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World Tour 2014: Sarà un'AG2R classicheggiante - Turgot-Betancur coppia da Belgio. Pozzovivo proiettato verso il Giro d'Italia

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Domenico Pozzovivo, una delle punte di diamante della AG2R 2014 © BettiniphotoNon è sempre considerata alla vigilia degli appuntamenti importanti, ma l'AG2R La Mondiale ormai si può definire una delle formazioni "storiche" del World Tour. Nel 2014 il team diretto da Vincent Lavenu sarà al nono anno consecutivo di partecipazione (entrò nel 2006), che ne fa la formazione francese presente da più tempo, oltre che una delle più longeve in generale: solo la Lampre può vantare una maggiore longevità con stessa società di gestione e sponsor principale. Negli anni la AG2R non si è mai distinta per risultati eclatanti, tant'è che quest'anno ha ottenuto solo 8 successi, ed un risultato simile non si raggiungeva dal 2008.

Tuttavia il corso aperto nel 2013 sembra interessante, con l'ingresso di nuovi atleti che hanno aumentato la competitività del team nelle più importanti classiche e corse a tappe.  La stagione 2014 prevede una certa continuità di questo ciclo, con un limitato rimescolamento. Da una parte, l'AG2R ha perso una colonna storica come Gadret, ormai giunto però sul viale del tramonto, il quale ha preferito andare a fare il gregario per la Movistar, e qualche ruota veloce di troppo, con Ravard che si è ritirato mentre Belletti e Valentin Iglinskiy rientrano nelle formazioni di provenienza dopo un'esperienza non esaltante.

Dall'altra parte, la campagna acquisti ha puntato a rinforzare i punti più deboli: la squadra avrà i suoi uomini per le classiche del nord con gli ingressi di Turgot e Gaudin dall'Europcar, e più in generale si rinforza per le cronosquadre dove quest'anno ha preso sempre sonore batoste nei GT: 17° al Tour, 18° al Giro, 20° alla Vuelta. Per sanare questa falla, oltre allo stesso Gaudin arrivano Gretsch dalla Argos e Gougeard dai dilettanti della Pavilly, unico neoprofessionista (curiosità: quest'anno non arriverà nessuno dalla Chambery Cyclisme, tradizionale vivaio della formazione savoiarda). Gli ultimi 2 arrivi provengono dallo smantellamento della Sojasun, e sono Maxime Daniel, che andrà ad aggiungersi alle ruote veloci, e Alexis Vuillermoz.

Esperti per tappe e gare in linea
I successi della stagione 2013 non sono di grande prestigio; il più sentito, a livello di corse in linea, è arrivato da Blel Kadri, autore di una vera impresa al Roma Maxima. L'atleta di evidenti origini nordafricane è talentuoso e fantasioso, ma gli infortuni ne hanno minato le qualità: nel 2011 uno strappo muscolare rovinò il suo Tour, nel 2012 si ruppe la spalla alla Paris-Nice e restò fuori 2 mesi. Il 2013 anonimo, Roma esclusa, sembra sintomo dei problemi che si sta trascinando. Dal lato delle corse a tappe, chi si è messo in evidenza è stato sicuramente Christophe Riblon, autore di un'annata d'oro e dei successi più prestigiosi dell'AG2R nel 2013: ha messo il suo nome nell'albo d'oro dell'Alpe d'Huez e si è piazzato sul podio al Polonia, vincendo sul Pordoi. Una tale stagione difficilmente sarà ripetibile, visto che stiamo parlando più di un attaccante che di un corridore da classifiche, ma va comunque tenuto in considerazione. Ci si aspetta qualcosa in tal senso dagli italiani, stavolta: Rinaldo Nocentini ha fatto comunque una buona stagione, che gli è valsa la convocazione mondiale, ma nel 2014 avrà 37 anni e potrebbe essere il suo canto del cigno. Matteo Montaguti ha perso qualcosa del suo spirito garibaldino, che nel 2011 lo portò a lottare contro Moncoutié per la conquista della classifica GPM alla Vuelta, ed è chiamato a riscattarsi. Per le classiche del pavè, l'AG2R si propone di onorare al meglio la Parigi-Roubaix, con Sébastien Turgot e Damien Gaudin: entrambi vantano già ottimi piazzamenti nella classica più ambita di Francia, e insieme puntano a un bell'exploit. Per quanto riguarda Gaudin, occhio anche a possibili sorprese nei prologhi, come nell'ultima Parigi-Nizza.

Giovani per tappe e gare in linea
Carlos Alberto Betancur è destinato a diventare l'uomo di riferimento della formazione francese, e non solo per le classiche. Le sue ottime prestazioni sulle Ardenne quest'anno lo candidano tra i maggiori favoriti per la Liegi nel 2014; ma nei suoi programmi c'è anche l'esordio al Tour de France, un test interessante dopo la positiva esperienza del Giro. Nella prossima stagione potrebbero togliersi qualche soddisfazione il tedesco Julian Kern ed il canadese Hugo Houle nel 2013 hanno preso le misure col World Tour, ma l'anno prima si son ben distinti, il primo arrivando a giocarsi il campionato nazionale contro Wegmann e Gerdemann, il secondo giungendo ai piedi del podio nel Mondiale Under 23. Il lussemburghese Ben Gastauer in 4 anni si è ritagliato un suo spazio come uomo da fughe, e anche quest'anno sarà questa la sua dimensione, alla ricerca della prima vittoria da professionista.

