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Tour of Oman 2014: Ruffoni anticipa, ma esulta Greipel - Il Bardiani tenta il colpaccio e chiude 3°. Tappa e maglia ad André

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A Naseem Garden André Greipel precede Leigh Howard e Nicola Ruffoni © BettiniphotoDopo due vittorie in Australia, al Tour Down Under, ed una in Qatar, André Greipel è tornato in quel Tour of Oman dove già nel 2012 si rivelò vincente, alzando le braccia al cielo nella quarta tappa, a Al Wadi al Kabir. Allora battè la concorrenza di Peter Sagan e di un Tony Gallopin non ancora suo compagno di squadra alla Lotto, ma comunque in stato di grazia (tant'è che finirà sul podio anche nella generale finale della corsa, alle spalle di Peter Velits e Vincenzo Nibali). Oggi Greipel s'è messo alle spalle nomi non (ancora) di grido, visto che sul podio con lui salgono l'australiano Leigh Howard ed il nostro Nicola Ruffoni, ma tanto basta per diventare, con 4 vittorie, il velocista ad oggi più vittorioso nel 2014.

Ruffoni, a dirla tutta, non è proprio una sorpresa, visto che anche in Qatar s'era messo in ottima luce, chiudendo 12° nella quinta tappa, a Madinat Al Shamal, per poi entrare nei primi dieci (10°, appunto) nella passerella finale di Doha. Classe '90, è nato il 14 dicembre a Brescia ed è un velocista purissimo. Tra i dilettanti ha fatto faville (ben 25 vittorie tra Under 23 ed Élite), correndo le ultime due stagioni con la Colpack. Nel 2013 ha colto nove centri, tra cui la gara in linea ai Giochi del Mediterraneo e due frazioni al Giro del Friuli Venezia Giulia. La Bardiani-CSF Inox di Bruno e Roberto Reverberi gli ha dato grande fiducia, convinti dai risultati che il bresciano potrà imporsi anche tra i pro'. Per ora la vittoria non è arrivata, ma un podio dietro a Greipel ed Howard con una sola settimana di gara nelle gambe è una grandissima soddisfazione, nonché un punto da cui partire per costruire il futuro di Ruffoni.

«Sono felice di questo primo podio tra i professionisti al cospetto di atleti che fino a pochi mesi fa vedevo solo in TV - dirà a fine gara Ruffoni. Sapevo che battere Greipel era molto difficile, se non impossibile, così ho provato a sorprenderlo anticipando la volata. Purtroppo negli ultimi 50 metri lui mi superato e un po' a corto di energie sono stato passato anche da Howard sulla linea d'arrivo. Ringrazio i miei compagni che mi hanno aiutato per raggiungere questo bel piazzamento. Ora cercherò di confermarmi nei prossimi arrivi in volata».

La tappa: 164.5 i km in programma, con la As Suwayq Castle-Naseem Garden, nel Nord-Est del Sultanato. Si parte dalla costa, si va verso l'interno per poi ritornare al livello del mare. Giornata sì da velocisti, ma c'è da prestare attenzione, qui come in Qatar, al vento. La differenza la potrebbe fare, eccome. Non parte nemmeno il francese Thibaut Pinot, colpito dall'influenza.

Subito attacchi e contrattacchi, la fuga parte dopo pochi metri di gara, all'interno quattro uomini: Preben Van Hecke e Jelle Wallays della Topsport Vlaanderen-Baloise, Nicola Boem della Bardiani ed Alessandro Bazzana della Unitedhealthcare. Rapidamente il vantaggio s'impenna e dopo 15 km il gruppo ha un ritardo di 5'35" (sarà il massimo ottenuto). È allora che la Lotto Belisol di André Greipel si muove ed inizia a recuperare terreno.

Sull'unico Gpm di giornata, posto al chilometro 56.5, ad Al Rustaq, passa per primo Preben Van Hecke, che precede i nostri Boem e Bazzana, vestendo la prima maglia di leader di miglior scalatore. Nicola Boem si rifà vincendo il primo intermedio (su Van Hecke e Bazzana), mentre il gruppo veleggia a 3'15". Orica ed Omega Pharma sono ora le due squadre più attive nell'inseguimento, con Howard gli australiani e Boonen i belgi, per cui lavorare. Dopo 142 km percorsi i fuggitivi vengono raggiunti, ma è allora che inizia il valzer dei ventagli.

Tra coloro che rimangono attardati troviamo proprio André Greipel, mentre Joaquim Rodríguez bada a rientrare per non perdere tempo in ottica generale. Il secondo intermedio vede il fresco vincitore del Tour of Qatar, Niki Terpstra, transitare per primo davanti a Van Hecke e Devolder.

Fortunatamente per chi era rimasto indietro, a 10 km dal termine il gruppo si ricompone: sarà volata. Greipel mette a lavorare la sua Lotto ed esce il numero vincente, estratto però grazie ad un colpo di reni poderoso (Ruffoni nel frattempo aveva tentato un bell'anticipo), che mette a tacere definitivamente Howard e Ruffoni, rispettivamente 2° e 3°. Ai piedi del podio Nacer Bouhanni, seguito da Tom Boonen e Michael Van Staeyen. Barry Markus, già in bell'evidenza in Qatar, è 7°, con Alexander Kristoff e Borut Bozic che completano la top ten di giornata. Appena fuori dai dieci Filippo Fortin, 11°, e Daniele Bennati, che lo segue, tallonato da Ben Swift.

La classifica generale vede Greipel al comando con 4" di vantaggio su Howard e 6" su Ruffoni e Van Hecke. A 7" troviamo il duo formato da Terpstra e Boem, a 9" Devolder e Bazzana, a 10" Bouhanni, Boonen e via via tutto il gruppo.

Greipel, che domani vestirà la maglia rossa di leader della generale, è in testa anche nella classifica a punti, mentre Preben Van Hecke, il primo a transitare all'unico Gpm di giornata, è anche l'atleta più combattivo. La maglia bianca di miglior giovane spetta a Leigh Howard, classe '89 di Victoria, Australia. Guida con 2" su RUffoni, 3" su Boem, 6" su Bouhanni, Markus, Fortin, Sagan e tutti gli altri. Tra le squiadre non è la Lotto di Greipel ad avere il primato ma la Topsport Vlaanderen-Baloise di Van Hecke.

Domani secondo atto, 139 km con partenza da Al Bustan ed arrivo a Quriyat. Sarà volata? Non è detto. Gli ultimi 30 km della frazione sono parecchio mossi, anche se va detto che prima di Quriyat c'è una quindicina di chilometri in cui poter riacciuffare eventuali attaccanti. E se dici attaccanti, dici (anche) Bardiani-CSF. Attenti al Green Team, ma non solo...

Francesco Sulas

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