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World Tour 2014: Rilanciare Schleck fa rima con Trek - Per Guercilena squadra giovane. Felline, Nizzolo e Alafaci gli italiani

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Grégory Rast e Fabian Cancellara faranno parte del Team Trek nel 2014 © radioshackleopardtrek.comSparirà nel 2014 la Radioshack-Nissan, ma solo come sponsor. Entra infatti Trek Factory Racing, con Trek Bicycle che ha acquistato sì la società di gestione Leopard SA appartenente a Flavio Becca, ma che mantiene in organico gran parte degli uomini di peso su cui contava fino al 2013. Ad essi verranno affiancati interessanti giovanotti provenienti da ogni parte del Mondo, destinati a diventare dei vincenti, chi più, chi meno.

La stagione che ormai è alle spalle dei corridori guidati da Luca Guercilena (lo saranno anche nel 2014) è ricca di successi. Ben 24 i centri stagionali, ma oltre alla quantità c'è la qualità. Il più vittorioso è stato Fabian Cancellara, con sei successi, e che successi! E3 Prijs Vlaanderen-Harelbeke, Giro delle Fiandre, Paris-Roubaix, il Campionato svizzero a cronometro ed una tappa, sempre contro il tempo, al Giro d'Austria. Ottimo anche il non confermato Chris Horner, che fa sua una tappa al Tour of Utah e due alla Vuelta a España, con tanto di maglia roja a sorpresa (ed a 42 anni!).

Pregevoli anche le vittorie di Tony Gallopin nella Clásica San Sebastián, di Jan Bakelants nella seconda tappa del Tour (e nel GP de Wallonie), l'assolo di Bob Jungels al GP Nobili Rubinetterie, le due vittorie di Giacomo Nizzolo al Tour de Luxembourg. Ci sono anche sei titoli nazionali portati a casa dalla squadra lussemburghese: Hayden Roulston nella prova su strada neozelandese, Cancellara e Jungels nelle crono in Svizzera e Lussemburgo, Devolder, Kiserlovski ed ancora Jungels nelle prove in linea di Belgio, Croazia e Lussemburgo.

Non confermato Horner, ritirati Klöden e Rohregger, il team lussemburghese rinuncia anche a Gallopin e Monfort (alla Lotto), Ben King (Garmin), Oliveira (Lampre), Bakelants (Omega Pharma), Hermans (BMC), Machado (NetApp) e Bennett, che rimpolpa la rosa della Cannondale. In entrata c'è Fränk Schleck, di ritorno dalla squalifica, a cui si aggiungono Beppu, Arredondo, Alafaci, Zoidl, Silvestre, Vandewalle, Stuyven, Felline, Watson ed i fratelli Van Poppel (il più esperto Boy ed il più talentuoso Danny). Obiettivi stagionali: sicuramente le classiche del Nord così come i GT, affrontati sia per la classifica generale che per le singole tappe.

Esperti per tappe e gare in linea
Di certo Fabian Cancellara sarà l'uomo di punta e per le classiche di primavera, e per le tappe del GT che correrà (molto probabilmente il Tour, ma non è ancora ufficiale). L'elvetico nel 2014 compirà 33 anni e vorrà far sua una tra Fiandre, Roubaix, Harelbeke, o tutte quante. La Sanremo, con l'inserimento della salita di Pompeiana, pare quasi un obiettivo proibitivo. Al suo fianco troviamo Stijn Devolder, belga classe '79 che nell'ultima stagione non è stato eccellente, eppure un Campionato nazionale su strada l'ha portato a casa (unica vittoria stagionale) e sui muri sa come correre. Interessante vedere se sarà utile alla causa anche lo statunitense Matthew Busche, discreto ma non eccellente, se si esclude qualche corsa stars and stripes (nel 2013 ha chiuso il Tour of Utah al 5° posto ed il California al 6°). Di tanto in tanto sfodera la bella prestazione, troverà più continuità?

Giovani per tappe e gare in linea
Le due realtà principali sono Felline e Jungels. Fabio Felline viene da un 2013 con due sole vittorie ma è un ragazzo della favolosa classe '90 e potrà migliorare. È veloce e tiene decisamente bene sugli strappi, il salto dall'Androni di Savio alla Trek è bello tosto, dovrà farsi trovare pronto con risultati convincenti. Bob Jungels, di due anni più giovane di Felline, nel 2013 ha vinto i titoli nazionali lussemburghesi (strada e crono), una tappa al Tour de Luxembourg ed il GP Nobili Rubinetterie, con una cavalcata solitaria delle sue che gli permise di lasciare il resto del gruppo a 52". È una macchina, nonché un predestinato. Il suo potenziale è probabilmente ancora inespresso, in larga parte. Il futuro del Lussemburgo porta il suo nome, non certo quello degli Schleck. Il colobiano Julián David Arredondo, classe '88, arriva dalla Nippo-De Rosa e fino ad ora si è imposto sì, ma in corse minori (nel 2013 ha vinto molto, ma tra Tour de Langkawi, Tour de Kumano, e Tour of Japan, chiuso al 2° posto). Dovrà migliorare ma se Guercilena ed il suo staff lo hanno ingaggiato non è certo per i punti Uci. Il belga Jasper Stuyven, infine. Classe '92 come Jungels, belga, tra gli Under 23 ha corso con la Bontrager: costante, talora vincente (alla Volta ao Alentejo porta a casa la generale, al Tour de Beauce la prima tappa), è uno dei prospetti più interessanti in assoluto.