Corridori da GT
L'AG2R può contare su un bel parco di atleti per le corse a tappe, che permette loro di essere competitivi sui fronti di tutti e 3 i GT. Domenico Pozzovivo ha dimostrato alla Vuelta di essere migliorato tantissimo a cronometro: l'anno prossimo sarà lui il capitano indiscusso per il Giro, e dopo il suo esordio positivo in Spagna è determinato ad essere competitivo alla Vuelta anche nel 2014. Gli altri sono invece concentrati sul Tour: oltre a Betancur, ci sarà Jean Christophe Péraud, determinato a riscattare lo sfortunato Tour 2013 che lo ha visto ritirarsi alla 17esima tappa, dopo una doppia caduta che gli ha frantumato la clavicola destra: su di lui pesa l'incognita dell'età, oltre che del recupero. Concrete speranze volgono invece su Romain Bardet, che al secondo anno da professionista ha dimostrato una avanzata maturità e completezza: 15° al Tour e competitivo anche nelle classiche monumento. Nel 2014 aspettatevi di tutto da questo ragazzo della terribile generazione '90. Sembra più difficile l'adattamento al professionismo per il coetaneo Axel Domont, che da dilettante si era piazzato in molte delle più importanti corse a tappe italiane e francesi, ma che quest'anno scorso non ha conseguito piazzamenti di rilievo. L'anno prossimo la musica potrebbe già essere differente.

Esperti gregari
L'uomo di Pozzovivo per il Giro sarà con tutta probabilità Maxime Bouet, solido regolarista che quest'anno ha rischiato di vincere il Giro del Trentino grazie a una fuga bidone: il suo ruolo è quello di gregario con licenza d'attacco nelle tappe intermedie. Altre ottime spalle per i GT sono Hubert Dupont, che nelle sue annate migliori è riuscito anche ad entrare nei 20 in Giro e Vuelta, e Mikaël Cherel, ultimo atleta ad essere confermato per la prossima stagione. Per il nord Steve Chainel, piazzatosi diverse volte in Belgio durante la sua carriera, è il miglior sostegno per Turgot e Gaudin; con loro dovrebbe esserci anche il lituano Gediminas Bagdonas. Sébastien Minard è invece un uomo per tutte le stagioni, ma il suo problema più grande sarà liberarsi del ricordo della morte del povero Arnaud Coyot, della quale è stato testimone dopo un terribile incidente stradale.

Giovani gregari
Guillaume Bonnafond ha un motore discreto, ma non ha mai dimostrato di valere di più di qualche piazzamento in qualche piccola corsa francese. Visto il suo feeling col Giro d'Italia, è probabile che sarà uno degli uomini di Pozzovivo. Julien Bérard, che da dilettante portò la maglia gialla 5 giorni al Tour de l'Avenir, negli anni non ha dimostrato più che di poter essere un buon faticatore. Il nuovo acquisto Alexis Vuillermoz l'anno scorso da neoprofessionista ha concluso con un buon piazzamento il Tour de France e verrà senz'altro convocato ad almeno un GT come uomo d'appoggio.

Esperti da volata
Yauheni Hutarovich è un velocista "puro": andato via dalla FDJ per questione di sovrannumero coi rampanti Démare e Bouhanni, nella stagione scorsa non è riuscito a cogliere successi, né ha partecipato ad alcun GT. Discorso diverso per Samuel Dumoulin, che all'esordio in maglia quadrettata ha ottenuto 2 successi ed è finito sul podio a Plouay. Per Lloyd Mondory gli anni migliori sembrano ormai passati, ma con altre quattro ruote veloci può facilmente tornare utile come apripista.

Giovani da volata
Davide Appollonio deve invertire la rotta: esordì in maglia Cérvelo nel 2010 convincendo anche su percorsi non facili, nella prima delle due annate in Sky ha fatto molto bene, mentre la prima stagione all'AG2R è stata deludente. In attesa che ritrovi se stesso, l'AG2R ha ingaggiato Maxime Daniel, ruota veloce adatta anche alle classiche, quest'anno vincitore di una tappa al Giro del Portogallo.

Cronoman
Come già detto, l'ingresso di Patrick Gretsch è proficuo in ottica cronosquadre. Il passista tedesco ha ottenuto tutte e 3 le sue vittorie in carriera nell'esercizio contro le lancette ed in più si è fatto le ossa nell'HTC, che per le cronosquadre ha fatto scuola: c'è da scommettere che sarà presente al Tour. Al primo anno da professionista, non dovrebbe essere utilizzato in tal modo Alexis Gougeard, messosi in evidenza al Tour de l'Avenir, ma il 21enne sembra destinato a un luminoso avvenire, dotato com'è di una certa completezza.

Nicola Stufano

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