Coppa del Mondo Zolder 2013: Van Der Haar sempre più su - Vince su Bina e Stybar, rafforza il primato su Walsleben
- CYCLO-CROSS HEUSDEN-ZOLDER 2013
- BKCP - Powerplus 2013
- Rabobank Development Team 2013
- Telenet - Fidea 2013
- Bart Aernouts
- Corne Van Kessel
- Enrico Franzoi
- Francis Mourey
- Jim Aernouts
- Kevin Pauwels
- Klaas Vantornout
- Lars Van Der Haar
- Marcel Meisen
- Marcel Wildhaber
- Martin Bina
- Niels Albert
- Philipp Walsleben
- Rob Peeters
- Sven Nys
- Thijs Van Amerongen
- Tom Meeusen
- Wietse Bosmans
- Zdenek Stybar
- Uomini
- Ciclocross
Nulla è ancora deciso, tutto è già deciso: la Coppa del Mondo di ciclocross ha vissuto oggi intorno al circuito di Zolder una giornata che finirà col risultare determinante nell'economia della challenge UCI. Ad avvantaggiarsi, colui che già guidava la classifica, il vero mattatore di questa edizione di CDM, visto che la sta dominando sin dalla prima gara, ovvero Lars Van Der Haar, il quale a 22 anni e alla seconda stagione tra gli Élite sta dimostrando di non avere nulla da invidiare alle vedette della categoria.
Ci si apprestava al via della gara con Lars in testa alla generale con 257 punti, seguito da Walsleben (244), Albert (235), Vantornout (231), Pauwels (229) e Mourey (210). Subito depennato dal taccuino quest'ultimo, che ha dato forfait dopo aver dominato la tappa di Namûr quattro giorni fa, abbiamo fatto presto a stornare l'elenco dei favoriti anche dei nomi di Albert e Pauwels: il primo si è praticamente incaprettato alla prima curva, venendo tamponato e dovendo ripartire da fermo (e dalle ultime posizioni) dopo un tale intruppamento; il secondo aveva semplicemente la gamba vuota, e ha fatto gara di retrovia per tutto il giorno.
C'erano comunque altri personaggi pronti a vestire i panni dei protagonisti, a partire dai cechi Stybar e Bina, come vedremo. In casa Fidea si faceva corsa per Peeters, così Van Kessel è stato il primo a incaricarsi di mettere in fila il gruppo, ma è stato un contrattacco di Meisen a isolare il primo drappello di battistrada, al cui interno c'erano Walsleben, Peeters appunto (insieme a Meeusen), Meisen col compagno Bina, e Vantornout. A poca distanza, Van Der Haar e Stybar erano i più pimpanti del secondo drappello, mentre Nys accusava qualche secondo di ritardo in più e Albert - per il momento - risultava non pervenuto.
Nel secondo giro Van Der Haar è passato dal drappello inseguitore a quello di testa, ma già nel terzo Stybar si occupava di ricucire tra i due gruppi, andando poi subito a forzare in testa. Sulla scorta dell'azione del corridore della Omega Pharma, un quartetto composto appunto dal ceco e da Van Der Haar, Peeters e Vantornout ha preso un po' di margine, prima di venire acciuffato da Walsleben e Bina. Per un paio di tornate si è rimasti con questa conformazione del gruppo al comando, con attacchi di Stybar e poi Van Der Haar (chiusi da Vantornout), e con pochi secondi di vantaggio sul secondo gruppetto (comprendente ora Wildhaber, Van Amerongen, i due Aernouts, Meeusen, Bosmans e Nys).
Alla fine della quinta tornata si è consumato il ricongiungimento tra i primi 6 e i secondi 7, e un po' tutti si sono sentiti in dovere di provare un attacco: dapprima Bina, poi Peeters, poi Walsleben, e sempre Vantornout ha rinserrato le fila. Intanto Albert, a fatica, rimontava: riportatosi insieme a Chainel su Pauwels (a una ventina di secondi di ritardo dal gruppo principale), ha poi staccato col connazionale il francese, provando a stringere i tempi per rientrare sui migliori.
