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World Tour 2014: La nuova Lotto veste Flandria - Greipel il faro, Van den Broeck nei GT, Gallopin e Monfort i colpi

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Jurgen Van den Broeck indossa la nuova, bellissima divisa della Lotto-Belisol © BettiniphotoTanta freschezza e tanti volti nuovi per una Lotto-Belisol che però, come nelle stagioni passate, si affiderà principalmente ad André Greipel se vorrà centrare il bersaglio grosso. Il Gorilla nel 2013 non a caso è stato il più vincente della formazione belga.

Dei 28 successi colti da gennaio ad ottobre, ben 13 sono giunti per merito di Greipel. Subito una tripletta al Tour Down Under, quindi la prima tappa del Tour Méditerranéen, due centri al Presidential Tour of Turkey ed altrettanti al Tour de Belgique. Ronde van Zeeland Seaports e Campionato tedesco sono state le perle di giugno di Greipel, che ha chiuso con la tappa di Montpellier al Tour, la frazione di Vlijmen all'Eneco Tour e, come gran finale, la Brussels Cycling Classic davanti a calibri che rispondono al nome di Degenkolb e Bouhanni. Se la gioca con Cavendish, Degenkolb e Kittel, per fare tre nomi, anche se quest'ultimo nel 2013 l'ha battuto per numero di vittorie (16 a 13 per Kittel). A luglio spegnerà 32 candeline, è vero, ma ha l'esperienza per far crescere giovani velocisti ed al contempo regalare tantissime gioie alla squadra.

Le altre vittorie giungono dall'uomo d'autunno, Jens Debusschere, quattro centri tra fine settembre e metà ottobre (tra cui il Tour de l'Eurométropole), Kenny Dehaes, 4 centri come Debusschere, Gert Dockx e Fréderique Robert, due centri a testa, entrambi nella Tropicale Amissa Bongo. Jürgen Roelandts porta a casa una tappa al Tour Méditerranéen, Jonas Vangenechten fa suo il GP Pino Cerami, Adam Hansen la tappa di Pescara al Giro d'Italia (manca un successo alla Vuelta, a questa squadra, e non solo quello).

Il mercato è stato poderoso: ritirati Bellemakers, Van de Walle e Van Leijen, hanno preferito cambiare aria Bille (Verandas), Bulgac (Parkhotel), Cordeel (Vastgoedservice), Reynes (IAM) e Robert (Wanty). Non confermati nemmeno De Greef, in predicato di passare alla Wanty, e Neyens.

Interessanti le novità, a partire dagli esperti Monfort, Lightart, Armée, Boeckmans e Gallopin, per finire ai giovani e talentuosi De Bie (Campione d'Europa su strada e 4° al Fiandre, chiuso nel 2012 in 2a posizione dietro al connazionale Van Bilsen), Breen (norvegese che s'è aggiudicato La Côte Picarde 2012), Broeckx e Vallee, il più giovane del roster (si tratta di un belga nato il 3 giugno 1993).

Tra i Greipel, i Van den Broeck, i Gallopin, i Monfort ed i Wellens, andiamo a scoprire che numeri estrarrà dal cilindro questa Lotto-Belisol che nel 2014 cambierà look, con una casacca che ricorda molto la Flandria di Joseph Planckaert, Roger De Vlaeminck e Joop Zoetemelk.

