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World Tour 2014: Cunego, Pozzato e tanti bei giovani - Lampre: Rui Costa e Modolo i colpi di mercato. E si attende Ulissi

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La formazione della Lampre-Merida in azione all'ultimo Giro dell'Emilia © BettiniphotoSe il 2013 della Lampre-Merida era stata un'ottima annata, la stagione che i ragazzi di Saronni andranno ad affrontare sarà di sicuro ricca di novità. Ripercorrendo velocemente la stagione che è alle spalle, la formazione blu-fucsia ha ottenuto 16 successi, sei dei quali con il promettente Diego Ulissi, plurivincitore. Tra chi ha potuto esultare c'è sicuramente Filippo Pozzato: dal vicentino forse ci siaspettava di più, soprattutto al Nord, ma tra Laigueglia, Coppa Agostoni e Plouay s'è levato belle soddisfazioni.

Un solo centro stagionale per Michele Scarponi, che pure con il suo 16° posto nel World Tour è il primo corridore del team di Saronni. Tre centri per Adriano Malori, tra Bayern-Rundfahrt (tappa e generale) e Settimana Coppi e Bartali, dove ha trovato il successo, l'unico del 2013, anche Damiano Cunego. Il nuovo arrivato Kristijan Durasek ha preceduto il giovane Manuel Bongiorno sulla rampa di Campione d'Italia, aggiudicandosi così la Tre Valli Varesine, mentre Andrea Palini aveva dato il la ai successi blu-fucsia, vincendo la seconda tappa della Tropicale Amissa Bongo il 15 gennaio.

Si riparte con un team rinnovato fin dal Team Manager, il 41enne sudafricano Brent Copeland, proveniente dalla MTN Qhubeka e con esperienze pregresse anche in MotoGP; con Copeland i direttori sportivi Orlando Maini, Joxean Fernández Matxin, Simone Pedrazzini, Daniele Righi, Bruno Vicino e l'assistente tecnico Marco Marzano. Se il mercato in uscita fa registrare i nomi di Malori (Movistar), Scarponi (Astana), Ubeto, non confermato e Viganò (Caja Rural), ed altri quattro sono per ora incerti (Graziato, Lloyd, Pietropolli e Stortoni), in entrata troviamo diversi nomi interessanti: si parte da Nelson Filipe Santos Simoes Oliveira (e non riveleremo mai il codice fiscale del lusitano che arriva dalla RadioShack...), con Rafael Valls Ferri (dalla Vacansoleil, o quel che ne resta), Gang Xu (dalle ceneri della Champion System), Valerio Conti e Niccolò Bonifazio, già stagisti da agosto ed al primo anno effettivo tra i pro'.

I due colpi principali (tralasciando il probabile arrivo di Mauro Richeze, fratello di Maxi: tu is megl che uan) sono Sacha Modolo, che lascia la banda Reverberi dopo quattro stagioni, e Rui Costa, iridato a Firenze nella prova su strada, in entrata dalla Movistar. Una formazione, quella dell'ultima italiana rimasta nel World Tour insieme alla Cannondale, depotenziata dopo l'addio di Scarponi e Malori o rinforzata con l'arrivo dell'iridato e di Modolo (se finalmente si sbloccherà)?

Esperti per tappe e gare in linea
È senza dubbio ancora una volta Filippo Pozzato l'uomo più atteso per le gare di un giorno e magari per qualche tappa qui e là. Il vicentino dovrà tornare altamente competitivo nelle classiche del Nord, non senza perdere ottimi treni in corse come quelle già vinte, da Laigueglia a Plouay. Spesso il più criticato, durante lo scorso Giro d'Italia ha rinunciato ad ogni obiettivo personale pur di portare più in alto possibile Michele Scarponi, motivo per cui diventa all'occorrenza un ottimo gregario. Impossibile non piazzare qui Rui Costa. La maglia iridata lo stimolerà ancor più del solito a cercare la vittoria in qualche bella classica e nelle tappe dei GT. Fare classifica? Difficile oltre i dieci giorni ma mai dire mai. Infine, Damiano Cunego. Il 2013 non è stato esattamente un anno perfetto. Lui punta sempre alle corse a tappe, paradossalmente era sembrato più efficace, brillante e - perché no? - divertito, alla Tirreno-Adriatico, quando assunse il ruolo di scheggia impazzita, andando a caccia di punti ai Gpm. Non saranno vittorie memorabili ma qualche tappa e, con un po' di fortuna, una bella classica, sono ancora alla sua portata.

