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Coppa del Mondo Namûr WE 2013: Quarto di Lechner, intero di Compton - Prova incoraggiante dell'azzurra. Vos seconda

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Anche a Namûr Katie Compton ha vinto in Coppa del Mondo © Sport.be-BelgaIl Cyclo-Cross de la Citadelle di Namûr, quarta prova della Coppa del Mondo di Ciclocross, è forse da incasellare, tra quelle fino ad ora disputate tra le donne, come la meno noiosa.

Se a Valkenburg, Tabor e Koksijde Vos (in Olanda) e Compton (nelle due restanti) erano andate via sin dal primo giro, di fatto congelando la competizione fino al termine dei quattro giri, oggi qualche barlume di spettacolo, qualche spalla a spalla, s'è visto.

Logico, dal momento in cui Katie Compton ha affiancato e superato Marianne Vos, all'inizio della seconda tornata, non c'è stata più partita, ma la vittoria della statunitense non è mai stata troppo certa.

L'avvio è spumeggiante per i colori italiani, tant'è che una ragazza fasciata con il tricolore si porta sin dalle prime pedalate in testa. Eva Lechner, Campionessa italiana, scandisce il passo. È un ritmo deciso e solamente Marianne Vos, al rientro dal training camp in Sudafrica, riesce a tenerle testa. Le due tentano di andarsene, ma da dietro un'altra campionessa nazionale, la britannica Nikki Harris, lascia la compagnia della connazionale Helen Wyman, non in gran giornata, e raggiunge Vos e Lechner.

A tre quarti del primo giro, in corrispondenza di un impegnativo terrapieno da scalare, se ne va Marianne Vos. Ecco lì, il solito film già visto e rivisto. In effetti la fuoriclasse olandese allunga sul resto del gruppo ed appare brillante rispetto alle immediate inseguitrici. Brillantezza che durerà poco. Transita sul traguardo con 15" su Katie Compton, autrice di una bellissima rimonta. A 18" troviamo Nikki Harris, a 31" Eva Lechner, raggiunta da Pauline Ferrand-Prévot, Sanne Cant, Kaitlin Antonneau, Ellen Van Loy.

La seconda tornata è quella del sorpasso in testa. Marianne Vos accusa un primo giro corso a tutta, Katie Compton, da buon diesel, la riacciuffa. Non restano molto insieme le due: sulla salita che riconduce al traguardo posto a la Citadelle la statunitense nata a Newark, Delaware, ma che in inverno si divide tra l'Europa e Colorado Springs, se ne va. Vos accusa molto e perde immediatamente una decina di secondi. Dietro la Lechner è in buona compagnia, con Cant e Ferrand-Prévot tra le più attive insieme all'altoatesina di Appiano.

Sul traguardo Katie Compton precede Marianne Vos di 13", quindi Nikki Harris, da sola anche lei, a 24". Cant, Antonneau, Ferrand-Prévot, Lechner e Van Loy a 1'03", il resto del gruppo oltre. Non è una giornata da imprese per Marianne Vos, lo si capisce anche dal terzo giro, con la Compton che insiste con efficacia, mentre l'iridata tiene botta senza strafare.

Al suono della campana indicante l'inizio della fine, ossia dell'ultimo giro, Compton vanta 27" su Vos, 35" su Harris, 1'13" su Cant, Lechner e Ferrand-Prévot, 1'26" su Antonneau e Van Loy.

L'ultimo giro è poco più che una passerella per Katie Compton, che va a prendersi la terza vittoria su quattro prove disputate (solo a Valkenburg è stata battuta da Marianne Vos) e la seconda Coppa del Mondo consecutiva (manca solo la certezza matematica).

La statunitense arriva tutta sola sul traguardo di Namûr, con Marianne Vos a 40" e Nikki Harris a 46". Eva Lechner si aggiudica la battaglia per il 4° posto, giungendo a 1'20" davanti a Pauline Ferrand-Prévot (a 1'23") e Sanne Cant (a 1'34"). Kaitlin Antonneau è 7a a 1'47", seguita a 2'07" da Ellen Van Loy, a 2'43" da Lucie Chainel-Lefevre mentre al decimo posto troviamo Helen Wyman. La Campionessa d'Europa è partita male, cadendo a ripetizione, ed alla fine ha pagato 2'45" dalla Compton.

La classifica di Coppa è, come detto, blindata: Katie Compton guida con 230 punti, mentre la prima inseguitrice, Nikki Harris, ha 185 punti. Seguono Sanne Cant a 141, Helen Wyman a 112, Marianne Vos a 110. Nessuna è realmente pericolosa per la statunitense. Interessantissima la prova di Eva Lechner, che conferma l'amore per questo tracciato: nel 2012 fu 8a, nel 2011 6a.

Oggi, alla prima prova stagionale di Coppa, il 4° posto a ridosso delle migliori, prendendo l'iniziativa nelle prime fasi della gara, salvo poi lasciare campo libero a Vos, Compton ed Harris. Un'ulteriore prova, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che se l'Italia volesse (o vorrà) restare ad alti livelli sui palcoscenici internazionali dovrà fare ricorso alla biker altoatesina. Non sarà eterna (è nata nel 1985 ma ha ancora moltissimo da dire e da dare) ma è spesso e volentieri efficace. E le altre? Stanno maturando ma sono giovanissime.

Alice Maria Arzuffi, classe '94 che si divide tra strada (con BePink) e fango (con la Selle Italia-Guerciotti), ha chiuso 18a a 4'03" dalla Compton; dopo una partenza non certo ottima s'è resa protagonista di una grande rimonta giro dopo giro. È sicuramente il futuro, insieme ad Elena Valentini. La classe '92, maglia rosa al Giro d'Italia, oggi è partita molto bene ma ha perso posizioni a poco a poco, chiudendo 32a a 6'02" dalla Compton. Ragazze che stanno venendo su bene, Arzuffi e Valentini, ma per il risultato pesante è necessario schierare Eva Lechner (così come in campo maschile, per un podio di Coppa, serve senza dubbio Marco Aurelio Fontana).

La Coppa del Mondo ritornerà già giovedì, nel giorno di Santo Stefano, in quel di Heusden-Zolder. Con la classifica ben delineata, non ci stupiremmo se Marianne Vos facesse le prove in vista del Mondiale di Hoogerheide, dove nel 2009 ha già vinto una delle sue innumerevoli maglia iridate. Anche se in questo momento, e dall'inizio della stagione, Katie Compton pare davvero avere una marcia in più. Anche più della fuoriclasse olandese.

Francesco Sulas

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