Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Superprestige Gavere 2013: Nys, weekend da leone; ma questo Walsleben... - L'iridato si ripete, il tedesco cresce molto

Versione stampabile

Sven Nys piega Philipp Walsleben nel finale e vince a Gavere © SuperprestigeCyclocross.beE sì, per Sven Nys basta la parola, lo dici lì, tutto insieme, "svenès" come lo pronunciano i fiamminghi, e già sai tutto, ad esempio che ha vinto una gara in più, ha fatto un'ennesima doppietta (a segno sia ieri che oggi, nel nostro caso), ha rafforzato un'altra leadership in carriera; ma di Philipp Walsleben, vogliamo parlare un po'? Vogliamo dedicare qualche meritata riga a questo ragazzo tedesco che tra due giorni compirà 26 anni e che ha in tutti i modi provato a farsi un regalo speciale per l'occasione?

Alla quinta stagione in maglia BKCP (compagno di squadra di Niels Albert), Walsleben si dà da fare anche su strada (dove sa raccogliere qualche successo: quest'anno 3, ovviamente in corse minori), ma è in questo autunno che ha esibito un certo qual salto di qualità, raggiungendo un'invidiabile continuità nel cross, tanto da esser rimasto fuori dai 10 solo due volte su nove, nelle gare delle tre challenge principali della disciplina, col picco di rendimento della Coppa del Mondo (in cui ha assommato un secondo e un terzo posto) e con bei risultati anche nel Superprestige, con la perla della piazza d'onore di oggi a Gavere. Certo, manca ancora la vittoria, ma se continua così, non passerà troppo tempo prima di vedere Walsleben a braccia alzate.

Oggi non era per niente scontato che qualcuno riuscisse a tener testa al Nys visto nella seconda metà di gara, eppure Philipp c'è riuscito, più e meglio del capitano Albert (presto scomparso dalla scena dei migliori), più e meglio del combattivo Vantornout (anche coinvolto nella lotta per la classifica del SP), più e meglio del rampante Van Der Haar (partito benissimo ma poi rimasto un po' a secco nel finale).

E proprio col turbo s'è messo in moto, l'olandesino, mettendo tutti in fila alle sue spalle e creando due-tre buchi nel gruppo. In questo frangente, un Nys che pareva quasi assonnato è rimasto ben staccato, addirittura nel terzo gruppetto (mentre Walsleben era nel secondo). A fine giro, tutti i migliori hanno cambiato bici al box, tranne Bart Aernouts, e "mal gliene incolse", visto che subito dopo ha avuto un problema meccanico (cambio rotto), essendo così costretto al ritiro. Dopo il momento pit-stop c'è stato un generale ricongiungimento tra i primi due corposi drappelli, mentre Nys guidava gli inseguitori a 15" di distacco.

Nel secondo giro, dopo una nuova sfuriata di Van Der Haar in apertura di tornata, è stato Vantornout a prendere in mano la situazione, con un allungo dopo una discesa; sul campione nazionale belga s'è riportato (in prossimità dei box) Walsleben, mentre Van Der Haar scalpitava tutto solo in terza posizione e Albert operava per ricompattare il drappello inseguitore. È stato in questi momenti che Kevin Pauwels ha anche lui rotto il cambio, avendo però la fortuna di non essere lontano dai box e di poter così cambiar bici senza perdere troppo terreno.

Il terzo giro ha visto il rientro di Albert e Van Der Haar su Vantornout e Walsleben, e a questo punto (a 5 giri e mezzo dalla conclusione) avremmo detto che i due belgi erano quelli messi meglio, anche perché da Nys continuavano a giungere notizie contraddittorie: pedalava in testa al suo gruppetto, che però non era quello subito dietro ai 4 battistrada (formato, quello, da Taramarcaz, Meeusen, Peeters, Wubben e Van Amerongen), ma un drappello che era ancora più indietro. I distacchi erano comunque abbastanza risicati da lasciare aperta ogni ipotesi di sviluppi futuri.

Albert, all'attacco a fine terzo giro (coi buoni uffici di Walsleben che lo spalleggiava) non è riuscito a fare il vuoto, e al passaggio il quartetto è transitato ancora compatto e con 16" su un plotoncino su cui era infine riuscito a riportarsi Nys. A questo punto l'iridato ha rotto gli indugi, si è messo a tirare il drappello inseguitore e l'ha letteralmente frantumato, avvantaggiandosi sugli altri e avvicinandosi rapidamente ai quattro di testa. Tra questi, Albert ha vissuto una fase particolarmente accidentata: intraversatosi in discesa e andato a sbattere su un paletto delimitatore del percorso, si è visto raggiungere e superare in tromba proprio da Nys, quindi pure dalla coppia Fidea formata da Peeters e Meeusen, e ha sicuramente pagato qualcosa dal punto di vista del morale (oltre che della bici ammaccata e ovviamente cambiata al successivo passaggio al box).