Esperti per tappe e gare in linea
Anche se all'ultimo Tour de France ha chiuso 14° nella generale, il belga Maxime Monfort è sicuramente un uomo da spendere nelle singole frazioni, nelle brevi corse a tappe o nelle gare in linea, non nei GT. Viene da tre stagioni alla Leopard, è regolare, e ciò gli impedisce di andare completamente alla deriva così come di spiccare sugli altri. A quasi 31 anni può ancora sparare qualche cartuccia. Il danese Lars Ytting Bak è noto per le fughe (nel 2012 vinse la tappa di Sestri Levante al Giro, quest'anno nessuna vittoria). Va per i 34 e ciò lo rende abbastanza esperto per ritagliarsi i suoi spazi, così come per lavorare da gregario. Jürgen Roelandts è sempre molto importante per portare a casa il risultato. Veloce ma capace di tenere anche su percorsi discretamente impegnativi, nel 2014 ha vinto solo la quinta tappa del Tour Méditerranéen, battendo Francesco Reda. Jelle Vanendert non è reduce da un 2013 esattamente fantastico: nessuna vittoria ed il 12° posto al GP de Wallonie come miglior prestazione. Può fare di meglio, cercando fortuna in fuga, visto che nei GT non riesce a curare la generale. Non male anche le classiche: sempre nei primi venti ad Amstel e Liegi, 35° al Lombardia.

Giovani per tappe e gare in linea
Dopo due anni in RadioShack, il francese Tony Gallopin cambia casacca ed eccolo in Lotto (quanto avrà influito la presenza nel settore femminile del team della di lui donna, la bella Marion Rousse?). Veloce quanto basta e resistente al punto giusto per potersela giocare in tappe dove gli sprinter vengono tagliati fuori, ha colto quest'anno un solo, inaspettato, pesante successo alla Clásica San Sebastián. Può fare grandi cose e non ha ancora 26 anni. Alla terza stagione in Lotto Tosh Van der Sande, che quest'anno ha colto qualche piazzamento isolato. Dal vincitore nel 2011 della Liegi U23 ci si aspetta ben di più, comunque qualche vittoria. Ottima carta da giocarsi è Gert Dockx, passistone che lavora molto per il team, ma se ha il via libera dall'ammiraglia dà il massimo. Ha vinto due tappe a gennaio, alla Tropicale Amissa Bongo, mentre nella prima frazione del Tour de Wallonie è stato 18°. Arriva dalla Norvegia, dalla Joker-Merida il classe '90 Vegard Breen. Nel 2013 vittoria nella generale della Ronde de l'Oise oltre ad una miriade di piazzamenti. È ancora presto per dirlo ma può andare be oltre una fuga, magari tra qualche anno. Stesso discorso per il talentuosissimo belga Sean De Bie, anch'egli nuovo acquisto della Lotto. Nel 2013 ha corso con la Leopard Continental e non è andata poi così male: Campione europeo in linea, ha preso parte alla Volta a Portugal, non senza piazzamenti importanti (2° a La Côte Picarde e 4° alla Ronde van Vlaanderen Beloften). È uno degli uomini del Belgio per il futuro.

Corridori da GT
Deboluccia, questa squadra, per quanto riguarda le grandi corse a tappe. Di Jurgen Van den Broeck spesso si è parlato come un ottimo corridore da GT, ed un paio di piazzamenti ai piedi del podio al Tour (nel 2012 e 2010) non si ottengono per caso. Manca lo scatto decisivo per diventare un vincente, ed a meno che non voglia emulare Chris Horner, Van den Broeck resterà un onestissimo corridore, dato che a febbraio compirà 31 anni. Il 2013 non è stato troppo fortunato per lui: dopo belle prestazioni in brevi corse a tappe è stato fatto fuori dal suo obiettivo stagionale, il Tour, per colpa di una caduta. Alla sesta tappa ha fatto le valigie ed è tornato a casa. C'è, oltre a lui, Bart De Clercq: dalla sua c'è la vittoria di Montevergine al Giro 2011, di contro un'irregolarità decisiva. Nel 2013 non ha finito la Vuelta ed è andato alla deriva al Tour. Qualche piccolo bagliore qua e là, su tutti il 5° posto nella Vuelta a Andalucía. Che non fa certo di lui un vero e proprio uomo da GT.