Corridori da GT
E qui giungono le dolenti note, o se vogliamo le sfide. Nel 2013 l'unico lampo nei GT è giunto dalla RadioShack-Nissan alla Vuelta a España con Chris Horner e se escludiamo la vittoria di Bakelants al Tour non c'è altro. Andy Schleck, parso un fantasma da almeno due stagioni, non ha fatto mistero di voler far bene al Tour. Magari con il rientro del fratellone ritroverà il feeling perduto con la vittoria. Fränk Schleck, dal canto suo, è una mezza incognita, tornando da un periodo di squalifica. C'è poi il croato Robert Kiserlovski, 15° al Giro, 17° alla Vuelta ma mai deciso e decisivo. O cambia passo o resta così com'è. Interessante vedere come se la caverà il vincitore dell'Europe Tour Riccardo Zoidl: arriva dalla Gourmetfein-Simplon, nel 2013 ha vinto il Circuit des Ardennes e l'Österreich-Rundfahrt, mostrando un'ottima predisposizione per le gare a tappe. È un '88, può migliorare ancora tantissimo. Infine c'è Haimar Zubeldia, di undici anni più anziano di Zoidl, porterà la consueta esperienza ed una buona dose di regolarità.

Esperti gregari
C'è lo zoccolo duro. Jens Voigt compie 43 anni il prossimo 17 settembre, è un gregario di lusso e non si nega qualche vittoria di tappa, possibilmente in solitaria. C'è poi Yaroslav Popovych, uomo ombra dei capitani nei GT sia in pianura che, soprattutto, in salita. Grégory Rast è un bel passista e sarà ancora utile al team, svolgendo un lavoro simile a quello del nuovo arrivato Fumiyuki Beppu, preso dall'Orica-GreenEDGE. Saranno ottimi faticatori in pianura. Un altro lussemburghese, Laurent Didier, ed il basco Markel Irizar Aranburu, completano la schiera dei gregari con una certa esperienza.

Giovani gregari
Tre nuovi acquisti che per il momento, in attesa di levarsi le loro soddisfazioni, si metteranno al servizio della squadra. Boy Van Poppel è un olandese del 1988 preso dalle ceneri della Vacansoleil che risulterà molto utile per tirare le volate ai velocisti della squadra, non avendo lui uno spunto veloce tale da permettergli di mettersi tutti alle spalle. C'è poi il neopro' australiano Calvin Watson (è un classe '93) che nelle ultime due stagioni ha lavorato per i compagni e s'è piazzato. Molto piazzato ed ancor più vincente nelle corse .2 è il lusitano Fabio Silvestre. Classe '90, proviene dalla Leopard Continental, dove è cresciuto nelle ultime due stagioni. Potrà lavorare per gli altri ma se capiterà l'occasione non potrà non farsi trovare presente.

Esperti da volata
C'è il solo Danilo Hondo, che all'occorrenza lavora anche per i compagni. Sprinter più che esperto (è nato nel 1974), il tedesco come miglior risultato del 2013 ha ottenuto un 5° posto nella Caravaggio-Vicenza, 17a tappa del Giro d'Italia. Può piazzare un paio di zampate all'anno e mettersi al servizio degli altri.

Giovani da volata
Categoria molto interessante, con Giacomo Nizzolo che potrebbe essere la punta. Il milanese classe '89 ha vinto due tappe al Tour de Luxembourg e rischiato di portare a casa anche il GP de Plouay, dove s'è dovuto arrendere solamente a Filippo Pozzato. Veloce, se la cava egregiamente anche sulle pietre del Nord, non ci sorprenderebbe una sua affermazione in una semiclassica. Occhio però alla concorrenza interna, con Danny Van Poppel, classe '93, che già quest'anno ha tirato fuori le unghie. Nessuna vittoria nel 2013 ma molti piazzamenti di rilievo, su tutti il 3° posto di Bastia nella 1a tappa del Tour de France, con relativa maglia bianca di miglior giovane. I margini di crescita sono enormi. C'è infine Eugenio Alafaci, nato a Carnago, arriva da due stagioni in Leopard Continental. Si piazza, lavora per i compagni, è veloce e talvolta vince: nel 2013 ha portato a casa una miriade di piazzamenti e l'affermazione all'Omloop der Kempen.

Cronoman
Non c'è solo Fabian Cancellara tra chi gioca con le lancette in casa Trek. Una coppia neozelandese, Hayden Roulston, classe '81, Campione nazionale in linea, ottimo passo ma con risultati che non giungono tanto facilmente. Decisamente meglio Jesse Sergent, adattissimo a crono brevi, a prologhi, e forse un po' discontinuo. Il miglior piazzamento del 2013 sono due terzi posti, il primo ottenuto nella crono della Volta ao Algarve, l'altro in quella dell'Eneco Tour. Ai Mondiali non è andato benissimo, solo 21°. C'è infine, ultimo ma non meno importante, il nuovo arrivo: Kristof Vandewalle, classe '85, proviene dall'Omega Pharma e nel 2013 ha vinto la Driedaagse van West-Vlaanderen (Tre Giorni delle Fiandre Occidentali) grazie anche al primo posto nel prologo. Campione belga contro il tempo (ha lasciato a oltre un minuto Gilbert, Vermote e compagnia), è stato 16° nella prova iridata contro il tempo, chiudendo la stagione con un bel 3° posto al Due Normand, affiancato da Julien Vermote. Sicuramente Vandewalle è uno degli innesti più azzeccati della campagna acquisti Trek.

Francesco Sulas

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