraino (la cui vittoria sarebbe stata ugualmente significativa in giorni molto difficili per il proprio paese) per prevalere.

Tocchella non ha infatti mollato un metro, conscio di avere ormai nelle mani la grande occasione e negli ultimi cento metri ha saltato nello sprint a due il diretto avversario per una vittoria tanto bella quanto inattesa. Detto di Zmorka che ha comunque conquistato un'ottima piazza d'onore, a 5" dai primi lo spunto prepotente di Nicolas Marini amplificava solamente il grande rammarico dell'altro enfant du pays (il velocista della Zalf è infatti di Provaglio d'Iseo), costretto ad accontentarsi dell'ultimo gradino del podio. Quarta posizione per il rumeno Andrei Voicu (ottimo, come vedremo più avanti, anche il suo avvio di stagione), anche lui in maglia Pala-Fenice, quindi l'altro grande atteso Jakub Mareczko che ha preceduto il veneto Cecchin, il primo degli atleti Continental al traguardo, reduce dal Trofeo Laigueglia disputato il giorno prima. Bevilacqua, Cucciniello, Pacioni e Faieta hanno poi completato la top-ten.

Ciò che non è riuscito a Zmorka è invece riuscito, in maniera ancor più eclatante, a Luca Sterbini, che con un'azione da consegnare agli annali ha fatto propria la 27esima Firenze-Empoli, primo acuto stagionale del Team Pala-Fenice. Il corridore laziale, scattato dopo una manciata di chilometri assieme a Necci, Cannavò e Longo, ha coronato splendidamente la sua cavalcata dopo ben 130 chilometri d'avanscoperta, abbandonando la compagnia degli altri fuggitivi sulla salita di Monterappoli, quando alla conclusione mancavano circa 30 chilometri e riuscendo a gestire alla grande il proprio vantaggio, favorito anche dalla tardiva reazione del plotone, che aveva colpevolmente concesso ai quattro battistrada quasi dieci minuti di vantaggio. Sterbini, già campione italiano a cronometro tra gli juniores nel 2010, ha così potuto far valere le proprie ottime doti da passista, giungendo in solitaria con quasi un minuto di vantaggio sugli inseguitori. Niente da fare quindi per Luca Benedetti, che ci teneva ad inaugurare subito con un successo la sua nuova avventura nella General Store ma si è dovuto accontentare di precedere di qualche metro il gruppo, regolato allo sprint da Thomas Pinaglia del Gragnano, unico atleta sempre piazzato nelle ultime tre edizioni della gara, che nella volata ha preceduto Marco D'Urbano e Angelo Raffaele.

Terzo ed ultimo appuntamento di sabato 22 febbraio era il 21esimo Memorial Polese di San Michele di Piave nel trevigiano, che ha regalato contemporaneamente la seconda sorpresa e la seconda amarezza per i colori della Zalf della giornata: a precedere tutti nello sprint finale è stato infatti Michele Zanon, velocista dell'Event Soullimit-Cyber Team, che con un grande spunto dopo essere stato ben pilotato dai compagni di squadra, ha negato all'atleta zalfino Davide Gomirato il ritorno al successo. Il tutto al termine di una gara caratterizzata da tempo a tratti inclemente e vari tentativi di fuga rintuzzati prima del traguardo, dove erano soprattutto Zalf e Marchiol le più interessate alla conclusione allo sprint. Sul traguardo però lo spunto di Zanon ha sorpreso tutti e così anche il padovano ha potuto festeggiare il primo successo tra i dilettanti, avendo ragione del ben più esperto Gomirato. Podio completato dal bravo Daniele Cazzola del Cycling Team Friuli, che ha negato il podio a Marco Corrà della Mastromarco, altro nome atteso per l'appuntamento. Nulla da fare per la Marchiol, quinta con Gaggia, mentre buon piazzamento per David Morettin dei Ciclisti Padovani che ha colto la sesta posizione.

Prima giornata quindi in archivio con grandi sorprese e prime volte assolute e che oltre al mancato successo della Zalf non ha fatto registrare alcun successo di atleti di formazioni Continental (probabilmente anche l'impegno del venerdì sulle strade liguri del Laigueglia si è fatto sentire), tuttavia la giornata di domenica ha fornito ulteriori spunti. Uno di questi è che un atleta come Ignazio Moser va seguito ancora con molta attenzione, visto che il trentino figlio d'arte, portacolori della BMC Development Team, ha fatto proprio (correndo da isolato) il 3° Memorial Lorenzo Mola, che nella sua conclusione a Prevalle costituiva un'ideale rivincita della San Geo, anche se il percorso era completamente differente (lo strappo di Burago da ripetere sei volte, con pendenze fino al 10%, tagliava infatti fuori i velocisti puri). Bravissimo è stato Moser ad inserirsi, una volta esauriti i precedenti tentativi, nell'azione comprendente due corridori altrettanto validi come Simone Consonni e Marco Chianese, col campione italiano dell'Omnium su pista a sfruttare eventualmente la propria chanche in caso di buon esito e col campano pronto a dire la propria allo sprint. Moser è però sembrato decisamente più in palla dei propri compagni d'avventura e sull'ultimo passaggio a Burago è andato via con una progressione che ha fatto molto male agli altri due, lanciandosi poi nella discesa che precedeva il traguardo, su cui è arrivato in perfetta solitudine e inaugurando quindi nel miglior modo possibile un'annata che potrebbe risultare determinante per l'ulteriore salto di categoria.