Nel quinto giro, Nys ha infine colmato il gap dai primi ed è rientrato su Walsleben, Van Der Haar e Vantornout. Stessa cosa hanno fatto poco dopo Meeusen e Peeters, ma appena i due Fidea si sono rifatti sotto, Walsleben ha dato una nuova sgasata che ha sparpagliato tutti, Vantornout è stato il primo a tentare di reagire, Nys il secondo, e invece gli altri tre hanno accusato il colpo. Mancando comunque tanto alla fine, c'era modo di riorganizzarsi, e così hanno fatto gli inseguitori: o meglio, quattro dei cinque che poco prima erano con Walsleben, visto che Meeusen ha perso troppo terreno ed è stato raggiunto da Albert.

Vantornout, che era qualche metro avanti agli altri dopo l'attacco di Walsleben, si è fatto raggiungere e ha lasciato a Nys l'incarico di guidare l'inseguimento. L'iridato non si è certo fatto pregare, ma ovviamente a quel punto ha fatto a modo suo, e se n'è proprio andato via da solo, per piombare sul tedesco al comando poco prima dell'inizio del settimo giro. Al passaggio la nuova coppia in testa aveva 13" su Vantornout, Peeters e Van Der Haar e 23" su Albert (Meeusen, dopo aver rotto pure lui il cambio, era ancora più indietro).

Gli ultimi due giri sono stati quelli della lotta appassionante tra Nys e Walsleben. Il belga ha più volte tentato di forzare per sbarazzarsi della compagnia del campione nazionale tedesco, ma l'avversario ha sempre risposto colpo su colpo: in particolare a fine settimo giro sembrava che Sven avesse fatto l'allungo buono, ma anche lì Walsleben è stato bravissimo a ricucire. Non contento, Philipp ha tentato a sua volta il tutto per tutto all'inizio dell'ottavo giro, ma il suo blasonato compagno d'avventura a quel punto non poteva certo più farsi staccare.

Nonostante tutto, Walsleben è rimasto a guidare per tutto l'ultimo giro, e forse anche per questo motivo Nys ha dato l'impressione di non voler approfittare di un piccolo incidente meccanico capitato all'avversario (il cambio che si era incastrato per qualche secondo) che avrebbe potuto lasciargli campo libero già a qualche centinaio di metri dalla fine. Evidentemente Sven era abbastanza sicuro del fatto suo, e in effetti, pur (apparentemente) facendo rientrare Walsleben, gli ha poi dato il colpo di grazia appena prima del rettilineo conclusivo, partendo secco, anticipando la volata di quanto bastava per non avere sorprese, e andando a vincere la seconda tappa su quattro nel Superprestige 2013-2014.

Alle spalle dei primi due, nei due giri conclusivi avevamo assistito prima al calo di Van Der Haar, destinato a uscire dalla lotta per il podio, poi a un bel tentativo di Peeters che per metà settimo giro si è avvantaggiato su Vantornout, prima di essere raggiunto su una rampa in salita, per venir poi staccato in apertura di ottavo giro. Intanto Albert, superato il momento nero, era lentamente riemerso, fino a recuperare su Van Der Haar e andare a conquistare il quinto posto finale. I distacchi, in favore di Nys, sono stati alla fine 1" su Walsleben, 31" su Vantornout, 38" su Peeters, 44" su Albert, 56" su Van Der Haar, 1'15" su Meeusen, 1'48" su Van Amerongen, 1'54" su Pauwels e 2'12" su Wubben (per limitarci alla top ten).

La classifica di challenge vede Nys guidare con 58 punti davanti ad Albert e Vantornout che inseguono a 51; Walsleben è salito fino al quarto posto (a quota 41), davanti a Van Der Haar (39), Meeusen (31), Pauwels e Peeters (entrambi 28). La prossima prova del Superprestige è in programma domenica prossima, il 24 novembre a Gieten. 24 ore prima, a Koksijde, rivedremo anche la Coppa del Mondo, nella sua terza tappa.

Marco Grassi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano