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Ladies Tour of Qatar WE 2014: L'implacabile Wild le ghigliottina tutte - Altra tappa a Kirsten, ma Guarischi è 6a e Cecchini 8a

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Kirsten Wild esulta anche ad Al Khor © teamgiantshimano.comAncora una tappa non scontata tra le dune del Qatar. Per tutto tranne che per la vincitrice, quella Kirsten Wild che ha fatto sua la prima frazione per poi ieri lasciare campo libero, tappa e maglia oro alla compagna di squadra Amy Pieters.

Oggi la Wild si riprende tutto e la Giant-Shimano ha di che gongolare: su tre tappe disputate ne ha vinte altrettante. Non osiamo immaginare cosa sarebbe successo se la squadra olandese avesse preso parte anche al Tour de San Luis.

La frazione odierna, 93.5 km da Katara Cultural Village ad Al Khor Corniche, non era la più lunga né la più esposta (i due primati spettano alla tappa corsa ieri) ma s'è rivelata comunque ventosa, assai intrigante.

Subito a tutta, subito gruppetti spezzettati dai ventagli. Davanti si forma un plotoncione di 38 unità. All'interno troviamo: Kirsten Wild, Sara Mustonen, Amy Pieters e Maaike Polspoel (Giant-Shimano), Chloe Hosking (Hitec), Lizzie Armitstead, Romy Kasper, Christine Majerus e Katarzyna Pawlowska (Boels-Dolmans), Emma Johansson, Gracie Elvin, Loes Gunnewijk, Melissa Hoskins, Jessie MacLean e Valentina Scandolara (Orica-AIS), Trixi Worrack e Lisa Brennauer (Specialized-Lululemon), Iris Slappendel, Lucinda Brand, Roxane Knetemann ed Anna Van der Breggen (Rabo Liv), Giorgia Bronzini e Charlotte Becker (Wiggle Honda), Susanna Zorzi (Astana-BePink), Olga Zabelinskaya, Alexandra Burchenkova ed Inga Cilvinate (RusVelo), Elena Cecchini (Italia), Shelley Olds, Barbara Guarischi e Marta Tagliaferro (Alé-Cipollini-Galassia), Chloe McConville e Sarah Roy (Australia), Jolien D'Hoore (Lotto Belisol), Pascale Jeuland ed Aude Biannic (Francia), Dong Yan Huang e Xiao Ling Luo (China Chongming-Giant).

Oltre alle solite sospette, si può riscontrare la presenta per l'Astana-BePink, ieri tagliata fuori dalla fuga decisiva, della Campionessa europea Susanna Zorzi, mentre la Alé-Cipollini-Galassia, anch'essa rimasta allo scoperto ieri, deve aver subito una bella strigliata dalla ds Luisiana Pegoraro, tant'è che davanti mettono Olds, Guarischi e Tagliaferro.

Il vantaggio sul secondo gruppo sale presto a 53", con la Wild che va a prendersi il primo traguardo volante di giornata. Regola Maaike Polspoel ed Emma Johansson in un ruolino di marcia impressionante: in tre tappe ha mancato un solo TV, il secondo di ieri, quand'è stata battuta da Chloe Hosking. Si guadagna 3" d'abbuono e si porta a 4" di distanza dalla maglia oro della Pieters.

Ai -38 km parte la francese Aude Biannic. Tesserata per la Lointek, è in gara con la Nazionale; guadagna 35", poi una quarantina, ma a 35 km dal traguardo, in mezzo al deserto, non è facile. Mentre il gruppo vede riavvicinarsi e rientrare il plotoncino inseguitore, la Biannic viene riassorbita e sarà staccata. Anche perché l'Orica, nel frattempo, non se ne sta con le mani in mano, e dà delle frustate che allungano il gruppo delle battistrada in modo notevole.

Resistono ancora tutte, ma con fatica. Inizia il vento laterale e la lussemburghese Christine Majerus fora. Davanti c'è la sua compagna Lizzie Armitstead che dà cambi e pensa per sé: vuol vincere la tappa, considerando il 2° posto di giornata tutti i torti non li ha avuti, ma la Majerus stamane era 9a in classifica a 38" dalla Pieters, la Armitstead navigava invece a 11'56".

Fora anche Giorgia Bronzini in pieno deserto, i gruppi si stanno spezzettando e davanti ne restano solo 12, le più tenaci. Si tratta di Amy Pieters, Kirsten Wild (Giant-Shimano), Shelley Olds, Barbara Guarischi (Alé-Cipollini-Galassia), Lizzie Armitstead (Boels-Dolmans), Gracie Elvin, Loes Gunnewijk, Emma Johansson, Melissa Hoskins (Orica-AIS), Elena Cecchini (Italia), Trixi Worrack (Specialized-Lululemon) Chloe Hosking (Hitec).