L'inizio del settimo (e terz'ultimo) giro vedeva, dopo il citato attacco di Walsleben, un sestetto col tedesco, Vantornout, Van Der Haar, Bina, Stybar e Peeters al comando; tra gli altri, Bosmans ha opportunamente rallentato per aspettare il suo capitano Albert e dargli una mano con qualche trenata sul veloce (e asciutto) tracciato di Zolder. Stybar, in netta crescita rispetto alla gara di sabato scorso ad Essen, ha attaccato con convinzione proprio in questo giro, e chi è andato a chiudere su di lui? Il solito Vantornout, in piena sindrome da controllo totale: purtroppo per il campione belga, le cartucce a disposizione sono quasi finite proprio in questa occasione; non gli rimaneva che tentare invano un allungo a fine giro, ma da lì in poi a Klaas è mancata la brillantezza per finalizzare una prova generosa.
Un ennesimo tentativo di Stybar nell'ottavo e penultimo giro non ha cambiato la situazione della corsa, e si è andati verso un clamoroso ricompattamento generale all'imbocco dell'ultima tornata: addirittura Albert è riuscito a rimettersi in scia nell'occasione, salvo scoprire che aveva esaurito la benzina nel lungo inseguimento. Nys, dal canto suo, è stato tutto il giorno ai margini, pensando probabilmente alla gara di domani a Loenhout, dove difenderà la leadership di Bpost Bank Trofee.
L'ultimo giro ha visto Walsleben tentare di prendere in mano la situazione per sorprendere Van Der Haar, ma non c'è stato verso, visto che l'olandese ha ben reagito (come anche Peeters) all'attacco del tedesco; poco dietro, Stybar si è occupato di chiudere il gap dai primi tre, riportando dentro anche Bina, Vantornout e Van Amerongen. A metà giro è passato a tirare Peeters, quindi Stybar ha tentato un'ultima sgasata, ma Van Der Haar a questo punto non aveva alcuna intenzione di farsi infinocchiare da chicchessia, e allora si è messo al comando e subito dopo l'ultima salitella del circuito si è tolto tutti di ruota, andando a cogliere - con un finale tutto adrenalina - il meritato terzo successo stagionale in cinque gare di Coppa del Mondo: c'è poco da fare, quando la gara è veloce e si sviluppa con una certa linearità, è difficile battere il campioncino della Rabobank.
Bina ha sprintato bene anticipando il connazionale Stybar e completando con lui il podio di giornata, ma soprattutto togliendo punti preziosi a Walsleben, che ha chiuso al quarto posto davanti a Peeters. Nys sesto ha preceduto Vantornout, Pauwels, Van Amerongen e Bart Aernouts. Solo tredicesimo Albert (ad appena 30" dal primo, a riprova di una gara molto equilibrata - o, se vogliamo, poco selettiva), mentre l'unico azzurro in gara, Enrico Franzoi, torna a casa con un deludente 23esimo posto in un giorno in cui - viste le condizioni non impossibili del circuito - avrebbe potuto raccogliere ben di più. Ora il veneto proverà a far suo il Giro d'Italia Cross che si chiude domenica 29 a Paterno, mentre gli altri protagonisti di oggi li ritroveremo domani, nella citata prova di Loenhout (l'AzenCross).
La Coppa del Mondo torna invece il 5 gennaio con l'attesa (per il movimento italiano) gara di Roma, in programma nell'ippodromo delle Capannelle: un anno fa proprio nella Capitale cogliemmo l'unico podio in CDM, con Marco Aurelio Fontana. La classifica dice che Van Der Haar, con 337 punti, dovrà guardarsi da pochi avversari: Walsleben (secondo a 304), Vantornout (terzo a 279), Pauwels (quarto a 275), Albert (quinto a 273); tutti gli altri sono troppo lontani, avendo più di una gara di ritardo (nel senso di più degli 80 punti in palio per la singola vittoria); Franzoi, in top ten fino a stamattina, ha superato Van Kessel ma è stato a sua volta scavalcato da Nys e Peeters, ergo ora è undicesimo (184 i suoi punti).