Esperti gregari
Servono passisti e non per aiutare André Greipel nelle volate e gli altri nelle situazioni intricate. Ecco allora il bravo tedesco Marcel Sieberg, alla terza stagione con la Lotto. Inesauribile per le trenate richieste da Greipel, verrà aiutato dal nuovo arrivo, Sander Armée. Dopo quattro anni alla Topsport Vlaanderen-Baloise con tanto lavoro e dei bei piazzamenti, arriva ora il momento di correre nell'élite del ciclismo. Kenny Dehaes, Olivier Kaisen e Frederik Willems hanno esperienza sufficiente per aiutare i capitani ed andare in fuga, se necessario. Utilissimo in corsa, spassosissimo quando il suo lavoro è terminato, Adam Hansen è il gregario capace di condividere le vittorie ed i momenti esilaranti con i fan della Lotto (e non solo).

Giovani gregari
Dennis Vanendert, fratello maggiore di Jelle, è un bravo lavoratore ed essendo del 1988 potrebbe provare a diventare un buon interprete di qualche classica (già nelle semiclassiche non va male, a volte ci scappa il piazzamento). Jens Debusschere, classe '89, dopo aver lavorato dal San Luis, a gennaio, s'è ritagliato il finale di stagione per sé, vincendo Kampioenschap van Vlaanderen, Tour de l'Eurométropole e Putte-Kapellen. Ottimo gregario, non è da scartare in futuro l'ipotesi di schierarlo come punta (come già accade quando i big vanno in letargo). Jonas Vangenechten ha vinto il GP Pino Cerami, è del 1986 ed ha quindi quasi tanta esperienza da lavoratore di seconda fascia quanto Pim Ligthart, arrivato dalla Vacansoleil. Ha vinto una tappa allo Ster ZLM Toer, è un bel corridore e sa anche pungere. Vangenechten e Ligthart avranno il compito di fare da chiocce al giovane Stig Broeckx. Classe '90, nel 2013 vanta una piazza d'onore all'Omloop Het Nieuwsblad U23. Può crescere rendendosi utilissimo agli altri membri del team.

Esperti da volata
Solo André Greipel basta e avanza per risultare vincenti nelle volate di gruppo. Potente, sa mettere in difficoltà Cavendish e soci. L'età avanza, le vittorie del 2013 sono state 13 ma al Tour ha esultato solo a Montpellier, stoppato a Saint-Malo e soprattutto a Parigi dall'ormai solida realtà che risponde al nome di Marcel Kittel. Al Gorilla, inoltre, manca una vittoria pesante, una classica, insomma. La Brussels Cycling Classic (nuovo nome della Paris-Brussels) non è così blasonata, mentre alla Vattenfall Cyclassics di Amburgo ha colto due piazze d'onore amarissime negli ultimi due anni. Non correrà la Sanremo per via del cambio di percorso, impossibile da digerire per il Campione nazionale tedesco. Potrebbe tentare il colpaccio, oltre che in una Gand-Wevelgem, nella Roubaix, che lui stesso definisce come «utopistica». C'è inoltre Greg Henderson, neozelandese, al terzo anno in Lotto, ottimo ultimo vagone del treno di Greipel. Quando quest'ultimo non c'è, Henderson sa dire la sua allo sprint, anche se i migliori sono lontani.

Giovani da volata
Persi Frédérique Robert e Gaëtan Bille, in entrata c'è Kris Boeckmans, belga del 1987 proveniente da un biennio alla Vacansoleil. Lo spunto veloce non è (ancora) dei migliori ma può solo crescere. In entrata dalla Continental ColorCode-Biowanze c'è invece Boris Vallee, il più giovane della compagnia (è nato il 3 giugno 1993). Nel 2013 tanti piazzamenti e due vittorie, dall'anno prossimo si fa sul serio ma ancora non si può chiedere troppo al ragazzino.

Cronoman
Senza uno specialista particolare nelle prove contro il tempo, la Lotto può spendersi benissimo Tim Wellens, che è però uno che va bene dappertutto. Classe '91, nel 2013 ha preso le misure all'élite del ciclismo, non senza cogliere importanti piazzamenti. Il 2014 rappresenta un ulteriore gradino verso la maturazione definitiva di questo grandissimo talento. E se non andrà forte solo nelle crono, tanto meglio per la Lotto.

Francesco Sulas

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