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World Tour 2014: Nibali e Scarponi per battere la Sky - Astana, tanti rinforzi e la Grande Boucle nel mirino

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Vincenzo Nibali e Michele Scarponi correranno da compagni di squadra nell'Astana 2014 © BettiniphotoNell'analisi delle squadre World Tour 2014 partiamo dall'Astana. Non perché il team kazako abbia dominato la graduatoria nel 2013 (ha chiuso al 5° posto, mentre è stata la Movistar a vincere) e nemmeno per la lettera iniziale - o almeno non solo - che la pone in cima ad ogni lista. Più semplicemente, l'Astana è la squadra che ha dato prova, nei GT ma non solo, di saper realmente contrastare la Sky, vincendo il Giro d'Italia, arrivando a 37" dalla maglia roja della Vuelta a España, e tanto potrebbe bastare per rendere magica un'annata.

Vincenzo Nibali il grande protagonista delle due gare sopra citate. Un Nibali che ha messo la quarta, ha corso da gennaio ad ottobre, e bene, dimostrando di poter competere sia nelle grandi corse a tappe che nelle corse in linea. Non solo Nibali per i kazaki, ma c'è molto del messinese nella squadra di Vinokourov e soci. Vincenzo ha portato a casa una 10a piazza al Tour de San Luis, un 7° posto in Oman, ha vinto la Tirreno-Adriatico (su Chris Froome), il Giro del Trentino, il Giro d'Italia, è andato a tanto così dalla Vuelta, e dal Mondiale, dove ha attaccato chiudendo al 4° posto.

Insomma, una stagione coi fiocchi. Ma dietro ad un grande corridore c'è stata una grande squadra, con l'estone Tanel Kangert che s'è rivelato fortissimo, Fabio Aru che ha già dimostrato di saper stare con i migliori (dovrà trovare continuità, c'è tempo), Jakob Fuglsang che sa fare tutto per i capitani, Borut Bozic che s'è ben districato nelle volate, Enrico Gasparotto e Francesco Gavazzi pronti a cercare la vittoria nelle tappe mosse. Non bastassero questi uomini, la campagna acquisti dell'Astana è a dir poco poderosa.

A fronte di Andrey Kashechkin, in uscita così come Simone Ponzi (probabile che sia la Yellow Fluo la sua destinazione), Egor Silin alla Katusha, Assan Bazayev che si ritira e Kevin Seeldraeyers che finisce alla Wanty-Groupe Gobert, arrivano grossi calibri. Michele Scarponi su tutti, perché il Tour è sì l'obiettivo principe, ma al Giro serve un uomo esperto. Farà parte del team di Vinokourov anche Franco Pellizotti, che però potrà gareggiare solo da maggio (il Movimento Per un Ciclismo Credibile impone a un corridore già squalificato, come il friulano, due anni lontano dalle gare World Tour dalla fine dello stop). Lieuwe Westra è un altro bell'innesto, cui si unisce Valentin Iglinskiy, fratello minore di Maxim, Mikel Landa e Daniil Fominykh, dalla formazione Continental dell'Astana. Arriva anche l'ottimo preparatore Paolo Slongo, direttamente dalla Cannondale, e non è cosa da poco. Il Tour sarà l'obiettivo stagionale; potrà la squadra kazaka, con Scarponi e Nibali, contrastare quella Sky stellare che si affiderà ancora a Chris Froome? Andiamo a vedere.

Esperti per tappe e gare in linea
Enrico Gasparotto è alla quinta stagione con la formazione kazaka. Il 2013 non sarà stato il suo anno più brillante per le tappe, ma nelle classiche s'è fatto vedere. Ha chiuso al 9° posto all'Amstel, 6° alla Liegi, 7° al GP de Montréal e 5° al Lombardia, il tutto condito da qualche buon piazzamento tra Parigi-Nizza e Romandia. Può risultare utile, così come Francesco Gavazzi. Il valtellinese è veloce e tiene sugli strappi. Ideale per le tappe mosse, dove i velocisti puri si staccano. Nel 2013 nemmeno una gioia ma spesso s'è visto nelle prime posizioni. Un po' di fortuna in più potrebbe far sì che si sblocchi. Maxim Iglinskiy, nel 2012 vincitore della Liegi, cercherà un altro colpo simile, magari con l'aiuto del neo arrivato fratellino Valentin, di ritorno in Kazakistan dopo una stagione alla AG2R La Mondiale. C'è anche Andriy Grivko, forte ucraino che con il suo passo potrebbe portare a casa qualche tappa, anche se la libertà che gli verrà concessa non sarà poi troppa. Acquisto di peso per vittorie parziali e corse in linea è l'olandese Lieuwe Westra: affidabilissimo per le brevi gare a tappe, è capace di fare il colpaccio, se trova la giornata giusta. E se la cava egregiamente anche nelle crono.