Siamo ai -16 km ed è chiaro che saranno queste ragazze a giocarsi la tappa, visto che il primo gruppo inseguitore è a 37". Al secondo ed ultimo traguardo volante di giornata s'impone - ça va sans dire - Kirsten Wild, davanti a Chloe Hosking ed Emma Johansson.

Dai -8 è tutto un susseguirsi di attacchi delle ragazze Orica. La prima a tentare l'affondo è la Campionessa australiana Gracie Elvin. Trixi Worrack e Shelley Olds la battezzano come ruota buona e la raggiungono. La Elvin non insiste, anche perché portarsi la Olds in una volata a tre sarebbe un suicidio. Emma Johansson tenta di raggiungere il terzetto e la Wild, ben sapendo che la svedese è a 28" dalla maglia oro della Pieters, si mette in scia.

Ai -5 km è tutto da rifare e stavolta ad attaccare è l'olandese Loes Gunnewijk, ancora Orica-AIS. Amy Pieters si mette a ruota della connazionale che ha guadagnato diversi metri, stessa cosa fa Lizzie Armitstead. Terzetto pericoloso, con la britannica della Boels-Dolmans che sarebbe favoritissima in caso di volata a tre. ma così non va, visto che il gruppo riprende le fuggitive. Prova a contrattaccare Emma Johansson, ma il risultato che ottiene è quello di allungare il gruppo. Sarà volata a dodici.

Come nella frazione inaugurale, Shelley Olds tenta di sorprendere le avversarie con il suo spunto. Kirsten Wild è ben vigile e si lancia in volata, vincendo senza apparenti difficoltà. La Olds viene respinta, tant'è che davanti a lei troviamo Lizzie Armitstead, seconda, e Chloe Hosking, che chiude al terzo posto com'era accaduto a Mesaieed.

Dietro alla Olds, 4a, troviamo Emma Johansson, quindi un'ottima Barbara Guarischi, che dopo il 7° posto della prima tappa coglie la seconda top ten del 2014: gregaria per la Olds quand'era necessario, ha avuto la forza di sprintare in una tappa che non era né semplice né scontata. Brava!

Trixi Worrack conferma di avere un'ottima gamba e chiude settima, appena davanti ad Elena Cecchini, in fuga ieri, protagonista oggi. Amy Pieters, 8a, perde la maglia oro, mentre al decimo posto, a 5" dalla Wild, troviamo Loes Gunnewijk. A 15" Melissa Hoskins, cui manca il finale, e Gracia Elvin.

Il primo gruppo inseguitore è regolato dalla polacca della Boels-Dolmans Katarzyna Pawlowska, con un ritardo di 50". Il secondo gruppo, di cui fa parte Marta Tagliaferro, ha un ritardo di 1'18". A 3'45" un altro plotone, con Scandolara, Zorzi, Bronzini, Frapporti, Bartelloni.

La classifica generale ad una tappa dalla conclusione vede di nuovo Kirsten Wild in maglia oro, con 9" di vantaggio su Amy Pieters, che domani vestirà la maglia bianca di miglior giovane (Melissa Hoskins è a 46", Elena Cecchini a 1'31"). Terzo posto in graduatoria per Chloe Hosking, a 21", seguita da Emma Johansson a 35", Trixi Worrack a 47", Melissa Hoskins a 55", Jolien D'Hoore a 1'29".

Ottava e prima delle italiane Elena Cecchini, fuori dai giochi il primo giorno di gara, ampiamente dentro ieri ed oggi. Il suo distacco dalla Wild è di 1'40" ma il colpo di pedale è parso ottimo. Tiffany Cromwell, oggi tagliata fuori, è nona in classifica a 1'48", mentre la decima è Iris Slappendel, con un distacco di 2'05".

La miglior squadra è l'Orica-AIS, capace sempre di piazzare almeno tre atlete davanti, pur senza trovare mai la vittoria. La Giant-Shimano, che ha visto due sue atlete esultare in tutte e tre le giornate di gara, è alle spalle delle aussie a 1'51", quindi la Specialized-Lululemon a 13'11".

Domani ultima frazione del Ladies Tour of Qatar, la più breve delle quattro, solo 85 km con partenza da Sealine Beach Resort ed arrivo a Doha. Il circuito finale si addice particolarmente a Kirsten Wild, che già era il prototipo della velocista (insieme alla ritirata Ina-Yoko Teutenberg) ma quest'anno ha lavorato per aumentare la velocità di punta, e si vede. Se ne dovranno inventare delle belle per sorprenderla almeno domani (della generale neanche parliamo). Sarà difficile, in un Qatar che si tinge ogni giorno di più dei colori della Giant-Shimano.

Francesco Sulas

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