Giovani per tappe e gare in linea
Uno su tutti, Diego Ulissi. Nel 2013 il classe '89 di Cecina, da molti accostato (magari con eccessiva fretta) ad Alejandro Valverde, ha vintola Settimana Coppi e Bartali, una tappa al Tour de Pologne, Milano-Torino, Coppa Sabatini e Giro dell'Emilia. Ha un po' tradito le attese in corse come quelle delle Ardenne (miglior piazzamento: 13° posto alla Freccia Vallone) ma con un ulteriore salto di qualità potrà levarsi bellissime soddisfazioni. C'è poi Kristijan Durasek, croato che s'è portato a casa la Tre Valli Varesine. Non sarà un campione ma in corse impegnative si fa trovare spesso davanti. Jan Polanc è un '92 che ha corso con il team da agosto, in qualità di stagista. Tutto da scoprire, potrà mostrare ottime cose. Luca Wackermann è coetaneo di Polanc, nel 2013 ha fatto un bel po' di gavetta ma in salita è sempre andato benissimo. Atteso il ritorno alle corse, dopo alcuni problemi di salute, di Mattia Cattaneo. Il classe '90 di Alzano Lombardo quest'anno, purtroppo, ha corso poco, ma dal 2014 potrebbe far bene in tappe, gare in linea e magari brevi corse a tappe. Da non dimenticare il giovanissimo Valerio Conti, classe '93, è al primo anno da pro' ed arriva dalla Mastromarco. È principalmente uno scalatore e dovrà mettersi al servizio dei capitani, prima di pensare alle gioie personali.

Corridori da GT
Perso Michele Scarponi, per le grandi corse a tappe i blu-fucsia ripongono le loro speranze in Przemyslaw Niemiec. Il polacco è stato 6° al Giro e 57° al Tour. Va detto che in Francia andrà Rui Costa, con l'obiettivo di far classifica. Pare più uomo da tappe e gare di un giorno, ma saremo felici se ci smentirà. Potenzialmente Damiano Cunego può ben figurare, così come Winner Anacona i già citati Mattia Cattaneo e Diego Ulissi, ma sconfiniamo nelle ipotetiche del terzo tipo.

Esperti gregari
Il colombiano José Serpa è sempre una garanzia: sa tenere la giusta posizione, il giusto atteggiamento a seconda di come si evolve la corsa, ed in salita è in grado di fare una gran selezione. Affidabilissimi anche Matteo Bono e Manuele Mori, con quest'ultimo al sesto anno consecutivo in Lampre. Gang Xu non è il nome di un'arte marziale ma di un classe '84, già nel 2006 stagista alla Lampre, poi accasatosi fino all'anno scorso in squadre cinesi. Farà bene? Sicuramente sì, se parliamo dell'espansione verso il mercato asiatico.

Giovani gregari
Sfortunato il 2013 di Luca Dodi, uomo veloce e gregario affidabile. Caduto subito, ha corso poco e senza risultati di rilievo, comprensibilmente. Il 2014 dovrà essere l'anno del riscatto, sempre che non venga ceduto (o lasciato a piedi). Importante la conferma di Davide Cimolai mentre i nuovi innesti, Rafael Valls e Nelson Filipe Santos Simoes Oliveira, potranno dare il loro apporto alla causa.

Esperti da volata
Roberto Ferrari
non ha bisogno di troppe presentazioni. Nel 2013 ha avuto la sfortuna di non trovare mai la vittoria ma potrà rifarsi nella stagione che sta per iniziare. Anche Maximiliano Richeze non ha mai vinto nel 2013, però ha ottenuto la bellezza di 14 piazzamenti sul podio. La costanza c'è, l'esperienza pure. E se arriva anche Mauro, il fratellino...

Giovani da volata
Ci si aspetta un cambio di passo da Sacha Modolo, che nel 2013 ha ottenuto nove vittorie, steccando però al Giro d'Italia, grande obiettivo. Con un calendario importante dovrà dimostrare di essere all'altezza della scelta fatta da Beppe Saronni. Elia Favilli è sempre affidabile e come parte del treno per Modolo sarà perfetto. Potrà levarsi anche qualche gioia personale, se capiterà l'occasione. Andrea Palini ha vinto una tappa alla Tropicale Amissa Bongo, però s'è piazzato spesso, anche se in corse non esattamente di primo piano. Ha 24 anni e poco tempo ancora per maturare. Chi invece godrà di tutto il tempo per ambientarsi, dopo il periodo di stage effettuato dal 1° agosto scorso, è Niccolò Bonifazio. Classe '93, arriva dalla Viris Maserati. Nel 2013, tra i dilettanti, può vantare sette vittorie, la più importante delle quali è giunta nella seconda tappa del Ville Saguenay, prova canadese di Coppa delle Nazioni in cui il ragazzo di Cuneo s'è imposto su Sondre Holst Enger, talento norvegese che al Mondiale Under 23 di Firenze ha colto la medaglia di bronzo.

Cronoman
Senza il più forte uomo da lancette, non solo in prospettiva, che l'Italia possa vantare (parliamo di Adriano Malori, finito alla Movistar), i corridori specializzati sono estinti, almeno per ciò che riguarda la Lampre. Forse Nelson Filipe Oliveira ha qualche dote sul passo più degli altri, ma niente di trascendentale.

Francesco Sulas

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