Giovani per tappe e gare in linea
Tanti kazaki emergenti, e come potrebbe essere altrimenti? Si parte da quel Alexey Lutsenko capace di vincere l'iride a Valkenburg, nel 2012. Correrà quasi sicuramente il Giro, aiutando Aru e Scarponi; cercherà anche soddisfazioni personali. Stesso discorso per Arman Kamyshev, che pure nel 2013 non ha dimostrato granché. Il 2014 potrebbe la stagione del rilancio. C'è poi Daniil Fominykh, interessante prospetto, buon passista (ha chiuso al 9° posto la crono iridata di Firenze tra gli Under 23), che se avrà campo libero potrebbe trovare la vittoria.

Corridori da GT
Non si discute: Vincenzo Nibali e Michele Scarponi sono le punte. Il primo cercherà di riportare il Tour in Italia dopo sedici anni (anche se il Giro lo stuzzica...), il secondo vorrà far suo il Giro d'Italia, conscio di dover poi disputare una Grande Boucle da ultimo uomo di Nibali, ruolo molto importante ed impegnativo. Janez Brajkovic è ormai un ottimo gregario e nulla più, così come Jakob Fuglsang può essere un validissimo appoggio per i capitani. Attenzione a Fabio Aru, che dopo un finale di 2012 da stagista ed un bel 2013, nel 2014 correrà presumibilmente il Giro d'Italia. Sulla carta aiuterà Scarponi, la strada deciderà chi sarà la punta. C'è anche Franco Pellizotti che potrà disputare una stagione breve ma intensa, da maggio in poi. Magari correndo la Vuelta...

Esperti gregari
Valerio Agnoli ed Alessandro Vanotti sono uomini di cui Vincenzo Nibali non si priverebbe nemmeno sotto tortura. Stesso discorso per il navigato Paolo Tiralongo, siciliano anche lui, di Avola, che saprà scortare Nibali, Scarponi o chiunque ne avrà bisogno. Una garanzia, insomma. Vi sarà poi Dimitry Muravyev in grado di aiutare anche nelle giornate meno impegnative, identico ruolo che ricoprirà Aleksandr Dyachenko, bel passista e quindi ottimo per le trenate in pianura, cui si aggiunge il bravo Andrei Zeits.

Giovani gregari
Basti un nome ed un momento: Tanel Kangert e la tappa di Firenze al Giro, quando Nibali esorta l'estone, in testa al gruppo, ad abbassare il ritmo. Ecco, Kangert sarà utilissimo a Nibali (o a Scarponi). E non è da sottovalutare l'arrivo del basco Mikel Landa Meana, ex Euskaltel, ottimo scalatore. Sarà preziosissimo. C'è pure Roman Tleubayev, che in questa stagione non ha impressionato ma era la prima vera tra i Pro' e dal 2014 potrebbe regalarsi, regalarci e regalare (ai capitani) grandi soddisfazioni.

Esperti da volata
Tra le ruote veloci e navigate c'è Borut Bozic, sloveno nato nel 1980 che in questa stagione non ha vinto ma ha ottenuto due piazze d'onore come miglior risultato, alla Dwars door Vlaanderen ed alla Gand-Wevelgem. Non è un velocista che spacca ma può mettere assieme tanti bei risultati.

Giovani da volata
Chi avrà il compito di dire la sua in modo prepotente sarà Andrea Guardini, passato nel 2013 all'Astana, dove ha colto una sola vittoria (nella 7a tappa del Tour de Langkawi), qualche altro piazzamento sempre in Malesia, un 4° posto alla Scheldeprijs, due piazze d'onore al Presidential Tour of Turkey. Inevitabile dirlo: ha un po' deluso. Ci sta vincere poco, meno ci si aspetterebbe da un talento come Guardini vederlo spesso e (mal) volentieri staccato al primo cavalcavia. Se mette a posto questo dettaglio non da poco può combinare grandi cose. C'è anche Jacopo Guarnieri, che può far bene tanto nelle corse del Nord così come nelle volate classiche.

Cronoman
In questo settore si attende una ripresa da parte di Fredrik Kessiakoff, svedese classe '80 che nell'ultima stagione ha ottenuto come miglior risultato individuale (escluse quindi le cronosquadre) un 15° posto nella cronometro alla Vuelta a Andalucía. Poco per uno che si piazza (o vince) le prove contro il tempo, sì, ma va anche in fuga da solo. Il già citato Westra sarà importante come Kessiakoff, mentre lo statunitense Evan Huffman ed il kazako Dmitriy Gruzdev potrebbero togliersi qualche piccola gioia, per una squadra kazaka che sarà sempre più italiana. Dai preparatori (Paolo Slongo l'ultimo, importante innesto) ai ds (Beppe Martinelli il più navigato), dalle seconde, fondamentali linee (Agnoli, Vanotti, Tiralongo, ci buttiamo dentro pure Aru e Pellizotti...) ai capitani per i GT, Nibali e Scarponi. Il tutto con la supervisione di Alexandre Vinokourov. Insomma, ci sarà davvero da divertirsi!

Francesco Sulas

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