Alle sue spalle, con un distacco di 20", è giunto un attivissimo Davide Martinelli che, dopo aver speso molto nell'inseguimento (coadiuvato dal fido Damiano Cima) ed essere riuscito a raggiungere Chianese e Consonni, non ha potuto fare altro che accontentarsi di vincere la volata per la piazza d'onore, mostrando comunque anch'egli una buonissima condizione (alcuni giorni fa aveva prevalso anche su pista a Montichiari). Terzo posto per Luca Muffolini, ruota veloce del Gavardo che ha confermato il grande avvio del sodalizio bresciano mentre tra i protagonisti di giornata va annoverato anche il veneto Marco Maronese, quinto e portacolori del Team Delio Gallina molto attivo per tutta la giornata per onorare al meglio la memoria del proprio corridore scomparso.

Pregevole finale di gara anche quello andato in scena nel secondo appuntamento toscano del week end, ovvero il 52esimo Gran Premio La Torre disputatosi nell'omonima frazione di Fucecchio, dove una splendida stoccata da finisseur di Mirko Trosino ha beffato anche in questa situazione le ruote veloci, regalando il primo successo stagionale alla Mastromarco Sensi Dover (che già lo scorso anno riuscì a prevalere con Stefano Verona). Perfetto l'affondo del forte passista di Santa Maria a Monte, atteso ad un'ulteriore salto di qualità in questa stagione dopo che già nelle precedenti stagioni erano giunte belle soddisfazioni (su tutte la tappa di Lonato del Garda al GiroBio 2012). Per tutti gli altri non è rimasto altro che accontentarsi dei piazzamenti di rincalzo, con un ancora bravissimo Angelo Raffaele, passato quest'anno alla Big Hunter-Seanese, che ha aggiunto il secondo posto di due giorni fa al quinto colto sabato a Empoli. Terzo posto invece per il lucano Michele Viola, che invece è stato ingaggiato dal team sammarinese GFFD Altopack Franceschi in questo 2014, che ha preceduto Michele Senni e Thomas Fiumana, altro protagonista, quest'ultimo, particolarmente atteso.

In conclusione poi non poteva mancare una pronta reazione della Zalf Euromobil Désirée Fior, che non ci teneva proprio a chiudere a bocca asciutta il primo fine settimana di gare e che ha così piazzato un doppio successo nel pomeriggio di domenica: a San Bernardino di Lugo, in Romagna, Nicolas Marini si è prontamente rifatto della grande delusione patita alla San Geo aggiudicandosi con un grande sprint la 55esima Coppa San Bernardino, sfruttando il grande lavoro operato dal team trevigiano nel finale (testimoniato anche dai piazzamenti di Gomirato e Zhupa, ottavo e nono rispettivamente). Un successo che rende bene l'idea dell'ottima condizione del bresciano che ha anche vinto il primo scontro diretto stagionale con Jakub Mareczko, costretto ad accontentarsi della seconda posizione. Podio completato da Andrei Voicu, col rumeno della Pala-Fenice che si propone quindi come una delle sorprese di questa nuova annata, dopo la buona prova offerta anche nella giornata precedente, con Marcelli e Francesconi appena giù dal podio. Menzione anche per l'abruzzese Emanuele Sabatini della Vini Fantini, classificatosi settimo e unico atleta classe 1995 (ovvero al primo anno Under) piazzato nei primi 10 in questo primo fine settimana di gare.

A Castello Roganzuolo, nel trevigiano, invece il 13esimo Gran Premio De Nardi ha restituito il sorriso a Federico Zurlo, che dopo mesi travagliati anche per via del recupero dal brutto incidente della scorsa annata, ha finalmente ritrovato quel successo che gli mancava dal giugno scorso. Per il giovane vicentino una condizione già molto buona ma del resto l'aver già partecipato già ad alcune gare (Costa degli Etruschi con i pro e l'Essor Basque nel week end precedente, entrambe con la selezione azzurra Under 23) gli ha permesso di trovare già un adeguato colpo di pedale. Anche qui Zalf sugli scudi con doppietta sancita da Daniele Cavasin che ha ottenuto il secondo posto mentre per il terzo l'ha spuntata Gaggia, lasciando appena fuori dal podio i due Mastromarco Corrà (ancora quarto) e Colonna (quinto, piazzato già al Polese) giunti nell'ordine.

Nel prossimo week end si disputeranno solamente gare regionali ma tra Melzo, Belricetto, Mareno di Piave e Cavriglia ci saranno ancora occasioni per vedere all'opera soprattutto le ruote veloci. Salvo ulteriori (e magari gradite) sorprese.

Vivian Ghianni

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